BACK IN 2016: Spectral di Nic Mathieu (2016)

USA 2016
Titolo Originale: Spectral
Regia: Nic Mathieu
Sceneggiatura: George Nolfi
Cast: James Badge Dale, Emily Mortimer, Max Martini, Bruce Greenwood, Clayne Crawford, Cory Hardrict, Louis Ozawa, Jimmy Akingbola, Dylan Smith, Philip Bulcock, Royce Pierreson, Ursula Parker, Mark O'Neal
Durata: 107 minuti
Genere: Azione, Fantascienza



Tra le moltissime produzioni di Netflix ho avuto certamente modo di apprezzare le serie TV, con le quali una delle più famose reti di streaming del mondo sta inanellando un successo - di critica e di pubblico - dopo l'altro. Con i film originali, invece, il mio rapporto è un po' più conflittuale: ancora non si è visto un lavoro davvero notevole, mentre qualcosa di carino come "Altruisti si diventa" o "Lui è tornato" si è visto. Fondamentalmente penso che ancora la rete non abbia i mezzi economici per girare dei film che possano davvero competere con i grandi colossi cinematografici, o anche con i lavori d'autore che man mano stanno ottenendo sempre più successo anche nel nostro paese, tant'è che finora i film peggiori che ho visto sulla rete si sono rivelati essere i due appartenenti al genere action e fantascienza. Uno di questi esempi è stato certamente "ARQ", una ciofeca di bassa lega, mentre l'altro è "Spectral", il film di cui parlo oggi e di cui, sappiate, ne parlerò abbastanza male.
"Spectral" d'altronde parte da un presupposto che potrebbe essere davvero carino, adatto per una serata ignorante in cui si sente il bisogno di pensare il meno possibile, ma lo sviluppa in una maniera banale e scontata, risolvendo poi l'intera vicenda in una maniera ad alto tasso di assurdità: insomma, la pellicola sin dall'inizio si presenta come un film di guerra, ma non è una guerra tra due schieramenti di soldati, quanto più che altro una guerra tra uno schieramento di soldati ed uno di spettri. O meglio, di qualcosa di non identificato - ma che verrà ben spiegato verso la fine del film con un clamoroso clichè già visto e rivisto in moltissimi altri film di questo tipo - che riesce ad uccidere chiunque semplicemente passandogli attraverso e che è visibile solamente grazie ad una telecamera speciale.
Come accaduto anche con la visione di "ARQ", l'altra ciofeca fantascientifica prodotta da Netflix, la regia di Nic Mathieu non risulta particolarmente di valore, così come la visione odora fortemente di basso budget tra l'altro usato particolarmente male: le scene d'azione sono prevalentemente realizzate con uno strano effetto rallenty - cosa che a me dà quasi sempre un sacco fastidio - mentre gli spettri umanoidi killer non riescono a far davvero paura e a risultare dei nemici credibili per lo spettatore. Le interpretazioni dei protagonisti, non certo dei grandi nomi, non sono poi all'altezza: purtroppo la scarsa qualità del film - che ha addirittura convinto la Universal a non distribuire la pellicola al cinema - la si vede anche dalla maniera quasi svogliata di recitare da parte di James Badge Dale, visto in moltissimi film e in altrettante serie TV senza mai entrare nel novero dei buoni attori, e di Emily Mortimer che invece avevo particolarmente apprezzato nella serie "The Newsroom", una delle serie televisive con più cuore viste nel corso degli ultimi anni.

Voto: 4

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