tag:blogger.com,1999:blog-23851049619514161482024-03-16T10:19:28.429+01:00Non c'è ParagoneAlfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.comBlogger2545125tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-5920265149234947052021-09-16T01:00:00.003+02:002021-09-16T01:00:00.220+02:00WEEKEND AL CINEMA!<p>
Un nuovo weekend di uscite al cinema è in arrivo e io sono qui, come ogni Giovedì - sì, lo so, ho ripreso dopo quasi un anno e mezzo di stop, ma il senso è quello -, per commentarle in base ai miei pregiudizi! Vediamo, una ad una, quali sono, dalle più attese e forse anche più distribuite a quelle che invece mi interessano decisamente di meno.
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<div style="color: red; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>Dune</b> <i>di Denis Villeneuve</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEKB5QM23vO5vqpxOp6AqhFVLllnHovaNmd_SR2JMGjG9-Ytwu8oftnpiduUrDELbo5CbkmTY2C0wLoOk7Frz8vIYSteUo7E_nh4uq-syHCmBy1CBPEsvku5laJuaRRiKFkfPsIG39ZF8/s800/dune.png" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="400" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEKB5QM23vO5vqpxOp6AqhFVLllnHovaNmd_SR2JMGjG9-Ytwu8oftnpiduUrDELbo5CbkmTY2C0wLoOk7Frz8vIYSteUo7E_nh4uq-syHCmBy1CBPEsvku5laJuaRRiKFkfPsIG39ZF8/s600/dune.png"/></a></div>
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Vidi un sacco di anni fa "<b>Dune</b>" di <b>David Lynch</b> e ora me lo ricordo davvero pochissimo - francamente non ho nemmeno tutta sta voglia di rivedermelo. Per me, però, ogni nuova uscita di <b>Denis Villeneuve</b> è qualcosa di quasi sacro, quindi è anche inutile dire che andrò a vederlo il prima possibile, sperando che possa diventare un nuovo cult del genere fantascientifico.
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<div style="color: red; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>The Night House - La casa oscura</b> <i>di David Bruckner</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8T-Vw78xjuIVmhfYxjDoZJK-OwOd7EO3KFRPTG6PfLfoPNsJDpEKfxtvNOFxyPcEc4jRWniJrSu97qezStNsFKmxZjJAcyiHz_QDo0j8Ooi45QkK2A_ILilRLxgrqrr52nP46_vo229M/s750/thenighthouse.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="400" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8T-Vw78xjuIVmhfYxjDoZJK-OwOd7EO3KFRPTG6PfLfoPNsJDpEKfxtvNOFxyPcEc4jRWniJrSu97qezStNsFKmxZjJAcyiHz_QDo0j8Ooi45QkK2A_ILilRLxgrqrr52nP46_vo229M/s600/thenighthouse.jpg"/></a></div>
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Prima di vederlo nella lista dei lungometraggi in uscita al cinema questa settimana, non avevo mai sentito parlare di questo film. Scopro informandomi un po' che:<br />
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<li>É stato presentato al <b>Sundance Film Festival</b></li>
<li>Ha fatto impazzire la critica</li>
<li>La protagonista è <b>Rebecca Hall</b> e nel cast c'è anche <b>Stacy Martin</b> - sempre sia lodata</li>
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Direi che le premesse per vederlo appena possibile ci sono tutte, considerando che se un horror cattura il mio interesse decisamente me lo perdo.
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<div style="color: red; text-align: center;"><b><span style="font-size: large;">Le altre uscite della settimana</span></b></div>
<b><span style="color: #e69138;">Una relazione:</span></b> Fresco di presentazione a Venezia, a parte il cast interessante "<b>Una relazione</b>" non penso che possa incontrare per davvero i miei favori durante una visione.<br />
<b><span style="color: #e69138;">Ancora più bello:</span></b> Uno dei tanti lavori italiani in uscita questa settimana, di cui ho visto tanti trailer nel corso degli ultimi mesi. Non mi ispira neanche per sbaglio ed è anche il seguito di una pellicola che non ho mai visto.<br />
<b><span style="color: #e69138;">Blue Bayou:</span></b> É davvero un sacco di tempo che non vedo un film con <b>Alicia Vikander</b> - anche lei, sempre sia lodata. Non trovo però la trama particolarmente interessante e temo che anche la distribuzione ci si metterà un po' di traverso.<br>
<b><span style="color: #e69138;">Il matrimonio di Rosa:</span></b> Commedia spagnola e altro lungometraggio che finirà perso dietro ad una distribuzione che probabilmente se ne disinteresserà completamente.<br>
<b><span style="color: #e69138;">Il silenzio grande:</span></b> Apprezzo mediamente <b>Alessandro Gassmann</b> come attore, ma come regista non ho avuto mai modo di vederlo all'opera. Questo potrebbe essere uno dei pochi motivi di interesse e di curiosità verso questo lavoro, che dal trailer si preannuncia un po' pesantuccio.<br>
<b><span style="color: #e69138;">Supernova:</span></b> Grande cast - <b>Colin Firth</b> e <b>Stanley Tucci</b> come protagonisti -, un tema importante e che può far riflettere, ma non so se gli darò mai un'occasione.Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-75036942112597129082021-09-13T01:00:00.003+02:002021-09-13T01:00:00.203+02:00Black Widow di Cate Shortland (2021)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5hJB3sJzv2h5Mrp7GXIGUkQE6nDNChBx4HqGuQRgMsjZvSi8-I9OE9Y2c62jq6Jxf06OmjQHCOru8DWHu6J8m92Z4t9zpXfHL-eXPhgqeDQl3ZGXlmFXyixi7DvNWNdUtaj-CUE_04T4/s1024/marvel+cinematic+universe+banner.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="533" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5hJB3sJzv2h5Mrp7GXIGUkQE6nDNChBx4HqGuQRgMsjZvSi8-I9OE9Y2c62jq6Jxf06OmjQHCOru8DWHu6J8m92Z4t9zpXfHL-eXPhgqeDQl3ZGXlmFXyixi7DvNWNdUtaj-CUE_04T4/s600/marvel+cinematic+universe+banner.jpg"/></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b>USA 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Black Widow</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Cate+Shortland">Cate Shortland</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Eric Pearson</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Scarlett+Johansson">Scarlett Johansson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Florence+Pugh">Florence Pugh</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=David+Harbour">David Harbour</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=O.+T.+Fagbenle">O. T. Fagbenle</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Olga+Kurylenko">Olga Kurylenko</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=William+Hurt">William Hurt</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ray+Winstone">Ray Winstone</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Rachel+Weisz">Rachel Weisz</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>133 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Azione</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5YD-67cEsPVGKdj4HCRUZLkjDIQJEcRJCuAMAAHvI7i5Ou7c9pGDPnfp_zMiNjjWv7JlZTB6c-itsy4bu_CTSabbqMH1akJEd8UxIm2CO9Sl4gOrfbI0V54ed4AkmE8-fcM5wSUOcwh4/s1280/blackwidow.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5YD-67cEsPVGKdj4HCRUZLkjDIQJEcRJCuAMAAHvI7i5Ou7c9pGDPnfp_zMiNjjWv7JlZTB6c-itsy4bu_CTSabbqMH1akJEd8UxIm2CO9Sl4gOrfbI0V54ed4AkmE8-fcM5wSUOcwh4/s600/blackwidow.jpg"/></a></div>
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Moltissime pellicole la cui uscita era prevista nel 2020 sono state rimandate a causa della pandemia. In alcuni casi le case di produzione hanno deciso di affidarne la distribuzione ai servizi di streaming, salvando il salvabile, mentre il <b>Marvel Cinematic Universe</b> ha deciso proprio di fermarsi, non facendo così uscire nessun lungometraggio nel corso del 2020 e tornando così solamente a Luglio con l'atteso "<b>Black Widow</b>", distribuito in contemporanea con l'accesso premium su <b>Disney +</b>. Oltre a <b>Scarlett Johansson</b> che riprende il ruolo per questo prequel dopo la sua dipartita in "<b>Avengers: Endgame</b>", nel cast entrano <b>Florence Pugh</b>, <b>David Harbour</b> direttamente da "<b>Stranger Things</b>" e <b>Olga Kurylenko</b>. La regia viene invece affidata a <b>Cate Shortland</b>, già dietro la macchina da presa di alcune pellicole di minore rilevanza, che si trova al suo primo lavoro con una certa risonanza mediatica.
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Dopo un breve flashback in cui ci viene presentata la famiglia adottiva di <i>Natasha Romanoff</i>, composta dai genitori <i>Melina Vostokoff</i> e <i>Alexei Shostakov</i> e dalla sorella <i>Yelena</i>, la vicenda si sposta nel 2016 con <i>Natasha</i> ricercata per aver violato gli accordi di Sokovia. Liberatasi dal controllo mentale della Stanza Rossa, <i>Yelena</i> cerca di mettersi in contatto con la sorella, spedendole delle fiale contenenti un antidoto e chiedendole aiuto per liberare altre Vedove. Le due sorelle si incontrano a Budapest, dove <i>Natasha</i> scopre che il suo aguzzino <i>Dreykov</i>, creduto morto in un'esplosione, è ancora vivo e controlla mentalmente altre Vedove Nere dalla sua base nella Stanza Rossa.
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Personalmente, prima della visione, non sapevo bene che cosa aspettarmi da questa pellicola, che ha segnato negli scorsi mesi il ritorno al cinema del <b>Marvel Cinematic Universe</b>. Da una parte non sono proprio un fanatico dei film di spionaggio, mentre dall'altra non riuscivo a capire se un intero film standalone dedicato ad un personaggio come <i>Natasha Romanoff</i> potesse interessarmi. Contrariamente ad alcune - ne ho lette pochissime questa volta - recensioni, mi sono trovato davanti ad una buonissima pellicola di intrattenimento, in grado di esplorare in maniera esaustiva il rapporto tra le due sorelle <i>Natasha</i> e <i>Yelena</i>, riuscendo anche ad introdurre quest'ultima come potenziale personaggio minore di alcune storie future, ricollegandosi in qualche modo sia a "<b>Avengers: Endgame</b>" sia alla serie "<b>Falcon and the Winter Soldier</b>".
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Come ormai è consuetudine delle pellicole prodotte dal <b>Marvel Cinematic Universe</b> non mancano momenti più leggeri atti a stemperare la tensione e la cosa che ho apprezzato maggiormente è che non sono in numero eccessivo e funzionano abbastanza. In tal senso è apprezzabile l'inserimento nel cast di <b>David Harbour</b> per interpretare <i>Guardiano Rosso</i> - che altri non sarebbe che un <i>Capitan America</i> russo, per dirla proprio in soldoni -, che oltre ad una super forza, alla quasi anzianità e all'aver accumulato qualche chilo di troppo, si rende protagonista di alcune delle scene più esilaranti della pellicola. Sarà interessante vedere se e come <b>Florence Pugh</b> possa essere inserita in questo progetto, me la aspetto più che altro come personaggio secondario, magari in pellicole corali o con altri protagonisti. Insomma, questo "<b>Black Widow</b>" risulta essere un giusto ultimo tributo al personaggio interpretato da <b>Scarlett Johansson</b> in molte pellicole del filone. Ci troviamo probabilmente davanti ad un lavoro minore per quanto riguarda la produzione del <b>Marvel Cinematic Universe</b>, ma sicuramente un lungometraggio abbastanza piacevole, senza che io ci abbia trovato particolari momenti di stanca nella narrazione.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-91345458755666349602021-09-09T01:00:00.003+02:002021-09-09T01:00:00.288+02:00WEEKEND AL CINEMA!<p>
Pronti per un altro weekend di uscite cinematografiche? Su queste pagine decisamente sì, mentre per quanto riguarda i distributori ci troviamo in una settimana di passaggio, con poche pellicole in uscita. In attesa che l'effetto <b>Mostra Internazionale del Cinema di Venezia</b> si faccia sentire per davvero, vediamo quali sono le pellicole in sala da questa settimana, commentate come al solito in base ai miei pregiudizi.
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<div style="color: red; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>La ragazza di Stillwater</b> <i>di Tom McCarthy</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK-Hg5VEBytXcPnF6uMmikjPOq8tv7PYNgWFlrQU_aKiC6f_9VQg3g6tEFPuz8J1IgirfBQNSErpuss1jLAgO5TgHjBzvbW4seacEZ4FdAGk3Z0uO2RZ2tOBrtoatibv0sV3SMZxVMVZc/s1920/laragazzadistillwater.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="1080" data-original-width="1920" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK-Hg5VEBytXcPnF6uMmikjPOq8tv7PYNgWFlrQU_aKiC6f_9VQg3g6tEFPuz8J1IgirfBQNSErpuss1jLAgO5TgHjBzvbW4seacEZ4FdAGk3Z0uO2RZ2tOBrtoatibv0sV3SMZxVMVZc/s600/laragazzadistillwater.jpg"/></a></div>
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Thriller statunitense con protagonisti <b>Matt Damon</b> e <b>Abigail Breslin</b> che mi ha ispirato sin dai primissimi trailer che ho visto. La trama non sembra essere particolarmente originale, ma il trailer preannunciava cose apprezzabili soprattutto dal punto di vista della tensione e per quanto riguarda la risoluzione di un omicidio. Resta solo da vedere se la pellicola saprà in qualche modo rispettare le mie aspettative, che non sono propriamente altissime.
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<div style="color: red; text-align: center;"><b><span style="font-size: large;">Le altre uscite della settimana</span></b></div>
<b><span style="color: #e69138;">Qui rido io:</span></b> Fresco fresco di presentazione a Venezia, il film con <b>Toni Servillo</b> non è che mi ispiri particolarmente. Bisognerà più che altro valutare quanta sia la mia voglia di acculturarmi, piuttosto che quella di vedere un lungometraggio meno impegnativo.<br />
<b><span style="color: #e69138;">Beast:</span></b> Altro thriller, stavolta diretto da <b>Michael Pierce</b> da cui non saprei davvero che cosa aspettarmi. La sinossi non sembra niente male, bisognerà vedere quanto verrà distribuito, più che altro.<br />
<b><span style="color: #e69138;">Welcome Venice:</span></b> Pellicola italiana diretta da <b>Andrea Segre</b> sulla quale non so proprio come esprimermi. Diciamo che mi interessa proprio poco.Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-17097545471364310342021-09-08T01:00:00.001+02:002021-09-08T01:00:00.256+02:00NON C'É PARAGONE WEEKLY CINEMA PILLS #2 - Si vive una volta sola (2020), 5 giorni fuori (2010), Oxygene (2021)<div style="text-align: center;"><span style="color: red; font-size: large;"><b>Si vive una volta sola</b> <i>di Carlo Verdone</i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<b>Italia 2020</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Si vive una volta sola</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Carlo+Verdone">Carlo Verdone</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Carlo Verdone, Giovanni Veronesi, Pasquale Plastino</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Carlo+Verdone">Carlo Verdone</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Rocco+Papaleo">Rocco Papaleo</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Anna+Foglietta">Anna Foglietta</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Max+Tortora">Max Tortora</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Mariana+Falace">Mariana Falace</a>, Sergio Múñiz, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Pier+Maria+Cecchini">Pier Maria Cecchini</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alessandro+Cremona">Alessandro Cremona</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Elisabetta+Cavallotti">Elisabetta Cavallotti</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Livia+Luppattelli">Livia Luppattelli</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Emanuele+Luperto">Emanuele Luperto</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Luca+Scapparone">Luca Scapparone</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Azzurra+Martino">Azzurra Martino</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Grazia+Daddario">Grazia Daddario</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Corinne+Jiga">Corinne Jiga</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gianni+Franco">Gianni Franco</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Valentina+Pierini">Valentina Pierini</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Paola+Sambo">Paola Sambo</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Eva+Moore">Eva Moore</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Giuseppe+Nardone">Giuseppe Nardone</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>103 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Commedia</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkK3X2pjg6GIFI-o7yNBC_kKZG4Pw_NO98qz5hjAjeQFoZTPodHVI9ZNO15M87V_mED-yOHIw-fhvbIPl7hrIZfk3E1OaWZUElCjGkQJNkI9ZvucZzYmjDkRzlvIUeHcFXb7v_oAyNk2k/s1545/siviveunavoltasola.jpg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="570" data-original-width="1545" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkK3X2pjg6GIFI-o7yNBC_kKZG4Pw_NO98qz5hjAjeQFoZTPodHVI9ZNO15M87V_mED-yOHIw-fhvbIPl7hrIZfk3E1OaWZUElCjGkQJNkI9ZvucZzYmjDkRzlvIUeHcFXb7v_oAyNk2k/s600/siviveunavoltasola.jpg" width="600" /></a></div>
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L'ultima fatica cinematografica di <b>Carlo Verdone</b> sarebbe dovuta uscire nelle sale appena prima del lockdown di Marzo 2020, ma poi, per i motivi che tutti quanti sappiamo, ha subito diversi rinvii fino ad essere pubblicata in esclusiva su <b>Amazon Prime Video</b>. Complice soprattutto il cast, un quartetto composto dallo stesso <b>Carlo Verdone</b> e da <b>Rocco Papaleo</b>, <b>Anna Foglietta</b> e <b>Max Tortora</b>, nutrivo una discreta curiosità sulla visione, che quasi sempre concedo alle nuove pellicole del regista e attore romano. I quattro interpretano un team di chirurghi di altissimo livello, il cui enorme successo nel lavoro fa da contraltare ad una vita privata altrettanto complessa. Sono amici anche nella vita di tutti i giorni, ma uno di questi, <i>Amedeo Lasalandra</i>, è bersaglio di scherzi sempre più pesanti da parte degli altri tre. Quando però si viene a sapere che ad <i>Amedeo</i> mancano pochi mesi di vita, non sapendo come comunicarglielo i colleghi organizzano in suo onore un ultimo viaggio alla volta della Puglia, dove parlare con l'amico delle sue condizioni di salute.<br />
É ormai diverso tempo che <b>Carlo Verdone</b> ha modificato in maniera decisa le commedie da lui dirette, perdendo un po' quella verve creativa che lo aveva contraddistino tra gli anni novanta e i primi anni duemila - comunque sempre tra alti e bassi. Questo suo cambio di direzione per molti si è tradotto come una perdita di verve creativa, di originalità delle sue sceneggiature che, pur risultando piacevoli, non riuscivano più a dare grossi spunti di riflessione. Purtroppo con "<b>Si vive una volta sola</b>" <b>Verdone</b> non è per nulla riuscito ad incontrare quelli che sono i miei gusti. Poco da dire a livello di ritmo narrativo, su quello poco c'è da sbagliare e difficilmente ci si ritrova ad annoiarsi davanti ad una sua pellicola. A funzionare poco sono proprio i quattro protagonisti, tutti con problemi nella vita che abbiamo già visto in diversi altri film, senza avere poi un vero e proprio sviluppo all'interno della vicenda. A ciò si aggiunge anche l'estrema prevedibilità di tutta la storia, che porta ad un finale facilmente intuibile se si è visto almeno un lungometraggio nel corso della propria vita.<br />
Insomma, dopo diversi anni di uscite non certo memorabili, ma comunque piacevoli, con "<b>Si vive una volta sola</b>", per quanto mi riguarda, <b>Verdone</b> toppa praticamente su tutta la linea, portando sullo schermo una sceneggiatura stanca, prevedibilissima e poco interessante e all'interno della quale gli spunti di riflessione risultano piuttosto banali e scontati, riuscendo anche a strappare ben pochi sorrisi.
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<div style="text-align: center;"><span style="color: red; font-size: large;"><b>5 giorni fuori</b> <i>di Ryan Fleck, Anna Boden</i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<b>USA 2010</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>It's Kind of a Funny Story</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ryan+Fleck">Ryan Fleck</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Anna+Boden">Anna Boden</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Ryan Fleck, Anna Boden</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Keir+Gilchrist">Keir Gilchrist</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Zach+Galifianakis">Zach Galifianakis</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Emma+Roberts">Emma Roberts</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Zo%C3%AB+Kravitz">Zoë Kravitz</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Viola+Davis">Viola Davis</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Lauren+Grahamm">Lauren Graham</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jim+Gaffigan">Jim Gaffigan</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jeremy+Davies">Jeremy Davies</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Bernard+White">Bernard White</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Novella+Nelson">Novella Nelson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Karen+Chilton">Karen Chilton</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Aasif+Mandvi">Aasif Mandvi</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jared+Goldstein">Jared Goldstein</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alan+Aisenberg">Alan Aisenberg</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Thomas+Mann">Thomas Mann</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Dana+DeVestern">Dana DeVestern</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>109 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Commedia</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNTc3xjZGL9RDRpXW5KmkScBJJQc-kMEavPn6Q9l5wsPInnAhgcKtqE_kdS7qG8BzVxCrDPkZb2ta3XoQ875GuyJxSLMwqmQvdtG0P2fIM4VVh2k4Fo7Nk-i2pMwtvEFBXocKYC7kwdSE/s2048/5giornifuori.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1365" height="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNTc3xjZGL9RDRpXW5KmkScBJJQc-kMEavPn6Q9l5wsPInnAhgcKtqE_kdS7qG8BzVxCrDPkZb2ta3XoQ875GuyJxSLMwqmQvdtG0P2fIM4VVh2k4Fo7Nk-i2pMwtvEFBXocKYC7kwdSE/s600/5giornifuori.jpeg" /></a></div>
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Ci sono sempre stati quei momenti, nel corso di questi anni in cui ho scritto sulle pagine del blog, in cui ho avuto bisogno o voglia di vedere un bel film a tematica adolescenziale. Adocchiato sulla lunghissima lista di proposte di <b>Netflix</b>, per una sera "<b>5 giorni fuori</b>" faceva proprio al caso mio. Con tre protagonisti che poi ho imparato a conoscere negli anni a venire come <b>Keir Gilchrist</b>, <b>Emma Roberts</b> e <b>Zach Galifianakis</b>, la pellicola parla di <i>Craig</i>, giovane adolescente in procinto di diplomarsi ad una scuola per uomini d'affari. Le pressioni da parte dei genitori e degli amici per farlo iscrivere ad una rinomata università metteranno il ragazzo in crisi: dapprima penserà al suicidio, per poi decidere di farsi ricoverare volontariamente in un ospedale psichiatrico. Nel corso dei cinque giorni previsti per il suo ricovero conoscerà sia coetanei sia persone più adulte - in particolare <i>Bobby</i> e <i>Noelle</i> - che lo aiuteranno a capire se stesso e ad affrontare i suoi problemi.<br>
Obiettivamente, per quanto riguarda questo lungometraggio, non è che ci sia tantissimo da dire. Dal punto di vista tecnico, visto anche il target a cui si riferisce, non ha tanto da offrire. Mi sono trovato però davanti ad una pellicola leggera e fresca, che riesce ad affrontare le tematiche che si propone senza renderle eccessivamente pesanti e che è riuscita a coinvolgermi dall'inizio alla fine. Grazie anche ad una colonna sonora che spazia da una cover della sempre splendida "<b>Where is my Mind</b>" a brani originali davvero interessanti, "<b>5 giorni fuori</b>" non potrà mai essere quella pellicola in grado di cambiare la vita o la mia percezione del cinema, ma quanto meno è riuscita a cambiare, in positivo, la serata in cui ho deciso di guardarlo.
