Interceptor - Il guerriero della strada (1981)


Australia 1981
Titolo originale: Mad Max 2
Regia: George Miller
Sceneggiatura: Terry Hayes, George Miller, Brian Hannant
Cast: Mel Gibson, Mike Preston, Bruce Spence, Virginia Hey, Emil Minty, Kjell Nilsson, Max Phipps, Vernon Wells, William Zappa, Arkie Whiteley, Harold Baigent
Durata: 92 minuti
Genere: Azione, Fantascienza

La trama in breve: A seguito della guerra globale, le risorse di carburante sono ormai praticamente terminate e le bande criminali si dedicano alla razzia della poca benzina rimasta. Max Rockatansky, a seguito di uno scontro con una di queste bande di criminali, fa un patto con il Capitano Gyro, unico superstite dell'inseguimento, che lo condurrà alla fortezza della Tribù del Nord, costruita per proteggere una enorme pompa petrolifera.

Dopo aver visto il primo capitolo della saga di "Mad Max", in attesa di riuscire a vedere il film appena uscito nelle sale, ecco che si prosegue la carrellata di recensioni dedicate alla saga con quella del secondo capitolo, "Interceptor - Il guerriero della strada", che vede ancora il ben noto George Miller alla regia, cosí come Mel Gibson nel ruolo del protagonista Max Rockatansky. Dopo essere rimasto in qualche modo abbastanza interdetto dalla visione di "Interceptor", che si rivelava un buon film, senza però riuscire a toccare altissimi livelli, eccoci davanti ad un secondo capitolo con cui, ufficialmente, si entra nella saga  come tutti la conoscono e che poi è diventata un vero e proprio cult.

Se nel primo capitolo ancora vi era una parvenza di civiltà, con alcune forze dell'ordine ancora attive a combattere la criminalità ormai dilagante e dominante sul territorio australiano, ecco che con il secondo capitolo veniamo subito messi davanti alla questione fondamentale su cui si basa l'universo distopico costruito da Miller: l'energia scarseggia, anzi, è praticamente terminata e le poche forme di essa rimaste, su tutte la benzina, diventano la cosa piú preziosa al mondo. Diciamo che in qualche modo il buon George Miller risultava abbastanza allarmista, ma ci aveva visto non lungo, ma lunghissimo proprio. In un mondo come quello odierno dominato dalla ricerca del petrolio e dal fatto che le automobili ibride probabilmente non sfonderanno mai sul mercato, ecco che "Interceptor - Il guerriero della strada" ritorna prepotentemente attuale, soprattutto alla luce degli eventi dell'ultimo decennio.

Ciò che stupisce positivamente nella visione di questo secondo capitolo della saga è il ritratto che viene dato del personaggio protagonista: la carneficina compiuta dallo stesso Max per vendicare l'assassinio della moglie e del suo figlio neonato metteva in luce quello che era il lato oscuro del protagonista, fino ad allora ossequioso nei confronti delle leggi e del voler mantenere quel poco di civiltà rimasta, ma che nel finale prendeva consapevolezza del fatto che il mondo ormai fosse molto vicino alla rovina. In questo secondo capitolo il mondo come tutti lo conoscono è andato, morto e defunto, sopravvivono piccolissime civiltà che sembrano quasi ritornare ad un età della pietra in quanto ad organizzazione, ma a dominare tutto sono i criminali, coloro che cercano la benzina. In questo senso Max, pur rimanendo un personaggio fondamentalmente positivo, dimostra una certa indifferenza verso ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Le sue azioni sono dettate da una situazione insostenibile, quasi dal puro istinto di sopravvivenza, in un mondo ormai dominato dai folli.

Le scene d'azione sono poi quelle entrate in qualche modo nell'immaginario collettivo: stupiscono per la realizzazione e per l'impatto visivo, anche se a 34 anni di distanza risentono un po' del tempo passato, soprattutto per quanto riguarda il ritmo narrativo. Interessante poi è l'introduzione del personaggio di Kid, un bambino appartenente ad una tribù selvaggia, abilissimo nel destreggiarsi con il boomerang e che ora è tornato di attualità grazie a delle interessanti quanto fantasiose teorie riguardo il protagonista di "Mad Max: Fury Road" interpretato da Tom Hardy, prontamente smentite dal regista George Miller.

Voto: 8-

Commenti

  1. Risposte
    1. Si, infatti il terzo mi è piaciuto leggermente di meno...

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  2. Hai già detto tutto: diventa cult!
    Visto per la prima volta solo pochi giorni fa e lo amo <3

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    1. Eh sì, pure io, una settimana fa l'ho visto e mi è piaciuto moltissimo.

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  3. Eccolo, questo è il capolavoro pre-Fury Road!!
    Un cult senza tempo, stupendo ancora oggi!

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    1. Visto che il terzo l'ho già visto, a sto punto mi manca solo quello che tutti definiscono come capolavoro dell'anno! SOno pronto!

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