The Last Sharknado: It's about Time di Anthony C. Ferrante (2018)




USA 2018
Titolo Originale: The Last Sharknado: It's about Time
Regia: Anthony C. Ferrante
Sceneggiatura: Scotty Mullen, Thunder Levin
Cast: Ian Ziering, Tara Reid, Cassandra Scerbo, Judah Friedlander, Vivica A. Fox
Durata: 84 minuti
Genere: Azione


Sostengo da ormai molto tempo, l'ultima volta che l'ho affermato è stato proprio nella recensione di "Shark - Il primo squalo", che ormai i film seri sugli squali non abbiano più senso di esistere. Colpa, o forse merito dipende dai punti di vista, della saga di "Sharknado", cominciata nel 2013 con un primo capitolo poraccissimo che a suo modo è diventato subito un cult, spernacchiato giustamente dai critici ufficiali, ma apprezzato soprattutto da quella parte di pubblico che non sente sempre il bisogno del film impegnato di turno, ma ha anche bisogno di vedere il brutto, da una parte per conoscerlo e dall'altra con la speranza che sia così brutto da fare il giro. Tutti i film della saga di "Sharknado", che dall'anno successivo è proseguita con "Sharknado 2 - The Second One", "Sharknado 3 - Oh Hell No!", "Sharknado: The 4th Awakens" e "Sharknado 5 - Global Swarming", seguono questo spirito, chi più chi meno, esagerando le situazioni all'inverosimile e mettendo lo spettatore davanti ad effetti speciali brutti, per via dei mezzi a disposizione, ma anche per scelta vera e propria dei produttori, in modo da rendere il tutto ancora più ridicolo.
Il quinto capitolo era terminato con la Dolph Lundgren che si rivelava essere il figlio di Fin, sempre interpretato da Ian Ziering, che aveva viaggiato nel tempo per salvare il padre e tutta la sua famiglia e fermare per sempre gli sharknado, partendo dal primo della storia. Ecco che dunque in "The Last Sharknado" si introduce lo stratagemma dei viaggi nel tempo, con i nostri protagonisti che, in modo sempre più assurdo, si troveranno a combattere contro gli ormai famigerati tornado di squali. Ecco che il film si sposta dunque in diverse epoche storiche, a partire dall'era dei dinosauri in cui si formò il primo sharknado in assoluto, passando per il Medioevo con il ciclo di Re Artù con un Merlino qui interpretato da Neil deGrasse Tyson e una Morgana interpretata da Alaska Thunderfuck, passando poi per la guerra d'Indipendenza americana, poi ancora per gli anni novanta - con tanto di Tori Spelling nei panni della madre di Fin - e infine addirittura nel futuro in un mondo popolato da sole April - un incubo il cui volto è ancora quello di Tara Reid - per tornare poi finalmente alla prima scena del primo film e fermare, definitivamente, gli sharknado che hanno devastato il mondo nel corso della saga.
Un sesto ed ultimo capitolo che, dopo la delusione del film precedente, mi è parso particolarmente riuscito - nell'economia della saga, ovviamente, non per quanto riguarda la produzione di film in generale - e mi ha divertito dall'inizio alla fine, grazie ad alcune chicche estremamente trash che non mi hanno mai annoiato nel corso della visione e che, in alcuni casi, mi hanno fatto ridere veramente di gusto. Con i viaggi nel tempo e gli sharknado poi si potevano sviluppare talmente tante idee brutte che un'ora e venti scarsa di film non è bastata e, nel finale, sembra quasi che il regista abbia voluto inserire i fuochi d'artificio finali nell'ultima scena, in cui il tempo sta per collassare su se stesso e vengono mostrate scene reali e scene prese da film del passato, come a voler mostrare tutte quelle idee passate per la mente folle degli sceneggiatori che, per motivi di tempo, non si sono potute sviluppare. Per dire, dopo i dinosauri, mi è mancata moltissimo una scena ambientata nella Germania nazista che invece è totalmente assente.
Dopo questo sesto capitolo, dunque, finisce una saga che è stata un appuntamento fisso nelle mie estati da cinque anni a questa parte. Ora bisogna trovare il sostituto per l'anno prossimo, nella speranza che il livello possa essere basso allo stesso modo!

Commenti

  1. Passano i giorni da quando ho visto il film è la voglia di scrivere diminuisce sempre più, sono felice che lo abbia fatto tu completando la rubrica a tema ;-) Il tipo di film che purtroppo mi aspettavo, una roba quasi modesta ormai per gli standard di questa saga, che si conclude con un monologo di saluto e poi tutti a casa portandosi via lo sgabello e le motoseghe. Ci sono un paio di trovate cretine mica male, tipo gli Offspring nella parte degli Inglesi, o i robot-squali, ci siamo divertiti e mi mancherà la tradizione di concludere l’estate con il nuovo Sharknado ;-) Cheers

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    1. A me è piaciuto abbastanza nell'economia di questo tipo di film, è assurdo quanto basta per farmi divertire un casino. Non lo devo vedere da solo però, sennò penso che mi annoierei alla grande.

      Adesso bisogna trovare l'alternativa per l'anno prossimo però, che a me la saga degli x-Headed Shark Attack non sta piacendo più di tanto.

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  2. Risposte
    1. Sì sì hanno dichiarato che sarà l'ultimo film della saga. Ora bisogna trovare un degno sostituto.

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