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<div style="text-align: center;"><span style="color: red; font-size: large;"><b>Oxygen</b> <i>di Alexandre Aja</i></span></div>
<div style="text-align: left;">
<b>USA, Francia 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Oxygene</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alexandre+Aja">Alexandre Aja</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Christie LeBlanc</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Melanie+Laurent">Mélanie Laurent</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Mathieu+Amalric">Mathieu Amalric</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Malik+Zidi">Malik Zidi</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>101 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Fantascienza, Thriller</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5hFtqFGM3S-DLIau3hFm__tTl5uT9jPEPTX8GY5a6Zl6kURq_veP0T3W0EP-K2Kp-kvcxXNAG0quN5dTB5SkxaPPU77xalm8niywzx3q40bob986uCT0ncoOtsgyDO1t4sas32boXifY/s900/oxyg%25C3%25A9ne.jpg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="900" data-original-width="600" height="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5hFtqFGM3S-DLIau3hFm__tTl5uT9jPEPTX8GY5a6Zl6kURq_veP0T3W0EP-K2Kp-kvcxXNAG0quN5dTB5SkxaPPU77xalm8niywzx3q40bob986uCT0ncoOtsgyDO1t4sas32boXifY/s600/oxyg%25C3%25A9ne.jpg" /></a></div>
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Da diverso tempo ho maturato un certo interesse per quei lungometraggi che, nel corso della loro durata, hanno solamente un personaggio in scena, magari in un luogo angusto, un po' claustrofobico. "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2012/03/buried-sepolto.html">Buried</a></b>" è uno dei primi esempi che mi viene in mente, ma anche "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2014/07/locke-2013.html">Locke</a></b>" o "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2017/05/mine-di-fabio-guaglione-fabio-resinaro.html">Mine</a></b>" - che invece è tutto ambientato in uno spazio ampissimo come un deserto - sono dei buoni esempi di questo filone. É proprio per questo motivo che la comparsa di "<b>Oxygen</b>" sul catalogo di <b>>Netflix</b> ha attirato la mia attenzione. La pellicola franco-statunitense diretta da <b>Alexandre Aja</b> e con la sola <b>Melanie Laurent</b> come protagonista - escludendo un paio di attori che compaiono in ricordi della donna -, ci narra la storia di <i>Elizabeth Hansen</i> che, in un futuro non ben precisato, si ritrova da sola all'interno di una capsula criogenica. Non ha alcun ricordo sul perchè si trovi lì, ma il progressivo diminuire dell'ossigeno all'interno dell'abitacolo - non era previsto che lei si svegliasse prima di un certo periodo di tempo - fanno sì che la donna debba cominciare a scavare nei suoi ricordi, per poter sperare di trovare una via d'uscita dalla situazione.<br>
La fantascienza è da sempre uno dei miei generi cinematografici preferiti, per il semplice motivo che si presta a qualsiasi genere di storia; alcune di queste riescono bene e diventano dei piccoli gioiellini cinematografici, altre di meno. Per quanto riguarda "<b>Oxygene</b>" ci troviamo nel mezzo: nel complesso è una pellicola godibilissima, forse solo un po' troppo lunga per la vicenda che vuole raccontarci, in cui man mano che la storia della protagonista viene sviscerata scopriamo sempre più dettagli sul suo conto e sul motivo per cui si trovi all'interno di quell'ambiente claustrofobico e potenzialmente mortale. Lo spettatore si trova davanti ad una specie di puzzle che, con le sole sue forze e qualche aiuto tecnologico esterno, <i>Elizabeth</i> dovrà risolvere per riuscire a sopravvivere. La pellicola risulta dunque coinvolgente proprio per questa sua struttura quasi da escape room - passatemi il paragone - con la protagonista che mi è parsa in grado di reggere una storia del genere, in cui si trovava da sola in scena per quasi tutta la sua durata. Film buono per passare un'oretta e quaranta con la giusta dose di tensione.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-10895741828188002252021-09-02T01:00:00.044+02:002021-09-02T01:00:00.281+02:00WEEKEND AL CINEMA (The Return)!<p>
Dopo il periodo di pausa forzata dovuto alla chiusura delle sale cinematografiche e dopo un altro periodo di assestamento per decidermi su come quando riprendere per bene in mano il mio blog, ritorna la rubrica in cui commento, esclusivamente seguendo le mie sensazioni, le uscite della settimana. Potenziali capolavori contro flop annunciati, ecco a voi quali sono le pellicole che potremmo vedere in sala nei prossimi giorni!
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<div style="color: red; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>Shang Chi e la leggenda dei Dieci Anelli</b> <i>di Destin Daniel Cretton</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk9m8fV3TQ_c2Z1ucz8UxGN7cag42HFGuQ8omhZNiMfQkSy9_flW71kERvVf1NUF2Cp1FsR6M_d-IumcZBo02episTVmaBzcC6EhHV9ycNRNY8Oiqwn9h9ptY1qI7jp8r2tdBHTLnGz-8/s1280/shangchi.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk9m8fV3TQ_c2Z1ucz8UxGN7cag42HFGuQ8omhZNiMfQkSy9_flW71kERvVf1NUF2Cp1FsR6M_d-IumcZBo02episTVmaBzcC6EhHV9ycNRNY8Oiqwn9h9ptY1qI7jp8r2tdBHTLnGz-8/s600/shangchi.jpg"/></a></div>
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Le pellicole al cinema del <b>Marvel Cinematic Universe</b> continuano a ispirarmi, anche dopo il (secondo me) ben riuscito "<b>Black Widow</b>". Da questo "<b>Shang Chi e la leggenda dei Dieci Anelli</b>" però non saprei bene cosa aspettarmi: personaggio sconosciuto al mondo intero, possibile utilizzo massivo di arti marziali, che solitamente mi attirano poco e un hype che non sento assolutamente rispetto ad altre uscite <b>Marvel</b>. Sicuramente lo vedrò, cercando di impormi di avere meno aspettativa possibile.
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<div style="color: red; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>Il collezionista di carte</b> <i>di Paul Schrader</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiwiRZU_03zx-NEFD8AvjGZjmFZr__SDN-LXD_MmgnKsKircrvid_SFedIqpYqxXy9qpo5opR8LsgCxW7-GBqY66uEvDTo0Ezrcfw9oxHz4J9Wj4ZC-xk7t0CaB2BjXBf0dbbGglBiC9I/s1280/ilcollezionistadicarte.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiwiRZU_03zx-NEFD8AvjGZjmFZr__SDN-LXD_MmgnKsKircrvid_SFedIqpYqxXy9qpo5opR8LsgCxW7-GBqY66uEvDTo0Ezrcfw9oxHz4J9Wj4ZC-xk7t0CaB2BjXBf0dbbGglBiC9I/s600/ilcollezionistadicarte.jpg"/></a></div>
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Decisamente più interessante questo lavoro, su cui le pubblicità al cinema stanno martellando abbastanza da un paio di mesi. Per quanto i giochi d'azzardo con le carte non siano mai stati proprio la mia passione nella vita reale, ho sempre un discreto interesse per tutti quei film su poker, black jack e chi più ne ha più ne metta. La speranza è che il cast e la storia riescano a non deludermi.
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<div style="color: red; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>Malignant</b> <i>di James Wan</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj3gX7E4PHNgLa9mkshQSoKUW_TWl-Vn_dtlwOYHKLmNYY-YlaiGkhUP7xcVqJghOrBenGk3jo2O3ePEFXjSRpgRjP15VPDuH63jw-TR7w4iQve2jZURkw63PLgY9NaHFLSc6iIqk-Lpk/s2000/malignant.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="1249" data-original-width="2000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj3gX7E4PHNgLa9mkshQSoKUW_TWl-Vn_dtlwOYHKLmNYY-YlaiGkhUP7xcVqJghOrBenGk3jo2O3ePEFXjSRpgRjP15VPDuH63jw-TR7w4iQve2jZURkw63PLgY9NaHFLSc6iIqk-Lpk/s600/malignant.jpg"/></a></div>
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Se si esclude il decisamente mal riuscito "<b>Aquaman</b>" e il per nulla interessante "<b>Fast and Furious 7</b>", <b>James Wan</b> è un regista che seguo con una certa ammirazione, soprattutto quando si occupa di cinema horror. Dopo aver dato vita a ben tre franchise - quello di "<b>Saw - L'enigmista</b>", quello di "<b>Insidious</b>" e quello di "<b>The Conjuring</b>" - per i quali sta ancora contando i soldi guadagnati, il regista ci riprova con "<b>Malignant</b>". Riuscirà anche in questa occasione a tirar fuori dal cilindro un horror con il quale ci perseguiterà per gli anni a venire?
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<div style="color: red; text-align: center;"><b><span style="font-size: large;">Le altre uscite della settimana</span></b></div>
<b><span style="color: #e69138;">Josep:</span></b> Purtroppo la pandemia non mi ha fatto cambiare idea sui film d'animazione, quindi, anche quelli d'autore, difficilmente possono fare breccia nel mio cuore.<br />
<b><span style="color: #e69138;">Figli del Sole:</span></b> Rispolverato dalla <b>Mostra Internazionale del Cinema di Venezia</b> dello scorso anno, dubito che questo film iraniano possa avere una distribuzione dignitosa, men che meno in questo periodo. Non che la visione mi interessi particolarmente, a dire il vero.<br />
<b><span style="color: #e69138;">Sybil - Labirinti di donna:</span></b> Altro grande rispolvero dagli archivi, questa volta con un lungometraggio del 2019 presentato al <b>Festival di Cannes</b>. <b>Adele Exarchopoulos</b> potrebbe essere un ottimo motivo di interesse, ma anche in questo caso non penso che la distribuzione possa aiutare.<br />
<b><span style="color: #e69138;">Mondocane:</span></b> Il cinema italiano prova nuovamente ad affrontare un genere diverso dal solito, trattando questa volta una storia ambientata in un futuro distopico. <b>Alessandro Borghi</b> potrebbe essere un bel traino per la pellicola, sulla quale però non saprei benissimo che cosa aspettarmi.Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-15479487619844712722021-09-01T01:00:00.008+02:002021-09-01T01:00:00.267+02:00NON C'É PARAGONE WEEKLY CINEMA PILLS #1 - Fear Street Part 2: 1978 (2021), Fear Street Part 3: 1666 (2021), A Classic Horror Story (2021)<p>
L'ho fatto di nuovo. Complici le vacanze estive e le ultime due settimane lavorative prima delle ferie che sono state pesantucce, mi sono dato nuovamente alla latitanza su queste pagine. Per quanto possa immaginare che non si sia sentita più di tanto la mia mancanza, provo a tornare, con una dimensione un po' diversa rispetto al passato, che spero mi consenta di essere un po' più costante su queste pagine, senza però avere l'assillo del tempo che non riesco a trovare per scrivere un post veramente esaustivo dedicato ad un solo film. Chiaramente continuerò con le varie rassegne che sto portando avanti su queste pagine che avranno il loro spazio dedicato, ma per il resto cercherò, in ogni post, di parlare, semplicemente, delle pellicole che ho visto ultimamente, delle impressioni che mi hanno suscitato, dei pro e contro che ho trovato nella loro visione, senza girarci troppo intorno.<br>
Siccome non sono pochi i lungometraggi che ho avuto modo di vedere da quando ho smesso di aggiornare queste pagine, si parte con i recuperi dei vecchi post!
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<div style="text-align: center; font-size: large;"><b>Fear Street Part 2: 1978</b> <i>di Leigh Janiak</i></div>
<div style="text-align: left;">
<b>USA 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Fear Street Part 2: 1978</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Leigh+Janiak">Leigh Janiak</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Zak Olkewicz, Leigh Janiak</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Meghan+Packer">Meghan Packer</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gillian+Jacobs">Gillian Jacobs</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Matthew+Zuk">Matthew Zuk</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kiana+Madeira">Kiana Madeira</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Benjamin+Flores+Jr.">Benjamin Flores Jr.</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Olivia+Scott+Welch">Olivia Scott Welch</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sadie+Sink">Sadie Sink</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Brandon+Spink">Brandon Spink</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Chiara+Aurelia">Chiara Aurelia</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Marcelle+LeBlanc">Marcelle LeBlanc</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Eden+Campbell">Eden Campbell</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ted+Sutherland">Ted Sutherland</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Provost">Michael Provost</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Drew+Scheid">Drew Scheid</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jacki+Vene">Jacqi Vené</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Emily+Rudd">Emily Rudd</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=McCabe+Slye">McCabe Slye</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ryan+Simpkins">Ryan Simpkins</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sam+Brooks">Sam Brooks</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jordana+Spiro">Jordana Spiro</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Dylan+Gage">Dylan Gage</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jayden+Griffin">Jayden Griffin</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jordyn+DiNatale">Jordyn DiNatale</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kevin+Waterman">Kevin Waterman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Emily+Brobst">Emily Brobst</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Keil+Oakley+Zepernick">Keil Oakley Zepernick</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Chandler">Michael Chandler</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Elizabeth+Scopel">Elizabeth Scopel</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kenneth+Trujillo">Kenneth Trujillo</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ashley+Zukerman">Ashley Zukerman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Julia+Rehwald">Julia Rehwald</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Fred+Hechinger">Fred Hechinger</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>110 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOd8hLSC7t9BcvzLQDSQerRpWKy5_3M3V4Xa5qJoBIlZHXJ2hUkDwcrQg-UxJBJ2SeEBEYHBtSNYF-o7Bh79QUStDKSY-Wtz4UxThhmtPtMyqYCR0fJ8gku8hqzMVgkTyEz2-UGtpNJ0c/s1200/fearstreetparttwo.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="628" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOd8hLSC7t9BcvzLQDSQerRpWKy5_3M3V4Xa5qJoBIlZHXJ2hUkDwcrQg-UxJBJ2SeEBEYHBtSNYF-o7Bh79QUStDKSY-Wtz4UxThhmtPtMyqYCR0fJ8gku8hqzMVgkTyEz2-UGtpNJ0c/s600/fearstreetparttwo.jpg"/></a></div>
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Dopo la buonissima impressione che mi aveva fatto "<b>Fear Street Part 1: 1994</b>", primo capitolo della trilogia tratta dai romanzi di <b>R. L. Stine</b>, rendendo più di un omaggio a "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2013/06/scream-saga.html">Scream</a></b>" per modalità e tono narrativo, la seconda parte, ambientata nel 1978, ci porta a conoscere maggiori dettagli sulla maledizione che affligge la città di Shadyside. Con l'obiettivo di salvare <i>Sam</i> ormai posseduta, conosciamo <i>Cindy Berman</i>, che proprio nel 1978 aveva vissuto sulla sua pelle eventi molto simili a quelli accaduti ai nostri protagonisti <i>Deena</i> e <i>Josh</i>. In un lungo flashback viene dunque raccontata la storia di <i>Cindy</i>, animatrice del campeggio di Nightwing e di <i>Ziggy</i>, la sorella, bullizzata e da tutti ritenuta essere una vera e propria strega. Con il passare del tempo alcuni ragazzi del campeggio cominceranno a mostrare comportamenti omicidi verso i propri coetanei, favoriti dalla presenza dello spirito di <i>Sarah Fier</i>.<br>
<b>Leigh Janiak</b>, regista di tutti i capitoli della trilogia, riesce a giocare ancora una volta bene le carte che ha a disposizione: dopo aver omaggiato in maniera chiara la saga di "<b>Scream</b>" con il primo capitolo, ecco che con il secondo si passa ad omaggiare pellicole come "<b>Venerdì 13</b>", non solo per aver ambientato la storia in un campeggio, ovviamente. Il risultato della visione è un buonissimo capitolo di mezzo che non solo spiega agli spettatori alcuni importanti aspetti della storia di Shadyside, ma mette in luce importanti rivelazioni riguardo la maledizione di <i>Sarah Fier</i> e anche il coinvolgimento di alcuni personaggi negli eventi narrati nel film precedente. Ci troviamo dunque davanti ad un horror che per tutta la sua durata - per essere un film dell'orrore adolescenziale è anche piuttosto lungo - riesce a mantenere un buon livello di tensione, senza però prendersi mai troppo sul serio, dando poi il là, con un finale davvero azzeccatissimo, a ciò che verrà poi narrato nel capitolo conclusivo della trilogia.
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<div style="text-align: center; font-size: large;"><b>Fear Street Part 3: 1666</b> <i>di Leigh Janiak</i></div>
<div style="text-align: left;">
<b>USA 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Fear Street Part Three: 1666</i><br />
<b>Regia:</b> <i>Leigh Janiak</i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Phil Graziadei, Leigh Janiak, Kate Trefry</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Meghan+Packer">Meghan Packer</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gillian+Jacobs">Gillian Jacobs</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Matthew+Zuk">Matthew Zuk</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kiana+Madeira">Kiana Madeira</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Benjamin+Flores+Jr.">Benjamin Flores Jr.</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Olivia+Scott+Welch">Olivia Scott Welch</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sadie+Sink">Sadie Sink</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Brandon+Spink">Brandon Spink</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Chiara+Aurelia">Chiara Aurelia</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Marcelle+LeBlanc">Marcelle LeBlanc</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Eden+Campbell">Eden Campbell</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ted+Sutherland">Ted Sutherland</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Provost">Michael Provost</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Drew+Scheid">Drew Scheid</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jacki+Vene">Jacqi Vené</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Emily+Rudd">Emily Rudd</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=McCabe+Slye">McCabe Slye</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ryan+Simpkins">Ryan Simpkins</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sam+Brooks">Sam Brooks</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jordana+Spiro">Jordana Spiro</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Dylan+Gage">Dylan Gage</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jayden+Griffin">Jayden Griffin</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jordyn+DiNatale">Jordyn DiNatale</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kevin+Waterman">Kevin Waterman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Emily+Brobst">Emily Brobst</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Keil+Oakley+Zepernick">Keil Oakley Zepernick</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Chandler">Michael Chandler</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Elizabeth+Scopel">Elizabeth Scopel</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kenneth+Trujillo">Kenneth Trujillo</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ashley+Zukerman">Ashley Zukerman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Julia+Rehwald">Julia Rehwald</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Fred+Hechinger">Fred Hechinger</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>114 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrS1UemGuoVg0QwiWutacXKodHPeQFj1HSdTNmD9g3p3uNAE2yRofQ-EzBXjuVTELhNTmEI4801WKdMyS8gIovz-qajNn2j4qUs2gDAdUwiDYE9tVhbdzP4zAiYCdGs5aCBIsWPleihKc/s1210/fearstreetpartthree.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="624" data-original-width="1210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrS1UemGuoVg0QwiWutacXKodHPeQFj1HSdTNmD9g3p3uNAE2yRofQ-EzBXjuVTELhNTmEI4801WKdMyS8gIovz-qajNn2j4qUs2gDAdUwiDYE9tVhbdzP4zAiYCdGs5aCBIsWPleihKc/s600/fearstreetpartthree.jpg"/></a></div>
<p>
Con la fine di "<b>Fear Street Part 2: 1978</b>" siamo venuti a conoscenza di come, dopo la mattanza del campeggio di Nightwing, <i>Cindy Berman</i> non sia stata creduta dalla polizia riguardo il possibile coinvolgimento di <i>Sarah Fier</i> e della sua maledizione. Anche <i>Nick</i>, ora sceriffo e testimone oculare degli eventi, aveva negato la cosa, per poi riuscire ad entrare in polizia. Torniamo così al 1994 dove <i>Deena</i>, attraverso una visione provocata dal tocco della mano di <i>Sarah Fier</i>, rivive gli eventi che nel 1666 hanno portato alla nascita del mito della strega grazie al quale incombe una forte maledizione su Shadyside.<br>
Dopo aver particolarmente apprezzato i primi due episodi di questa nel complesso godibile trilogia, ho avuto delle sensazioni contrastanti per quanto riguarda questo terzo e ultimo capitolo. Diviso in due parti, una prima che consta di un lungo flashback nel 1666 e una seconda che porta poi alla risoluzione finale della vicenda, vede quello che secondo me è il suo punto più debole nel suo voler essere un po' più serio rispetto ai suoi predecessori. Ciò che ne risulta è una pellicola che soprattutto nella prima parte risulta lenta e prevedibile, soprattutto per le scelte attoriali che rendono alcuni risvolti della trama molto telefonati. Per quanto poi a livello di ritmo narrativo le cose migliorino nel momento in cui si arriva alla resa dei conti, non si può dire che un qualsiasi spettatore si sarebbe potuto aspettare qualcosa di diverso. Rimane però il pregio di trovarci davanti, nel complesso, ad una trilogia che è rimasta sempre fedele a se stessa e sempre coerente nella narrazione, regalando a uno spettatore come me, tre serate di totale relax in un caldissimo Luglio milanese.
