The Fighters - Addestramento di vita (2014)

Francia 2014
Titolo Originale: Les Combattants
Regia: Thomas Cailley
Sceneggiatura: Thomas Cailley, Claude Le Pape
Cast: Adèle Haenel, Kévin Azaïs, Antoine Laurent, Brigitte Roüan, William Lebghil, Thibault Berducat, Nicolas Wanczycki, Frederic Pellegeay, Steve Tientcheu, Maxime Mège, Clément Allemand, Pascal Bernagaud, Léa Pelletant, Coumba Seck, Barbara Ayse
Durata: 98 minuti
Genere: Commedia

La trama in breve: Madeleine a Arnaud si conoscono in uno stand allestito sulla spiaggia dall'Esercito Francese: i due vengono scelti per lottare uno contro l'altra e lei ha la meglio. Presto si ritroveranno per via del lavoro di Arnaud e Madeleine, convinta di una catastrofe imminente, decide di arruolarsi con lui ad un corso estivo organizzato dall'esercito. Non convinti dell'effettiva utilità del corso, i due scapperanno nei boschi, per compiere da soli il proprio addestramento di sopravvivenza.

Fino a pochi anni fa non avevo un buon rapporto con il cinema francese. Lo vedevo un po' come un qualcosa di autocelebrativo, con la puzza sotto al naso e di incredibilmente noioso. Forse sarà stato il fatto che non sopportavo moltissimo i francesi, soprattutto dopo un paio di viaggi in cui chiedere un'informazione ad uno degli abitanti di quel bellissimo paese era un'impresa. Sicuramente sarò stato sfigato io e qualche persona gentile in Francia ci dovrà pure essere, ma è altamente improbabile trovarsi a parlare sempre e solo con degli stronzi. Ultimamente però, complice anche il fatto che non sono più tornato in Francia e che, in fin dei conti, con gli attori dei film non ci devo parlare, mi ci sono un po' avvicinato al cinema d'oltralpe e devo dire che, nel tempo, ho quasi sempre trovato delle bellissime sorprese.

"The Fighters", film pluripremiato e pluricanditato al Premio César, uscito in Italia ad Aprile del 2015 con quasi un anno di ritardo rispetto all'uscita originale (manco a dirlo), è uno degli ultimi film francesi in cui mi sono imbattuto. E, anche questa volta, il riscontro è stato sicuramente positivo. La bellezza della pellicola in fondo sta tutta nei suoi due protagonisti, i giovani Arnaud e Madeleine, interpretati rispettivamente da un buonissimo Kévin Azaïs, vincitore del Premio César come miglior promessa maschile e dalla vincitrice del Premio César come miglior attrice protagonista Adèle Haenel. Entrambi vivono una storia strana, una storia d'amore che viene ritratta in maniera molto delicata e soprattutto, grazie a Dio per una volta, per nulla mielosa.

Sarebbe anche stato difficile creare una storia d'amore mielosa, dato che i due protagonisti sembrano essere fissati con il mondo militare. Mentre Madeleine lo è perchè convinta di un'imminente catastrofe quasi della portata di un'Apocalisse e vuole essere pronta al devastante evento, Arnaud sembra più che altro farsi trascinare dalla presenza di lei, per cui prova sin dal primo momento una sorta di attrazione, nonostante caratterialmente sembri non convincerlo sin dall'inizio. Ed è proprio questo il più grande punto di forza della pellicola, ovvero nell'aver invertito quelli che sono gli stereotipi riguardo i generi: qui non è Arnaud ad essere il personaggio forte, ma Madeleine.

L'opera prima di Thomas Cailley funziona, funziona proprio a meraviglia, grazie ai suoi protagonisti, che imbastiscono per tutta la durata del film dialoghi interessanti e accattivanti, talvolta anche ironici e pungenti. Personaggi con i quali in qualche modo è anche facile empatizzare.

Voto: 7,5

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