Weekend al cinema! - 25.05.2012

Eccoci giunti alla rubrica settimanale sulle uscite del weekend cinematografico, alcune delle quali sono state, sapientemente o meno, anticipate a mercoledì. Se però settimana scorsa buona parte delle uscite si rivelava abbastanza interessante (tra cui il bellissimo Another Earth passato di recente sui miei schermi), quelle di questa settimana sono abbastanza scialbe, tra cui qualche film inutile di cui certamente non ne sentivamo il bisogno.


Men in Black III di Barry Sonnenfeld
Uscito già da due giorni nei cinema italiani, dieci anni dopo l'ultimo capitolo, usando la tecnologia 3D e l'iMax. Ci si chiede che bisogno ci sia di tirare fuori un terzo capitolo dieci anni dopo il secondo, quando questi ormai hanno fatto il loro tempo e di certo non sono dei film superbi. E poi Will Smith ha abbastanza rotto le palle. Potrei vederlo giusto per stroncarlo potentemente. Questo viaggio nel tempo si prospetta uno dei peggiori nella storia del cinema.


Cosmopolis di David Cronenberg
Considerando che il mio unico approccio con Cronemberg è stato eXistenZ (scritto con la X e la Z maiuscole), da un certo punto di vista sono limitato io, da un altro la cosa bella della prima impressione è che è solo una. Non mi fido assolutamente ma lo vorrò vedere, per ricredermi o per odiarlo definitivamente. E poi vediamo se il vampirello bello bello di Twilight dopo il disastro di Bel Ami (non l'ho visto ma per me è un disastro a priori) potrà far dire a qualcuno "oh si questo è un attore decente" e si leverà dal ruolo odiatissimo di "vampirello bello bello".


Molto forte, incredibilmente vicino di Stephen Daldry
Altro film un po' lecchino ma che forse forse potrebbe riuscire ad emozionare un po'. Solito film post 11 settembre di cui di certo non se ne sente così tanto il bisogno ma che ogni tanto va tirato fuori per far piangere lacrime facili. Lo so, sono cinicissimo, ma ne hanno fatti passare talmente tanti di film del genere che ormai mi sono un po' rotto le palle.  Tratto dal romanzo di Jonathan Safran Foer, ci racconta la storia di un bambino che ha una chiave per aprire qualcosa. La chiave è stata trovata per caso nel magazzino del padre, scomparso negli attentati dell'11 settembre. Un buon cast di sicuro, non so quanto io sia pronto per questo film


Silent souls di Aleksei Fedorchenko
A dirla tutta non ho alcunissima conoscenza del cinema russo. Vivo col mito de "La corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca" (e non ditemi che è scritto sbagliato per favore, visto che Paolo Villaggio in "Il secondo tragico Fantozzi" ha dovuto dirlo così per problemi con l'acquisizione dei diritti) e con gli annessi 92 minuti di applausi. E per me il cinema russo si ferma qui, con la credenza che i loro film siano tutti dei gran mattonazzi. E visto che sono un signore non vi dico appoggiati dove. Che sia la volta buona che tento un approccio più serio verso il genere? Può darsi, ma se dormo dopo un minuto di film è la fine.







Operazione vacanze di Claudio Fragasso
Se "La corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca", "Giovannona coscialunga", "L'esorciccio" e "La polizia si incazza" lo sono ancora di più. E se "all'alba del terzo giorno, la polizia si incazzò per davvero", io rischio di incazzarmi subito, ora, dopo nemmeno un minuto di trailer. Ma molto molto di più. E consideriamo che questo film, con un Jerry Calà che mai come ora e come nessun altro mi sta sulle palle, è a livelli certamente inferiori dei tre film citati (tra cui il terzo non esiste, il che è tutto dire). Poi c'è Valeria Marini, potevano prendere una gnocca veramente gnocca invece che quel gommone che mi ispira meno sesso di un tavolo da salotto non credete? Film da evitare come la peste bubbonica, che a confronto si può paragonare ad una vacanza di salute.


Fallo per papà di Ciro Ceruti e Ciro Villano
Altro film italiano, che ormai sta quasi diventando sinonimo di pessimo, in sala. In realtà di solito queste commedie famigliari le trovo abbastanza piacevoli, peccato che in questo film non ci sia De Luigi, altrimenti lo avrei guardato di sicuro. Invece qua il cast lascia parecchio a desiderare. O meglio. Chi li ha mai visti questi?


Bad Habits Stories di Umberto Del Prete, Egidio Ferrara, Giulio Reale, Enrico Tubertini
Io odio i film a episodi. Mi fanno schifo. Quasi tutti. Ci sono riusciti col primo "Manuale d'amore", anche "Fantozzi" molto alla larga lo si può considerare un film a episodi, ma ora anche basta. Se guardo un film voglio che duri come minimo un'ora e venti o un'ora e mezza. Se devo guardarmi tre o quattro episodi da venti minuti che messi assieme fanno un'ora e mezza, mi sparo quattro puntate di seguito del mio telefilm del momento, non vado di certo al cinema.


Dietro il buio di Giorgio Pressburger
E' stranissimo che un film italiano, a pelle, mi ispiri. Questo mi ispira abbastanza, visto il trailer e il tema che tratta è tra i miei preferiti. Vedremo come sarà reso. Poi io che sono esterofilo, se questo film si fosse chiamato "Behind the Dark" sarei andato a vederlo di corsa probabilmente. Anche se altrettanto probabilmente sarebbe stato un horroretto in cui prima si scopa e poi arriva il mostro di turno a fare l'ammazzatore. Però si chiama "Dietro il buio", non è un horror, eppure mi ispira.


La fuga di Martha di T. Sean Durkin
Esordio alla regia per Durkin, film che mi ispira parecchio, forse quello che mi ispira di più tra quelli che passa il convento questa settimana.

Commenti

  1. [...] appena uscito, tra i pochi che mi ispiravano tra le uscite di questo weekend, di cui ho parlato in questo articolo, anche se molto brevemente. Storia difficile quella narrata, particolarmente difficile [...]

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  2. ma se per te tutti i film sono brutti perche' commenti.sei qualificato per questo.allora stai zitto e non parlare___fai piu bella figura....

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  3. Parlo perchè non sono i critici a fare cinema, ma il pubblico, e siccome io non sono un critico, ma mi ritengo parte del pubblico, ho il diritto di esprimere la mia opinione, sia per me stesso, sia per chi mi legge e mi dà anche 1/100 del credito che si darebbe al critico del Corriere della Sera

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  4. E se leggi bene gli articoli, tantissime volte ammetto esplicitamente la mia ignoranza in materia...

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