</p>
<div style="text-align: center; font-size: large;"><b>A Classic Horror Story</b> <i>di Roberto De Feo, Paolo Strippoli</i></div>
<div style="text-align: left;">
<b>Italia 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>A Classic Horror Story</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Roberto+De+Feo">Roberto De Feo</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Paolo+Strippoli">Paolo Strippoli</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Roberto De Feo, Paolo Strippoli, Milo Tissone, David Bellini, Lucio Besana</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Matilda+Lutz">Matilda Lutz</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Francesco+Russo">Francesco Russo</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Peppino+Mazzotta">Peppino Mazzotta</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Will+Merrick">Will Merrick</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Yuliia+Sobol">Yuliia Sobol</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alida+Baldari+Calabria">Alida Baldari Calabria</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>96 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipSUt3YCyIaGmDxu36RaPYeTi2-J9dtqWp5p1AU89JyJ4dEZGJOLLS05Bv6ZVmWGlcPQwau98Y4eOd3LA5OX_OF5J2J_iN6NwflDTmPqAi84JKEWm1WFlybIc9gJ0iL2eewVJskh6_WzI/s1200/aclassichorrorstory.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="700" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipSUt3YCyIaGmDxu36RaPYeTi2-J9dtqWp5p1AU89JyJ4dEZGJOLLS05Bv6ZVmWGlcPQwau98Y4eOd3LA5OX_OF5J2J_iN6NwflDTmPqAi84JKEWm1WFlybIc9gJ0iL2eewVJskh6_WzI/s600/aclassichorrorstory.jpg"/></a></div>
<p>
Nel 2019 <b>Roberto De Feo</b> aveva diretto "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2019/08/the-nest-il-nido-di-roberto-de-feo-2019.html">The Nest - Il nido</a></b>", che ricordo di essere andato a vedere al cinema il weekend dopo essere tornato dalla Corea del Sud, apprezzandolo tra l'altro moltissimo. Attendevo il suo ritorno per un nuovo film con una certa curiosità che <b>Netflix</b> ha deciso di soddisfare producendo e distribuendo "<b>A Classic Horror Story</b>". Riassumendo molto in breve la trama, un gruppo di persone condivide, tramite car pooling, il camper per raggiungere una destinazione comune. Durante la notte il gruppo ha un incidente, mentre tutti stanno dormendo: la mattina dopo si ritroveranno inspiegabilmente con il loro camper in mezzo ad una radura, con una casa di legno vicina ad un bosco. Il camper non parte più e non sembra esserci via d'uscita da quel luogo.<br>
Molti, decisamente non a torto, hanno definito "<b>A Classic Horror Story</b>" il <i>Midsommar italiano</i>, aspetto che risulta evidente sin dal momento in cui la trama comincia per davvero ad ingranare. La pellicola in questione però, oltre a puntare su questo aspetto, gioca molto anche sull'ambientazione calabrese, soprattutto nella scena dell'incontro con la famiglia che vive in quel luogo, così come sula passione di <i>Fabrizio</i> - protagonista della vicenda interpretato da un <b>Francesco Russo</b> non proprio convincente a livello recitativo - per il cinema. Ciò porta ad un'evoluzione della vicenda che si distacca fortemente da quelli che sono i dettami classici del genere horror, facendo, sul finale, anche una forte ironia sul filone e su come questo sia sviluppato in Italia. Ancora una volta dopo "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2018/10/revenge-di-coralie-fargeat-2017.html">Revenge</a></b>", poi, abbiamo a che fare con una <b>Matilda Lutz</b> che prende sulle sue spalle il ruolo di ragazza cazzutissima, con il suo personaggio che sin dall'inzio ci viene presentato come quello più fragile per poi mostrare tutto il suo carattere con il passare dei minuti.<br>
Apprezzatissima e consigliatissima, la visione di <b>A Classic Horror Story</b>, che si appoggia ad una coppia di registi che dimostra ancora una volta di sapere il fatto loro sullo stare dietro la macchina da presa, risulta interessantissima dall'inizio alla fine, con una buona dose di folklore locale e anche un ottimo sviluppo della tensione nel corso della durata della visione.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-73395825205946218752021-07-20T21:00:00.032+02:002021-07-20T21:00:00.253+02:00NOTTE HORROR 2021 - Morte a 33 giri di Charles Martin Smith (1986)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnd5meJhnYQByk0DREdY_ZgqhPGlpOv5vwPEPGJAk8x3OEoySXKhnjuPre6LVZoth3NFAw1FfA2XP2GZssSl3ewkk09lPMcsaFlHXRJVs8lGIMwJ67QOPqKOinBhrKahNiKsqoErMr_WE/s600/NH21-landscape_banner.jpg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="337" data-original-width="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnd5meJhnYQByk0DREdY_ZgqhPGlpOv5vwPEPGJAk8x3OEoySXKhnjuPre6LVZoth3NFAw1FfA2XP2GZssSl3ewkk09lPMcsaFlHXRJVs8lGIMwJ67QOPqKOinBhrKahNiKsqoErMr_WE/s600/NH21-landscape_banner.jpg" width="600" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b>USA 1986</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Trick or Treat</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Charles+Martin+Smith">Charles Martin Smith</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Michael S. Murphey, Joel Soisson</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Marc+Price">Marc Price</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Tony+Fields">Tony Fields</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Lisa+Orgolini">Lisa Orgolini</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Doug+Savant">Doug Savant</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Glen+Morgan">Glen Morgan</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gene+Simmons">Gene Simmons</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ozzy+Osbourne">Ozzy Osbourne</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>98 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjPdxJIHSVBbdDHeMRJXbaXaiaOx0SRFnOo4v1_9o4_kvm2PsuC3drVeRxcomzFKDLcpkxxIITwFjzibP33Kw405Y9D9NHFwT3dSqpLFueASeOo0l5JV07yQC_JN4Hnfv5diTd7JK5yQc/s445/mortea33giri.jpg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="445" data-original-width="316" height="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjPdxJIHSVBbdDHeMRJXbaXaiaOx0SRFnOo4v1_9o4_kvm2PsuC3drVeRxcomzFKDLcpkxxIITwFjzibP33Kw405Y9D9NHFwT3dSqpLFueASeOo0l5JV07yQC_JN4Hnfv5diTd7JK5yQc/s600/mortea33giri.jpg" /></a></div>
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Anche in questo 2021 si rinnova la tradizione che vuole la solita cricca di blogger impegnata a riportare in vita le atmosfere di "<b>Notte Horror</b>", rassegna che negli anni novanta proponeva in seconda serata, ogni martedì estivo, film del terrore. Un'iniziativa letteralmente esplosa negli anni novanta, per poi scemare un po' con il nuovo millennio e venire proposta, su <b>Italia 1</b>, a fasi alterne e senza che <b>Mediaset</b> ci credesse poi tanto. Ma, per noi cresciuti in quegli anni, "<b>Notte Horror</b>" è un ricordo indelebile e vogliamo portarlo sui vostri schermi in versione scritta, con due appuntamenti, uno alle 21 e uno alle 23, tutti i Martedì di Luglio e Agosto. Dopo di me questa sera toccherà a <b>Il Zinefilo</b>" con la sua recensione de "<b>La setta</b>", mentre ora è il momento di parlare di "<b>Morte a 33 giri</b>", pellicola del 1986 diretta da <b>Charles Martin Smith</b>.
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Dopo una carriera iniziata come attore in diverse pellicole anche di ottimo livello - vedi ad esempio "<b>American Graffiti</b>" - si sposta dietro la macchina da presa per girare proprio "<b>Morte a 33 giri</b>", continuando anche nel frattempo la sua carriera di attore. Dopo aver diretto questa pellicola, i successivi lungometraggi da lui diretti appartengono al genere che odio di più: i film sugli animali, cani che giocano a calcio, cani che salvano il Natale, delfini curiosi e cose varie, uno dei generi cinematografici che mi dà incubi più del peggior film horror io possa immaginare. Il protagonista della vicenda è interpretato da <b>Marc Price</b>, attore che dopo questa partecipazione non ha più particolarmente brillato, mentre del cast fanno parte anche grandi stelle della musica rock quali <b>Ozzy Osbourne</b> - sempre sia lodato! - e <b>Gene Simmons</b> - prega per noi!
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<i>Eddie</i>, soprannominato <i>Ragman</i>, è un giovane appassionato di musica heavy metal - la musika del demonio, cuella ke se la ascolti al contrario uccidhi le perzone o ti uccidi te da solo! - e grande ammiratore di <i>Sammi Curr</i> cantante accusato per i suoi atteggiamenti e perchè reo di scrivere testi della <i>musika del demonio, cuella ke se la ascolti al contrario uccidhi le perzone o ti uccidi te da solo!</i> A causa dei suoi gusti musicali e del suo modo di vestire - la musika del demonio porta anche a cuesto, ti vesti più male delle perzone normali! - è spesso emarginato e vessato dai suoi compagni di scuola, in particolare da un gruppo di bulli capeggiati da un certo <i>Tim</i> e ha pochi amici che lo difendono dalle angherie di questi bulli. Presto la vita di <i>Eddie</i> verrà sconvolta dall'apprendere della morte del suo idolo in un incendio, ma il ragazzo verrà in possesso di un vinile completamente inedito, inciso dallo stesso <i>Curr</i> prima di morire. L'ascolto del disco durante la notte metterà <i>Eddie</i> in contatto con il musicista, che in qualche modo gli darà consigli su come vendicarsi di tutte le persone che stanno rendendo la sua vita un inferno.
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Dopo averne sentito parlare e letto tra i film horror consigliati per tanti anni, ho deciso di dare un'opportunità a "<b>Morte a 33 giri</b>", pellicola che da una parte ha soddisfatto quell'esigenza di vedere un horror abbastanza sanguinolento e con una buona dose di trash, mentre dall'altra presenta una colonna sonora che difficilmente avrei potuto disprezzare, interamente composta dalla band britannica dei <b>Fastway</b>. "<b>Morte a 33 giri</b>" vuole in qualche modo narrare quell'epoca in cui le band metal andavano fortissimo, tant'è che tra le mani della madre del protagonista passano vinili e poster di gruppi di culto quali <b>Judas Priest</b>, <b>Motley Crue</b> e via dicendo, stigmatizzando anche quel luogo comune/superstizione/leggenda metropolitana secondo cui la musica heavy metal ispirasse violenza in chi la ascoltava. Dal punto di vista della critica il risultato è quello che è: non vi è posta gran forza su questo aspetto, si fa più che altro leva su varie dicerie - ascoltare i dischi al contrario, ad esempio - così come la visione non incute una gran paura, è anzi un buon modo per mettere in mostra degli effetti speciali con tanto liquame e tanta plastilina e qualche morte un po' creativa, ma nulla di più. Nell'ottica di una visione notturna dedicata proprio alla rassegna "<b>Notte Horror</b>" è forse la pellicola perfetta, non penso possa però essere più di questo!
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Partecipano alla rassegna anche i blog indicati qui sotto (tra parentesi il film scelto). I link saranno aggiornati di settimana in settimana!<br /><br />
<b>6 luglio 2021</b><br />
<i><a href="https://labaravolante.blogspot.com/2021/07/society-1989-come-on-baby-eat-rich-bite.html">Ore 21: La Bara Volante (Society)</a></i><br />
<i><a href="https://cine-muffin.com/2021/07/06/notte-horror-future-animals/">Ore 23: Cinemuffin (Future Animals)</a></i><br />
<br />
<b>13 luglio 2021</b><br />
<i><a href="https://bollalmanacco.blogspot.com/2021/07/notte-horror-2021-la-casa-4-1988.html">Ore 21: Il Bollalmanacco di cinema (La casa 4: Witchcraft)</a></i><br />
<i><a href="https://lafabricadeisogni.blogspot.com/2021/07/notte-horror-tenebre.html">Ore 23: La fabbrica dei sogni (Tenebre)</a></i><br />
<br />
<b>20 luglio 2021</b><br />
<i>Ore 21: Non c'è paragone (Morte a 33 giri)</i><br />
<i>Ore 23: Il Zinefilo (La setta)</i><br />
<br />
<b>27 luglio 2021</b><br />
<i>Ore 21: Cooking Movies (Get Out)</i><br />
<i>Ore 23: Kings of Horror (La chiesa)</i><br />
<br />
<b>3 agosto 2021</b><br />
<i>Ore 21: The Obsidian Mirror (La casetta degli orrori)</i><br />
<i>Ore 23: Solaris (Quella strana ragazza che abita in fondo al viale)</i><br />
<br />
<b>10 agosto 2021</b><br />
<i>Ore 21: In Central Perk (So cosa hai fatto)</i><br />
<i>Ore 23: Redrumia (Reanimator)</i><br />
<br />
<b>17 agosto 2021</b><br />
<i>Ore 21: Pietro Saba World (Creepozoids)</i><br />
<i>Ore 23: Director's Cult (Freaks)</i><br />
<br />
<b>24 agosto 2021</b><br />
<i>Ore 21: Vengono fuori dalle fottute pareti (Venerdì 13, pt. II)</i><br />
<i>Ore 23: Pensieri Cannibali (Army of the dead)</i><br />
<br />
<b>31 agosto 2021</b><br />
<i>Ore 21: In the mood of cinema (L'aldilà)</i><br />
<i>Ore 23: La stanza di Gordie (Compleanno di sangue)</i><br />
<br />
<b>7 settembre 2021</b><br />
<i>Ore 21: Vengono fuori dalle fottute pareti (Venerdì 13, pt. III)</i><br />
<i>Ore 23: Il Zinefilo (Il bacio del terrore)</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjejZG45_AHkOWWzyYk6ytRBThy22fni2PSrqtGNYJYfo_2RJF-B40C52v09JfZyWjRw0BzINxpSZIFtzOWmoysxXBwTQ12-ZYA0ICRab2Qe6-hfzeGaz9IOJ7q52BOc5cUqQYpS-SvrUE/s2079/nh21bannerone.jpg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="2079" data-original-width="720" height="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjejZG45_AHkOWWzyYk6ytRBThy22fni2PSrqtGNYJYfo_2RJF-B40C52v09JfZyWjRw0BzINxpSZIFtzOWmoysxXBwTQ12-ZYA0ICRab2Qe6-hfzeGaz9IOJ7q52BOc5cUqQYpS-SvrUE/s600/nh21bannerone.jpg" /></a></div>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-39498043025309652702021-07-19T01:00:00.001+02:002021-07-19T01:00:00.246+02:00Una donna promettente di Emerald Fennell (2020)<div style="text-align: center;">
<b>USA 2020</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Promising Young Woman</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Emerald+Fennell">Emerald Fennell</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Emerald Fennell</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Carey+Mulligan">Carey Mulligan</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Bo+Burnham">Bo Burnham</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alison+Brie">Alison Brie</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Clancy+Brown">Clancy Brown</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jennifer+Coolidge">Jennifer Coolidge</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Laverne+Cox">Laverne Cox</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Connie+Britton">Connie Britton</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Adam+Brody">Adam Brody</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Chris+Lowell">Chris Lowell</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Max+Greenfield">Max Greenfield</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Christopher+Mintz-Plasse">Christopher Mintz-Plasse</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sam+Richardson">Sam Richardson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Molly+Shannon">Molly Shannon</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alfred+Molina">Alfred Molina</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>113 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Thriller, Drammatico</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK_jbyM7Ha181E6h56Sc6OnLACcmi4WEPYHwhBuPUVNm3yAMckut2u-FiupqlhCTdbtWUvwKbvq1otYZ7ak4SDZjN6Bj6T3FBYUmynvjVFwf2SHngN3RKhSUul5fc1OQKFPbgxJEsDT40/s622/unadonnapromettente.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="600" data-original-height="622" data-original-width="420" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK_jbyM7Ha181E6h56Sc6OnLACcmi4WEPYHwhBuPUVNm3yAMckut2u-FiupqlhCTdbtWUvwKbvq1otYZ7ak4SDZjN6Bj6T3FBYUmynvjVFwf2SHngN3RKhSUul5fc1OQKFPbgxJEsDT40/s600/unadonnapromettente.jpg"/></a></div>
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In periodo di <b>Oscar</b> "<b>Una donna promettente</b>" era chiacchierato sulla rete come uno dei film più belli candidati al premio grosso, poi andato a "<b>Nomadland</b>" che ancora non sono riuscito a vedere. Da noi però la pellicola è arrivata soltanto ad estate inoltrata, fortunatamente prediligendo l'uscita in sala piuttosto che la distribuzione su piattaforme di streaming che, in questo ultimo anno, hanno contribuito comunque moltissimo a diffondere tutte quelle pellicole che per forza di cose non potevano essere viste al cinema. Diretto e sceneggiato da <b>Emerald Fennell</b> - già vista nella terza e quarta stagione di "<b>The Crown</b>" nei panni di <i>Camilla Parker-Bowles</i> - "<b>Una donna promettente</b>" ha vinto più che meritatamente l'<b>Oscar</b> per la migliore sceneggiatura originale. Nei panni della protagonista abbiamo <b>Carey Mulligan</b>, mentre nel cast sono presenti anche <b>Bo Burnham</b>, <b>Alison Brie</b> e <b>Laverne Cox</b>.
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<i>Cassie</i>, ex studentessa di medicina e migliore del suo corso di studi, ha visto la sua promettente vita deragliare in seguito ad un evento traumatico. Ha un lavoro come barista, è molto legata alla sua datrice di lavoro e vive con i genitori. La sera però, una volta a settimana, porta avanti una sua crociata personale: si reca in un locale fingendosi completamente ubriaca fino a quando un uomo non la porta a casa per approfittarsi di lei. In quel momento, la donna rivela la sua sobrietà, terrorizzando l'uomo, andandosene e segnando la cosa su un diario personale. Durante un turno di lavoro <i>Cassie</i> reincontra <i>Ryan</i>, suo collega all'università diventato chirurgo pediatrico. Tra i due nascerà lentamente una relazione, che porterà la donna a scoprire che un certo <i>Al</i>, principale autore dell'evento traumatico che ha fatto deragliare la sua vita, sta per sposarsi. Ciò la convince ad iniziare un'opera di vendetta verso tutte quelle persone che si sono rese complici della cosa, che verrà poi narrata nel dettaglio nel corso della pellicola.
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"<b>Una donna promettente</b>" è forse una delle pellicole la cui visione mi ha colpito maggiormente da un annetto buono a questa parte, per vari motivi. Innanzitutto, per il modo in cui viene trattato l'argomento principale, quello della violenza sulle donne e del consenso: un tema visto in tantissimi modi al cinema, ma mai messo sotto forma di thriller in cui la protagonista cerca vendetta verso diverse persone che si sono rese protagoniste o complici di un atto spregevole. Una vendetta che è contemporaneamente impulsiva e ragionata, un contrappasso crudele tanto quanto l'azione originaria, ma non per questo moralmente giusto, per quanto sia impossibile non empatizzare verso <i>Cassie</i>. Un thriller che nel corso della sua durata raramente mette l'accento sulla pesantezza dell'argomento, ma ne fa intuire l'importanza attraverso dei dialoghi ben assestati e dei colpi di scena che ribaltano un po' di volte la situazione fino ad arrivare ad un pre-finale che mi ha fatto sentire davvero malissimo.
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<p>
La pellicola non è sicuramente un one-woman-show di <b>Carey Mulligan</b>, anche se è parecchio difficile non concentrarsi su di lei e sulle sue azioni. É una donna cinica, profondamente segnata dal trauma di cui si parla nel corso della storia, che però mostra in più occasioni la volontà di riprendere in mano la sua vita. Il suo personaggio è scritto in maniera spettacolare, è una donna forte esteriormente che nasconde delle debolezze davvero profonde e che mostra anche, in certi frangenti, la volontà di riprendere in mano la sua vita, credendo nella sua storia d'amore con <i>Ryan</i>, ben interpretato da <b>Bo Burnham</b> e altro personaggio da non sottovalutare. La pellicola presenta inoltre una narrazione dal ritmo molto sostenuto, una colonna sonora che mi ha particolarmente colpito e che ha per me il suo punto più alto nella cover di "<b>Toxic</b>" di <b>Britney Spears</b> eseguita con i violini come fosse un thriller alla <b>Hitchcock</b> - mentre tra l'altro <b>Carey Mulligan</b> sfoggia un look da infermiera che deve più di qualcosa al <i>Joker</i> di <b>Heath Ledger</b>.
</p>
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Insomma, tra i lungometraggi candidati all'<b>Oscar</b> come miglior film quest'anno, questo è finora, a mani basse, il migliore che ho visto. Consigliatissimo per il tema che tratta e per il modo in cui lo tratta, totalmente fuori dagli schemi e sceneggiato in una maniera che personalmente non avevo mai visto in vita mia. In pratica, ci si trova davanti ad una pellicola che sa come e dove colpire e con me ci è riuscita benissimo: è forse una delle storie di questo genere che mi ha fatto sentire peggio in assoluto!
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-68467306982807607952021-07-16T01:00:00.001+02:002021-07-16T01:00:00.279+02:00A Quiet Place II di John Krasinski (2021)<div style="text-align: center;">
<b>USA 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>A Quiet Place Part II</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=John+Krasinski">John Krasinski</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>John Krasinski</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Emily+Blunt">Emily Blunt</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Millicent+Simmonds">Millicent Simmonds</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Noah+Jupe">Noah Jupe</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=John+Krasinski">John Krasinski</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Cillian+Murphy">Cillian Murphy</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Djimon+Hounsou">Djimon Hounsou</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Wayne+Duvall">Wayne Duvall</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Blake+DeLong">Blake DeLong</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Okieriete+Onaodowan">Okieriete Onaodowan</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>97 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVMDMhX3bQO1EIEIvR4n5WJaqdnmZRReGDkrhn1xZLMzRWQQKXYUhCAuXA2d5_Rv2aBg5WUMqzOIuiMpFBizaHzjd7cK_vY_tnxYhXcmieBxzqzvJLzK0QRu-rGA9EhVOEAs1NT56lUcU/s1280/aquietplace2.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVMDMhX3bQO1EIEIvR4n5WJaqdnmZRReGDkrhn1xZLMzRWQQKXYUhCAuXA2d5_Rv2aBg5WUMqzOIuiMpFBizaHzjd7cK_vY_tnxYhXcmieBxzqzvJLzK0QRu-rGA9EhVOEAs1NT56lUcU/s600/aquietplace2.jpg"/></a></div>
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Nel corso della mia vita da spettatore cinematografico ho sempre pensato che per sceneggiare un buon film horror - non dico un capolavoro, ma un lavoro interessante - non ci volesse chissà quale genio creativo. Il problema è che quello dell'orrore è un genere che nel corso degli ultimi anni ha sempre puntato alla sicurezza data dall'utilizzo delle stesse tecniche e delle stesse storie ripetute all'inverosimile. Una questione talmente radicata che quando uscì "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2018/07/a-quiet-place-di-john-krasinski-2018.html">A Quiet Place</a></b>" venne ritenuta come un colpo di genio degno di <b>Albert Einstein</b> quello di togliere alle persone la possibilità di far rumore e di parlare. La realtà è però dura da accettare: l'idea non è per nulla geniale, anzi, è talmente semplice che tutti hanno poi pensato "<i>ma perchè non m'è venuta in mente prima?</i>". Realizzare una pellicola horror basata solo sulle immagini e su pochi, centellinati, rumori, è certamente difficilissimo, ma diamo il giusto peso all'idea di partenza. <b>John Krasinski</b> con questa trovata, senza volerlo e forse senza nemmeno pensarlo, si è trovato davanti ad un successo travolgente, tale da assicurare alla sua prima opera da regista almeno due seguiti, il primo dei quali è uscito nelle sale nel corso del mese di giugno, quando gli spettatori se lo aspettavano al cinema già un anno fa, maledetta pandemia! Lo stesso regista, che nel primo capitolo aveva una parte fondamentale - ma sappiamo tutti com'è andata a finire -, si ritaglia il giusto spaziettino anche nelle prime battute di questo seguito, mentre tornano nel loro ruolo originario <b>Emily Blunt</b>, <b>Millicent Simmonds</b> e <b>Noah Jupe</b>. Entra invece nel cast un pezzo da novanta del calibro di <b>Cillian Murphy</b>, attore sempre ben visto su queste pagine.
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Dopo una breve introduzione su come le creature conosciute nel corso del capitolo precedente siano arrivate sulla Terra, seminando il panico durante una partita di baseball. Tornando al presente vediamo come gli alieni abbiano ormai ucciso buona parte della popolazione mondiale, tra cui <i>Lee Abbott</i> - il personaggio interpretato da <b>John Krasinski</b> nel flashback e nel precedente film -, sacrificatosi per salvare la moglie <i>Evelyn</i>, la figlia sorda <i>Regan</i>, il figlio <i>Marcus</i> ed un terzo figlio appena nato. <i>Regan</i> ha scoperto un modo per rendere vulnerabili e uccidere le creature, particolarmente sensibili ad alte onde sonore. La famiglia, sfruttando a proprio vantaggio questa scoperta, si mette in viaggio, alla ricerca di altri luoghi abitati. Dopo poco tempo si imbatteranno in <i>Emmett</i>, vecchio amico di <i>Lee</i>, che li porta nel suo bunker, dove <i>Regan</i> e <i>Marcus</i> captano un segnale radio, interpretandolo come un indizio per raggiungere un luogo abitato, potenzialmente libero dalle creature.
