Wild di Jean-Marc Valleé (2014)
USA 2014
Titolo Originale: Wild
Regia: Jean-Marc Valleé
Sceneggiatura: Nick Hornby
Cast: Reese Witherspoon, Laura Dern, Gaby Hoffmann, Michiel Huisman, Charles Baker, Keene McRae, Kevin Rankin, Thomas Sadoski, W. Earl Brown, Brian Van Holt, Nick Eversman, Cathryn de Prume, Cliff DeYoung, Mo McRae, Jan Hoag, J.D. Evermore, Leigh Parker, Evan O'Toole, Will Cuddy, Lorraine Bahr, Kevin Michael Moore, Jerry Carlton
Durata: 115 minuti
Genere: Drammatico
Prosegue la mia esperienza con il Cineforum di Vimodrone che, dopo la visione di "Remember" in occasione del Giorno della Memoria, ha proposto in sequenza due film di cui avevo già parlato su questo blog come "Perfetti sconosciuti" e "Youth - La giovinezza", che devo ammettere essermi piaciuto di più ad una seconda visione. Arriva però la visione di "Wild", pellicola di Jean-Marc Valleé, regista che ho avuto modo di apprezzare principalmente per "Dallas Buyers Club", valso l'Oscar a Matthew McConaughey e Jared Leto, e per il recente "Demolition - Amare e vivere", con uno dei miei attori preferiti, Jake Gyllenhaal.
Protagonista indiscussa di "Wild" - che per fortuna, pur non essendone molto diverso, non è "Into the Wild" che non so nemmeno bene perchè è un film che detesto... forse perchè la gente ne cita frasi che sembrano loro filosofiche senza sapere nè da dove provengano nè che cosa vogliano dire - è Reese Witherspoon, che interpreta Cheryl Strayed, una donna straziata dalla fine del suo matrimonio con Paul, dalla morte della madre e da problemi di dipendenza da eroina, che decide di intraprendere un viaggio in solitaria, a piedi, lungo il Pacific Crest Trail, uno dei percorsi di trekking più lunghi del mondo. Durante il suo percorso, nel quale incontrerà i personaggi più diversi tra di loro e con i quali dialogherà anche se per breve tempo, veniamo a conoscenza del suo passato e di cosa l'abbia spinta a riprendere in mano la sua vita in quel modo.
Un denominatore comune dei film che ho visto di Jean-Marc Valleé è proprio il rapporto che hanno le persone con la propria vita, una sorta di ricerca di riscatto da parte dei suoi protagonisti. Se in "Dallas Buyers Club" si narrava la lotta del protagonista contro l'AIDS per sopravvivere il più a lungo possibile e in "Demolition - Amare e vivere" il protagonista doveva trovare una ragione per andare avanti dopo aver perso la moglie in un tragico incidente, anche qui il tema del riprendere in mano la propria vita dopo una serie di tragedie personali appare ben evidente. Ma, soprattutto, trattato in una maniera che non risulta eccessivamente pesante per lo spettatore che, anzi, rimane facilmente affascinato dalla tenacia di questa donna che, anche per colpa sua, ne ha passate tantissime e anche molto brutte, ma ha il desiderio di ricominciare e di migliorarsi.
Seguiamo Reese Witherspoon in tutto il suo viaggio, ma la seguiamo anche in quella che è stata la sua vita precedente a quel viaggio, una vita che, complice la solitudine, si ripresenta nella sua mente senza che agli eventi passati venga dato un ordine ben preciso, insomma dei ricordi sparsi che l'hanno segnata nel profondo. E meritatissimi anche gli elogi per l'attrice protagonista, che recita in maniera solida anche se magari una performance forse eccessivamente esaltata soprattutto per il fatto di aver retto il film praticamente in solitaria, dato che lei è l'unica protagonista e non ci sono dei veri comprimari all'interno del film.
Voto: 7+
Reese witherspoon è un'ottima attrice, detto ciò il film non lo avevo trovato granchè. Pretenzioso principalmente. Però comunque adatto alla logica del cineforum!
RispondiEliminaMigliore di Into the wild questo Wild lo è sicuramente, anche se non mi ha proprio entusiasmato, anzi, se non fosse per Reese non avrebbe neanche raggiunto la sufficienza ;)
RispondiEliminaIo ho adorato Into the Wild... che dici, mi piacerà anche questo? :)
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