The Accountant di Gavin O'Connor (2016)

USA 2016
Titolo Originale: The Accountant
Regia: Gavin O'Connor
Sceneggiatura: Bill Dubuque
Cast: Ben Affleck, Anna Kendrick, J. K. Simmons, Jon Bernthal, Jean Smart, Cynthia Addai-Robinson, Jeffrey Tambor, John Lithgow, Seth Lee, Robert C. Treveiler, Mary Kraft
Durata: 128 minuti
Genere: Thriller, Azione

Uscito la scorsa settimana nei cinema italiani, il nuovo film di Gavin O'Connor, già regista di "Jane Got a Gun" e un'altra manciata di film che non ho avuto modo di vedere, era stato accompagnato da una buona critica che lo aveva elogiato pur senza esagerare e soprattutto da buone speranze da parte mia, che ero desideroso di vedere un action thriller un po' diverso dal solito, ma soprattutto con un cast di tutto rispetto tra i quali a farla da padroni sarebbero stati un Ben Affleck abbastanza in forma negli ultimi anni, ma che alcuni non riescono ancora - per me abbastanza inspiegabilmente - a dargli credito come attore e una Anna Kendrick che ancora non ha dato la sua interpretazione della vita, ma per quel che riguarda commedie leggere e divertenti rimane sempre una mezza garanzia e il desiderio di vederla in un genere diverso era abbastanza alto. Poi oh, avrà pure un volto strano e non sarà una di quelle bellezze convenzionali a cui siamo abituati, però anche dal punto di vista estetico a me piace parecchio.

"The Accountant" ci narra la storia di Christian Wolff, genio della matematica interpretato dal già citato Ben Affleck, che lavora come contabile alla ZZZ Accounting a Plainfield dove si occupa segretamente di tenere i conti a numerose organizzazioni criminali che comunicano con lui tramite una persona misteriosa che viene chiamata "la Voce". Oltre a tutto ciò, grazie agli addestramenti del padre, militare di lunga data, è esperto in arti marziali e nell'uso delle armi, tecniche alle quali è stato addestrato assieme al fratello Braxton in seguito all'abbandono della madre. Quando però Dana Cummings, interpretata da Anna Kendrick, scopre delle strane anomalie nei conti dell'azienda, i due finiranno in una spirale di pericolosi eventi.

I presupposti per un buon thriller ci sono tutti, peccato il film si sviluppi attorno ad una sceneggiatura parecchio pretenziosa, che vuole affrontare più e più filoni narrativi non riuscendo ad incastrarli tra loro nel migliore dei modi. Per riuscire a mettere insieme l'infanzia del protagonista, la vita da contabile e quella da assassino del protagonista bisogna che i vari collegamenti tra i diversi filoni narrativi siano solidi e ben delineati ed è proprio lì che risiede quello che è l'errore fondamentale di un film che comunque a livello di intrattenimento risulta nella media, senza infamia e senza lode: nel momento in cui tutto appare un po' forzato, incastrato a forza come ad aver smussato gli angoli di un pezzo di un puzzle, la storia non risulta fluida e viene a meno il lavoro fatto a livello registico ed interpretativo.

Un peccato insomma che venga piuttosto sprecato un cast di ottimo livello con interpreti del calibro dei due protagonisti di cui ho già parlato, ma anche di personaggi secondari interpretati da volti del calibro di J. K. Simmons, Jeffrey Tambor e Jon Bernthal e una regia che dimostra di sapere il fatto suo soprattutto in alcune sequenza davvero interessanti. Ed anche la sceneggiatura, forse con meno ambizione o forse trovando dei punti di collegamento un po' più solidi - sono un po' le due facce della medaglia -, avrebbe potuto dare soddisfazioni.

Voto: 5,5

Commenti

  1. sono curioso, comunque quando esce in home video lo guarderò a tempo perso...

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  2. Ero veramente curiosa di vederlo però la trama per qualche motivo non mi convinceva, leggendo la tua review vedo che non ero l'unica. Comunque penso che debba vederlo.
    Tanti saluti,
    Flo

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