The Hunt di Craig Zobel (2020)

USA 2020
Titolo Originale: The Hunt
Regia: Craig Zobel
Sceneggiatura: Nick Cuse, Damon Lindelof
Durata: 90 minuti
Genere: Thriller, Azione


Quando c'è un horror da vedere, voi sapete bene che io mi ci fiondo sopra senza alcun problema. Anche in questo caso però, con "The Hunt", non ci troviamo davanti ad un vero e proprio horror, quanto, più che altro, davanti ad un thriller misto ad un survival movie e ad un revenge movie. Sarebbe dovuto uscire nei cinema nel corso di questo periodo, ma sappiamo bene tutti che le sale cinematografiche sono chiuse e la situazione per loro non la vedo particolarmente rosea, tanto che penso sarà dura tornare a vedere un film al cinema prima della fine dell'anno, però proviamo comunque a rimanere ottimisti e vediamo che succederà, nel frattempo, le pellicole che sarebbero dovute uscire in questo periodo di quarantena, ce le pappiamo in streaming su piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video, Google Play o Chili, che nella fattispecie possiede questo film. Prodotto dalla Blumhouse, fucina di thriller e horror in quantità industriale - nel corso di quest'anno sono usciti già "Fantasy Island" e "L'uomo invisibile" - e che, proprio a causa della grande quantità di film che propone, è sempre a grosso rischio di fare uscire qualche bestialata: è stato il caso di "Fantasy Island", colossale perdita di tempo, mentre non lo è stato per "L'uomo invisibile", prima di questo film eravamo dunque a cinquanta e cinquanta. Dopo la visione di questo film, chi sarà ad andare a sessantasette e chi a trentatré, la bestialata o il bel film? Regista della pellicola è Craig Zobel, regista che ho visto all'opera per la prima volta, ma con già quattro film all'attivo, mentre nel cast di "The Hunt" abbiamo Betty Gilpin, Hillary Swank e Emma Roberts.
Dodici persone, apparentemente non collegate tra di loro, si risvegliano all'interno di una grandissima tenuta, all'interno della quale scopriranno di essere stati scelti per essere cacciati da un gruppo di persone molto ricche appartenenti alla cosiddetta elite. Queste ricche persone però vogliono rendere il gioco più interessante, concedendo alle dodici prede di appropriarsi di armi, contenute in un grosso contenitore al centro della riserva. Subito dopo aver preso le armi però le dodici persone vengono aggredite e la caccia si trasforma in una vera e propria carneficina, in cui moriranno tutti tranne tre prede che riusciranno a scappare. In seguito alla morte di altre due delle tre prede entrerà in scena Crystal, che fino ad allora non si era ancora esposta, che inizierà una lunga escalation di vendetta per scoprire chi abbia portato tutte le persone cacciate all'interno della tenuta.
Taglio subito molto corto: sessantasette per il buon film a trentatré per la bestialata. Ebbene, questo "The Hunt" si rivela essere, contro ogni mio pronostico nonostante i buoni consigli ricevuti da parte di altri blogger che ne hanno scritto meglio di me, come ad esempio Cassidy de "La bara volante" - beh, recuperate il suo post cliccando sul link che è come al solito spettacolate -, un thriller teso dall'inizio alla fine, con una buonissima dose di black humour che non guasta mai, ma, soprattutto una certa dose di genialità, sia nel modo in cui vengono gestiti i vari colpi di scena, sia dal punto di vista della motivazione che porta l'elite a cacciare - ecco, giusto per darvi un indizio, io me li immagino gli esponenti del PD del precedente governo che prendono dodici giornalisti pallonari a caso e li cacciano all'interno di un bosco - sia per il fatto che nulla si può dare per scontato, sin dall'inizio. Basti pensare, ad esempio - e devo dire che sono stato in lutto praticamente per tutto il film, perchè dal punto di vista prettamente fisico io la adoro proprio - Emma Roberts che viene presentata quasi come fosse la protagonista, crepa al primo colpo di pistola, per poi rivelare che la vera protagonista era una Crystal a caso, interpretata da Betty Gilpin, che per tutta la fase iniziale del film non si fa neanche vedere.
Dire altro su "The Hunt" senza incappare in spoiler clamorosi - e già penso di essere andato un po' troppo oltre con l'indizio sulle motivazioni che spingono l'elite a cacciare - è praticamente impossibile, l'unico consiglio che posso dare a questo punto è quello di prendersi i giusti novanta minuti necessari per guardare questo bel lavoro, che sicuramente non è un film perfetto, ma coinvolge dall'inizio alla fine, perchè sicuramente si tratterà di tempo ben speso, soprattutto a livello di puro intrattenimento.

Voto: 7+

Commenti

  1. Molto felice che ti sia piaciuto, ora vorrei Betty Gilpin in tutti i film, quel suo grugno incazzato crea dipendenza ;-) Cheers

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