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Togliere la parola ai personaggi di un film, non vorrei ripetermi, non riesco a considerarla poi una mossa così geniale, d'altronde il cinema nasce proprio così e per tanti anni prima che si arrivasse al sonoro i personaggi, per motivi diversi, non parlavano. Quello che però è complicato è creare una pellicola che da una parte riesca a mostrare una storia interessante per il pubblico e dall'altra riesca a mantenere la tensione sempre alta per tutta la sua durata. L'impresa è ancora più ardua quando ormai, come regista, hai già svelato il tuo giochino nel capitolo precedente di quello che neanche ci si aspettava potesse diventare un franchise. Ora, dal punto di vista dell'originalità "<b>A Quiet Place II</b>" non ha tanto di diverso da offrire rispetto al suo predecessore: lo schema narrativo è più o meno lo stesso, i personaggi non devono fare rumore altrimenti le spietate creature aliene li catturano, uccidendoli. Punto e stop. Nient'altro. Eppure, nonostante questo la storia, che da un certo punto in poi si svolge su due piani narrativi paralleli, risulta ancora una volta interessante, con un livello di tensione che <b>Krasinski</b> dimostra ancora una volta di saper gestire con estrema maestria.
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L'impatto che ho avuto con la visione di "<b>A Quiet Place II</b>" è stato decisamente migliore rispetto al suo predecessore, che comunque ritengo di buonissima qualità. Il motivo è, secondo me, molto semplice: il franchise è ottimo per la visione in una sala cinematografica, dove regna il silenzio più assoluto e i suoni prodotti dal film sovrastano qualsiasi altra cosa. Il primo film lo vidi a casa e questo secondo me ha inficiato a livello di atmosfera, resa sicuramente migliore da una visione in una sala cinematografica. Le immagini che <b>John Krasinski</b> mette in scena con questa sua creatura sono sempre molto evocative e davvero riesce a creare un effetto tale per cui qualsiasi suono prodotto da un personaggio sia qualcosa che rende la tensione sempre più palpabile: non sono tanto gli alieni l'elemento pauroso della storia, quanto più che altro la quasi impossibilità di muoversi senza provocare nessun rumore udibile da loro. Con una narrazione che procede per tutta la durata della pellicola in maniera sempre coinvolgente e con i due piani paralleli su cui si svolge la vicenda - che ovviamente servono per aprire al terzo capitolo - "<b>A Quiet Place II</b>" risulta essere un seguito davvero ben riuscito, che fa dimenticare anche quei pochissimi momenti di leggera stanchezza, per non parlare di un paio persino un po' troppo retorici, all'interno della storia.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-77345145899569562312021-07-14T01:00:00.001+02:002021-07-15T22:40:20.795+02:00Fear Street Parte 1: 1994 di Leigh Janiak (2021)<div style="text-align: center;">
<b>USA 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Fear Street Part One: 1994</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Leigh+Janiak">Leigh Janiak</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Phil Graziadei, Leigh Janiak</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kiana+Madeira">Kiana Madeira</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Olivia+Scott+Welch">Olivia Scott Welch</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Benjamin+Flores+Jr.">Benjamin Flores Jr.</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Julia+Rehwald">Julia Rehwald</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Fred+Hechinger">Fred Hechinger</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ashley+Zukerman">Ashley Zukerman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Darrell+Britt-Gibson">Darrell Britt-Gibson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Maya+Hawke">Maya Hawke</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jordana+Spiro">Jordana Spiro</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jordyn+DiNatale">Jordyn DiNatale</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>107 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMJhiVdtPNiMzXTVORKpyBcxfQfEjTnkWxBUy2xen3sZgrzXOz34qjNTsh0CIIyWuNiHCVhvZI-xrQupYDbA8_eFlzyBdgh9pJZhoTp-WblI4dfHwiZkRGSl5JeMWjJ-fdB8lXxQfqcMA/s610/fearstreetpartone.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="343" data-original-width="610" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMJhiVdtPNiMzXTVORKpyBcxfQfEjTnkWxBUy2xen3sZgrzXOz34qjNTsh0CIIyWuNiHCVhvZI-xrQupYDbA8_eFlzyBdgh9pJZhoTp-WblI4dfHwiZkRGSl5JeMWjJ-fdB8lXxQfqcMA/s600/fearstreetpartone.jpeg"/></a></div>
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Tre film, appartenenti ad una trilogia, che escono su <b>Netflix</b> nel corso di tre settimane. Una trovata interessante quella della famosa e famigerata piattaforma di streaming che pian piano a detta di molti ucciderà le sale cinematografiche - anche se questo effetto deleterio ancora non s'è visto, se non a causa della pandemia e delle poltrone a disposizione dimezzate. Tre pellicole tratte da una serie di libri per ragazzi scritta da <b>R. L. Stine</b>, composta finora da trentasei romanzi pubblicati tra il 1989 e il 2017. Portata in Italia con il titolo "<b>La strada della paura</b>", la collana non ha avuto molto successo, tanto che nel nostro paese solo dodici di questi sono arrivati sugli scaffali delle librerie. Man mano nel corso delle settimane parleremo su questi schermi dei tre lungometraggi che compongono la trilogia e, con il secondo capitolo già pubblicato su <b>Netflix</b>, oggi siamo qui per parlare della prima parte. Diretta da <b>Leigh Janiak</b>, donna classe 1980 al suo secondo film da regista dopo "<b>Honeymoon</b>", vede come protagonisti attori con una carriera non particolarmente avviata come <b>Kiana Madeira</b>, <b>Olivia Scott Welch</b> e <b>Benjamin Flores Jr.</b>.
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All'interno di un centro commerciale della cittadina di Shadyside si consuma una strage commessa da un ragazzo che, apparentemente in preda ad una qualche possessione, si traveste da scheletro uccidendo diverse persone, per poi venire ucciso dalla polizia. La cittadina, che da tempo ha acquisito la fama di "città killer" per via dell'alto numero di omicidi, si contrappone alla più tranquilla Sunnyvale. La storia della strage colpisce in particolar modo <i>Deena Johnson</i>, da poco lasciatasi con la sua fidanzata <i>Sam</i>, che abita proprio nella città accanto. Dopo averle provocato un incidente stradale, <i>Sam</i>, intontita, riesce ad uscire dal veicolo, profanando inavvertitamente la tomba di <i>Sarah Fier</i>, donna impiccata moltissimi anni prima con l'accusa di essere una strega. Si scopre presto che la cittadina di Shadyside ha acquisito la sua fama proprio a causa della maledizione della strega che, a periodi alterni, trasforma i suoi abitanti in spietati assassini.
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Nel corso della mia vita da spettatore di film horror, ho sempre particolarmente apprezzato pellicole come "<b>Scream</b>" e i suoi derivati. Invece, da lettore non proprio allenato, da piccolo ho spesso e volentieri letto la collana "<b>Piccoli brividi</b>", mentre non avevo mai sentito parlare de "<b>La strada della paura</b>" che invece, pur non essendo propriamente indirizzata ad un pubblico adulto, ha un target di età superiore rispetto all'altra collana di <b>R. L. Stine</b>. Per gli amanti della tetralogia di "<b>Scream</b>", questo primo "<b>Fear Street Parte Uno: 1994</b>" è forse quanto più di simile si possa trovare tra le produzioni più recenti. Gli elementi sono ben visibili davanti agli occhi di tutti: dei killer spietati, anche se mossi da un'entità soprannaturale, personaggi in età adolescenziale e una narrazione che, come è giusto che sia in storie di questo tipo, non si prende mai sul serio.
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Una pellicola del genere però fa veramente bingo nel momento in cui riesce a dare uno sviluppo ai personaggi tale da far sì che il pubblico si affezioni loro ed empatizzi per loro: qui questo aspetto non manca di certo, così come risulta interessante il fatto che pur essendo il primo capitolo di una trilogia, la prima parte la si può considerare quasi autoconclusiva. Certo, c'è un'apertura verso i capitoli successivi e verso gli eventi che potrebbero avvenire, ma comunque gli sceneggiatori hanno scritto e portato in scena una storia in qualche modo completa, riuscendo però a creare interesse per i prossimi lungometraggi. Con una tensione e una suspense sempre crescente e dei colpi di scena ben piazzati, "<b>Fear Street Parte Uno: 1994</b>" diventa subito uno dei film horror più carini e interessanti che abbia visto nel corso dei quest'anno, nonostante sia indirizzato ad un target di età inferiore rispetto alla mia ha saputo colpirmi, toccando le corde giuste e mostrandomi ciò che mi aspetto di trovare in una buona pellicola dell'orrore.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-41073202591465574152021-07-12T01:00:00.000+02:002021-07-12T01:00:00.227+02:00Nightmare 5 - Il mito di Stephen Hopkins (1989)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6HKeROnrqauljGFhx3DcXS5tGmPwWXAdrbJpkjrUUFk-KI4TQbpPFtQb_3gziIZab9JEzXZM6lCgasf8TS_HHOZAUxPGUkz0x3lXIk0Rzv7-5zzmPMALYvBGJGITI9mDtoHTmvM2YPsQ/s1280/A+Nightmare+on+Non+c%2527%25C3%25A8+Paragone.png" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6HKeROnrqauljGFhx3DcXS5tGmPwWXAdrbJpkjrUUFk-KI4TQbpPFtQb_3gziIZab9JEzXZM6lCgasf8TS_HHOZAUxPGUkz0x3lXIk0Rzv7-5zzmPMALYvBGJGITI9mDtoHTmvM2YPsQ/s600/A+Nightmare+on+Non+c%2527%25C3%25A8+Paragone.png"/></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b>USA 1989</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>A Nightmare on Elm Street 5: The Dream Child</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Stephen+Hopkins">Stephen Hopkins</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Leslie Bohem</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Lisa+Wilcox">Lisa Wilcox</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Robert+Englund">Robert Englund</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Erika+Anderson">Erika Anderson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Danny+Hassel">Danny Hassel</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kelly+Jo+Minter">Kelly Jo Minter</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Joe+Seely">Joe Seely</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Whit+Hertford">Whit Hertford</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Nicholas+Mele">Nicholas Mele</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Valorie+Armstrong">Valorie Armstrong</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Beatrice+Boepple">Beatrice Boepple</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Burr+DeBenning">Burr DeBenning</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Clarence+Felder">Clarence Felder</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Beth+DePatie">Beth DePatie</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Matthew+Borlenghi">Matthew Borlenghi</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Noble+Craig">Noble Craig</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Ashton">Michael Ashton</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Bailey+Smith">Michael Bailey Smith</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>89 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN2-uwQX6ZB33A6ovGLNRfMf3UwTSYlKIvoSX_z0KcApI4HOxiICyToV1q1ppQoebfRy9tnnacYPbpGSghZ5s-1hWm7va8PZnncb-BbtRjj6FKWXbLcbQVWtusmqiMNoh0oqwKLUQ71U4/s850/nightmare5.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="600" data-original-height="850" data-original-width="614" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN2-uwQX6ZB33A6ovGLNRfMf3UwTSYlKIvoSX_z0KcApI4HOxiICyToV1q1ppQoebfRy9tnnacYPbpGSghZ5s-1hWm7va8PZnncb-BbtRjj6FKWXbLcbQVWtusmqiMNoh0oqwKLUQ71U4/s600/nightmare5.jpg"/></a></div>
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In questo ultimo periodo sto facendo abbastanza fatica a mantenere una certa costanza nello scrivere i post. I film li sto anche vedendo e, complice il ritorno al cinema, sono forse di più rispetto agli ultimi mesi in cui spesso e volentieri mi mancava proprio la voglia di visionarli. Torna però, dopo un po' di tempo, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/p/speciale-nightmare.html">la rubrica dedicata alla saga di "<b>Nightmare</b>"</a>, con la recensione del suo quinto capitolo, "<b>Nightmare 5 - Il mito</b>". La regia è affidata a <b>Stephen Hopkins</b>, regista giamaicano che l'anno dopo vedremo alle prese con "<b>Predator 2</b>", mentre tra i protagonisti ritornano <b>Lisa Wilcox</b>, vista nel capitolo precedente, con il ruolo di <i>Freddy Krueger</i> affidato, ovviamente, al solito <b>Robert Englund</b>. Fino al quarto film dunque, a parte lo sfondone del secondo che però non è che fosse così male a livello tecnico, diciamo tutto bene con questa saga, ma con questo capitolo le cose come saranno andate?
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<i>Alice Johnson</i> e <i>Dan Jordan</i>, sopravvissuti agli eventi del capitolo precedente, sono ora fidanzati. La tranquillità per <i>Alice</i> ha però durata breve e, l'anno dopo, comincia ad essere nuovamente perseguitata dall'incubo di <i>Freddy Krueger</i>. Attraverso questi sogni ella vede <i>Amanda</i>, una suora, mentre sta partorendo un bambino. Le sembianze del neonato sono spaventose: è deforme e ha in tutto e per tutto le sembianze di <i>Freddy Krueger</i>. Sempre all'interno del sogno, il neonato riesce a fuggire e, dopo aver seminato disordine, si rifugia sotto le vesti da adulto di <i>Freddy</i>: il ricongiungimento con gli abiti del mostro lo faranno diventare il neonato subito adulto, in grado di seminare il terrore negli incubi di <i>Alice</i> e dei suoi amici.
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Senza girarci eccessivamente intorno, lo spirito che aleggia fin dall'inizio nella realizzazione di questo "<b>Nightmare 5 - Il mito</b>" è sempre quello per cui, dopo ben quattro pellicole, non si debba tanto interessarsi alla costruzione di una buona trama e una buona sceneggiatura, ma più che altro a trovare delle maniere sempre più creative e cruente per uccidere le proprie vittime. Ciò che fa di questo quinto capitolo quello forse più insulso dell'intera saga - anche se c'è da combattere con il sesto, di cui si parlerà a breve sempre su queste pagine - è la totale svogliatezza che si registra in primo luogo a livello sceneggiativo, dando al pubblico una sequenza di eventi e di morti che non sembrano neanche essere legate particolarmente tra di loro. Oltre a ciò si aggiunge anche un netto peggioramento per quanto riguarda gli effetti visivi, nonostante il passare degli anni che invece avrebbe dovuto portare ad un loro uso più consapevole: in alcuni momenti sono davvero pessimi e fatti senza la minima cura, vistosamente finti, in alcuni casi addirittura con delle "onde" magiche che non c'entrano assolutamente nulla con quello che è lo spirito della saga.
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Insomma, ci troviamo davanti ad un quinto capitolo della saga di "<b>Nightmare</b>" che è decisamente meglio dimenticare. Aggiunge elementi insensati per quanto riguarda la storia di <i>Freddy Krueger</i> e li affronta non riuscendo nemmeno a fare il compitino, dando allo spettatore l'impressione che, da parte dei produttori, non ci fosse nemmeno troppa voglia di realizzare una pellicola quanto meno dignitosa e godibile.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-60538033809655542332021-07-06T01:00:00.001+02:002021-07-06T01:00:00.298+02:00Run di Aneesh Chaganty (2020)<div style="text-align: center;">
<b>USA 2020</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Run</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Aneesh+Chaganty">Aneesh Chaganty</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Aneesh Chaganty, Sev, Ohanian</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sarah+Paulson">Sarah Paulson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kiera+Allen">Kiera Allen</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Pat+Healy">Pat Healy</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sara+Sohn">Sara Sohn</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>90 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Thriller</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4ZTQPQbrVt_iuxMEbAzVACHMLKud6OXGRV2Ty2GTEJC1jFYEsiIDtevkD6800Mo2FRhb_Rm2KT6IDlsuFqm8Dyv7xG7AG4hLsPR5OqMAZYGFSQwa-s2DDgy976N31NYW9y1A8tVAVU4Y/s901/run.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="461" data-original-width="901" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4ZTQPQbrVt_iuxMEbAzVACHMLKud6OXGRV2Ty2GTEJC1jFYEsiIDtevkD6800Mo2FRhb_Rm2KT6IDlsuFqm8Dyv7xG7AG4hLsPR5OqMAZYGFSQwa-s2DDgy976N31NYW9y1A8tVAVU4Y/s600/run.jpg"/></a></div>
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Il ritorno al cinema, dalle parti di chi scrive su questo blog, è stato accolto con un certo entusiasmo: pur andandoci prevalentemente da solo quando non c'è nessuno con cui uscire, continuo ad apprezzare questo appuntamento con la sala cinematografica, che spero diventare in qualche modo fisso, da solo o in compagnia, nei prossimi mesi. Dopo essere tornato al cinema per vedere "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2021/06/the-conjuring-per-ordine-del-diavolo-di.html">The Conjuring: Per ordine del Diavolo</a></b>", la mia seconda visione in sala dopo le riaperture è stata dedicata a "<b>Run</b>", thriller dal buon livello di tensione diretto da <b>Aneesh Chaganty</b>, regista classe '91 che nel 2018 aveva diretto "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2018/11/searching-di-aneesh-chaganty-2018.html">Searching</a></b>", prima pellicola thriller in cui le indagini venivano mostrate attraverso lo schermo di un computer, sfruttando chat, condivisione di video e così via. Protagoniste del film sono una madre ed una figlia, rispettivamente interpretate da <b>Sarah Paulson</b>, sulle cui capacità come attrice ci ho sempre messo la mano sul fuoco dopo le sue partecipazioni ad "<b>American Horror Story</b>", e da <b>Kiera Allen</b>, al suo primo vero ruolo al cinema.
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<i>Chloe</i>, ragazza diciassettenne con diverse malattie nate in seguito a complicazioni dovute al parto, vive in quasi totale isolamento assieme alla madre <i>Diane</i>, che l'ha curata per tutto questo tempo, facendola persino studiare a casa. Le due vivono di una routine giornaliera ben scandita, che aiuterebbe la ragazza a curarsi dai suoi problemi di salute. <i>Chloe</i> è però da qualche giorno in attesa di una lettere di accettazione da parte di un college, cosa che, eventualmente, le permetterebbe di andare a vivere da sola staccandosi dalla protezione materna. Dopo aver scoperto che tutte le medicine che prende sono in realtà prescritte a nome della madre, <i>Chloe</i> decide di smettere di assumere le varie pillole che fanno parte della sua cura, indagando sul perchè la madre le somministri dei medicinali in verità prescritti per lei.
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Con tutte le difficoltà produttive affrontate nell'ultimo anno e mezzo da parte dell'industria cinematografica c'è stato un buon exploit per quanto riguarda la realizzazione di piccoli film, senza particolari pretese intellettuali, che svolgessero solamente la funzione di intrattenimento. "<b>Run</b>", buon thriller diretto da un regista che già aveva sorpreso con il suo precedente lungometraggio, appartiene proprio a questo filone: non è un blockbuster potenziale campione di incassi, non ha la minima pretesa di affrontare temi sociali con piglio intellettuale, ma ha il solo scopo di dare agli spettatori un'ora e mezza di tensione. Mediamente, ci riesce: dal punto di vista dell'ambientazione e della narrazione si vive quella sensazione claustrofobica che deve provare <i>Chloe</i> causata sia dai suoi problemi di salute, sia dall'ossessione che la madre ha per lei, mentre dal punto di vista recitativo <b>Sarah Paulson</b> dimostra di essere sempre una garanzia in questo senso, ma si comporta egregiamente anche l'esordiente <b>Kiera Allen</b>, con la speranza che non rimanga relegata a produzioni cinematografiche dello stesso tenore per tutta la vita.
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Non siamo però, nemmeno per sbaglio, davanti ad una pellicola perfetta: la sceneggiatura lascia un po' il tempo che trova e non ci sono momenti particolarmente memorabili che rimangono impressi al termine della visione. Inoltre, il finale della risulta abbastanza prevedibile e telefonato per il modo in cui è costruita l'intera vicenda, risultando sì coerente con quanto mostrato in precedenza, ma non dando ovviamente nessun effetto sorpresa per quanto riguarda quello che viene presentato come un colpo di scena inaspettato. Rimane comunque la sensazione, al termine della visione, di aver visto una pellicola assolutamente godibile, senza particolari pretese di ergersi a film dell'anno, ma con la sola volontà di intrattenere il suo pubblico, cosa che riesce a fare piuttosto bene!
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-76526883377208129682021-06-30T01:00:00.002+02:002021-06-30T01:00:00.263+02:00LE SERIE TV DI APRILE, MAGGIO E GIUGNO<p>
Dopo un po' di tempo torna la solita rubrica di recap sulle serie televisive che ho guardato ultimamente. Il mio rapporto verso questo tipo di prodotti sta per qualche motivo scemando, forse perchè per seguire una serie mi ci vuole una costanza che in questo momento, per vari motivi, non riesco a mantenere, se non mentre mi alleno, seguendole quindi non con la massima attenzione. Di seguito quelle che ho visto nel corso di questo secondo trimestre del 2021, ovviamente quelle che non ho seguito distrattamente mentre sputavo sangue e sudore nel piccolo angolo palestra che ho allestito in casa mia!
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<span style="color: red; font-size: large; text-align: center;"><b>Boardwalk Empire - Stagione 1</b></span>
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<b>Episodi:</b> <i>12</i><br />
<b>Creatore:</b> <i>Terence Winter</i><br />
<b>Rete Americana:</b> <i>HBO</i><br />
<b>Rete Italiana:</b> <i>Sky Cinema 1</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Steve+Buscemi">Steve Buscemi</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Pitt">Michael Pitt</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kelly+Macdonald">Kelly Macdonald</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Shannon">Michael Shannon</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Shea+Whigham">Shea Whigham</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Aleksa+Palladino">Aleksa Palladino</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Stuhlbarg">Michael Stuhlbarg</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Stephen+Graham">Stephen Graham</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Vincent+Piazza">Vincent Piazza</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Paz+de+la+Huerta">Paz de la Huerta</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Kenneth+Williams">Michael Kenneth Williams</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Anthony+Laciura">Anthony Laciura</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Paul+Sparks">Paul Sparks</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Dabney+Coleman">Dabney Coleman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jack+Huston">Jack Huston</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gretchen+Mol">Gretchen Mol</a></i><br />
<b>Genere:</b> <i>Drammatico, Noir</i>
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Avevo provato qualche anno fa a cominciare la visione di "<b>Boardwalk Empire</b>" e dopo una prima stagione che all'epoca non avevo ritenuto particolarmente entusiasmante, mi ero fermato intorno a metà della seconda. Non so se sia la serie ad essere un po' troppo pretenziosa o se sono io che, invece, con la serialità sto iniziando ad avere un rapporto diverso, molto più legato all'aspetto dell'intrattenimento piuttosto che alla qualità vera e propria, ma la mia opinione sul primo ciclo di episodi non è poi tanto diversa. A livello di regia e di sceneggiatura non c'è proprio nulla da dire, la serie prodotta da <b>Martin Scorsese</b> è stato, all'epoca e sotto questi aspetti, tra i migliori in circolazione. É però il ritmo ad essere davvero complicato da assimilare e se a ciò si aggiunge un parco di personaggi con cui è praticamente impossibile empatizzare, si capisce bene il perchè la mia reazione alla visione di questa serie risulti particolarmente fredda. I pochi personaggi universalmente buoni all'interno della storia non sono particolarmente sviluppati, mentre sia chi sta dalla parte della legge, sia chi sta contro non mostra quasi mai dei segni tangibili di umanità, c'è sempre una grossa cattiveria e opportunismo nei gesti di ognuno di loro.<br>
Stavolta però la volontà è quella di arrivare fino al termine della visione della serie, motivo per cui, con la seconda stagione - di cui si parlerà poco sotto - le cose sono un po' migliorate!
