Dietro i candelabri (2013)

USA 2013
Titolo Originale: Behind the Candelabra
Regia: Steven Soderbergh
Sceneggiatura: Richard LaGravenese
Cast: Michael Douglas, Matt Damon, Rob Lowe, Dan Aykroyd, Boyd Holbrook, Max Napolitano, Pat Asanti, Debbie Reynolds, Casey Kramer, Scott Bakula, Paul Reiser, Nicky Katt, Cheyenne Jackson, Mike O'Malley, Eddie Jemison
Durata: 118 minuti
Genere: Biografico, Drammatico

La trama in breve: Il film racconta uno spicchio della vita del pianista Liberace, soprattutto i suoi sei anni di relazione con il giovanissimo Scott Thornson.

Strano che, in Italia, un film su una storia omosessuale esca a dicembre, in pieno periodo pre-natalizio. Strano anche che questo film esca nei cinema, quando negli USA nessun cinema lo ha proiettato, divenendo poi uno dei film trasmessi durante la scorsa estate dal canale via cavo HBO. Eppure, nonostante il fatto che l'uscita di questo film nel nostro paese mi sorprenda abbastanza, finalmente forse qualcosa nei distributori cinematografici si sta muovendo. Forse forse stanno iniziando ad accendere il cervello.

Dunque, la seconda produzione degna di nota di Steven Soderbergh di quest'anno, dopo il buon "Effetti collaterali", parla della vita di un personaggio assolutamente controverso, protagonista di una doppia vita divisa tra le esibizioni sul palco (esibizioni richiestissime e pgate con bei dollaroni) e la sua vita privata, celata quasi completamente al mondo esterno. Vita privata talmente celata che mai durante la sua vita ammise di essere omosessuale, tanto da denunciare il Daily Mirror per tali insinuazioni vincendo pure la causa. Una vita talmente celata che la malattia che fu causa della sua morte, dovuta a complicazioni dovute all'AIDS, non venne resa nota e, quando fu resa nota, sembrò quasi inspiegabile il modo in cui l'avesse contratta.

Michael Douglas qui interpreta proprio Liberace, e la sua storia omosessuale con uno Scott Thornson interpretato dal bravissimo Matt Damon, che pur nella sua bravura non riesce ad incarnare benissimo le differenze tra i due, soprattutto di età (all'epoca in cui i due stavano insieme Scott aveva 18 anni), mentre la storia alla fine viene resa non come una semplice storia omosessuale, risultando davvero molto di più di quanto potesse sembrare.

Per Liberace, Scott era sì un amante, ma oltre a tutto questo lui lo vedeva come compagno, confidente, fratello e ad un certo punto anche quasi come figlio. Una protezione quasi totale, dandogli molti agi, soprattutto economici, ma anche moltissimi grattacapi. Pian piano la vita dei due cambierà, portandoli poi ad un'inevitabile divisione. E dopo una prima parte del film che funziona davvero benissimo, la seconda, che punta molto di più a trovare una parte drammatica, funziona leggermente di meno, comunque non disfacendo ciò che di buono si era visto prima.

Voto: 7

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