Ribelle - The Brave

Non sono un grande fan della Pixar. Nonostante gli innumerevoli film prodotti, a parte l'assoluto capolavoro che è stato "WALL-E" e i godibilissimi "Monsters & Co." e "Alla ricerca di Nemo", non sono mai riuscito ad apprezzare appieno la produzione della casa cinematografica nata dalla costola della Disney. Eh si, nemmeno con "Toy Story" riuscite a convincermi. Per cui mi accosto a questa nuova produzione con un po' di scetticismo e un po' di prevenzione.


USA 2012
Titolo Originale: Brave
Regia: Mark Andrews, Brenda Chapman, Steve Purcell
Doppiatori Originali: Kelly Macdonald, Julie Fowlis, Julie Walters, Billy Connolly, Emma Thompson, Kevin McKidd, Craig Ferguson, Robbie Coltrane, Steve Purcell, John Ratzenberger
Doppiatori Italiani: Rossa Caputo, Noemi, Arianna Vignoli, Anna Mazzamauro, Ugo Maria Morosi, Emanuela Rossi, Shel Shapiro, Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta


La trama in breve: Merida è una principessa scozzese, figlia di Re Fergus e della Regina Elinor. Non le piace dedicarsi ai riti e alle tradizioni del regno, ma preferisce di gran lunga esercitarsi con l'arco. Non volendo scegliere per lei un futuro marito si rivolgerà ad una strega, che le darà una pozione in grado di cambiare il suo destino.


Bisogna ammetterlo: il film ha una partenza folgorante, parte proprio a razzo. Scene divertenti, gag mai scontate ed una trama che pare svilupparsi in un modo assolutamente fantastico. Le gag create dagli sceneggiatori per la prima parte mi hanno fatto pensare che fossimo potenzialmente davanti ad un crack per la Pixar. Risate di gusto proprio, soprattutto nei momenti in cui il protagonista sulla scena era Re Fergus, padre totalmente succube della Regina e che talvolta, proprio come molti uomini fanno, pare assecondarla solo per non crearsi problemi ulteriori.


A questa prima parte assolutamente creativa, veloce, dinamica e divertente, si contrappone la seconda. Era ovvio fin dall'inizio che il film non potesse mantenere un ritmo così per tutta la sua durata, ma non mi sarei mai aspettato un calo del genere. Risate ridotte al lumicino, che quasi sempre poi si trasformano in sorrisetti e non in vere e proprie risate, scene abbastanza prevedibili e scarso interesse mio verso lo sviluppo della trama.


Dal punto di vista tecnico i disegni sono bellissimi, ma su questo non è che ci fosse tanto da discutere, visto che è da sempre il punto di forza della Pixar, e le voci italiane fanno la loro bella figura (tranne Noemi, che è una cantante che generalmente apprezzo, che nelle parti cantate della protagonista non mi ha detto niente di che).


Voto: 6+

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