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<span style="color: red; font-size: large; text-align: center;"><b>Boardwalk Empire - Stagione 2</b></span>
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<div>
<b>Episodi:</b> <i>12</i><br />
<b>Creatore:</b> <i>Terence Winter</i><br />
<b>Rete Americana:</b> <i>HBO</i><br />
<b>Rete Italiana:</b> <i>Sky Cinema 1</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Steve+Buscemi">Steve Buscemi</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Pitt">Michael Pitt</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kelly+Macdonald">Kelly Macdonald</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Shannon">Michael Shannon</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Shea+Whigham">Shea Whigham</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Aleksa+Palladino">Aleksa Palladino</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Stuhlbarg">Michael Stuhlbarg</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Stephen+Graham">Stephen Graham</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Vincent+Piazza">Vincent Piazza</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Paz+de+la+Huerta">Paz de la Huerta</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Kenneth+Williams">Michael Kenneth Williams</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Anthony+Laciura">Anthony Laciura</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Paul+Sparks">Paul Sparks</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Dabney+Coleman">Dabney Coleman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jack+Huston">Jack Huston</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gretchen+Mol">Gretchen Mol</a></i><br />
<b>Genere:</b> <i>Drammatico, Noir</i>
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Con il primo ciclo di episodi di "<b>Boardwalk Empire</b>" ho trovato più o meno quegli stessi punti di debolezza che, qualche anno fa, non mi avevano permesso di affezionarmi ad una delle serie più amate e chiacchierate dal pubblico nello scorso decennio. Con la seconda stagione, che al tempo avevo seguito distrattamente e abbandonata verso la metà, le cose migliorano: il gruppo di persone attorno al protagonista <i>Nucky Thompson</i> si sgretola ed iniziano a crearsi quei meccanismi per cui, alcune persone a lui vicine, iniziano a pensare al tradimento. Il colpo davvero interessante arriva però sul finire di questa seconda tornata, con la morte del personaggio che nel corso di tutti gli episodi era stato presentato come uno dei più importanti alleati di <i>Nucky</i> prima e come uno dei principali traditori poi. Una morte inaspettata di un personaggio che era abbastanza centrale per la vicenda e che, ben prima che il pubblico si facesse le pippe sulle morti inaspettate di "<b>Game of Thrones</b>", aveva in qualche modo anticipato la tendenza di far fuori il personaggio importante - anche perchè, dire "il più amato", con certi soggetti, è un po' complesso.
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<span style="color: red; font-size: large; text-align: center;"><b>The Alienist: L'angelo delle tenebre - Stagione 2</b></span>
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<div>
<b>Episodi:</b> <i>8</i><br />
<b>Creatore:</b> <i>Caleb Carr</i><br />
<b>Rete Americana:</b> <i>TNT</i><br />
<b>Rete Italiana:</b> <i>Netflix</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Daniel+Br%C3%BChl">Daniel Brühl</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Luke+Evans">Luke Evans</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Brian+Geraghty">Brian Geraghty</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Robert+Ray+Wisdom">Robert Ray Wisdom</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Douglas+Smith">Douglas Smith</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Matthew+Shear">Matthew Shear</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Q%27orianka+Kilcher">Q'orianka Kilcher</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Matt+Lintz">Matt Lintz</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Dakota+Fanning">Dakota Fanning</a></i><br />
<b>Genere:</b> <i>Thriller</i>
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"<b>The Alienist</b>" non è una serie antologica in senso stretto. É più che altro una di quelle serie un po' vecchio stampo in cui i personaggi sono sempre gli stessi nel corso delle stagioni e subiscono una qualsivoglia evoluzione psicologica, che però devono risolvere un caso "di stagione", tali da poter considerare ogni ciclo di episodi, in qualche modo, autoconclusivo. Con "<b>The Alienist: L'angelo del male</b>" la questione è un po' questa: di certo non si conosceranno a fondo i personaggi, introdotti nel corso della prima stagione, ma il caso investigativo lo si può seguire senza problemi, in quanto completamente slegato rispetto a quello esplorato nella prima tornata di episodi. Considerando che, per quanto riguarda questa particolare serie televisiva, molto più che l'evoluzione dei personaggi ad interessarmi erano i casi investigativi, c'è da dire che in questa seconda stagione ho sentito, in qualche modo, un calo di interesse rispetto al caso presentato nella prima. Si ha sempre in qualche modo a che fare con omicidi legati a condizioni psichiatriche però in qualche modo la componente investigativa mi ha coinvolto di meno, in una stagione in cui è stata prediletta la parte relativa all'evoluzione dei personaggi, che invece ho sempre ritenuto, in questo caso particolare, la meno interessante.
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<span style="color: red; font-size: large; text-align: center;"><b>American Gods - Stagione 3</b></span>
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<b>Episodi:</b> <i>10</i><br />
<b>Creatore:</b> <i>Bryan Fuller, Michael Green</i><br />
<b>Rete Americana:</b> <i>Starz</i><br />
<b>Rete Italiana:</b> <i>Amazon Prime Video</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ricky+Whittle">Ricky Whittle</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Emily+Browning">Emily Browning</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Crispin+Glover">Crispin Glover</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Bruce+Langley">Bruce Langley</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Yetide+Badaki">Yetide Badaki</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ian+McShane">Ian McShane</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Lela+Loren">Lela Loren</a></i><br />
<b>Genere:</b> <i>Fantastico</i>
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"<b>American Gods</b>" è un romanzo ad altissimo tasso di genio scritto da <b>Neil Gaiman</b>. La prima stagione della serie TV tratta da esso mi aveva fatto letteralmente innamorare, mentre la seconda invece m'aveva annoiato abbastanza. Con la ho trovato che le cose fossero migliorate parecchio. Innanzitutto ci si avvia verso la conclusione della vicenda, con il rapporto tra <i>Shadow</i> e <i>Wednesday</i> che diventa man mano più interessante. Un ruolo importantissimo è riservato a <i>Laura Moon</i>, sempre interpretata dalla splendida <b>Emily Browning</b>, protagonista anche di uno spettacolare viaggio in Purgatorio. La trama inizia a diventare interessantissima, anche se forse un po' troppo spazio viene dato alla vicenda secondaria piuttosto che alle dinamiche tra i due protagonisti, così come dal punto di vista registico la serie mantiene sempre lo stesso stile, con sangue che scorre e una fotografia scura e cupa, ad aumentarne il fascino. In attesa della conclusione della storia, una terza stagione godibilissima!
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<span style="color: red; font-size: large; text-align: center;"><b>Anna</b></span>
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<b>Episodi:</b> <i>6</i><br />
<b>Creatore:</b> <i>Niccolò Ammaniti</i><br />
<b>Rete Italiana:</b> <i>Sky Box Sets, Now</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Giulia+Dragotto">Giulia Dragotto</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alessandro+Pecorella">Alessandro Pecorella</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Elena+Lietti">Elena Lietti</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Roberta+Mattei">Roberta Mattei</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Giovanni+Mavilla">Giovanni Mavilla</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Clara+Tramontano">Clara Tramontano</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Viviana+Mocciaro">Viviana Mocciaro</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Nicola+Mangano">Nicola Mangano</a></i><br />
<b>Genere:</b> <i>Drammatico</i>
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La precedente miniserie diretta da <b>Niccolò Ammaniti</b>, "<b>Il miracolo</b>", per quanto mi fosse piaciuta, era risultata di difficile comprensione. Con "<b>Anna</b>", ambientata in seguito ad una pandemia avvenuta nel 2020 - che per caso quando l'autore ha scritto il libro sapesse qualcosa? - che ha spazzato via tutta la popolazione al di sopra dei sedici anni, le cose sono decisamente meno criptiche, pur riconoscendosi lo stile che aveva contraddistinto l'autore e regista nella sua prima opera audiovisiva. "<b>Anna</b>" è una serie fatta da protagonisti giovanissimi, tra cui spicca una interessante <b>Giulia Dragotto</b>, che però mostrano una cattiveria molto tipica di come il mondo adulto viene spesso ritratto al cinema. Prendendo ispirazione da opere come "<b>Il signore delle mosche</b>", gli episodi più interessanti sono quelli ambientati all'interno di quella specie di comunità istituita da <i>Angelica</i>, ragazzina in cui pian piano la malattia si sta manifestando. "<b>Anna</b>" risulta dunque essere una serie intrigante e coinvolgente, dal buon ritmo narrativo, che ho particolarmente apprezzato dal primo all'ultimo episodio.
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<span style="color: red; font-size: large; text-align: center;"><b>Snowpiercer - Stagione 1</b></span>
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<b>Episodi:</b> <i>10</i><br />
<b>Creatore:</b> <i>Graeme Manson</i><br />
<b>Rete Americana:</b> <i>TNT</i><br>
<b>Rete Italiana:</b> <i>Netflix</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jennifer+Connelly">Jennifer Connelly</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Daveed+Diggs">Daveed Diggs</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kate+McGuinness">Katie McGuinness</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Mickey+Sumner">Mickey Sumner</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alison+Wright">Alison Wright</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Lena+Hall">Lena Hall</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Iddo+Goldberg">Iddo Goldberg</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Roberto+Urbina">Roberto Urbina</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Susan+Park">Susan Park</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sheila+Vand">Sheila Vand</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sam+Otto">Sam Otto</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Annalise+Basso">Annalise Basso</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Steven+Ogg">Steven Ogg</a></i><br />
<b>Genere:</b> <i>Drammatico</i>
</div>
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Eccoci davanti ad un'altra serie televisiva che avevo iniziato e poi abbandonato. I primi episodi di "<b>CSI: Treno</b>" - non me ne voglia <b>Cassidy</b> de "<b>La bara volante</b>" per la citazione - mi avevano presto annoiato, convincendomi ad abbandonare la visione. Ho ripreso dall'inizio, ho superato quei primi episodi un po' noiosi e mi sono trovato davanti ad una serie televisiva che sa assolutamente il fatto suo, con le ultime puntate - principalmente quelle che vanno dalla settima alla decima - che si rivelano davvero spettacolari. <b>Jennifer Connelly</b> è sempre uno spettacolo, sia dal punto di vista visivo sia da quello della recitazione e il suo personaggio, quello di <i>Melanie</i> è interessantissimo a livello psicologico. Un po' meno riuscito per i miei gusti quello di <i>Layton</i>, che paga il fatto di essere un semplice detective un po' rivoluzionario, senza troppo da offrire a livello psicologico se non l'amore per due donne, una che vive con lui nel fondo e un'altra che invece ha trovato lavoro più avanti nel treno. I meccanismi sono riconosciuti, anche grazie al film di <b>Bong Joon-ho</b>, anche se la serie si concentra maggiormente sullo spiegare una rivoluzione e una società consolidata piuttosto che criticare la divisione in classi come faceva egregiamente il film, ambientato anni dopo gli eventi della serie.
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<span style="color: red; font-size: large; text-align: center;"><b>Snowpiercer - Stagione 2</b></span>
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<b>Episodi:</b> <i>10</i><br />
<b>Creatore:</b> <i>Graeme Manson</i><br />
<b>Rete Americana:</b> <i>TNT</i><br>
<b>Rete Italiana:</b> <i>Netflix</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jennifer+Connelly">Jennifer Connelly</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Daveed+Diggs">Daveed Diggs</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kate+McGuinness">Katie McGuinness</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Mickey+Sumner">Mickey Sumner</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alison+Wright">Alison Wright</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Rowan+Blanchard">Rowan Blanchard</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sean+Bean">Sean Bean</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sasha+Frolova">Sasha Frolova</a></i><br />
<b>Genere:</b> <i>Drammatico</i>
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Con l'entrata in scena di <i>Wilford</i>, dato per morto e scomparso durante tutta la prima stagione, la serie prende una piega diversa, quella della lotta tra due fazioni: quella che ormai da tempo segue <i>Layton</i>, nello <i>Snowpiercer</i>, e quella fedele a <i>Wilford</i>, nel treno chiamato "<i>Big Alice</i>" che al termine della stagione precedente aggancia in coda il suo fratello maggiore. Una seconda stagione che rappresenta, secondo la mia opinione, un passo indietro rispetto alla prima dal punto di vista del coinvolgimento, ma che ci presenta un <i>Wilford</i> spietato e vero antagonista della vicenda, proprio come ci era stato presentato dalle parole di <i>Melanie</i>. Risultano però decisamente meno interessanti rispetto alla prima stagione le dinamiche che si vengono a creare all'interno del treno, con l'unico momento davvero memorabile che avviene negli ultimi episodi, con la società governata democraticamente da <i>Layton</i> che riconosce il fallimento della democrazia in favore del controllo imposto da <i>Wilford</i>, che diventerà presto comandante - e unico governante - della società che vedremo nel film, ma anche nelle prossime stagioni.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-64552605033224064762021-06-29T01:00:00.001+02:002021-06-29T01:00:00.281+02:00Awake di Mark Raso (2021)<div style="text-align: center;">
<b>USA 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Awake</i><br />
<b>Regia:</b> <i>Mark Raso</i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Mark Wages, Joseph Raso</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gina+Rodriguez">Gina Rodriguez</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jennifer+Jason+Leigh">Jennifer Jason Leigh</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Barry+Pepper">Barry Pepper</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Finn+Jones">Finn Jones</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Shamier+Anderson">Shamier Anderson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ariana+Greenblatt">Ariana Greenblatt</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Frances+Fisher">Frances Fisher</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Lucius+Hoyos">Lucius Hoyos</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gil+Bellows">Gil Bellows</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Elias+Edraki">Elias Edraki</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Katerina+Taxia">Katerina Taxia</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+McDonald">Michael McDonald</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>97 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Fantascienza, Thriller</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFdn9nE9rT9IGEhyzZby0MvgpJZiaktw6c8PiwnULu0T-TGoK0YkqsmPOFLtf8vbbgSeuijfpoQULvfIyVUSLxu52weNyeqTJKhp0Dmg-NtLT0vRWRYshsWrOFx7bwzkfvCFETEdyM0cQ/s1200/awake.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="675" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFdn9nE9rT9IGEhyzZby0MvgpJZiaktw6c8PiwnULu0T-TGoK0YkqsmPOFLtf8vbbgSeuijfpoQULvfIyVUSLxu52weNyeqTJKhp0Dmg-NtLT0vRWRYshsWrOFx7bwzkfvCFETEdyM0cQ/s600/awake.jpg"/></a></div>
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Nel corso dell'ultimo anno piattaforme come <b>Netflix</b> o <b>Amazon Prime Video</b> hanno in qualche modo salvato gli appassionati di cinema, proponendo in streaming tutte quelle nuove uscite che, per forza di cose, non sono potute uscire in sala per diverso tempo. Oltre a queste, sono continuate anche le produzioni originali e "<b>Awake</b>", il film di cui parlerò oggi, è una di quelle: uscito sulla piattaforma la scorsa settimana, aveva attirato la mia attenzione con un trailer piuttosto accattivante e un contesto fantascientifico che avevo ritenuto particolarmente interessante. <b>Mark Raso</b>, al suo terzo lungometraggio da regista dopo "<b>Copenhagen</b>" e "<b>Kodachrome</b>", dirige una pellicola con protagonista <b>Gina Rodriguez</b>, la protagonista di "<b>Jane the Virgin</b>" che ha partecipato nel 2018 all'ottimo "<b>Annientamento</b>" di <b>Alex Garland</b>. Tra gli interpreti di "<b>Awake</b>" figurano anche <b>Jennifer Jason Leigh</b> e i giovani <b>Ariana Greenblatt</b> e <b>Lucius Hoyos</b>.
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<i>Jill Adams</i> è un'ex dottoressa militare che lavora come guardia in un college dal quale spesso ruba droghe dal laboratorio, per poi venderle. Durante una giornata in compagnia dei suoi figli, <i>Noah</i> e <i>Matilda</i>, si verifica un improvviso blackout, che manda in tilt qualsiasi apparecchio elettrico o elettronico. L'auto su cui viaggiano si spegne improvvisamente e i tre finiscono in un lago: <i>Noah</i> e <i>Jill</i> riescono a salvarsi senza problemi, mentre <i>Matilda</i> necessita di essere rianimata. Presto si scopre che il blackout ha causato una malattia su scala mondiale che impedisce alle persone di dormire: pian piano tutta la popolazione mondiale inizierà a soffrire di tutti gli effetti collaterali legati alla privazione del sonno, mentre l'unica persona che, misteriosamente, riesce a dormire, è <i>Matilda</i>. Per impedire che la bambina venga portata in un centro medico in cui sarebbe stata sottoposta a esperimenti disumani, i tre fuggono, dovendo però fronteggiare delle persone che, a causa della perdita del sonno, stanno lentamente impazzendo.
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Partendo con diverse aspettative riguardo ad una visione cinematografica, il rischio è che esse vengano disattese. C'è però da premettere che ci troviamo davanti ad una produzione originale <b>Netflix</b> pubblicata sulla piattaforma in un periodo in cui i cinema stanno piano piano riaprendo in diverse parti del mondo. Ciò implica che la qualità del prodotto probabilmente non sarebbe mai potuta essere quella di altre produzioni che sarebbero dovute preventivamente passare per la sala. Ciò a cui mi sono trovato davanti è una pellicola che pur non avendo particolari guizzi a livello creativo, risulta comunque mediamente coinvolgente, soprattutto per come viene mostrato il progressivo degenerare di un'umanità costretta inspiegabilmente a non dormire. Per il resto non c'è poi moltissimo da segnalare: i personaggi sono sviluppati in maniera più che basilare, senza che vi sia su di essi una particolare introspezione. Nel corso della visione, inoltre, vengono affrontate diverse tematiche sempre nella maniera più superficiale possibile, tanto che nel corso di un'ora e mezza di film l'unico personaggio veramente rilevante è quello di <i>Matilda</i>, che mostra in tantissime situazioni un'intelligenza e una preparazione decisamente superiore alla media - è però anche l'unica al mondo che riesce a dormire.
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Tirando un po' le somme sulla visione, c'è da dire che "<b>Awake</b>" è una di quelle pellicole che sicuramente non lascia il segno sullo spettatore. Ci si trova davanti ad un lungometraggio sicuramente non indimenticabile, che però si fa guardare senza particolari problemi, mantenendo vivo l'interesse per tutta la sua durata.<br>
<b>[ATTENZIONE, SPOILER]</b><br>
Inoltre potrebbe tranquillamente essere la pellicola preferita degli informatici. Alla fine, l'insegnamento che ne ho tratto è che... basta spegnere e riaccendere!<br>
<b>[FINE SPOILER]</b>
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-91495740646168745002021-06-15T01:00:00.002+02:002021-06-15T01:00:00.316+02:00The Conjuring - Per ordine del Diavolo di Michael Chaves (2021)<div style="text-align: center;">
<b>USA 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>The Conjuring: The Devil Made Me Do It</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Chaves">Michael Chaves</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>David Leslie Johnson-McGoldrick</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Vera+Farmiga">Vera Farmiga</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Patrick+Wilson">Patrick Wilson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ruairi+O%27Connor">Ruairi O'Connor</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sarah+Catherine+Hook">Sarah Catherine Hook</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=John+Noble">John Noble</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Julian+Hilliard">Julian Hilliard</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Charlene+Amoia">Charlene Amoia</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Paul+Wilson">Paul Wilson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sterling+Jerins">Sterling Jerins</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Shannon+Kook">Shannon Kook</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Steve+Coulter">Steve Coulter</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ronnie+Gene+Blevins">Ronnie Gene Blevins</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>112 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS00DMKkbHu6XetJSVhnovpab1dXyxa26IBBDGc2OwsL52QqZ1EDUaRp-LGuGKwLZHlgtwVI8wn7FxhYEYruwGGLFwkMzv3OTjHja65WTIQt-NCp-Q21CuaXImi1mYlYucXy1XP1JJzCI/s1210/theconjuringperordinedeldiavolo.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="642" data-original-width="1210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS00DMKkbHu6XetJSVhnovpab1dXyxa26IBBDGc2OwsL52QqZ1EDUaRp-LGuGKwLZHlgtwVI8wn7FxhYEYruwGGLFwkMzv3OTjHja65WTIQt-NCp-Q21CuaXImi1mYlYucXy1XP1JJzCI/s600/theconjuringperordinedeldiavolo.jpg"/></a></div>
<p>
Sin dal primissimo "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2013/08/l-conjuring.html">The Conjuring - L'evocazione</a></b>" mi sono appassionato a quello che ora, ben otto anni dopo, è diventato il cosiddetto <b>The Conjuring Universe</b>, brand creato nel 2013 a partire dalla pellicola originale diretta da <b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=James+Wan">James Wan</a></b> che fino ad ora ha avuto ben due seguiti nella saga principale - "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2016/08/the-conjuring-il-caso-enfield-di-james.html">The Conjuring - Il caso Enfield</a></b>" e questo "<b>The Conjuring - Per ordine del Diavolo</b>" - e cinque spin-off, tre dedicati alla bambola <i>Annabelle</i>, uno dedicato al demone <i>Valak</i> e poi "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2019/05/la-llorona-le-lacrime-del-male-di.html">La Llorona - Le lacrime del male</a></b>". Dopo l'abbandono alla regia da parte di <b>James Wan</b>, a sedersi dietro la macchina da presa di questo capitolo è <b>Michael Chaves</b>, che aveva diretto proprio "<b>La Llorona</b>", forse la pellicola più slegata dal suddetto universo cinematografico. Ritornano invece nel cast i due nomi principali, <b>Vera Farmiga</b> e <b>Patrick Wilson</b>, ad interpretare i coniugi <i>Warren</i>, mentre si aggiungono <b>John Noble</b>, <b>Ruairi O'Connor</b> e <b>Sarah Catherine Hook</b>.
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Siamo nel 1981: <i>Ed</i> e <i>Lorraine Warren</i> documentano l'esorcismo di <i>David Glatzel</i>, bambino di otto anni, a cui partecipano la sua famiglia, <i>Arne Johnson</i> e <i>Padre Gordon</i>. In seguito all'esorcismo, durante il quale <i>Arne</i> invita il demone ad entrare nel suo corpo, <i>Ed</i> ha un attacco di cuore, mentre <i>David</i> viene liberato dal demone. Dopo essersi sentito male a causa della possessione, <i>Arne</i> uccide il suo padrone di casa con ventidue coltellate e viene arrestato. Grazie al sostegno dei <i>Warren</i>, il caso di <i>Arne</i> diventa il primo nella storia americana a rivendicare la possessione demoniaca come difesa, il che porta i due protagonisti ad indagare sulla possessione originale del ragazzo.
</p>
<p>
La mia opinione da agnostico particolarmente scettico è che <i>Ed</i> e <i>Lorraine Warren</i> siano due dei migliori scrittori di storie horror del secolo scorso. Storie di fantasia, inventate, al limite del truffaldino, ma in grado di far paura a chi le legge e soprattutto di ispirare la realizzazione di diversi film, anche precedenti alla creazione del <b>The Conjuring Universe</b>. Ora il destino vuole che per questo terzo capitolo sia stata scelta una finta storia vera, nel senso che chissà come, i coniugi <i>Warren</i> nel corso della loro carriera di scrittori di storie dell'orrore sono riusciti per davvero, nel 1981, a far ottenere a <i>Arne Johnson</i> una riduzione di pena per via della possessione demoniaca. Con un punto di partenza del genere, poi, <b>Michael Chaves</b> avrebbe avuto tutte o quasi le carte in regola per dirigere un film memorabile, il risultato, però, non dico sia disastroso, ma sicuramente è dimenticabile.
