Colonia di Florian Gallenberger (2015)

Germania, Francia, Lussemburgo 2015
Titolo Originale: Colonia Dignidad
Regia: Florian Gallenberger
Sceneggiatura: Tortsen Wenzel, Florian Gallenberger
Cast: Emma Watson, Daniel Brühl, Michael Nyqvist, Richenda Carey, Vicky Krieps, Jeanne Werner, Julian Ovenden, Martin Wuttke, August Zirner, Nicolás Barsoff, Steve Karier, Stefan Merki, Johannes Allmayer, Gilles Soeder
Durata: 110 minuti
Genere: Drammatico, Storico

Da queste parti i film con Emma Watson come protagonista sono sempre ben accolti: il sottoscritto che cura il suddetto blog, oltre a ritenerla una brava attrice nonostante abbia ancora tutto da dimostrare, ritiene che la sua coetanea resa famosa dalla saga di Harry Potter sia di una bellezza elevatissima. Dopo il bellissimo "Bling Ring" e dopo la sola di "Regression" - in cui erano state annunciate cose che poi non sono state mantenute - ho approcciato alla visione di "Colonia" con il solito interesse che ho quando guardo un film non tanto per la sua trama, che mi pareva piuttosto classica e con nulla di nuovo da dire alla storia del cinema, quanto più che altro per via della presenza di un determinato attore o attrice. In una settimana in cui sono usciti parecchi film interessanti, questo "Colonia" avrebbe comunque potuto dire la sua, se fosse stato trattato nel modo migliore e invece il risultato finale mi è sembrato piuttosto deludente, a dire la verità.

"Colonia" è una produzione cinematografica tedesca, ambientata in Cile nel 1973, dove vive Daniel, un fotografo che collabora con i sostenitori del governo di Salvador Allende. Quando però l'11 Settembre dello stesso anno, durante il golpe di Augusto Pinochet, viene arrestato assieme alla sua fidanzata Lena, assistente di volo della Lufthansa. Riuniti tutti i prigionieri nell'Estadio Nacional de Chile, Daniel viene portato via in ambulanza, mentre Lena viene rilasciata. Dandosi malata per non ripartire verso la sua patria, decide di cercare Daniel, scoprendo che questi è stato imprigionato a Colonia Dignidad, una setta fondata dal tedesco Paul Schäfer utilizzata spesso dalla dittatura di Pinochet come luogo di deportazione per la tortura dei prigionieri. Decide così di entrare come adepta della setta per poter trarre in salvo il suo uomo, scoprendo che al suo interno il capo spirituale si rende spesso protagonista di abusi e di violenze, soprattutto sulla popolazione femminile - che egli considera vivere sempre nel peccato - e verso i bambini.

Il film ha, forse, un unico vero e proprio merito, che è quello di narrare, con una storia di finzione ambientata però in un contesto di fatti realmente accaduti, una situazione che probabilmente nella nostra parte del mondo non tutti conoscono. Dovete sapere che quando mi imbatto in un film che parla di fatti realmente accaduti di cui però non ho conoscenza, mi piace andare ad informarmi il più possibile sia prima sia dopo la visione del film per esserne il più possibile preparato. E' indubbio dunque, alla luce di ciò che ho letto sulla rete riguardo Colonia Dignidad, che questa fosse una parte particolarmente buia di quello che riguarda la storia mondiale, parte che, essendo stata in quel periodo la setta un luogo segreto e colluso sia con le autorità cilene sia con le ambasciate tedesche in Cile, forse non ha avuto la stessa risonanza di altri eventi gravi nella storia mondiale.

Per il resto invece la pellicola cade un po' nel vuoto e, cinematograficamente parlando, non siamo per nulla davanti ad un miracolo tedesco - altro cinema che in questo periodo sembra particolarmente prolifico - nel quale non bastano le interpretazioni dei due protagonisti: se infatti Emma Watson riesce a riscattarsi parzialmente a livello recitativo dopo il disastro di "Regression", Daniel Brühl non è riuscito a convincermi del tutto, con il suo personaggio che alterna momenti in cui si finge pazzo ad altri in cui è perfettamente sano, senza però risultare davvero convincente in nessuno dei due casi. Per quanto "Colonia" sia un film normalissimo e con poco da dire a livello cinematografico, questo non riesce a colpire nel giusto modo gli spettatori, dando un po' la sensazione che il tutto si perda un po' nel vuoto. Un vero peccato, insomma.

Voto: 5,5

Commenti

  1. A me, invece, è decisamente piaciuto.
    Poca storia ma, in compenso, tanta ansia.

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    1. Sinceramente tutta quest'ansia non l'ho sentita, anzi, per certi versi il film mi è parso anche un po' superficialotto...

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  2. Emma Watson sempre sia lodata!

    Film in effetti così così, ma alla fine mi è piaciucchiato abbastanza.
    Anche se sospetto sia per lo più merito di Emma... :)

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    1. Probabilmente ha delle tette preziosissime peró.... anche qui si spoglia ed é lei davvero peró di inquadrarla non se ne parla proprio eh!?!?

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  3. Anche a me attrae poco, nonostante Emma :)

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    1. Beh io alla fine è per lei che l'ho guardato. Di sicuro non me ne pento perchè Emma va guardata sempre, però si poteva guardar di meglio...

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