The Interview (2014)

USA 2014
Titolo Originale: The Interview
Regia: Evan Goldberg, Seth Rogen
Sceneggiatura: Evan Goldberg, Seth Rogen, Dan Sterling
Cast: James Franco, Seth Rogen, Randall Park, Lizzy Caplan, Diana Bang, Tommy Chang, Charles Rahi Chun, Dominique Lalonde, Timothy Simons, Anders Holm, Eminem, Rob Lowe
Durata: 112 minuti
Genere: Commedia

La trama in breve: Durante i festeggiamenti per il millesimo episodio del suo show, il presentatore Dave Skylark, grazie al suo produttore Aaron Rappaport, scopre che il dittatore della Corea del Nord Kim Jong Un è un fan del loro programma. Assieme alla produzione decidono di recarsi nel suo paese per intervistarlo e dare un'impennata decisiva alla sua carriera. Dave e Aaron, prima del loro viaggio, vengono contattati da Lacey, agente della CIA, per architettare un piano per uccidere il dittatore.

C'è sempre da stare molto attenti con quei film che fanno molto rumore: ci si fa in qualche modo prendere dalla curiosità, ma poi, tutto quel rumore fatto attorno alla pellicola, era giustificato o meno? "The Interview" è un film che a fine 2014 ha fatto molto rumore, più che altro per la presenza di un certo tipo di satira contro Kim Jong Un, dittatore della Corea del Nord che non moltissimi mesi prima aveva minacciato gli Stati Uniti con le sue testate nucleari. Che poi mi sa anche che la storia sia andata un po' a tarallucci e vino. "The Interview" fu preso molto male in Corea del Nord, con le autorità del paese che hanno, per non far uscire il film, hackerato la casa distributrice colpendo anche altri suoi film, così come hanno minacciato ritorsioni nel caso il film fosse stato trasmesso in qualche cinema. Molti americani, per quieto vivere, o forse per essersela fatta addosso, decisero di non distribuirlo, tranne per alcuni servizi di streaming e per una manciata piccolissima di sale cinematografiche. Ma alla fine, tutto questo rumore e tutto questo casino, era giustificato?

No, no e poi no. Il film di Evan Goldberg e di Seth Rogen è volutamente rumoroso nei suoi intenti, ma alla fine fa tanto rumore per nulla. Se l'intento della pellicola era quello di fare una satira sulla politica di Kim Jong Un, si può certo dire che non è che sia riuscito proprio bene nel suo intento. Il tipo di satira che viene messo in scena sa tanto di "Striscia la Notizia", un tipo di satira che punta sulle cose più disparate, per far ridere gli spettatori, senza però mai pungere veramente. Anzi, se si può, chi viene colpito dalla satira di "Striscia la Notizia" è un po' più contento di prima.

Lungi da me il criticare per partito preso questa pellicola, d'altronde, lo devo ammettere, qualche risata di gusto me l'ha fatta fare. Il problema è che alla fine non si tratta proprio di nulla di che. E' un po' come se Goldberg e Rogen avessero avuto in mano una Ferrari, l'avessero messa in moto e fatto rombare il motore il più forte possibile e poi l'avessero spenta appena prima della partenza. I due registi e sceneggiatori avevano in mano un mezzo potente e forse se la sono fatta un po' addosso, risultando sì divertenti, addirittura anche un po' cazzoni come piace a me, ma poco pungenti.

Alla fine il rumore creato dalla presenza della figura di Kim Jong Un, su cui il film si sarebbe dovuto scagliare, non è giustificato. Fondamentalmente avrebbero anche potuto fare satira su un dittatore inesistente di un paese inesistente e la cosa sarebbe stata uguale. Eppure loro furbescamente ce l'hanno fatta: parlatene male, purchè ne parliate e tutto questo discorrere sul ritirare il film dalle sale, distribuirlo solo in streaming e in home video, ha fatto loro sicuramente bene. un successo dettato più dalla rete che dalla critica, per un film visto non tanto per i contenuti, quanto più che altro per il caos che gli si è creato attorno.

Voto: 6

Commenti

  1. L'ho recuperato anch'io in questi giorni dopo il tanto rumore di fine e inizio anno e ti dirò, mi sono divertita un sacco!
    L'ironia dissacrante è quella che mi aspettavo, e a questo punto è solo la reazione coreana ad essere stata esagerata e fuori luogo, ma già si sapeva.

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  2. Da un punto di vista di satira magari si poteva fare di più, però a me ha fatto ridere alla grande e dentro c'ho trovato pure varie trovate geniali o quasi. :)

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  3. Non ho mai amato molto Rogen, lo trovo un po' troppo volgarotto, e tutto il casino che si è creato intorno mi è sembrato un'azione programmata. Però me lo dovrò veder,e prima o poi.

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