A Beautiful Mind (2001)

USA 2001
Titolo Originale: A Beautiful Mind
Regia: Ron Howard
Sceneggiatura: Akiva Goldsman
Cast: Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Paul Bettany, Vivien Cardone, Christopher Plummer, Adam Goldberg, Josh Lucas, Anthony Rapp, Jason Gray-Stanford, Judd Hirsch, Austin Pendleton, Jesse Doran, Alex Toma
Durata: 130 minuti
Genere: Drammatico

La trama in breve: Il film ripercorre la vita e la carriera universitaria, sia come studente sia in qualità di professore, del matematico John Nash, premio Nobel per l'economia nel 1994, e della malattia con cui ha convissuto per una vita intera, la schizofrenia.

Dopo la notizia della morte di John Nash, assieme alla moglie, in un incidente stradale avvenuto la scorsa notte e dopo aver ritardato clamorosamente con la pubblicazione di oggi sul blog (cosa che non succedeva da una vita), mi sembrava quasi doveroso dedicare un post al famosissimo matematico, premio Nobel per l'economia nel 1994. Ora, sia chiaro che come qualcuno insinuerà, non mi sono accorto della sua esistenza solo ora che è morto, così come non conosco lo studioso solamente grazie al famoso film a lui dedicato da Ron Howard. E' indubbio che la sua genialità abbia contribuito a creare interessantissime teorie matematiche, con alcune delle quali ho avuto a che fare nel corso dei miei studi ingegneristici, come ad esempio i suoi studi riguardo le equazioni differenziali, mentre con altre non riesco nemmeno a leggere le pagine di Wikipedia senza essere colpito da fortissime emicranie.

"A Beautiful Mind", film del 2001 dedicato proprio agli studi del famoso matematico, ripercorre la carriera universitaria di John Nash, concentrandosi sia sui suoi studi, agevolati da una mente geniale e visionaria, sia sulla sua ben nota malattia, la schizofrenia, con cui ha convissuto praticamente per tutta la vita. Il personaggio qui interpretato da Russell Crowe è stato capace di entrare per bene nella mente degli spettatori riuscendo ad alternare bene momenti in cui veniva alla luce il suo genio con i momenti legati alle difficoltà dovute alla sua malattia, scoperta dopo molti anni e che nel film risulta essere un vero e proprio colpo di scena, soprattutto se non si conosce la storia del protagonista, cosa che quando vidi il film all'età di 16/17 anni successe esattamente a me.

E' nel rapporto con la moglie che John  Nash troverà la sua forza, il suo vero sostegno. La moglie Alicia, interpretata da Jennifer Connelly, lo sostiene per tutta la sua vita, aiutandolo soprattutto nel momento della scoperta della sua malattia. Risulterà dunque un personaggio fondamentale per l'economia del film, dapprima come coprotagonista di una delicata storia d'amore, per poi diventare decisiva nei momenti in cui il nostro protagonista fa la tragica scoperta.

La pellicola, premiata con l'Oscar come miglior film nell'edizione degli Academy Awards del 2002, così come anche il premio alla miglior regia di Ron Howard, per non parlare del premio a miglior attrice non protagonista a Jennifer Connelly e quello come miglior sceneggiatura originale, magari non sarà stata la migliore tra le candidate in quell'anno, eppure, in tempi successivi, è riuscita ad entrarmi per davvero nel cuore. Molti accusano Ron Howard di creare film che hanno una presa facile sul pubblico, accattivandoselo e accattivandosi con esso anche la critica. Eppure io quando guardo uno dei suoi film non riesco a non sentirmene emotivamente coinvolto: tanto per fare un esempio, qui la scena della consegna delle penne è qualcosa per cui piangere per qualche oretta, per quanto mi riguarda.

Voto: 8


John Nash
13/06/1928 - 23/05/2015

Commenti

  1. Risposte
    1. Io ne ho un ricordo molto vivido, lo vidi per la prioma volta, come detto, a 16/17 anni e poi lo rividi un paio di anni fa.

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  2. bel film! però l'ho visto molto tempo fa :)

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  3. Bel film che ho visto troppo tempo fa, dovrei rivederlo. Comunque non sapevo che John Nash fosse morto ieri :/

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  4. Ma lo sai che questo è uno di quei film che dovrei recuperare... Ma sono talmente pigro che aspetto di beccarli per sbaglio in tv

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