</p>
<p>
"<b>The Conjuring - Per ordine del Diavolo</b>" sembra una di quelle pellicole fatte apposta per battere il ferro finchè caldo, per continuare una saga che tante soddisfazioni ha dato agli appassionati di cinema horror con i primi due capitoli, senza però avere la convinzione necessaria o la voglia di fare per davvero una terza storia che fosse interessante. I problemi ci sono sia a livello di sceneggiatura che a livello registico: per quanto riguarda il secondo aspetto vediamo un aumento vertiginoso dei cosiddetti jump-scare, quegli stratagemmi in grado di creare una paura chimica che dura giusto pochi secondi, senza insinuarsi per davvero nello spettatore. Per quanto riguarda invece il primo aspetto ho avuto come la sensazione che siano state fatte delle scelte affrettate o con poco senso. Ipotizziamo per esempio di essere nei panni della famiglia del piccolo <i>David</i>, quindi di credere nei demoni e negli esorcismi: come può una persona sana di mente che crede fermamente in questo pensare che le provocazioni di <i>Arne</i> al demone non abbiano alcun effetto, se non quello di liberare il bambino? É assolutamente ovvio che lo spirito maligno sarebbe entrato in <i>Arne</i> ed è impossibile rendere credibile, cinematograficamente parlando, una cosa del genere, per uno che ha visto almeno un horror in vita sua. Un altro aspetto sono le motivazioni. Senza fare troppo spoiler, la risoluzione del caso, che immagino sia comunque fantasiosa, porta ad un qualcosa che non è per nulla motivato nel corso della visione, lo spettatore sa che ciò che è successo è così, punto e basta e in un horror di questo tipo non può andare bene a livello di sceneggiatura una scelta del genere.
</p>
<p>
Guardando la pellicola al cinema e tornando in sala dopo quasi un anno dall'ultima volta, non posso dire di esserne stato del tutto deluso: "<b>The Conjuring - Per ordine del Diavolo</b>" si lascia guardare senza particolari problemi, ma, messo in confronto con i due lavori che lo hanno preceduto l'aspettativa era comunque alta e non è stata proprio rispettata.
</p>
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</div>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-41155392936736990482021-06-11T01:00:00.005+02:002021-06-11T01:00:00.291+02:00Nightmare 4 - Il non risveglio di Renny Harlin (1988)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6HKeROnrqauljGFhx3DcXS5tGmPwWXAdrbJpkjrUUFk-KI4TQbpPFtQb_3gziIZab9JEzXZM6lCgasf8TS_HHOZAUxPGUkz0x3lXIk0Rzv7-5zzmPMALYvBGJGITI9mDtoHTmvM2YPsQ/s1280/A+Nightmare+on+Non+c%2527%25C3%25A8+Paragone.png" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6HKeROnrqauljGFhx3DcXS5tGmPwWXAdrbJpkjrUUFk-KI4TQbpPFtQb_3gziIZab9JEzXZM6lCgasf8TS_HHOZAUxPGUkz0x3lXIk0Rzv7-5zzmPMALYvBGJGITI9mDtoHTmvM2YPsQ/s600/A+Nightmare+on+Non+c%2527%25C3%25A8+Paragone.png" width="600" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b>USA 1988</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>A Nightmare on Elm Street 4: The Dream Master</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Renny+Harlin">Renny Harlin</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Brian Helgeland, Jim Wheat, Ken Wheat </i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Lisa+Wilcox">Lisa Wilcox</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Robert+Englund">Robert Englund</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Danny+Hassel">Danny Hassel</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Brooke+Theiss">Brooke Theiss</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Andras+Jones">Andras Jones</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Tuesday+Knight">Tuesday Knight</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ken+Sagoes">Ken Sagoes</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Rodney+Eastman">Rodney Eastman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Toy+Newkirk">Toy Newkirk</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Nicolas+Mele">Nicholas Mele</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Brooke+Bundy">Brooke Bundy</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jacquelyn+Masche">Jacquelyn Masche</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Hope+Marie+Carlton">Hope Marie Carlton</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Richard+Garrison">Richard Garrison</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=John+Beckman">John Beckman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Mickey+Yablans">Mickey Yablans</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kristen+Clayton">Kristen Clayton</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jody+Montana">Jody Montana</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Cheryl+Richardson">Cheryl Richardson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Linnea+Quigley">Linnea Quigley</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Joie+Magidow">Joie Magidow</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Joanna+Lipari">Joanna Lipari</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Wanda+Bursey">Wanda Bursey</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kisha+Brackel">Kisha Brackel</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Pat+O%27Neal">Pat O'Neal</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Duane+Davis">Duane Davis</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jeff+Levine">Jeff Levine</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Renny+Harlin">Renny Harlin</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Robert+Shaye">Robert Shaye</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>89 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0_78i1Whym8EjoXrGsmIW_8HYLu7k2-SYralnCERuJxITcwcCpMGxJAsGRdEJR5IWpETGJDO_5_5_hJ7ebVqICBItIjhd0SUfAnK6Puxosvm_lqVyKykO9xnT4ZyEQlEjWGkviCVyqlg/s850/nightmare4.jpg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="850" data-original-width="533" height="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0_78i1Whym8EjoXrGsmIW_8HYLu7k2-SYralnCERuJxITcwcCpMGxJAsGRdEJR5IWpETGJDO_5_5_hJ7ebVqICBItIjhd0SUfAnK6Puxosvm_lqVyKykO9xnT4ZyEQlEjWGkviCVyqlg/s600/nightmare4.jpg" /></a></div>
<p>
La scorsa settimana ho preso un po' di pausa dalle visioni filmiche e dalla scrittura di commenti su questo blog, lasciando in disparte anche le due rassegne che sto portando avanti, sia quella dedicata alle <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/p/speciale-oscar-best-movies.html">pellicole che hanno vinto l'<b>Oscar</b> come miglior film</a>, sia quella dedicata alla <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/p/speciale-nightmare.html">saga di "<b>Nightmare</b>"</a>, di cui ho comprato il cofanetto completo in Blu-Ray su Amazon ad un prezzo incredibilmente stracciato. Dopo aver dunque commentato "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2021/05/nightmare-3-i-guerrieri-del-sogno-di.html">Nightmare 3 - I guerrieri del sogno</a></b>", che è sicuramente un punto abbastanza alto della saga dopo l'inarrivabile primo capitolo, eccoci qui per il quarto giro con "<b>Nightmare 4 - Il non risveglio</b>". Il regista <b>Renny Harlin</b>, all'epoca al suo terzo film dietro la macchina da presa, ma che in seguito pose la firma su pellicole come "<b>58 minuti per morire - Die Harder</b>" o su "<b>Blu profondo</b>", ovviamente si avvale dell'immancabile <b>Robert Englund</b> per interpretare <i>Freddy Krueger</i>. La protagonista femminile è invece interpretata da <b>Lisa Wilcox</b>, mentre il ruolo di <i>Kristen Parker</i>, protagonista del capitolo precedente, passa dal volto di <b>Patricia Arquette</b> a quello di <b>Tuesday Knight</b>
</p>
<p>
<i>Kristen</i>, sopravvissuta agli eventi del film precedente, inizia a sentire un presentimento riguardo il possibile ritorno di <i>Freddy Krueger</i>. Nel corso di un suo incubo, in cui il mostro non è però presente, ella esercita la sua capacità sugli amici <i>Kincaid</i> e <i>Joey</i>, trascinandoli nell'incubo con lei. Secondo i due, anch'essi sopravvissuti al massacro di <i>Westin Hills</i>, il suo potere finirà per risvegliare davvero <i>Freddy</i>. A quel punto il mostro ritorna, vendicandosi dapprima di <i>Kincaid</i> e di <i>Joey</i>, per poi terminare il suo lavoro con <i>Kristen</i> che, poco prima di morire, porterà nel suo incubo <i>Alice</i>, sua compagna di scuola, trasferendole potere e maledizione. Nonostante <i>Freddy</i>, con l'omicidio di <i>Kristen</i>, abbia ormai ucciso tutti i discendenti dei genitori che lo hanno assassinato, continuerà la sua opera di terrore, cominciando a perseguitare <i>Alice</i> e i suoi amici.
</p>
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"<b>Nightmare 4 - Il non risveglio</b>" è quella tipica pellicola che, nel mezzo di una saga, traccia quella linea di confine tra gli ultimi buoni colpi sparati e la discesa verso il baratro - che verrà commentata con l'indegno quinto capitolo. Stando proprio su quella linea la pellicola continua a mostrare qualche trovata interessante, ma è innegabile come il livello generale si sia assestato, in qualche modo, su quello del B-movie. Ormai non interessa più fare delle trame originali o provare ad approfondire un qualche personaggio in particolare, la parte interessante sono le torture, psicologiche e fisiche, messe in atto dall'antagonista <i>Freddy Krueger</i>. Buonissima trovata, ad esempio, in questo senso, la scena in cui i due protagonisti ripetono in loop le stesse azioni senza rendersi conto di essere in un incubo, forse la scena che ricordavo maggiormente dalla primissima visione avvenuta una quindicina di anni fa.
</p>
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Insomme, "<b>Nightmare 4 - Il non risveglio</b>" è uno di quei film che ancora non provoca disastri nella saga, ma segna inevitabilmente quello che è il punto in cui le idee sono finite o, quanto meno, si è voluto puntare al guadagno facile a dispetto di registi e sceneggiatori che di idee ne avessero per davvero. La velocità di realizzazione modi catena di montaggio non gioca certamente a suo favore, così come giocano leggermente a sfavore alcune scene che gridano gioventù anni ottanta a squarciagola, risultando estremamente trash - ad esempio, perchè farmi vedere il tizio che si allena nel karate in camera sua con in sottofondo un brano rock di dubbio gusto? Eppure a questo quarto capitolo non riesco a volere del tutto male, è comunque una pellicola piuttosto godibile in cui alcune sequenze risultano effettivamente interessanti e con il tasso di sangue che uno spettatore horror a volte cerca nelle pellicole che guarda.
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</div>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-53993693308426594222021-06-10T01:00:00.001+02:002021-06-10T01:00:00.293+02:00Il Divin Codino di Letizia Lamartire (2021)<div style="text-align: center;">
<b>Italia 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Il Divin Codino</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Letizia+Lamartire">Letizia Lamartire</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Andrea+Arcangeli">Andrea Arcangeli</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Valentina+Bellè">Valentina Bellè</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Thomas+Trabacchi">Thomas Trabacchi</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Andrea+Pennacchi">Andrea Pennacchi</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Antonio+Zavatteri">Antonio Zavatteri</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Anna+Ferruzzo">Anna Ferruzzo</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Martufello">Martufello</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>92 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Biografico</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLfdVmzoGzOWsTSzvXbWjuJjg0jsQiRzSjO3m0x9CemFxScln5lfKeu6WQuInMo4Aj-hUYh_dR7B_T7qnUPVWJDRHNj5rXBMojbm_BRONWGsnmdGBJZdikkrEBPGjh41DxGlb0fIwwjks/s1200/ildivincodino.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="800" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLfdVmzoGzOWsTSzvXbWjuJjg0jsQiRzSjO3m0x9CemFxScln5lfKeu6WQuInMo4Aj-hUYh_dR7B_T7qnUPVWJDRHNj5rXBMojbm_BRONWGsnmdGBJZdikkrEBPGjh41DxGlb0fIwwjks/s600/ildivincodino.jpg"/></a></div>
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Per motivi anagrafici ho potuto seguire la carriera di <i>Roberto Baggio</i> solo nei suoi ultimi anni, principalmente a partire dal mondiale del 1998 in Francia fino ad arrivare al suo ritiro quando vestiva la maglia del Brescia. Essendo nato nel 1990 e avendo cominciato a seguire il calcio intorno agli otto anni, mi sono perso tutti gli anni migliori di quello che è considerato come uno dei migliori calciatori italiani di sempre, se non addirittura il migliore. Per questo, da appassionato medio-basso di calcio - nel senso che guardo, quando posso, solamente le partite della squadra che tifo, la Juventus, e a volte quelle della nazionale - non mi sonon lasciato sfuggire, nel giorno della sua uscita, "<b>Il Divin Codino</b>", film diretto da <b>Letizia Lamartire</b> alla sua prima esperienza in un lungometraggio dopòo aver iniziato la sua carriera con i cortometraggi. Ad interpretare <i>Roberto Baggio</i> abbiamo il giovane <b>Andrea Arcangeli</b>, attore classe 1993 visto principalmente in produzioni televisive, ma da qualche anno attivo anche al cinema, mentre abbiamo anche <b>Valentina Bellè</b>, ad interpretare <i>Andreina</i>, la sua storica compagna di vita. Nel cast anche <b>Andrea Pennacchi</b> nei panni del padre <i>Florindo</i>, <b>Antonio Zavatteri</b> ad interpretare <i>Arrigo Sacchi</i> e <b>Martufello</b> nei panni di <i>Carlo Mazzone</i>, suo allenatore al Brescia sul quale ritorneremo più avanti.
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Contrariamente a quanto fanno diversi biopic su personaggi sportivi, che ripercorrono o un singolo momento simbolico della carriera, oppure la ripercorrono tutta, "<b>Il Divin Codino</b>" si concentra su tre eventi in particolare: l'ingaggio di <i>Baggio</i> da parte della Fiorentina e l'inizio della carriera in serie A dopo il grave infortunio occorsogli nelle fila del Vicenza, poi abbiamo il mondiale statunitense del 1994 e infine gli ultimi anni di carriera al Brescia. Totalmente omesse le militanze con la maglia della Juventus, dell'Inter e del Milan, per concentrarsi principalmente su questi tre momenti e per spiegare il rapporto simbiotico con il mondo del calcio, contrapposto a quello non sempre idilliaco con il padre <i>Florindo</i>.
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Per quanto riguarda i miei gusti cinematografici ho trovato "<b>Il Divin Codino</b>" un film per me abbastanza controverso: da una parte non riesco a ignorare il fatto che ci troviamo chiaramente davanti ad un lungometraggio di stampo piuttosto televisivo, tant'è che è stato anche mandato direttamente su <b>Netflix</b> senza che ci fosse neanche la possibilità che passasse per la sala; dall'altra, invece, a livello emozionale, riesce a fare abbastanza bene il suo lavoro, raccontando principalmente l'uomo, il personaggio, lo sportivo, piuttosto che l'eroe che ha compiuto delle imprese - cosa che invece fa il novantanove per cento delle pellicole sportive. Interessante la scelta di narrare non tanto la gloria calcistica di <i>Roberto Baggio</i>, quanto più che altro tre momenti in cui grandi gioie si sono alternate ad altrettanti dolori. Per questo il primo contratto con la Fiorentina diventa anche l'occasione per raccontare il suo grave infortunio, dal quale si rialza grazie all'incontro con un venditore di dischi buddhista in quel di Firenze. L'aver trascinato l'Italia in finale dei mondiali del 1994 diventa occasione per parlare delle conseguenze psicologiche di quel rigore sbagliato, non essendo riuscito il calciatore a mantenere una promessa fatta al padre da piccolo. L'approdo al Brescia, con il suo ultimo tentativo di partecipare ai mondiali del 2002 in Corea del Sud e Giappone, fa riflettere sulla sua fragilità, principalmente fisica, ma anche sulla stima che tutta Italia ha sempre avuto per lui.
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Da una parte la scelta di ridurre la lunghissima carriera di <i>Baggio</i> a tre soli eventi è coraggiosa e sicuramente paga nel raccontare l'uomo. Quello che sicuramente viene meno è l'aspetto sportivo, che forse è visto addirittura con una certa superficialità. Paradossalmente penso che "<b>Il Divin Codino</b>" possa essere apprezzato di più da chi non è interessato a conoscerne l'aspetto calcistico della vicenda, ma, di contro, una persona che non ha mai seguito il calcio in vita sua, difficilmente lo guarderà con interesse. In questo le semplificazioni sulla carriera calcistica di <i>Baggio</i> sono scelte sicuramente coraggiose proprio perchè ci troviamo davanti ad un lungometraggio diretto agli appassionati di calcio e che verrà fruito principalmente da loro, che però potrebbe essere apprezzato sicuramente di più da persone a cui l'aspetto calcistico interessa in maniera marginale.
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Dal punto di vista recitativo molto apprezzabile la performance del protagonista <b>Andrea Arcangeli</b>, che riesce a diventare <i>Roberto Baggio</i> nell'aspetto e anche nelle movenze in campo. A parte <b>Andrea Pennacchi</b>, che ha un ruolo centrale in tutte e tre le fasi narrate nel film, gli altri attori hanno quasi tutti un ruolo marginale: <b>Valentina Bellè</b> è spesso messa in disparte, ma c'è una scena in cui m'ha fatto sorridere tantissimo; <b>Antonio Zavatteri</b> funziona bene nei panni di <i>Arrigo Sacchi</i> risultando anche piuttosto antipatico, mi ha dato un po' le stesse sensazioni di quando vedevo il suo corrispettivo reale nei salotti sportivi, la voglia di dargli una badilata tra capo e collo, ecco. <b>Martufello</b> invece, uno dei re assoluti del trash italiano e della bassa recitazione è poco credibile nei panni di <i>Carlo Mazzone</i>, ma ancora di più è imperdonabile il non aver rifatto la scena della corsa sotto la curva dell'Atalanta gridando "<i>Li mortacci vostra!</i>", maturato tra l'altro grazie ad una tripletta di <i>Baggio</i>.
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Insomma, "<b>Il Divin Codino</b>" è sicuramente una di quelle pellicole che funziona molto di più sul piano emozionale piuttosto che su quello puramente cinematografico, su cui l'ho trovato talvolta un po' carente. Ho comunque trovato la visione piacevole e coinvolgente, soprattutto per quel che riguarda il racconto dell'uomo dietro allo sportivo che tutti conosciamo.
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe class="BLOG_video_class" allowfullscreen="" youtube-src-id="io2g20rkkxE" width="600" height="498" src="https://www.youtube.com/embed/io2g20rkkxE"></iframe></div>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-66233772473177020892021-06-08T01:00:00.005+02:002021-06-08T01:00:00.266+02:00Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin (2020)<div style="text-align: center;">
<b>USA 2020</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>The Trial of the Chicago 7</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Aaron+Sorkin">Aaron Sorkin</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Aaron Sorkin</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Yahya+Abdul-Mateen+II">Yahya Abdul-Mateen II</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sacha+Baron+Cohen">Sacha Baron Cohen</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Joseph+Gordon-Levitt">Joseph Gordon-Levitt</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Keaton">Michael Keaton</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Frank+Langella">Frank Langella</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=John+Carroll+Lynch">John Carroll Lynch</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Eddie+Redmayne">Eddie Redmayne</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Mark+Rylance">Mark Rylance</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alex+Sharp">Alex Sharp</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jeremy+Strong">Jeremy Strong</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Noah+Robbins">Noah Robbins</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Daniel+Flaherty">Daniel Flaherty</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ben+Shenkman">Ben Shenkman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kelvin+Harrison+Jr.">Kelvin Harrison Jr.</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Caitlin+FitzGerald">Caitlin FitzGerald</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Alice+Kremelberg">Alice Kremelberg</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=J.+C.+MacKenzie">J. C. MacKenzie</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=John+Doman">John Doman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Wayne+Duvall">Wayne Duvall</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Damian+Young">Damian Young</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=C.+J.+Wilson">C. J. Wilson</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>129 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Drammatico, Storico</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhdJM9ldoK0uzIEUwKtcQLG39ilVeJqGTFBSvK5AJKUsqZHWCDUpdU57m6fqehNpC2jQ-50cuq_ljqgzNLK0c9a9vLNB3vKTkElNgfxPQ5at_nM0RbwuiT24rbHXn9boSfIj7MOBaC-8o/s745/ilprocessoaichicago7.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="419" data-original-width="745" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhdJM9ldoK0uzIEUwKtcQLG39ilVeJqGTFBSvK5AJKUsqZHWCDUpdU57m6fqehNpC2jQ-50cuq_ljqgzNLK0c9a9vLNB3vKTkElNgfxPQ5at_nM0RbwuiT24rbHXn9boSfIj7MOBaC-8o/s600/ilprocessoaichicago7.jpg"/></a></div>
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Nel corso dell'ultimo anno e mezzo, per un motivo o per l'altro, ho diminuito in maniera abbastanza drastica sul numero di visioni cinematografiche e sul numero di post portati su queste pagine. Ho anche perso un po' quella specie di frenesia che mi portava a visionare il prima possibile quelle pellicole per cui nutrivo un certo interesse. Proprio per questo motivo è passato molto tempo tra l'uscita de "<b>Il processo ai Chicago 7</b>" e la mia visione, avvenuta solamente un paio di settimane fa. L'interessamento era principalmente dovuto alla regia di <b>Aaron Sorkin</b>, noto sceneggiatore di serie TV come "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2014/12/the-newsroom-stagione-3.html">The Newsroom</a></b>" o di film come "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2014/04/the-social-network-2010.html">The Social Network</a></b>", alla sua sola seconda esperienza dietro la macchina da presa dopo "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.it/2018/05/mollys-game-di-aaron-sorkin-2017.html">Molly's Game</a></b>". Anche in questo caso <b>Sorkin</b> figura nel doppio ruolo di regista e di sceneggiatore, circondandosi di un cast molto ampio e di buonissimo livello, tra cui si citano attori come <b>Eddie Redmayne</b>, <b>Joseph Gordon-Levitt</b>, <b>Sacha Baron Cohen</b>, <b>Michael Keaton</b> e <b>Mark Rylance</b>. Un ruolo molto importante per ciò a cui è legato il personaggio da lui interpretato è ricoperto da <b>Yahya Abdul-Mateen II</b>, che si è già visto in "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2019/04/noi-di-jordan-peele-2019.html">Noi</a></b>" e vedremo in diverse produzioni che usciranno nei prossimi mesi.
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Nell'Agosto del 1968 otto persone, dopo aver protestato durante la Convention Democratica di Chicago, vengono arrestate per aver provocato dei tafferugli. Cinque mesi dopo inizia il processo e tutti vengono accusati di aver incitato alla rivolta. Tutti gli imputati, tranne uno, <i>Bobby Seale</i>, vengono rappresentati da <i>William Kunstler</i> e <i>Leonard Weinglass</i>. Con l'avvocato di <i>Seale</i> ricoverato in ospedale, l'imputato si rifiuta ripetutamente di farsi rappresentare dai due rappresentanti della difesa e il processo si svolgerà in un clima in cui spesso e volentieri il giudice mostrerà, nei confronti degli imputati, un certo pregiudizio. Avverranno dunque macchinazioni e e angherie da parte del giudice, che renderanno il processo sempre più politico invece che giudiziario.
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Non ho mai nascosto nel corso della mia vita da spettatore quanto il peculiare marchio di fabbrica di <b>Aaron Sorkin</b> come sceneggiatore mi piaccia particolarmente: i suoi dialoghi sono fulminei, con una buona dose di umorismo, soprattutto ironico e lo spettatore non ha mai un momento di pausa in cui può distrarsi dalle parole dei protagonisti. La sua cifra stilistica viene rispettata anche ne "<b>Il processo ai Chicago 7</b>", con il regista che si trova sicuramente ancora più a suo agio nel portare in scena eventi di un processo, che seguono delle regole ben precise quando vengono portati su schermo: scambi di battute, testimonianze, monologhi, insomma è tanto importante il parlato in queste situazioni. Oltre alle scene processuali assume fondamentale importanza la caratterizzazione dei personaggi, che incarnano molto bene i sentimenti di protesta pacifici che invece vengono contestati dalle autorità.
