LIBRI METROPOLITANI #12 - Dannati di Glenn Cooper

Presa una pausa dalla saga di Gregor a causa dell'indisponibilità dell'ultimo romanzo nella biblioteca del mio paese, ho deciso di affrontare la lettura del primo romanzo della trilogia "dei dannati" scritta da Glenn Cooper, autore che avevo approcciato tempo fa con il suo romanzo d'esordio "La biblioteca dei morti", ma che per un motivo o per l'altro non ero mai riuscito a finire.


Recensione
Normalmente il genere letterario a cui appartiene questo romanzo mi piace abbastanza: "Dannati" Emily, giovane scienziata che, durante un avvio del MAAC, macchinario per testare l'esistenza dei gravitoni, scompare improvvisamente e al suo posto compare un pericoloso criminale giustiziato alla fine degli anni '40. Si scopre ben presto che il mondo in cui si ritrova Emily è nient'altro che l'Inferno e, ripetendo l'esperimento, il suo fidanzato John Camp deciderà di andare a salvarla.
infatti mescola sapientemente il genere della fantascienza con il romanzo storico e con una punta di paranormale. Il romanzo parla di
L'Inferno che viene descritto da Glenn Cooper è un mondo in cui sono destinati alla dannazione eterna tutti coloro che in vita si siano macchiati di un omicidio o comunque di crimini gravissimi, in cui i corpi dei morti continuano nel loro processo di decomposizione per l'eternità. La conformazione fisica dell'Inferno invece è del tutto uguale a quella del nostro mondo, mentre quella politica rimane ancorata ad un tardo medioevo in cui il re dell'Inghilterra Enrico VII continua con la sua opera di ricerca del potere tentando di conquistare il mondo intero. E tra personaggi come Enrico VII, Federico Barbarossa e Giuseppe Garibalidi si svolge una specie di narrazione fantastorica che parla, a volte anche in maniera sconclusionata, ma sempre accattivante, di un mondo che rispetto all'epoca delle guerre per la supremazia mondiale, ancora non è cambiato. Un'idea sicuramente buona che però poteva anche essere sviluppata meglio e sinceramente, da un autore che ha ottenuto così tanto successo in maniera inaspettata, mi sarei aspettato qualcosina in più di ciò che ho trovato in "Dannati". Continuerò comunque nella lettura della trilogia, anche perchè il finale del romanzo lascia un po' tutto in sospeso.

Voto: 6-

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