Locke (2013)

USA, Regno Unito 2013
Titolo Originale: Locke
Regia: Steven Knight
Sceneggiatura: Steven Knight
Cast: Tom Hardy
Durata: 85 minuti
Genere: Drammatico

La trama in breve: Alla vigilia del giorno più importante della sua carriera alvorativa, Ivan Locke riceverà una telefonata che cambierà la sua vita. Deciderà così di mettersi in viaggio, in auto, facendo i conti con la realtà che gli si è appena parata davanti, con il rischio concreto di vedere la sua vita sgretolarsi davanti agli occhi.

Ci ho messo un po' prima di riuscire a recuperare uno dei film che ritenevo più interessanti usciti tra il mese di Aprile e di Maggio del 2014. Ma, come al solito meglio tardi che mai, dunque il recupero di questa pellicola si è reso quanto meno necessario. Sarà che i mesi di maggio e di giugno appena trascorsi sono stati piuttosto scialbi dal punto di vista cinematografico, sarà che ci aspetta un altro paio di mesi con uscite di scarsissimo o comunque di basso livello, ma attendere così tanto un film come Locke è tutto dire.

Con questo ci tengo a non essere frainteso: il problema che io ho visto in questa pellicola, che non me l'ha fatta amare incondizionatamente, ma solo piacere, è dovuto più che altro al fatto che questo sia un film tecnico, più che un film di trama. Un film interamente basato su dialoghi fatti al telefono, tutti di una profondità, a testimoniare quanto le priorità di un singolo uomo possano cambiare nel giro di una sola nottata. A dimostrare quanto l'intera vita di un solo uomo possa cambiare nel giro di poche ore.

Pian piano infatti Locke, a causa di una sua decisione, conseguenza di un suo sbaglio passato, vedrà svanirgli davanti il suo lavoro, sua moglie, il rapporto con il figlio, il tutto ricordando il suo passato di bambino abbandonato da un padre mai conosciuto. Dal punto di vista tecnico il film è realizzato in presa diretta, girato in un unica soluzione e senza alcun taglio. Qui, chiaramente, bravissimo Tom Hardy, unico attore fisico della pellicola, a tenere la scena da solo, in un film in cui i suoi interlocutori sono solamente delle voci.

In questa sequela infinita di dialoghi però ho ravvisato qualche punto debole. Se infatti i primi dialoghi sono profondi e carichi di tensione, nella seconda parte del film si iniziano a sentire dei vaghi momenti di stanca, ma soprattutto dei dialoghi dalla minore potenza espressiva rispetto ai precedenti. Film che comunque consiglierei vivamente di vedere, più che altro per fermarsi a riflettere per un'oretta e mezza che passa anche abbastanza velocemente, senza risultare mai pesante nè troppo diluita.

Voto: 7+

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