La mafia uccide solo d'estate: La serie - Stagione 1

La mafia uccide solo d'estate: La serie
(serie TV, stagione 1)
Episodi: 12
Creatore: Pif, Michele Astori, Michele Pellegrini
Rete Italiana: Rai 1
Cast: Claudio Gioè, Anna Foglietta, Nino Frassica, Francesco Scianna, Angela Curri, Maurizio Bologna, Edoardo Buscetta, Valentina D'Agostino, Nicola Rignanese, Gaetano Bruno, Carmelo Galati, Dario Aita, Andrea Castellana, Domenico Centamore, Sergio Vespertino, Natale Russo, Roberto Burgio, Claudio Collovà, Ottavio Amato, Enrico Gippetto, Alessandro Piavani, Francesca Giordano, Pierangelo Gullo, Mimmo Mignemi, Aurora Quattrocchi, Adriano Chiaramida, Ilenia D'Avenia, Simona Malato, Maurizio Marchetti, Orio Scaduto, Salvatore Mancuso, Paride Benassai, Pif
Genere: Commedia, Drammatico

Quest'anno tra le mie visioni televisive hanno trovato dello spazio anche delle fiction della RAI: oltre alla molto pubblicizzata "I Medici" che mi è mediamente piaciuta e all'abbandono di "Braccialetti rossi" dopo il quarto episodio della terza stagione - si è passati dalla pur facile emozione ad ogni episodio alla totale mancanza di realismo e all'eccessiva presenza di assurdità - ha trovato spazio quel "La mafia uccide solo d'estate: La serie" tratto dall'omonimo film diretto da Pif che mi era davvero piaciuto e che riusciva a raccontare gli anni peggiori della mafia in Sicilia in maniera semplice e scanzonata ricalcando quasi lo stile di Benigni in "La vita è bella". I dubbi riguardo ad una serie tratta dall'omonimo film c'erano, il pensiero che l'opera originale venisse snaturata e il dubbio che con la scusa di avere più tempo a disposizione ci si sarebbe lasciati andare a qualche lungaggine di troppo avevano accompagnato la visione del primo episodio di questa fiction, che subito però è riuscita a convincermi.

Per quel che riguarda l'idea di creare una serie da un film che funzionava di per sè alla fine ha pagato, soprattutto per quel che riguarda l'approfondimento psicologico dei personaggi e l'aver dato la possibilità agli autori di parlare di molti più episodi legati alla mafia, concentrandosi in questa prima stagione su quegli anni in cui ancora non si sapeva bene cosa fosse e in cui esisteva ancora un certo negazionismo, così come una certa omertà e anche qualcuno che conscio della situazione, decideva di non accettarla facendo come tutti, senza però mostrarsi come una parte attiva per combatterla. Il filo conduttore della vicenda è un po' lo stesso del film, ovvero l'amore tra Salvatore Giammarresi - nel film si chiamava Arturo -, interpretato dal giovane Edoardo Buscetta, e la compagna di classe Alice, interpretata da Andrea Castellana. Oltre a questo filo conduttore ci si concentra maggiormente anche sui vari componenti della famiglia, la storia tra i genitori di Salvatore, Lorenzo e Pia, interpretati rispettivamente da Claudio Gioè e Anna Foglietta, e anche quella tra Angela e il suo compagno di classe "Torino".

E forse è proprio in questi frangenti che si perde un po' lo spirito del film, concentrandosi a volte in maniera preponderante verso le varie storie d'amore dei protagonisti. Eppure i messaggi che vengono mandati sono sempre ben chiari e diretti, spesso e volentieri grazie all'ironia della voce narrante Pif o anche grazie al personaggio di fra Giacinto, interpretato da uno splendido Nino Frassica, che riesce sia nell'intento di creare un frate colluso con la mafia che però con i suoi discorsi spesso divertenti riesce a mandare dei chiarissimi messaggi agli spettatori, o ancora una volta dall'innocente naturalezza del personaggio di Salvatore, che mantiene sempre uno sguardo molto attento sulla realtà che lo circonda facendosi continuamente domande alle quali talvolta nemmeno i genitori sanno trovare una risposta soddisfacente.

Il risultato finale, grazie alle interpretazioni dei protagonisti e alla semplicità della messa in scena, è certamente soddisfacente, anche se a volte la narrazione si concentra troppo sulle storie d'amore quasi da soap opera dei protagonisti, concentrandosi di meno su quelli che sono stati gli eventi che hanno portato, nel corso degli anni, la mafia a terrorizzare l'intera Palermo. Certo, la prima stagione narra di un periodo in cui la maggior parte della popolazione o non vedeva o continuava a fare finta di non vedere e se la cosa viene vista in questo senso questo primo ciclo di episodi risulta essere particolarmente realistico.

Voto: 7

Commenti

  1. Bellissimo telefilm.
    Coniuga perfettamente la fiction da Rai1 con un racconto un po' più da altre reti, riuscendo a essere geniale e originale.
    La Rai batte la Mediaset su ogni fronte, con le fiction...

    Moz-

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  2. A me è piaciuta più questa serie del film.
    La voce di Pif me la sarei risparmiata, così come un eccesso di buonismo e di moralismo che emerge qua e là (dopotutto è pur sempre una serie Rai), però tutto sommato funziona.

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  3. Peccato che non abbiano approvato le successive stagioni in favore di altre serie dai temi mediocri e ridondanti.

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