Project X - Una festa che spacca
Lo avrò già ripetuto milioni e milioni di volte in articoli precedenti in cui parlavo di commedie, ma tanto vale ripeterlo una volta in più. La commedia e la comicità sono generi così tanto personali che non se ne può avere un giudizio assoluto, se una cosa fa ridere una persona potrebbe non farne ridere un'altra e così via (e come ho già detto anche negli altri articoli, non si può avere un giudizio assoluto sulla comicità tranne che su "I soliti idioti", che obiettivamente non fanno ridere). Ecco, a me i film di Todd Phillips, tutti quelli che ho visto tranne "Starsky e Hutch", fanno ridere in una maniera incredibile. Todd Phillips, per chiarezza, è il regista di quel successo assurdo di "Una notte da leoni" e di "Parto col folle". Per questo una commedia nello stile di Todd Phillips, che qui non figura come regista, ma come sceneggiatore, con me parte molto avvantaggiata.
USA 2012
Titolo Originale: Project X
Regia: Nima Nourizadeh
Cast: Jonathan Daniel Brown, Martin Klebba, Miles Teller, Eddie Hassell, Alexis Knapp, Peter Mackenzie, Kirby Bliss Blanton, Brendan Miller, Thomas Mann, Caitlin Dulany, Rob Evors
Genere: Commedia
Titolo Originale: Project X
Regia: Nima Nourizadeh
Cast: Jonathan Daniel Brown, Martin Klebba, Miles Teller, Eddie Hassell, Alexis Knapp, Peter Mackenzie, Kirby Bliss Blanton, Brendan Miller, Thomas Mann, Caitlin Dulany, Rob Evors
Genere: Commedia
La trama in breve: Tre studenti, assolutamente impopolari nella loro scuola, decidono di organizzare una festa di compleanno in casa di Thomas. I tre invitano chiunque e la festa è destinata a degenerare.
Premetterei che questo film è l'ideale intermezzo di "Una notte da leoni". Infatti mentre il famoso film di Phillips basa la sua comicità sul mistero su ciò che è accaduto in quella famosa notte e sulle sue conseguenze, qui quello che vediamo è proprio quello che accade durante i festeggiamenti. Un'evoluzione gigantesca da piccola festa di quartiere a guerriglia urbana rendono l'effetto comico molto più esilarante.
Il film cresce alla distanza, partendo abbastanza in sordina e aumentando intensità con l'andare dei minuti. Qui lo stile della ripresa in soggettiva molto simile al mockumentary funziona alla grande. Non vediamo mai chi sta dietro alla telecamera, se non in un'immagine riflessa da uno specchio, e lo sentiamo parlare soltanto due volte, tra l'altro in situazioni abbastanza da maniaco. Inquadrature comunque ottime, ottimo uso del rallenty in alcune scene.
Di scene davvero esilaranti ce ne sono abbastanza poche a dire la verità, le più divertenti sono sicuramente quelle in cui c'è il nano. La comicità non viene ottenuta in modo facile ma tutto il contributo viene dato dal crescendo assurdo che sia viene a creare durante tutta la festa.
Voto: 6,5
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