Everest (2015)

USA, Regno Unito, Islanda 2015
Titolo Originale: Everest
Regia: Baltasar Kormákur
Sceneggiatura: Simon Beaufoy, William Nicholson
Cast: Jason Clarke, Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Michael Kelly, Keira Knightley, Sam Worthington, Emily Watson, Elizabeth Debicki, Martin Henderson, Tom Goodman-Hill, Naoko Mori, Thomas M. Wright, Mark Derwin, Clive Standen, Ingvar Eggert Sigurðsson
Durata: 121 minuti
Genere: Drammatico

La montagna e i film che ne parlano mi sono sempre piaciuti, nonostante soffra leggermente di vertigini. Essendo poi anni che dedico una parte delle mie vacanze estive a qualche bel giro in montagna non posso che esserne - almeno un minimo - appassionato. Nel lontano, lontanissimo, 2013 ho anche per la prima volta scalato un ghiacciaio, assieme ad un gruppo di amici e avendo come guida Marco Confortola, famoso scalatore e guida alpina italiano conosciuto principalmente ai più per essere stato suo malgrado protagonista del disastro del K2 dell'Agosto del 2008, nel quale morirono undici alpinisti. L'esperienza sul Cevedale - che a quanto dicono molti è tipo il ghiacciaio che fanno tutti come prima esperienza - non fu molto positiva, dato che sin dal primo giorno iniziai a soffrire di una forma per fortuna leggera di mal di montagna - cazzo ci mancava anche che mi venisse la roba seria a solo 3000 metri - che mi impediva di respirare a dovere e soprattutto non mi aveva fatto dormire per ben due notti. Aggiungiamo a questo le vertigini e la scalata finale non si può dire che sia stata soddisfacente.

Tutto questo preambolo sulla mia vita per parlare di un film che parla di un'altra tragedia, stavolta però sull'Everest, avvenuta nel 1996, nella quale persero la vita nove alpinisti tra i quali la famosa guida alpina Rob Hall. Un film presentato in anteprima a Venezia 72 e accolto in maniera piuttosto tiepida sia da critici, sia da addetti ai lavori sia dal pubblico occasionale, che vedeva sicuramente una storia con un buon potenziale di certo non trattata a dovere. Sensazioni che, a parte la spettacolarità dovuta all'ambientazione della pellicola - tra l'altro dovrò informarmi se sia stato girato quanto meno su una montagna o se è tutto frutto della tecnologia -, ho provato anche io.

Non che "Everest" sia un film brutto a livello assoluto, semplicemente è un film che - nel bene e nel male - non si fa sentire. E con "non si fa sentire" intendo che a livello emozionale non mi ha proprio lasciato molto. Hai un tema forte su cui puoi puntare in maniera seria e non lo sfrutti a dovere, hai un'ambientazione spettacolare che rimane solamente une bella cornice e nulla più. Hai un buon cast e un numero di personaggi variegati con i quali risulta molto difficile empatizzare.

E questo accade semplicemente perchè non vengono approfonditi, quasi per nulla. I personaggi li conosciamo pian piano lungo il film, ma sono un nome e un nome rimangono. Non hanno una psicologia ben definita e anche i punti di forza del cast hanno un ruolo piuttosto marginale, vedi ad esempio Jake Gyllenhaal, che ha un ruolo abbastanza sprecato per quello che è il nome che si è fatto l'attore negli ultimi anni.

Voto: 6

Commenti

Post popolari in questo blog

Le spose di Dracula di Terence Fisher (1960)

Unbreakable Kimmy Schmidt - Stagione 1

Rambo di Ted Kotcheff (1982)