La ragazza del treno di Tate Taylor (2016)

USA 2016
Titolo Originale: The Girl on the Train
Regia: Tate Taylor
Sceneggiatura: Erin Cressida Wilson
Cast: Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Justin Theroux, Luke Evans, Allison Janney, Édgar Ramírez, Lisa Kudrow, Laura Prepon
Durata: 111 minuti
Genere: Thriller

Nel corso del 2015 in qualunque libreria si entrasse gli scaffali erano invasi da copie su copie del libro "La ragazza del treno" di Paula Hawkins. Nonostante la curiosità mi attanagliasse, per un motivo o per l'altro non sono mai riuscito a leggere il romanzo, nonostante molti inviti da parte di amici a farlo, ed è proprio per questo motivo che avevo accolto con una certa curiosità l'uscita del film avvenuta poche settimane fa, diretto dal regista Tate Taylor - il cui contributo principale al cinema di questo decennio è stata la direzione del bel film "The Help" - e la cui velocità di trasposizione è stata davvero elevatissima, tanto da far pensare che in qualche modo il romanzo fosse stato scritto apposta per trarne un film e guadagnare qualche dindino qua e là cavalcando l'onda lunga del successo del romanzo.

Il film "La ragazza del treno" si presenta come un thriller psicologico piuttosto convenzionale, in cui la protagonista Rachel Watson, interpretata da Emily Blunt, è una donna alcolizzata appena separatasi dal marito a seguito del tradimento di lui con la loro agente immobiliare, che passa buona parte delle sue giornate su un treno, spesso fermandosi a osservare la vita del suo ex marito Tom, interpretato da Justin Theroux, con la sua nuova compagna Anna; interpretata da Rebecca Ferguson. Osservando la loro vita ogni giorno, rimane spesso affascinata anche dalla vita dei loro vicini di casa, Scott e Megan Hipwell, interpretati rispettivamente da Luke Evans e da Haley Bennett. Proprio osservando la coppia dei vicini, un giorno Rachel vede Megan tradire suo marito con un uomo chiamato Abdic e per questo si infuria, vedendo la fine del loro matrimonio. Misteriosamente, poco dopo questi avvenimenti, Megan scompare e in qualche modo Rachel, non ricordando alcuni momenti vissuti negli ultimi giorni, comincia a pensare di esserne responsabile.

Al termine della visione di questo film non so bene descrivere come io abbia reagito: sicuramente le idee che stanno dietro alla sua realizzazione sono particolarmente interessanti - un po' meno il fatto di realizzare un film nemmeno un anno dopo l'avvenuta pubblicazione del libro -, mentre se si guarda la cosa da un altro punto di vista, non è che il film così come il soggetto da cui è tratto siano poi così rivoluzionari. Insomma, ci troviamo davanti ad un thriller psicologico piuttosto convenzionale che fa della riflessione personale dei personaggi il suo punto fondante, tant'è che a livello di ritmo a pellicola si perde un po' troppo nell'esplorare ciò che si trova nella psiche dei protagonisti, risultando talvolta piuttosto tedioso ed eccessivamente lento - termine che non mi piace particolarmente usare e che non sempre vedo come una cosa negativa, ma in questo caso lo è -e soprattutto non tentando praticamente mai di tirare fuori qualcosa di veramente buono da una sceneggiatura piuttosto basilare.

Per quanto "La ragazza del treno" non sia un film da bocciare in toto, il suo modo di narrare la vicenda non mi ha particolarmente convinto e, a quanto pare e a quanto mi viene detto, anche il romanzo procede più o meno nella stessa direzione anche se forse in maniera molto più scorrevole, sempre a quanto mi viene detto da altre persone. Il film però è particolarmente difficile da digerire, nonostante la sua natura piuttosto convenzionale e i suoi schemi che poco si discostano da quelli che già conosciamo, e fa una fatica tremenda a decollare quasi come se ci si trovasse su un'automobile accesa e il conducente continuasse a sgasare senza mai partire: tanto rumore per nulla... e soprattutto un sacco di fumo!

Voto: 5,5

Commenti

  1. Bene, allora non sono il solo a cui questo film proprio non è piaciuto, un thriller in cui la parte thriller è relegata agli ultimi cinque minuti (scarsi), gran spreco di brave attrici. Cheers!

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