Kristy (2014)

USA 2014
Titolo Originale: Kristy
Regia: Oliver Blackburn
Sceneggiatura: Anthony Jaswinski
Cast: Haley Bennett, Ashley Greene, Lucas Till, Chris Coy, Mike Seal, Lucius Falick, Erica Ash, James Ransone, Mathew St. Patrick, Al Vicente
Durata: 86 minuti
Genere: Horror, Thriller

La trama in breve: Justine, oberata dallo studio, decide di passare la festa del Ringraziamento nel campus universitario. Completamente sola, la sua permanenza verrà però disturbata dalla presenza di un gruppo di persone che le dà la caccia per ucciderla, apparentemente senza alcun motivo.

Con il tipico annetto di ritardo rispetto alla produzione originale, arriva anche da noi in Italia "Kristy", thriller/horror/survival movie con protagoniste Haley Bennett e Ashley Greene. Film che ricorda molto da vicino il film del 2013 "You're Next" che, più o meno utilizzando gli stessi stratagemmi, risultava piuttosto carino, nonostante non fosse per nulla originale nella sua realizzazione. Nemmeno "Kristy" è un film originale, su questo non c'è ombra di dubbio, ma si può certamente dire che abbia delle trovate abbastanza interessanti, soprattutto a livello di regia e nelle modalità di creazione della tensione.

Come già detto, "Kristy" è il tipico survival movie in cui la protagonista, apparentemente senza motivo, viene seguita da un gruppo di persone che vogliono ucciderla. Niente di trascendentale, niente horror dell'anno ovviamente, ma sicuramente meglio di molte delle proposte horror di quest'annata, in cui le porcate si sono sprecate. Innanzitutto bravo il regista Oliver Blackburn a giocare con la macchina da presa e con inquadrature che denotano una certa bravura. La tensione è costruita anche grazie a queste inquadrature e, soprattutto nella prima parte, funziona molto bene, con apparizioni improvvise che però non sembrano come i tipici jumpscare che tanto odio.

Ciò che invece funziona meno nella pellicola è la seconda parte. Con la protagonista che prende finalmente coscienza della sua situazione che la deve vedere o lottare o morire, ecco che la parte finale risulta piuttosto banalotta, non dico buttata lì in maniera casuale, ma comunque un po' come se lo sceneggiatore non sapesse che finale dare alla pellicola e si fosse affidato al più classico degli schemi. Un peccato soprattutto dopo che la prima parte era riuscita a creare la giusta dose di tensione, con trovate semplici, ma efficiaci.

Voto: 6

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