LE SERIE TV DI LUGLIO

Lo scorso mese con le serie televisive non è che fosse andata benissimo: quelle che avevo visto non mi avevano impressionato e nessuna di esse si era rivelata particolarmente memorabile. Come sarà andata la questione nel mese di Luglio? Vediamola nel solito post riassuntivo contenente un commento su tutte le serie che ho avuto modo di vedere nel corso dell'ultimo mese.


The Last Panthers

Episodi: 6
Creatore: Jack Thorne
Rete Inglese: Sky Atlantic
Rete Italiana: Sky Atlantic
Cast: Samantha Morton, Tahar Rahim, John Hurt, Goran Bogdan, Nikola Djuricko, Boris Isakovic
Genere: Azione, Drammatico



Dopo un grosso furto di diamanti nei pressi di Marsiglia, ad opera di un gruppo di criminali di origine serba, Naomi, interpretata da Samantha Morton, viene incaricata dal suo capo di recuperare ad ogni costo la refurtiva, mentre nel frattempo Khalil, poliziotto interpretato da Tahar Rahim, inizia un'indagine parallela. Entrambi finiranno invischiati in un complotto tra banche e criminalità in una catena che si estende per tutta l'Europa. Disponibile in Italia sulla piattaforma Now TV e trasmessa nel Regno Unito su Sky Atlantic, devo dire fin da subito che ho fatto una fatica tremenda a seguire i soli sei episodi che la compongono. La narrazione della vicenda risulta essere estremamente lenta e a lungo andare la visione finisce per diventare noiosa, con la grossa catena di complotti che non viene mai davvero spiegata dai personaggi della serie e quindi risulta di difficile comprensione. Sembra quasi che gli sceneggiatori di "The Last Panthers" si siano voluti concentrare maggiormente sul lato umano della vicenda, dando però l'impressione che non sapessero bene come portare avanti e a termine la trama principale, che nell'ultimo episodio arriva ad una conclusione senza che però sia ben chiaro il come ci si sia arrivati.

Voto: 4,5


Marvel's The Punisher - Stagione 2

Episodi: 13
Creatore: Steve Lightfoot
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Netflix
Cast: Jon Bernthal, Ben Barnes, Amber Rose Revah, Deborah Ann Woll, Jason R. Moore, Josh Stewart, Floriana Lima, Giorgia Whigham
Genere: Azione



Su questa seconda stagione di "Marvel's The Punisher" ne avevo lette di ogni, fondamentalmente a molti spettatori questo secondo ciclo di episodi, dopo che il primo si era rivelato davvero ottimo, non era piaciuto. Io mi sono fatto un po' condizionare dalla cosa, lo ammetto, e ho rimandato la visione fino ad ora. Ora chi non ha apprezzato questa seconda stagione può anche dirmi di tutto, penso persino io che non abbia tutti i torti, che il fatto di riproporre lo stesso villain della stagione precedente - Billy Russo interpretato da Ben Barnes - e di inserirne di altri nel gruppo non è che sia stata molto intelligente, soprattutto se arrivi ad un finale in cui il villain principale viene ucciso senza il minimo pathos, mentre gli altri sono stati lasciati come fronti aperti per eventuali stagioni successive che mai verranno. Però cavoli, una stagione che inizia con delle teste spaccate su dei lavandini e dei lavandini spaccati su delle teste e con tutte queste botte e questo sangue non può essere brutta in assoluto. Lo sviluppo di Frank Castle in questa seconda stagione, con la paura di non essere il personaggio buono della vicenda, e il rapporto che si viene a creare con Amy, interpretata da Giorgia Whigham, mi è piaciuto parecchio e alla fine in questi tredici episodi, che comunque sono troppi perchè qualche lungaggine in questa seconda stagione c'è, non mi sono mai annoiato e penso che forse sia proprio questo il fattore più importante.

