Il nome del figlio (2015)

Italia 2015
Titolo Originale: Il nome del figlio
Regia: Francesca Archibugi
Sceneggiatura: Francesca Archibugi, Francesco Piccolo
Cast: Alessandro Gassmann, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Rocco Papaleo, Micaela Ramazzotti, Giulia Salerno, Tommaso Strizzi, Raffaele Vannoli, Daniele Rampello, Pontecorvo, Carolina Cetroli, Andrea Amato
Durata: 91 minuti
Genere: Commedia

La trama in breve: A casa di Betta e Sandro, si riuniscono per una cena tra amici, Paolo, sua moglie Simona e l'amico di famiglia Claudio. Motivo della serata è annunciare a tutti il nome che verrà dato al nascituro figlio di Paolo e Simona. L'annuncio del nome però non verrà accolto molto bene da Sandro e la cosa diventerà un pretesto per scatenare enormi discussioni in tutto il gruppo di persone.

Siamo in un periodo che vede ben tre film italiani in concorso a Cannes e tutti e tre che spero di riuscire a vedere al più presto, quindi dire questa cosa potrebbe sembrare leggermente fuori luogo, ma lo dico comunque: tolti i grandi registi, sembra che le idee buone in Italia, o quanto meno anche solo quelle carine, debbano essere riciclate dall'estero. Questo "Il nome del figlio", che ad inizio anno ha ottenuto buone critiche, anche se non esaltantissime, è il remake di un film francese del 2012, intitolato "Cena tra amici", che non ho avuto modo di vedere e che non so se recupererò.

L'idea d'altronde è buona, anche se già vista in molte altre occasioni: riunire l'intero cast in un solo luogo e basare l'intera pellicola sui dialoghi. Qui i personaggi coinvolti sono cinque, tre uomini e due donne, di fronte ad una ricca cena, organizzata per permettere a Paolo Pontecorvo e a sua moglie Simona di annunciare ai loro amici il nome del loro figlio che sta per nascere. Presenti alla cena ci sono infatti la sorella di Paolo, Betta, suo marito Sandro e Claudio, grandissimo amico dei due fratelli.

La trama della pellicola non è dunque la cosa importante, quanto più che altro i dialoghi che si instaurano tra i diversi personaggi, alcuni molto profondi, altri meno, altri in grado di scatenare grandi liti, compreso l'argomento principe della serata: il nome del nascituro. Nonostante "Il nome del figlio" non sia questo gran capolavoro, devo dire che storicamente sono sempre stato molto attratto da questi film basati interamente sul dialogo e sul rievocare il passato: in questi film la cosa che emerge sempre meglio è la personalità dei protagonisti, il loro passato, il loro carattere e le loro abitudini. Sono film che non raccontano una storia, ma raccontano il modo di essere dei protagonisti.

E nonostante la pellicola non nasca nè da un'idea nuova nè risulti essere una pietra miliare del cinema nostrano, e non lo sarà mai, risulta abbastanza carino e coinvolgente, tanto da permetterti di interessarti alle storie di questi uomini. E se anche il comparto recitativo nostrano sembra essere in crisi, qua mi sono piaciuti tutti gli appartenenti al cast, a partire da un Alessandro Gassmann che percorre sempre quella linea sottile che sta tra l'attore che mi piace e quello che non mi piace, passando per il per me praticamente inedito Luigi Lo Cascio e per la brava Valeria Golino. Ma le interpretazioni che mi hanno più colpito in positivo sono quelle di Micaela Ramazzotti (che ha dato la voce alla versione italiana di "Her", quella appartenuta in lingua originale a Scarlett Johansson) e di Rocco Papaleo. Sì, quel Rocco Papaleo che quando è stato costretto, per ruolo, a fare ridere non mi è quasi mai piaciuto, ma che nel ruolo di Claudio qui interpretato è risultato essere uno dei personaggi più interessanti dell'intero film, pur restando nell'ombra per buona parte della sua durata.

Voto: 6,5

Commenti

  1. Mi ispira molto. Lo vedrò in serata!
    L'originale francese, purtroppo, mi manca.

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    1. Ma lo vorrei vedere, anche se non saprei.... Alla fine anche questo non è che sia granchè...

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    2. Visto. Concordo sul tuo sei e mezzo. Tutt'altro che insolito, ma è scritto bene - anche se diretto un po' da fiction televisiva - e recitato altrettanto bene. Gassman lo detesto, ma qui nel suo ruolo per eccellenza - quello del piacione - ci sguazza discretamente. Insomma, non male.

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  2. Devo ancora vederlo, purtroppo non mi intriga molto

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  3. L'originale è molto simpatico. A questo io non ho dato neanche la sufficienza. E sinceramente trovo Micaela Ramazzotti sempre uguale, per non dire che non mi sarei mai offerta per mettere la nascita di mio figlio in un film, ma a ognuno le sue stranezze no? ;)

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    1. Oddio, era davvero suo figlio??? Ecco, questa mi mancava, non la sapevo proprio

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    2. Era proprio il suo parto! La neonata è citata nei titoli di coda.

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  4. Continuo a leggere brutte cose a proposito, perciò, data la lunga lista di cose da vedere, penso proprio che passerà in secondo luogo.

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  5. Per la Archibugi ho sempre avuto una strana antipatia e ricordo con troppo amore l'originale francese per guardare questo. Mi sa che lo passo senza problemi...

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  6. Questione di cuore della Archibugi mi è piaciuto, ma i remake mi fanno storcere il naso!

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