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Questione a parte merita invece il personaggio di <i>Bobby Seale</i>, tra i fondatori dei <i>Black Panthers</i> e subito preso di mira dal giudice e dagli avvocati dell'accusa. Ingiustamente accusato di aver partecipato alla sommossa, anche se non presente nel luogo delle proteste, si renderà presto protagonista di oltraggi alla corte e continue interruzioni al processo, che porteranno dapprima il giudice a farlo legare e imbavagliare all'interno dell'aula di tribunale per poi, in un secondo momento, annullare il processo a suo carico e farlo celebrare separatamente dagli altri sette imputati. Ho apprezzato il tono con cui la narrazione è stata trattata, nonostante la serietà del tema trattato si lascia andare a qualche battuta piuttosto pungente e ironica, in cui viene ben ritratto il clima di vessazione a cui gli imputati furono sottoposti, principalmente per motivazioni politiche più che giudiziarie. Ho digerito meno la scena finale, secondo me fortemente retorica, che assumerebbe un senso solo nel momento in cui si fosse verificata veramente: una cosa simile si verificò in una fase del tutto diversa del processo, ma il giudice la interruppe subito e sicuramente a livello cinematografico è stata più efficace la scelta di <b>Sorkin</b>, semplicemente non sono riuscito io ad apprezzare del tutto la scelta.
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Candidato all'<b>Oscar</b> come miglior film quest'anno, "<b>Il processo ai Chicago 7</b>" è disponibile su <b>Netflix</b> ed è sicuramente una di quelle pellicole a cui dare un'opportunità: a livello tematico tratta di una storia a cui porre la giusta attenzione e serietà, mentre a livello cinematografico si dimostra una visione piacevole e carica di significati.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-11088819504616790832021-05-27T01:00:00.001+02:002021-05-27T01:00:00.283+02:00OSCARS BEST MOVIES - Eva contro Eva di Joseph L. Mankiewicz (1950)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDkM5s5o8t4y9aKpYHjCe0Ar4udoJBtc0AyCkqP-z_JO6iKrjvh97-J4NU7c2wlgXLoP7oiZ_Q664AxtjYIPc78OjgOamz7HHHzYFfcWbEL3eZ7om9Yx0OfIo-H5JJQJ7AecaaBxf1FPI/s1440/oscarrbanner.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="810" data-original-width="1440" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDkM5s5o8t4y9aKpYHjCe0Ar4udoJBtc0AyCkqP-z_JO6iKrjvh97-J4NU7c2wlgXLoP7oiZ_Q664AxtjYIPc78OjgOamz7HHHzYFfcWbEL3eZ7om9Yx0OfIo-H5JJQJ7AecaaBxf1FPI/s600/oscarrbanner.jpg"/></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b>USA 1950</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>All About Eve</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Joseph+L.+Mankiewicz">Joseph L. Mankiewicz</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Joseph L. Mankiewicz</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Bette+Davis">Bette Davis</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Anne+Baxter">Anne Baxter</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=George+Sanders">George Sanders</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Celeste+Holm">Celeste Holm</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gary+Merrill">Gary Merrill</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Hugh+Marlowe">Hugh Marlowe</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gregory+Ratoff">Gregory Ratoff</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Thelma+Ritter">Thelma Ritter</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Marilyn+Monroe">Marilyn Monroe</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Barbara+Bates">Barbara Bates</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Walter+Hampden">Walter Hampden</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>138 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Drammatico</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOVdpQ6_Ndzm8ucAPn9yE5mu1x8qTQEEOvETRRr-Sd2p6XVUbi9cnt_4CudvIpxXslOHOHz4awYiksvnDBlYvQj7MlGshF7LEO8XRa8u0K0Pq6atxk-J94vYUtnz2qRooowFZF4mJ-jnE/s1200/evacontroeva.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="600" data-original-height="1200" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOVdpQ6_Ndzm8ucAPn9yE5mu1x8qTQEEOvETRRr-Sd2p6XVUbi9cnt_4CudvIpxXslOHOHz4awYiksvnDBlYvQj7MlGshF7LEO8XRa8u0K0Pq6atxk-J94vYUtnz2qRooowFZF4mJ-jnE/s600/evacontroeva.jpg"/></a></div>
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Dopo aver terminato a fatica la carrellata dedicata agli anni quaranta, si entra nel decennio dei cinquanta per quanto riguarda <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/p/speciale-oscar-best-movies.html">le pellicole che hanno vinto l'<b>Oscar</b> come miglior film</a>, entrando, di diritto, nella storia del cinema, a prescindere dalla loro effettiva qualità artistica. Dopo aver salutato il decennio precedente (anche se il premio poi risale al 1950 come da prassi) con l'ottimo "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2021/05/oscars-best-movies-tutti-gli-uomini-del.html">Tutti gli uomini del re</a></b>", è tempo di dare il mio commento su un altro pezzo grosso della storia della settima arte, che però non avevo mai avuto l'occasione di vedere - anche perchè, per quanto possa essere un assiduo spettatore, il mio lavoro non ha a che fare con il cinema. Diretto da <b>Joseph L. Makiewicz</b>, grandissimo regista e sceneggiatore, "<b>Eva contro Eva</b>" vede come protagoniste assolute due attrici del calibro di <b>Bette Davis</b> e <b>Anne Baxter</b>, entrambe candidate all'<b>Oscar</b> come miglior attrici protagoniste, anche se poi non lo vinse nessuna delle due.
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<i>Eva Harrington</i>, ragazza giovane e attraente, si presenta, dopo averla seguita incessantemente, a <i>Margo Channing</i>, famosa diva di Broadway. Le grandi parole di ammirazione da parte della ragazza e una storia personale commovente impressionano <i>Margo</i>, che decide di assumerla come segretaria. <i>Eva</i> viene accolta molto bene anche da tutte le altre persone che ruotano attorno alla vita di <i>Margo</i>, che presto inizierà ad irritarsi delle sue continue attenzioni e ad ingelosirsi di quelle che <i>Bill</i>, il suo fidanzato, spesso rivolge alla stessa <i>Eva</i>. Presto <i>Eva</i>, che da sempre sogna di fare l'attrice, comincia ad insinuarsi sempre di più nella vita professionale di <i>Margo</i>, riuscendo anche ad ottenere di essere la sua sostituta nella sua piece teatrale più acclamata.
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Per quanto non mi sia mai venuto particolarmente facile parlare di quelle pellicole da tutti conosciute che io non sono mai riuscito a vedere, riconosco quanto questa rassegna che ho deciso senza alcun particolare motivo di fare mi stia facendo recuperare delle pellicole che meritano di essere viste almeno una volta nella vita. "<b>Eva contro Eva</b>" è una di quelle: uno di quei titoli che chiunque ha anche solo letto nella lista dei film da vedere, un titolo in cui sono presenti due grandi attrici che offrono due performance di altissimo livello. Due donne che hanno fatto la storia del cinema come <b>Bette Davis</b> e <b>Anne Baxter</b> che, a differenza della rivalità della prima con <b>Joan Crawford</b> - ben ritratta in "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.it/2018/04/i-fake-rewatch-di-non-ce-paragone-2-che.html">Che fine ha fatto Baby Jane?</a></b>" -, qui rivaleggiano solo nella finzione cinematografica, interpretando due personaggi ambigui, entrambi con un aspetto caratteriale negativo che viene evidenziato nel corso della narrazione.
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<i>Margo</i> è infatti una star viziata, abituata ad essere servita e riverita dai suoi assistenti ed acclamata dal suo pubblico. L'incontro con <i>Eva</i> la commuove, soprattutto per la storia personale della giovane che le è profondamente devota. Ma questa devozione, presto, sarà causa dei peggiori problemi per <i>Margo</i>, che con i suoi atteggiamenti, forse eccessivi, perderà la stima di molte delle persone che la circondano. Lo scontro tra due personaggi non del tutto positivi si concretizza anche dalla parte di <i>Eva</i>, che dietro all'assoluta devozione verso il suo idolo nasconde quella voglia di rivalsa, di notorietà, che è disposta ad ottenere a tutti i costi. I dialoghi tra le due risultano spesso pungenti e la storia è raccontata con un ritmo narrativo coinvolgente. Recuperando questo grande classico della storia del cinema continuo a capire sempre di più come i film che meritano per davvero, non invecchiano nemmeno di un giorno, anche se sono passati più di settant'anni dalla loro uscita nei cinema!
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-13655088980182449012021-05-25T01:00:00.001+02:002021-05-25T01:00:00.256+02:00Love and Monsters di Michael Matthews (2020)<div style="text-align: center;">
<b>USA, Canada 2020</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Love and Monsters</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Matthews">Michael Matthews</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Brian Duffield, Matthew Robinson</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Dylan+O%27Brien">Dylan O'Brien</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jessica+Henwick">Jessica Henwick</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Dan+Ewing">Dan Ewing</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ariana+Greenblatt">Ariana Greenblatt</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Rooker">Michael Rooker</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ellen+Hollman">Ellen Hollman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Melanie+Zanetti">Melanie Zanetti</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Damien+Garvey">Damien Garvey</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Bruce+Spence">Bruce Spence</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>109 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Fantascienza, Avventura</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdhcRayY3Mkd8YS8i0EeTFYPb1dHreofXfMrs5E-5pL2axu1orMvsKERoo6RZa7gCBCo4IgiW__W4QYn4vjGZ6EqGc_mPB-MYAZ93VEWkOqgloeCVNa-P6rvQ9IynMVvYfT_xZn7X-RnM/s512/loveandmonsters.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="288" data-original-width="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdhcRayY3Mkd8YS8i0EeTFYPb1dHreofXfMrs5E-5pL2axu1orMvsKERoo6RZa7gCBCo4IgiW__W4QYn4vjGZ6EqGc_mPB-MYAZ93VEWkOqgloeCVNa-P6rvQ9IynMVvYfT_xZn7X-RnM/s600/loveandmonsters.jpg"/></a></div>
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Datemi una storia dal sapore giovanile e degli insettoni giganti e io sarò uno spettatore mediamente contento. "<b>Love and Monsters</b>" è chiaro fin dal trailer ed è proprio questo che vuole vendere, quindi non ci sarebbe stato alcun modo per non riuscire a comprarmi. Disponibile sul catalogo di <b>Netflix</b> come produzione originale e candidato agli <b>Oscar</b> per i migliori effetti speciali, il film è diretto da <b>Michael Matthews</b>, al suo secondo lavoro dietro la macchina da presa dopo "<b>Five Fingers for Marseilles</b>". Per quanto riguarda invece il cast abbiamo invece <b>Dylan O'Brien</b> ad interpretare il protagonista - dopo l'esperienza nella saga di "<b>Maze Runner</b>" - mentre la coprotagonista è interpretata da <b>Jessica Henwick</b>, già vista in diverse produzioni televisive, anche importanti, ma pure in "<b>Star Wars: Il risveglio della Forza</b>". Ruolo secondario a livello di minutaggio anche per <b>Michael Rooker</b>, attore parecchio apprezzato da queste parti.
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Nel tentativo di colpire un meteorite in rotta di collisione con la Terra, vengono rilasciate nell'atmosfera delle sostanze chimiche e delle radiazioni che rendono il pianeta un luogo infestato da mostri. Tutti gli insetti che vivono nel mondo diventano così giganteschi. In questo contesto <i>Joel</i> e <i>Aimee</i>, in procinto di passare una serata romantica proprio la notte in cui furono sparati i missili che poi provocarono il disastro, restano in contatto radio dai bunker dove sono rifugiati da tempo. Con l'obiettivo di trovare la ragazza da lui amata e nonostante siano passati sette anni dall'ultimo momento in cui l'ha vista, <i>Joel</i> parte alla ricerca del bunker dove vive lei, nonostante sia una delle persone meno indicate per stare alla luce del sole, data la sua totale incapacità di combattere e di sopravvivere nel mondo dominato dai mostri.
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Partiamo subito da un presupposto: "<b>Love and Monsters</b>" è una di quelle pellicole che avrei tanto voluto vedere al cinema, con lo schermo e la sala giusta per godere di un'esperienza del genere. Sicuramente la visione sulla televisione di casa fa perdere un qualcosa alla pellicola, soprattutto a livello di spettacolarità. Al netto di ciò il film si rivela essere un divertente e scanzonato percorso di crescita del protagonista, prendendo ispirazione a piene mani da lavori come "<b>Benvenuti a Zombieland</b>" - palese in questo senso il modo in cui viene utilizzato lo humour, ma anche la lista di regole per sopravvivere -, ma risultando anche originale e intelligente a livello narrativo. Il percorso che intraprende <i>Joel</i> è graduale e giustamente il personaggio, dal momento in cui decide di staccarsi dal gruppo che lo ha sempre protetto, non può farcela da solo. Il primo passo verso la crescita è l'incontro con <i>Clyde</i> e <i>Dana</i>, rispettivamente padre che ha perso un figlio e ragazzina che ha perso i genitori, ormai esperti in sopravvivenza che hanno capito come vivere in superficie, sfruttando anche tutti quegli animali che, in qualche modo possono rivelarsi amichevoli. Poi c'è la parte di viaggio in solitaria, in cui il ragazzo ha preso coscienza, grazie agli insegnamenti dei due, delle proprie capacità e di come metterle in pratica. Infine c'è la vera e propria messa in pratica di questi insegnamenti, in un finale abbastanza lineare, ma estremamente coerente con quanto narrato in precedenza.
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Dilungarsi troppo per disquisire di "<b>Love and Monsters</b>" forse non è particolarmente utile. L'unica cosa che mi resta da fare, per chiudere con il mio consiglio cinematografico di oggi, è quello di dare un'opportunità ad una pellicola in cui ce n'è davvero per tutti i gusti: chi ama gli insettoni sarà soddisfatto, così come chi ha sempre apprezzato le storie di crescita, magari con un piglio un po' adolescenziale e con la giusta dose di humour. Non vi aspettate, ovviamente, di trovare nulla di rivoluzionario nel panorama cinematografico, però, sicuramente, se apprezzate un po' le cose scritte poco prima, troverete qualcosa di buono per assecondare il vostro gusto!
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-61729987912606896312021-05-18T01:00:00.002+02:002021-05-18T01:00:00.298+02:00Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins (2020)<div style="text-align: center;">
<b>USA 2020</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Wonder Woman 1984</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Patty+Jenkins">Patty Jenkins</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Patty Jenkins, Geoff Johns, David Callaham</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gal+Gadot">Gal Gadot</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Chris+Pine">Chris Pine</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kristen+Wiig">Kristen Wiig</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Pedro+Pascal">Pedro Pascal</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Connie+Nielsen">Connie Nielsen</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Robin+Wright">Robin Wright</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Natasha+Rothwell">Natasha Rothwell</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ravi+Patel">Ravi Patel</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Gabriella+Wilde">Gabriella Wilde</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Kristoffer+Polaha">Kristoffer Polaha</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Amr+Waked">Amr Waked</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Lynda+Carter">Lynda Carter</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Lilly+Aspell">Lilly Aspell</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>151 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Azione, Supereroi</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJQxFVQ79D5gtDxucFW15PGuLv3VBX_MtPdB7D6DUE8O6Bt6mRF94f7TYWBcbls9qV_OexB5O8Q9cGaImU1B4Ts8fDrRKsa4RwuwIe__w5W_uC6slA-wtc8jbUS8zxF1H3jpz41x-LeHI/s1280/wonderwoman1984.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJQxFVQ79D5gtDxucFW15PGuLv3VBX_MtPdB7D6DUE8O6Bt6mRF94f7TYWBcbls9qV_OexB5O8Q9cGaImU1B4Ts8fDrRKsa4RwuwIe__w5W_uC6slA-wtc8jbUS8zxF1H3jpz41x-LeHI/s600/wonderwoman1984.jpg"/></a></div>
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Ci sono diversi aspetti della mia vita per i quali ho una sorta di disturbo ossessivo compulsivo. Uno di questi riguarda le saghe o gli universi cinematografici: se una pellicola appartenente ad uno stesso filone mi piace particolarmente o comunque mi crea in qualche modo interesse, poi devo vederne tutti i film che ne fanno parte. É proprio il motivo per cui, con tutti i dubbi del caso e dopo non aver tanto disdegnato "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2017/06/wonder-woman-di-patty-jenkins-2017.html">Wonder Woman</a></b>", ho deciso di guardare, a noleggio, "<b>Wonder Woman 1984</b>", lungometraggio diretto da <b>Patty Jenkins</b> la cui uscita al cinema ha subito diversi rinvii a causa della pandemia. Ad interpretare la protagonista abbiamo ancora una volta, com'è ovvio che sia, <b>Gal Gadot</b>, mentre ritorna nel cast <b>Chris Pine</b> e si aggiungono volti come <b>Pedro Pascal</b> - tenete una parentesi aperta su di lui perchè ci torneremo - e <b>Kristen Wiig</b>
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Come il titolo lascia vagamente intuire, la trama si svolge nel 1984: <i>Diana Prince</i> lavora allo <i>Smithsonian Institute</i> di Washington, mentre esegue in segreto azioni eroiche nei panni di <i>Wonder Woman</i>. Nel suo stesso luogo di lavoro arriva anche <i>Barbara Ann Minerva</i>, da tempo invidiosa della bellezza e della forza di <i>Diana</i>, mai notata veramente dai colleghi. Le due vengono incaricate dall'FBI di indagare su degli oggetti rinvenuti durante una rapina sventata proprio dalla protagonista e notano che su uno di essi vi è un'iscrizione latina che promette di esaudire i desideri di chi la ha tra le mani. L'oggetto, la cosiddetta "<i>Pietra dei sogni</i>", è anche fortemente desiderato da <i>Max Lord</i>, uomo d'affari sull'orlo del fallimento che intratterrà una relazione proprio con <i>Barbara</i>, col fine di arrivare alla pietra e poter rimettere in sesto la sua carriera imprenditoriale.
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Ora, mi rendo subito conto di come quanto scritto sulla trama non sia particolarmente esaustivo per introdurre al meglio la vicenda, il problema è che, proprio come il film, per arrivare davvero al punto farei prima a raccontarlo tutto piuttosto che scegliere le parti della trama significative per arrivarvi. Andiamo però per gradi: questo "<b>Wonder Woman 1984</b>", forse, se lo avessi visto al cinema, non mi avrebbe fatto poi così schifo e forse avrei anche chiuso entrambi gli occhi davanti ad una trama parecchio stupida ed inconcludente. Però, causa pandemia, l'ho dovuto vedere a casa mia e il risultato è stato quello che è stato: la noia, la lentezza e l'idiozia. Come io sia arrivato a questa conclusione è presto detto: alla fine di due ore e mezza di pellicola che me ne sono sembrate almeno nove e in cui se la regista avesse deciso di girare un film completamente su sfondo nero con le sole immagini di <b>Gal Gadot</b> a scorrere sulla pellicola avrebbe certamente ottenuto un risultato migliore, quanto meno più interessante. Concediamo anche dello spazio a <b>Kristen Wiig</b> che comunque non è una brutta donna nemmeno lei. Ora, viste alcune scene che strizzano l'occhio allo spettatore giusto per far capire che volessero buttarci dentro anche quell'argomento - la donna forte, il ribellarsi alle violenze verbali, tutte cose sacrosante se inserite in un contesto sul quale lo spettatore possa riflettere, non se messe in un film con un faro puntato per farti capire che ne stai parlando -, mi rendo conto che l'idea della sola inquadratura su <b>Gal Gadot</b> non fosse proprio negli intenti della regista, ma se questo è ciò che rimane a me, a me girano anche un po' le scatole.
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Davanti ad una trama stupidissima ed inconcludente, la cui vera storia inizia dopo un'ora e mezza della sua durata, c'è un personaggio fondamentale per la storia, il principale antagonista della vicenda, <i>Max Lord</i>. O, come ho preferito chiamarlo io, <i>Olmo</i>! Ora, io ho una mente talmente malata che mi piace pensare che <b>Patty Jenkins</b>, grande ammiratrice di <b>Fabio De Luigi</b>, abbia ben pensato che il villain della storia dovesse, per il pubblico italiano, rivelarsi ridicolo. Per questo ha preso <b>Pedro Pascal</b>, attore dotato notoriamente di scarsissimo ego, e l'ha truccato proprio come <i>Olmo</i>. Immaginatevi io, grande ammiratore di <b>Fabio De Luigi</b> proprio come <b>Patty Jenkins</b>, vedo che il villain è Olmo con i capelli castani verso il biondo: come diavolo pensate che abbia fatto a prenderlo sul serio? Ovviamente non sono riuscito a farlo e ho trovato in questo un'ottima trovata comica per rendere la visione un pelino più interessante della sola presenza di <b>Gal Gadot</b> sullo schermo.
