LE SERIE TV DI APRILE, MAGGIO E GIUGNO

Dopo un po' di tempo torna la solita rubrica di recap sulle serie televisive che ho guardato ultimamente. Il mio rapporto verso questo tipo di prodotti sta per qualche motivo scemando, forse perchè per seguire una serie mi ci vuole una costanza che in questo momento, per vari motivi, non riesco a mantenere, se non mentre mi alleno, seguendole quindi non con la massima attenzione. Di seguito quelle che ho visto nel corso di questo secondo trimestre del 2021, ovviamente quelle che non ho seguito distrattamente mentre sputavo sangue e sudore nel piccolo angolo palestra che ho allestito in casa mia!

Boardwalk Empire - Stagione 1

Avevo provato qualche anno fa a cominciare la visione di "Boardwalk Empire" e dopo una prima stagione che all'epoca non avevo ritenuto particolarmente entusiasmante, mi ero fermato intorno a metà della seconda. Non so se sia la serie ad essere un po' troppo pretenziosa o se sono io che, invece, con la serialità sto iniziando ad avere un rapporto diverso, molto più legato all'aspetto dell'intrattenimento piuttosto che alla qualità vera e propria, ma la mia opinione sul primo ciclo di episodi non è poi tanto diversa. A livello di regia e di sceneggiatura non c'è proprio nulla da dire, la serie prodotta da Martin Scorsese è stato, all'epoca e sotto questi aspetti, tra i migliori in circolazione. É però il ritmo ad essere davvero complicato da assimilare e se a ciò si aggiunge un parco di personaggi con cui è praticamente impossibile empatizzare, si capisce bene il perchè la mia reazione alla visione di questa serie risulti particolarmente fredda. I pochi personaggi universalmente buoni all'interno della storia non sono particolarmente sviluppati, mentre sia chi sta dalla parte della legge, sia chi sta contro non mostra quasi mai dei segni tangibili di umanità, c'è sempre una grossa cattiveria e opportunismo nei gesti di ognuno di loro.
Stavolta però la volontà è quella di arrivare fino al termine della visione della serie, motivo per cui, con la seconda stagione - di cui si parlerà poco sotto - le cose sono un po' migliorate!

Boardwalk Empire - Stagione 2

Con il primo ciclo di episodi di "Boardwalk Empire" ho trovato più o meno quegli stessi punti di debolezza che, qualche anno fa, non mi avevano permesso di affezionarmi ad una delle serie più amate e chiacchierate dal pubblico nello scorso decennio. Con la seconda stagione, che al tempo avevo seguito distrattamente e abbandonata verso la metà, le cose migliorano: il gruppo di persone attorno al protagonista Nucky Thompson si sgretola ed iniziano a crearsi quei meccanismi per cui, alcune persone a lui vicine, iniziano a pensare al tradimento. Il colpo davvero interessante arriva però sul finire di questa seconda tornata, con la morte del personaggio che nel corso di tutti gli episodi era stato presentato come uno dei più importanti alleati di Nucky prima e come uno dei principali traditori poi. Una morte inaspettata di un personaggio che era abbastanza centrale per la vicenda e che, ben prima che il pubblico si facesse le pippe sulle morti inaspettate di "Game of Thrones", aveva in qualche modo anticipato la tendenza di far fuori il personaggio importante - anche perchè, dire "il più amato", con certi soggetti, è un po' complesso.

The Alienist: L'angelo delle tenebre - Stagione 2

Episodi: 8
Creatore: Caleb Carr
Rete Americana: TNT
Rete Italiana: Netflix
Cast: Daniel Brühl, Luke Evans, Brian Geraghty, Robert Ray Wisdom, Douglas Smith, Matthew Shear, Q'orianka Kilcher, Matt Lintz, Dakota Fanning
Genere: Thriller

