Remember di Atom Egoyan (2015)
Canada 2015
Titolo Originale: Remember
Regia: Atom Egoyan
Sceneggiatura: Benjamin August
Cast: Christopher Plummer, Bruno Ganz, Jürgen Prochnow, Heinz Lieven, Henry Czerny, Dean Norris, Martin Landau, Kim Roberts, Sofia Wells, Janet Porter, Peter DaCunha, Amanda Smith, Stefani Kimber, Jane Spidell, Amy Wainberg
Durata: 95 minuti
Genere: Thriller, Drammatico
Dopo un ciclo di proiezioni in cui purtroppo avevo già visto e recensito su questo blog tutti i film in programma, riprende l'esperienza del Cineforum a Vimodrone con un ciclo in cui, per fortuna del mio blog e mia, buona parte del film non li ho mai visti. Essendo poi la prima proiezione proprio lo scorso Venerdì 27 Gennaio, il giorno della Memoria, si è deciso di proiettare un film che fosse a tema con la giornata e la scelta è ricaduta su "Remember", film del regista armeno Atom Egoyan, scelto anche dalle insegnanti delle scuole medie del paese per essere proiettato in orario scolastico ai ragazzi. Il regista, non proprio conosciutissimo al grande pubblico se non per film abbastanza trascurabili come "Chloe - Tra seduzione e inganno" e "Devil's Knot - Fino a prova contraria", ha presentato il film alla 72° Mostra internazionale del Cinema di Venezia, ricevendo più che altro critiche positive, soprattutto grazie all'interpretazione offerta dall'attore protagonista, Christopher Plummer.
Come forse saprete, non amo particolarmente i film che parlano della Shoah, sicuramente un tema importantissimo per quel che riguarda la storia del ventesimo secolo, ma altrettanto angoscioso e devastante, per il quale spesso evito di vedermi, ogni anno, film che parlano del tema. Nell'ultimo periodo però, oltre ai film che escono nei cinema appositamente per questo giorno e che trattano il tema nella solita maniera, narrandoci la storia di qualche personaggio all'interno dei campi di sterminio, si sta iniziando a trattare la storia in una maniera diversa, che io gradisco sicuramente di più. Una maniera che spesso e volentieri si concentra sulla vendetta da parte di qualche sopravvissuto o sulla caccia a nazisti che si sono nascosti sotto false identità, il più delle volte assumendo quelle di prigionieri uccisi, per scampare alla legge e ai processi. Sono ormai pochi sia i sopravvissuti ai campi di sterminio, sia i nazisti ancora in vita, per questo "Remember" appare quasi come una pellicola inverosimile, eppure ha una sua potenza narrativa particolarmente spiccata.
La pellicola ci racconta la storia di Zev, un anziano ebreo affetto da demenza senile che, convinto da un amico che vive nel suo stesso ospizio, ma impossibilitato a muoversi, si mette sulle tracce del responsabile delle uccisioni delle loro famiglie, che ora vive in America sotto il falso nome di Rudy Kurlander. Da una parte il film lo si può catalogare come thriller, soprattutto per quel che riguarda la caccia da parte di Zev verso le quattro persone con quel nome negli Stati Uniti, dall'altra riesce in maniera convincente a narrarci il tema della sofferenza vissuta dalle vittime della Shoah senza essere eccessivamente didascalico e soprattutto narrandocela in un modo totalmente diverso. Forse "Remember" si può considerare il primo film - o almeno il primo film che ho visto - che parla della Shoah soprattutto dal punto di vista della memoria, la stessa che a Zev manca a causa della sua malattia e la stessa che diventa veramente importante nel finale che ribalta in maniera decisiva la situazione.
Non siamo però di certo davanti ad un film perfetto, ma sicuramente davanti ad un buon film con qualche difetto qua e là: appare abbastanza scontato lo svolgimento nella parte centrale della vicenda, d'altronde era chiaro fin dall'inizio che nella sua ricerca Zev si sarebbe scontrato prima con le tre persone sbagliate e poi, alla fine, con quella giusta - molto molto classico lo svolgimento da questo punto di vista -, così come alcuni passaggi mi sono sembrati abbastanza sbrigativi. Interessante però la decisione del regista di girare il film con una telecamera che seguisse il protagonista come se ci fosse uno spettatore che seguisse la sua vicenda, così come il passaggio in cui Zev incontra il terzo Kurlander, una scena in cui tra cani che abbaiano, sirene che suonano continuamente e bombe che esplodono sullo sfondo, si riesce quasi a respirare, pur non avendolo mai vissuto, il periodo tragico della Seconda Guerra Mondiale.
Voto: 7
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