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Con "<b>Wonder Woman 1984</b>" ci troviamo davanti ad una pellicola innanzitutto eterna, che si prefigge l'obiettivo di parlare determinati argomenti trattando lo spettatore come un imbecille. Ci troviamo davanti ad una pellicola in cui ci vengono anticipati degli eventuali insegnamenti importanti per l'evoluzione del personaggio che poi non vengono assolutamente affrontati, facendo completamente perdere di significato, ad esempio, la lunghissima sequenza iniziale. Ecco, diciamo che ci troviamo davanti ad una pellicola per cui proprio no... non ci siamo, neanche per sbaglio.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-29575882672664507812021-05-14T01:00:00.001+02:002021-05-14T01:00:00.279+02:00Nightmare 3 - I guerrieri del sogno di Chuck Russell (1987)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6HKeROnrqauljGFhx3DcXS5tGmPwWXAdrbJpkjrUUFk-KI4TQbpPFtQb_3gziIZab9JEzXZM6lCgasf8TS_HHOZAUxPGUkz0x3lXIk0Rzv7-5zzmPMALYvBGJGITI9mDtoHTmvM2YPsQ/s1280/A+Nightmare+on+Non+c%2527%25C3%25A8+Paragone.png" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="600" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6HKeROnrqauljGFhx3DcXS5tGmPwWXAdrbJpkjrUUFk-KI4TQbpPFtQb_3gziIZab9JEzXZM6lCgasf8TS_HHOZAUxPGUkz0x3lXIk0Rzv7-5zzmPMALYvBGJGITI9mDtoHTmvM2YPsQ/s600/A+Nightmare+on+Non+c%2527%25C3%25A8+Paragone.png"/></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b>USA 1987</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>A Nightmare on Elm Street 3: Dream Warriors</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Chuck+Russell">Chuck Russell</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Wes Craven, Frank Darabont, Chuck Russell, Bruce Wagner</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Heather+Langenkamp">Heather Langenkamp</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Patricia+Arquette">Patricia Arquette</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Robert+Englund">Robert Englund</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Craig+Wasson">Craig Wasson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ken+Sagoes">Ken Sagoes</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Rodney+Eastman">Rodney Eastman</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jennifer+Rubin">Jennifer Rubin</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Bradley+Gregg">Bradley Gregg</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Ira+Heiden">Ira Heiden</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Penelope+Sudrow">Penelope Sudrow</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Paul+Kent">Paul Kent</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Priscilla+Pointer">Priscilla Pointer</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Laurence+Fishburne">Laurence Fishburne</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Clayton+Landey">Clayton Landey</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Stacey+Alden">Stacey Alden</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=John+Saxon">John Saxon</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Brooke+Bundy">Brooke Bundy</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Nan+Martin">Nan Martin</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Zsa+Zsa+Gabor">Zsa Zsa Gábor</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>96 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Horror</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8wFNr3j-UBvvlEzDwO8aEboaoQfC6gsFVYlVN5v9ARUY1ToydhlHDBJgoAyFe04pVQM-IfcnAVEem1qjrrH2zdHxgxNlV7WIxnYBvKijdFSSdklTriy7Dkct2ET_hgdYrAD_7D6kAeg/s498/nightmare3.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="600" data-original-height="498" data-original-width="341" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW8wFNr3j-UBvvlEzDwO8aEboaoQfC6gsFVYlVN5v9ARUY1ToydhlHDBJgoAyFe04pVQM-IfcnAVEem1qjrrH2zdHxgxNlV7WIxnYBvKijdFSSdklTriy7Dkct2ET_hgdYrAD_7D6kAeg/s600/nightmare3.jpg"/></a></div>
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Prosegue a passo spedito la <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/p/speciale-nightmare.html">rassegna dedicata a tutte le pellicole della saga di "<b>Nightmare</b>"</a> e, dopo aver parlato di "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2021/04/nightmare-dal-profondo-della-notte-di.html">Nightmare - Dal profondo della notte</a></b>" e di "<b><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/2021/05/nightmare-2-la-rivincita-di-jack.html">Nightmare 2 - La rivincita</a></b>", tocca ora a "<b>Nightmare 3 - I guerrieri del sogno</b>". Dopo il caposaldo che è stato per il cinema horror il primo capitolo e dopo l'uscita di scena di <b>Wes Craven</b> per il secondo - che a parte le atmosfere trovo abbastanza un film sbagliato -, il regista torna per questo terzo round, ma solo alla sceneggiatura. La regia è affidata a <b>Chuck Russell</b>, all'epoca al suo primo lungometraggio anche se negli anni seguenti ha girato qualche piccola chicca come "<b>Blob - Il fluido che uccide</b>" o "<b>The Mask - Da zero a mito</b>". Inoltre, per la seconda volta la saga di "<b>Nightmare</b>" si rivela un ottimo viatico per l'inizio di una carriera più che luminosa: prima <b>Johnny Depp</b>, ora una <b>Patricia Arquette</b> bellissima e giovanissima in una pellicola in cui ritorna anche <b>Heather Langenkamp</b> nello stesso ruolo che aveva interpretato precedentemente.
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<i>Kristen Parker</i>, dopo essere andata a dormire, ha un incubo in cui si trova all'interno di una casetta di cartapesta che stava costruendo. Al suo interno viene seguita da <i>Freddy Krueger</i>. La ragazza si sveglia e va in bagno a rinfrescarsi, convincendosi che si trattasse solo di un brutto incubo. <i>Freddy</i> però riappare, graffiandola ad un polso: la madre raggiunge dunque la ragazza in bagno e crede che abbia appena tentato il suicidio. <i>Kristen</i> viene dunque ricoverata all'ospedale psichiatrico "<i>Westin Hills</i>", dove incontra <i>Nancy Thompson</i>, da poco entrata a far parte dello staff della clinica. Presto la ragazza incontrerà altri ragazzi che fanno parte del reparto, ognuno con problemi legati al sonno e ognuno che prima o poi, nel corso della storia, incontrerà <i>Freddy</i> in uno dei suoi incubi.
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Come già anticipavo nella precedente recensione e anche all'inizio di questa, per quanto riguarda i miei gusti in fatto di cinema horror, con "<b>Nightmare 3 - I guerrieri del sogno</b>" e con il ritorno di <b>Wes Craven</b> nella fasi produttive della pellicola, la saga ritorna nei ranghi, sicuramente non raggiungendo i livelli di bellezza e di genialità di "<b>Nightmare - Dal profondo della notte</b>", ma comunque riuscendo a dare un senso alla vicenda e a dare un seguito sicuramente più coerente con quanto visto nel primo capitolo, piuttosto che quanto fatto nel secondo. Per quanto qui <i>Freddy Krueger</i> inizi ad intraprendere quel percorso che dal quarto film in poi lo farà diventare una macchietta comica, con la battuta - meglio se a sfondo sessuale - sempre pronta, il modo in cui viene costruito lo scenario dell'ospedale psichiatrico risulta affascinante e molto molto in linea con quello che è l'elemento fondante del personaggio: gli incubi. Ciò che si era perso nel capitolo precedente, facendo entrare <i>Freddy</i> nel mondo reale, qui lo si riconquista e in questo la pellicola risulta particolarmente riuscita.
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Come ogni seguito che si rispetta, questo terzo capitolo deve sottostare alle logiche di fare vedere di più allo spettatore, di essere più cruento e più sanguinario. Ecco che così il territorio in cui <i>Freddy Krueger</i> si muove diventa sempre più elaborato, sempre più rappresentativo della mente del gruppo di personaggi coinvolti, sempre più crudele, con omicidi che non si limitano a delle semplici coltellate, ma sono molto più costruiti proprio per attirare l'attenzione dello spettatore. É così che con questo terzo capitolo ne viene fuori quello che probabilmente è uno dei migliori seguiti di tutta la saga - sospendo il giudizio sul settimo, perchè me lo ricordo poco, ma me lo ricordo anche piuttosto geniale - che alza sicuramente il tiro per quanto riguarda l'efferatezza delle immagini, senza però dimenticarsi di mostrare una vicenda comunque ben costruita.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-32932958574970279302021-05-12T01:00:00.001+02:002021-05-12T01:00:00.232+02:00Mr. Nobody di Jaco Van Dormael<div style="text-align: center;">
<b>Belgio, Canada, Francia, Germania 2009</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Mr. Nobody</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jaco+Van+Dormael">Jaco Van Dormael</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Jaco Van Dormael</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Jared+Leto">Jared Leto</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sarah+Polley">Sarah Polley</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Diane+Kruger">Diane Kruger</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Linh+Dan+Pham">Linh Dan Pham</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Rhys+Ifans">Rhys Ifans</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Natasha+Little">Natasha Little</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Toby+Regbo">Toby Regbo</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Juno+Temple">Juno Temple</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Clare+Stone">Clare Stone</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Audrey+Giacomini">Audrey Giacomini</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Thomas+Byrne">Thomas Byrne</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Allan+Corduner">Allan Corduner</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Daniel+Mays">Daniel Mays</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>141 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Fantascienza, Drammatico</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPtV-OhdITGgyZUYOwZL62rvBbg3YNnzMxjwh2C_SJf7KvjBaRR7Dg9iyIK1lejjyi5EMa5S5J2ycRa5-1kpLFAdTdXoEop305MVGBjAZDn8ajnYGy2B0-wgeYBU3eZcjD3r1z6XbNzW4/s500/mrnobody.jpg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="500" data-original-width="338" height="600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPtV-OhdITGgyZUYOwZL62rvBbg3YNnzMxjwh2C_SJf7KvjBaRR7Dg9iyIK1lejjyi5EMa5S5J2ycRa5-1kpLFAdTdXoEop305MVGBjAZDn8ajnYGy2B0-wgeYBU3eZcjD3r1z6XbNzW4/s600/mrnobody.jpg" /></a></div>
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Spesso e volentieri quando decido di guardare un film in settimana la durata diventa una discriminante: non posso mettermi a guardare "<b>Ben Hur</b>" o "<b>Justice League</b>" una sera in cui so che il giorno dopo lavoro, a meno di non decidere di visionare la pellicola in diversi momenti, cosa che preferisco sempre evitare. Adocchiato già da molto tempo sul catalogo di <b>Netflix</b>, "<b>Mr. Nobody</b>" è uno di quei film che mi saltavano sempre all'occhio nel momento in cui decidevo di guardare qualcosa ad un orario troppo tardo per affrontare le due ore e venti della sua durata. L'unico modo, dunque, era quello di partire una sera già con l'idea di dare un'opportunità a questa pellicola, di cui avevo sentito parlare un gran bene, senza pensarci troppo su. Presentato nel 2009 alla <b>Mostra Internazionale del Cinema di Venezia</b>", "<b>Mr. Nobody</b>" è scritto e diretto da <b>Jaco Van Dormael</b>, all'epoca già regista de "<b>L'ottavo giorno</b>" - visto a scuola negli anni delle superiori - e successivamente di "<b>Dio esiste e vive a Bruxelles</b>", pellicola carina dalla quale mi sarei aspettato qualcosa di più quando la vidi. Il protagonista è interpretato da <b>Jared Leto</b>, mentre nel cast abbiamo anche nomi quali <b>Diane Kruger</b> e <b>Juno Temple</b>.
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Siamo nel 2092: <i>Nemo Nobody</i> è un uomo di 117 anni, l'ultimo rimasto sulla Terra che morirà di vecchiaia. L'umanità ha infatti da tempo conquistato l'immortalità grazie al progresso della scienza ed è molto curiosa riguardo all'imminente morte dell'uomo. L'attenzione dei media è tutta rivolta verso di lui e, grazie ad una serie di interviste, le persone possono conoscere quello che è stato della sua lunga vita e vivere assieme il momento della sua morte. Lo stesso <i>Nemo</i>, davanti ai giornalisti, dichiara di non ricordare nulla del suo vissuto e viene per questo aiutato da degli psicologi che si serviranno anche dell'ipnosi per indurlo a ricordare. Le storie che vengono narrate dall'uomo sono svariate e contraddittorie e nessuno riesce veramente a comprendere quale vita abbia veramente vissuto l'uomo nel corso dei suoi anni.
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Ho approcciato alla visione di "<b>Mr. Nobody</b>" senza sapere bene a cosa sarei andato incontro, l'unica cosa che sapevo era che la sua trama e le poche immagini viste nel traile di <b>Netflix</b> mi ispiravano abbastanza. Non sapevo, dunque, che mi sarei trovato davanti ad un film tanto complesso nella struttura narrativa, quanto affascinante per le tematiche che tratta. Attraverso i ricordi spezzettati e confusionari di <i>Nemo</i>, lo spettatore vede quella che è stata la sua vita, diventando in qualche modo partecipe di tutte le sue versioni. Il mondo futuristico in cui ci porta <b>Jaco Van Dormael</b> è visivamente molto bello e ha anche un non so che di distopico, ma sicuramente non è questo l'interesse del regista, che tiene molto di più a mostrare i passati di <i>Nemo</i>, esplorando varie tematiche filosofiche tra le quali l'effetto farfalla e la condizione di chi si trova davanti al dover compiere una scelta fondamentale per la propria vita.
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E' proprio quello della scelta il tema fondamentale di "<b>Mr. Nobody</b>" e da qui fino alla fine potrebbero esserci spoiler sul finale della pellicola. E' interessante vedere come tutte le storie apparentemente create da una mente confusa si rivelino in realtà essere le possibili vite di un bambino di nove anni che viene messo di fronte alla scelta se vivere con il padre o con la madre, in seguito al loro divorzio. Egli è così in grado di vedere entrambe le possibilità: prima di conoscerle non sa quale decisione prendere, una volta che invece le ha conosciute entrambe, altrettanto, non sa quale decisione prendere, optando per una terza via. Molto significativo e molto emozionante il modo in cui la cosa viene raccontata e quella che appariva come una narrazione non proprio lineare e semplice da seguire assume al termine della visione un significato che ho apprezzato davvero moltissimo.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-81409832052449950762021-05-11T01:00:00.000+02:002021-05-11T01:00:00.220+02:00Governance - Il prezzo del potere di Michael Zampino (2020)<div style="text-align: center;">
<b>Italia 2020</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Governance - Il prezzo del potere</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Michael+Zampino">Michael Zampino</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Michael Zampino</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Massimo+Popolizio">Massimo Popolizio</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Vinicio+Marchioni">Vinicio Marchioni</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Sarah+denis">Sarah Denys</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Claudio+Spadaro">Claudio Spadaro</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Maria+Cristina+Heller">Maria Cristina Heller</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>89 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Thriller</i><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBKRuVjFhPddMZ2BgH-H0vLhQwlCq4KGQN47Z-Qe2LKFliGsoZl9IXPAv9_DUD5H40pUYEtEiJzLkHf9872Hf9v-25kKcTCHUxeNU1_nw1t5rL6bsfvoO8MqxJYqkIMjLPpH4RGgWBXf8/s1200/governanceilprezzodelpotere.jpeg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="675" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBKRuVjFhPddMZ2BgH-H0vLhQwlCq4KGQN47Z-Qe2LKFliGsoZl9IXPAv9_DUD5H40pUYEtEiJzLkHf9872Hf9v-25kKcTCHUxeNU1_nw1t5rL6bsfvoO8MqxJYqkIMjLPpH4RGgWBXf8/s600/governanceilprezzodelpotere.jpeg" width="600" /></a></div>
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Ammetto che non sono poche le volte in cui un bel trailer attira le mie attenzioni, specialmente, soprattutto negli ultimi anni, quando si tratta di film italiani. É successo proprio guardando quei pochi minuti di presentazione dedicati a "<b>Governance - Il prezzo del potere</b>" in una inserzione sponsorizzata di Instagram. Presente sul catalogo di <b>Amazon Prime Video</b> - quando scriverò di nuovo "sono andato al cinema a vedere il film taldeitali, sarò un uomo molto più felice" -, la pellicola è diretta da <b>Michael Zampino</b>, regista italo-francese al suo primo lavoro da regista in un lungometraggio. Nel cast, invece, ci sono due nomi particolarmente apprezzati da queste parti per quanto riguarda la recitazione italiana degli ultimi anni: il protagonista è interpretato da <b>Massimo Popolizio</b> - che aveva interpretato <i>Mussolini</i> in "<a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.it/2018/03/sono-tornato-di-luca-miniero-2018.html"><b>Sono tornato</b></a>" e tanti altri ruoli nella sua carriera -, mentre un ruolo particolarmente importante è affidato a <b>Vinicio Marchioni</b>, il <i>Freddo</i> della serie "<b><a href="http://nonceparagonecinema.blogspot.it/2014/08/romanzo-criminale-la-serie-stagione-1.html">Romanzo criminale</a></b>", che da allora seguo sempre con particolare attenzione.
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<i>Renzo Petrucci</i> è il direttore generale di una potente multinazionale petrolifera. Nel corso della sua carriera ha sempre svolto il suo lavoro conducendo gli affari in maniera molto aggressiva, non facendosi mai scrupoli di nessun tipo. Coinvolto in un'inchiesta per corruzione, l'azienda, non volendo far fronte ad uno scandalo, decide di sostituirlo con <i>Viviane Parisi</i>, vogliosa di dare all'azienda una svolta green. Convinto che a incastrarlo nell'indagine sia stata proprio la <i>Parisi</i>, <i>Renzo</i> elabora un piano, assieme ad un amico che gli doveva un favore, per riprendersi il posto che secondo lui gli spetterebbe all'interno dell'azienda.
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Ho affrontato la visione di "<b>Governance - Il prezzo del potere</b>" in una di quelle serate in cui, non avendo di meglio da fare, ho cercato una visione che non fosse particolarmente impegnativa, sia in termini di durata, sia in termini di impegno mentale da investire. Per quanto riguarda questo aspetto, c'è da dire che la visione non è stata la più giusta possibile: quando cerco una pellicola di questo tipo, che poi si riveli bella o brutta, mi aspetto di ritrovarmi in qualche maniera coinvolto, cosa che con "<b>Governance</b>" non è accaduta. Lo schema narrativo non ha molto di nuovo, per quanto riguarda la costruzione di un thriller: assistiamo ad una scena introduttiva che catapulta subito lo spettatore in un punto cruciale per la vicenda, per poi vedere un lungo flashback che occupa circa la metà della durata della pellicola, spiegandoci cosa ci abbia portato a quella scena introduttiva. Uno schema che spesso e volentieri funziona e qui, pur riuscendo davvero a catturare la mia attenzione fin dall'inizio, è lo sviluppo del lungo flashback a non avermi convinto pienamente.
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Ho trovato infatti la narrazione della vicenda piuttosto appesantita da un ritmo un po' discontinuo e tendente un po' alla lentezza. Per quanto sia abbastanza apprezzabile lo stile registico e la recitazione dei due protagonisti, secondo me molto in parte per i ruoli affidatigli, è proprio la narrazione, per quanto riguarda i miei gusti non particolarmente coinvolgente, ad essere uno dei punti deboli della visione. Non ci troviamo davanti ad un lavoro brutto, anzi, a volte film fatti in questa maniera fanno bene al cinema nostrano, per il quale non esistono generi al di fuori del dramma e della commedia, ma ammetto che, guardando il trailer e leggendone la trama prima della visione, mi sarei aspettato decisamente di più. Un qualcosa che, insomma, non è mai arrivato per tutta la durata del film.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2385104961951416148.post-4692398659964911632021-05-07T01:00:00.001+02:002021-05-07T01:00:00.270+02:00Estraneo a bordo di Joe Penna (2021)<div style="text-align: center;">
<b>USA, Germania 2021</b><br />
<b>Titolo Originale:</b> <i>Stowaway</i><br />
<b>Regia:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Joe+Penna">Joe Penna</a></i><br />
<b>Sceneggiatura:</b> <i>Joe Penna, Ryan Morrison</i><br />
<b>Cast:</b> <i><a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Anna+Kendrick">Anna Kendrick</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Toni+Collette">Toni Collette</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Shamier+Anderson">Shamier Anderson</a>, <a href="https://nonceparagonecinema.blogspot.com/search?q=Daniel+Dae+Kim">Daniel Dae Kim</a></i><br />
<b>Durata:</b> <i>114 minuti</i><br />
<b>Genere:</b> <i>Fantascienza, Drammatico</i><br />
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<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF-bwyk6Stfo0N4-FXyj581s0zVQlOgRZOoktyif8vek-PVxbmkis-Q2a4djABYEUWa5SukfOz5cTy-SZv7DfqY8dElW-PFf62iu_Msp0KsraxXrJdhmhiZBxO7YCxnbFAelEgzMzrbNU/s600/estraneoabordo.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="600" data-original-height="600" data-original-width="405" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiF-bwyk6Stfo0N4-FXyj581s0zVQlOgRZOoktyif8vek-PVxbmkis-Q2a4djABYEUWa5SukfOz5cTy-SZv7DfqY8dElW-PFf62iu_Msp0KsraxXrJdhmhiZBxO7YCxnbFAelEgzMzrbNU/s600/estraneoabordo.jpg"/></a></div>
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Nel corso della mia vita da spettatore non c'è mai stato bisogno di tanto impegno per convincermi a guardare un film: basta non ripetermi milioni di volte al minuto di guardarlo - altrimenti ho una opposta reazione di rifiuto - e che si riesca ad attirare la mia attenzione. Per quanto riguarda "<b>Estraneo a bordo</b>" è stato ancora più facile, dato che è bastato parlarmi di una navicella spaziale in viaggio verso Marte per comprarmi. La pellicola, distribuita da <b>Netflix</b>, è diretta da <b>Joe Penna</b>, al suo secondo lungometraggio da regista dopo "<b>Arctic</b>". Nel cast invece solo quattro attori: una <b>Tony Collette</b> nei panni della capitana della navicella, poi <b>Anna Kendrick</b>, <b>Daniel Dae Kim</b> - il coreano di "<b>Lost</b>" - e infine <b>Shamier Anderson</b>.
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<i>Marina Bennet</i>, <i>Zoe Levenson</i> e <i>David Kim</i> sono rispettivamente comandante, ricercatrice medica e biologo nella missione <i>MTS-42</i> della compagnia <i>Hyperion</i>. Il viaggio, della durata totale di due anni, prevede lo sbarco dei tre uomini su Marte . Una volta riusciti ad attraccare ad una stazione orbitante, in modo da trovarsi per un periodo in condizioni di gravità artificiale, la comandante scopre in un'intercapedine sul soffitto un clandestino a bordo. Presto la donna scopre che il clandestino si trovava in corrispondenza del dispositivo per la sottrazione dell'anidride carbonica dall'aria della navicella, che ormai è irrimediabilmente rotto. Per i quattro a bordo la missione è compromessa, in quanto presto l'ossigeno finirà o sarà sufficiente solo per una parte di loro.
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Negli ultimi anni di visioni cinematografiche ho sempre particolarmente apprezzato quella che ho sempre impropriamente chiamato "fantascienza umana", quei particolari film di fantascienza in cui viene messa al centro l'umanità e le sue reazioni, piuttosto che il contesto fantascientifico che appunto, fa solo da sfondo alla vicenda. Per questo l'idea di una pellicola in cui tre persone rinchiuse in una navicella spaziale, un luogo terribilmente limitato per quanto riguarda spazio vitale e banalmente, per l'ossigeno, si trovano ad avere a che fare con un intruso l'avevo ritenuta davvero interessante. Il problema, per quanto mi riguarda, è però come il film si pone verso lo spettatore. Ho pensato diverse cose leggendo la trama e vedendo i trailer, che poi non mi sono ritrovato: pensavo ad esempio ad una specie di thriller in cui scoprire chi fosse l'estraneo a bordo, invece incredibilmente ai tre personaggi la cosa sembra non interessare, si fidano incredibilmente di lui nonostante sia uno sconosciuto e ho trovato la cosa profondamente irrealistica.
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Da un certo spunto di partenza si vuol tirare fuori un film drammatico che parli all'umanità? La cosa mi sta più che bene, il problema è che "<b>Estraneo a bordo</b>" mi ha dato l'impressione che mancassero dei passaggi narrativi che invece sono importanti per affrontare l'argomento. I tre della missione non sembrano chiedersi per nemmeno un secondo quanto sia strano avere una persona in più a bordo: pensare all'ossigeno che scarseggerà di lì a breve è cosa normale, più anormale è fidarsi ciecamente di uno che viene ritrovato all'interno di un condotto, per quanto fosse svenuto e ferito. Il risultato è che davanti alla scarsa credibilità di alcune reazioni, viene meno anche la naturalezza di quelle reazioni che invece sarebbero più comprensibili. Ci troviamo dunque davanti ad un film che purtroppo banalizza il tema della sopravvivenza, riducendolo, tra qualche immagine sicuramente spettacolare, ad una storia di sacrificio, che però, alla fine dei conti, finisce per non emozionare come probabilmente avrebbe dovuto fare negli intenti del regista.
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Imputo la mancata emozione principalmente al fatto di non essere riuscito ad affezionarmi praticamente a nessun personaggio per tutta la durata della visione: quando ci sono solo quattro persone in scena, ritengo che la cosa sia importantissima. Il regista vorrebbe farci provare empatia per tutti e quattro, ma in realtà nessuno di loro risulta veramente interessante a livello di sceneggiatura. Per il resto "<b>Estraneo a bordo</b>" potrebbe essere tranquillamente uno di quei film che riuscirà a farsi piacere, purtroppo, per quanto riguarda i miei gusti, non è riuscito a toccare nessuna mia corda ed è proprio per questo che penso di non essere riuscito ad apprezzarlo quasi per nulla.
</p>Alfonso Maiorinohttp://www.blogger.com/profile/16081206857056535703noreply@blogger.com1