White Bird in a Blizzard di Gregg Araki (2014)

USA 2014
Titolo Originale: White Bird in a Blizzard
Regia: Gregg Araki
Sceneggiatura: Gregg Araki

Cast: Shailene Woodley, Eva Green, Christopher Meloni, Shiloh Fernandez, Jacob Artist, Angela Bassett, Gabourey Sidibe, Sheryl Lee, Dale Dickey, Hillman
Thomas Jane, Mark Indelicato, Ava Acres

Durata: 91 minuti
Genere: Drammatico

Capita a volte, quando non si sa quale film vedere in home video in una sera in cui la voglia di impegnarsi non è tantissima, di affidarsi all'istinto e di capire quanto questa caratteristica della specie umana non faccia proprio al caso mio: non sono un tipo istintivo e spesso e volentieri il mio istinto non mi aiuta o, ancora peggio, sbaglia completamente. Diciamo che nel caso del film di cui parlo oggi non siamo nella condizione peggiore: "White Bird in a Blizzard" diretto dal regista Gregg Araki e con protagonisti del calibro della bella e bravissima Shailene Woodley, attrice che ho imparato ad apprezzare grazie a film come "Paradiso amaro" o "Colpa delle stelle" mentre un po' meno per la saga di "Divergent", di Christopher Meloni, visto l'ultima volta in "Wet Hot American Summer: First Day of Camp" e poi mai più rivisto, e di Eva Green, attrice per cui nutro un'immensa stima e che attendo impazientemente di vedere all'opera in "Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali".

"White Bird in a Blizzard" narra la storia di Kat Connors, interpretata da Shailene Woodley, ragazza di diciassette anni che ha sempre vissuto la sua vita in una situazione di soffocamento e repressione emotiva a causa della madre Eve, interpretata da Eva Green. Quando quest'ultima scompare, la vita della ragazza sembra diventare improvvisamente più semplice, senza tutte quelle regole imposte dalla madre, insomma, inizia a sentirsi un po' più libera, e anche il padre Brock, interpretato da Christopher Meloni, non sembra risentire particolarmente a livello emotivo della scomparsa della moglie. La vita per i due continua e con il trascorrere del tempo per Kat, che nel frattempo è andata al college, arriva il momento di affrontare quale sia la verità che si nasconde dietro la scomparsa della figura materna in uno dei pochi periodi che trascorre a casa con il padre.

Con questo film Gregg Araki, regista che precedentemente non conoscevo per nulla, ci mostra in un modo piuttosto particolare quelli che sono i rapporti tra genitori e figli, soprattutto quando i primi mantengono un certo tipo di comportamento verso i secondi. Quella che inizialmente sembra essere, per Kat; una scomparsa quasi benefica, si rivelerà presto essere un peso insostenibile, quasi a dirci come, alla fine, i genitori potranno pure sbagliare nel modo di crescere i propri figli ma, in qualche modo, quando questi mancano, è difficile andare avanti. Il tema è caldo e complesso e si potrebbero affrontare discussioni lunghissime a riguardo, ma il regista pecca di superficialità dal momento in cui decide di non sviluppare la storia a dovere approfondendo maggiormente quelle che sono le emozioni sia della protagonista sia di chi le sta vicino, risolvendo il tutto con un finale che non mi è sembrato proprio necessario per l'economia della storia, ma per capire bene ciò di cui sto parlando, dovreste vedere il film e magari, come me, penserete che il tutto avrebbe avuto un effetto molto migliore se si fosse lasciato tutto in sospeso, piuttosto che risolvere la questione.

Insomma, "White Bird in a Blizzard" non è il film eccezionale che ci si potrebbe aspettare, ma non è nemmeno un buon film su tutti i fronti. Sarebbe però disonesto pensare di bocciare in toto la pellicola, che si regge molto sull'interpretazione della giovane Shailene Woodley che sta sempre di più dimostrando di essere in grado di offrire delle interpretazioni davvero valide e talvolta emozionanti, mentre spreca abbondantemente il contributo di Christopher Meloni, mentre quello di "Eva Green è piuttosto relativo, relegata ad un ruolo in qualche flashback in cui comunque se la cava più che bene.

Voto: 6

Commenti

  1. A me era piaciuto decisamente.
    Sarà forse stato per le tette di Shailene Woodley... :)

    RispondiElimina
  2. ero indeciso su questo titolo... e lo sono ancora! :-)

    RispondiElimina
  3. Un buon film, non il migliore di Araki... recupera i suoi precedenti, ti sorprenderanno ;)

    RispondiElimina

Posta un commento

Quando commentate ricordate che si sta pur sempre parlando di opinioni, quindi siate educati. Apprezzo sempre una punta di sarcasmo, sarò il primo a tentare di rispondervi a tono.

Non sono in cerca di prestiti ultravantaggiosi, ma sono ben disposto verso le donazioni spontanee!

Post popolari in questo blog

CHI BEN COMINCIA... #9 - Blindspot

xXx - Il ritorno di Xander Cage di D. J. Caruso (2017)

Spring Breakers - Una vacanza da sballo