Voto: 6,5


La casa di carta - Parte 3

Episodi: 8
Rete Spagnola: Netflix
Rete Italiana: Netflix
Cast: Úrsula Corberó, Itziar Ituño, Álvaro Morte, Pedro Alonso, Alba Flores, Miguel Herrán, Jaime Lorente, Esther Acebo, Darko Peric, Rodrigo de la Serna
Genere: Azione



Dopo che era diventata un vero e proprio fenomeno mediatico tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 - anche causa del mio ban dal gruppo di Netflix su Facebook perchè al centotrentottesimo post in una giornata sulla serie mi sono messo, indistintamente, a insultare tutti - è arrivata da poco più di due settimane la terza parte - perchè a quanto pare adesso chi le chiama "stagioni" è un cretino - de "La casa di carta", che io ho adorato abbastanza a dire la verità, principalmente per il ritmo e per alcune scene WTF! che mi avevano fatto sobbalzare sulla poltrona. La terza stagione parte mostrandoci ciò che stanno facendo i personaggi che abbiamo conosciuto con i soldi che si sono stampati dalla Zecca dello Stato. Peccato che la felicità non possa durare tanto a lungo e mentre è in compagnia di Tokyo, sempre interpretata dal culo più bello della televisione Ursula Corberò - mannaggia a lei e ai suoi capelli corti, altrimenti non la ricorderei solo per il suo culo -, Rio viene catturato, arrestato e molto torturato. Per liberare il prigioniero, la banda verrà ricostruita e si ritroverà ad assaltare la Banca di Spagna per una nuova rapina. L'effetto sorpresa delle prime due stagioni è ovviamente svanito e il fatto che la trama ricalchi in tutto e per tutto quella delle prime due parti non gioca certamente a suo favore. La serie però, anche in questa terza stagione, mantiene un ritmo vertiginoso e se da spettatori si sa in quali momenti sospendere l'incredulità si può passare oltre alle innumerevoli cose illogiche che accadono all'interno delle otto puntate che compongono questa terza parte. Una parte che tra l'altro ha un finale apertissimo che molto probabilmente lascerà aperte le porte per una quarta stagione, che si spera possa essere quella conclusiva per non tirare troppo la corda, che mi sembra essere già stata tirata abbastanza.

Voto: 7


Chernobyl

Episodi: 5
Creatore: Craig Mazin
Rete Americana: HBO
Rete Italiana: Sky Atlantic
Cast: Jared Harris, Stellan Skarsgård, Emily Watson, Paul Ritter, Jessie Buckley, Adam Nagaitis, Con O'Neill, Adrian Rawlins, Sam Troughton, Robert Emms, David Dencik, Mark Lewis Jones, Alan Williams, Alex Ferns, Ralph Ineson, Barry Keoghan, Fares Fares, Michael McElhatton
Genere: Storico, Drammatico



Nel mese di Luglio ho avuto modo di recuperare anche una delle serie più discusse degli ultimi tempi, la miniserie prodotta dalla HBO incentrata sul disastro di Chernobyl, avvenuto in nell'ex Unione Sovietica nel 1986, le cui conseguenze si sono protratte per anni e alcune di esse ancora oggi. Nelle sole cinque puntate che la compongono, "Chernobyl" ripercorre in maniera scientifica e certosina quello che è stato il disastro della centrale nucleare, mettendo lo spettatore davanti agli orrori cui sono stati protagonisti gli addetti al funzionamento della centrale nucleare e tutti coloro che hanno lavorato per contenere il disastro. La serie, essendo americana, non lesina certo complimenti verso l'operato del governo sovietico, che viene messo al centro di una forte critica per cui l'interesse principale sembrava essere più che altro quello di non far conoscere al mondo la vicenda, piuttosto che salvare il maggior numero di vite possibili. "Chernobyl" per il modo in cui narra la storia potrebbe diventare una delle serie dell'anno, per il suo modo in cui mette angoscia nello spettatore facendo vivere il disastro nella maniera più toccante possibile e anche spiegando tutti i principi scientifici per cui il disastro è stato possibile, soddisfacendo anche i gusti di coloro, come me, che sono sempre accattivati dalla componente un po' più scientifica.

Voto: 9

Commenti

  1. Sai come la penso su "Chernobyl" vedo che ha conquistato anche te. "La casa di carta" niente invece, proprio non riesco ad apprezzarla. Cheers!

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  2. Al momento visto Last Panthers, credo più di 3 anni fa, comunque anche se fui più permissivo nel giudizio, nel complesso sono d'accordo con te ;)

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  3. Io che adoro le esagerazioni di James Bond e Mission Impossible, faccio fatica a farmi piacere la Casa di carta 3, perché ormai non mi sorprende più come la prima serie, che era una serie unica ma Netflix l'ha divisa in due parti. Per questo ora ci troviamo davanti ad un prodotto che replica la serie precedente,ma senza effetto sorpresa. Anzi trovo troppa sicurezza nei personaggi e i flashback continui solo per far vedere ancora Berlino sono troppo forzati. Insomma non molto bene.

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