"The Alienist" non è una serie antologica in senso stretto. É più che altro una di quelle serie un po' vecchio stampo in cui i personaggi sono sempre gli stessi nel corso delle stagioni e subiscono una qualsivoglia evoluzione psicologica, che però devono risolvere un caso "di stagione", tali da poter considerare ogni ciclo di episodi, in qualche modo, autoconclusivo. Con "The Alienist: L'angelo del male" la questione è un po' questa: di certo non si conosceranno a fondo i personaggi, introdotti nel corso della prima stagione, ma il caso investigativo lo si può seguire senza problemi, in quanto completamente slegato rispetto a quello esplorato nella prima tornata di episodi. Considerando che, per quanto riguarda questa particolare serie televisiva, molto più che l'evoluzione dei personaggi ad interessarmi erano i casi investigativi, c'è da dire che in questa seconda stagione ho sentito, in qualche modo, un calo di interesse rispetto al caso presentato nella prima. Si ha sempre in qualche modo a che fare con omicidi legati a condizioni psichiatriche però in qualche modo la componente investigativa mi ha coinvolto di meno, in una stagione in cui è stata prediletta la parte relativa all'evoluzione dei personaggi, che invece ho sempre ritenuto, in questo caso particolare, la meno interessante.

American Gods - Stagione 3

Episodi: 10
Creatore: Bryan Fuller, Michael Green
Rete Americana: Starz
Rete Italiana: Amazon Prime Video
Cast: Ricky Whittle, Emily Browning, Crispin Glover, Bruce Langley, Yetide Badaki, Ian McShane, Lela Loren
Genere: Fantastico

"American Gods" è un romanzo ad altissimo tasso di genio scritto da Neil Gaiman. La prima stagione della serie TV tratta da esso mi aveva fatto letteralmente innamorare, mentre la seconda invece m'aveva annoiato abbastanza. Con la ho trovato che le cose fossero migliorate parecchio. Innanzitutto ci si avvia verso la conclusione della vicenda, con il rapporto tra Shadow e Wednesday che diventa man mano più interessante. Un ruolo importantissimo è riservato a Laura Moon, sempre interpretata dalla splendida Emily Browning, protagonista anche di uno spettacolare viaggio in Purgatorio. La trama inizia a diventare interessantissima, anche se forse un po' troppo spazio viene dato alla vicenda secondaria piuttosto che alle dinamiche tra i due protagonisti, così come dal punto di vista registico la serie mantiene sempre lo stesso stile, con sangue che scorre e una fotografia scura e cupa, ad aumentarne il fascino. In attesa della conclusione della storia, una terza stagione godibilissima!

Anna

Episodi: 6
Creatore: Niccolò Ammaniti
Rete Italiana: Sky Box Sets, Now
Cast: Giulia Dragotto, Alessandro Pecorella, Elena Lietti, Roberta Mattei, Giovanni Mavilla, Clara Tramontano, Viviana Mocciaro, Nicola Mangano
Genere: Drammatico

La precedente miniserie diretta da Niccolò Ammaniti, "Il miracolo", per quanto mi fosse piaciuta, era risultata di difficile comprensione. Con "Anna", ambientata in seguito ad una pandemia avvenuta nel 2020 - che per caso quando l'autore ha scritto il libro sapesse qualcosa? - che ha spazzato via tutta la popolazione al di sopra dei sedici anni, le cose sono decisamente meno criptiche, pur riconoscendosi lo stile che aveva contraddistinto l'autore e regista nella sua prima opera audiovisiva. "Anna" è una serie fatta da protagonisti giovanissimi, tra cui spicca una interessante Giulia Dragotto, che però mostrano una cattiveria molto tipica di come il mondo adulto viene spesso ritratto al cinema. Prendendo ispirazione da opere come "Il signore delle mosche", gli episodi più interessanti sono quelli ambientati all'interno di quella specie di comunità istituita da Angelica, ragazzina in cui pian piano la malattia si sta manifestando. "Anna" risulta dunque essere una serie intrigante e coinvolgente, dal buon ritmo narrativo, che ho particolarmente apprezzato dal primo all'ultimo episodio.

Snowpiercer - Stagione 1

Episodi: 10
Creatore: Graeme Manson
Rete Americana: TNT
Rete Italiana: Netflix
Cast: Jennifer Connelly, Daveed Diggs, Katie McGuinness, Mickey Sumner, Alison Wright, Lena Hall, Iddo Goldberg, Roberto Urbina, Susan Park, Sheila Vand, Sam Otto, Annalise Basso, Steven Ogg
Genere: Drammatico

Eccoci davanti ad un'altra serie televisiva che avevo iniziato e poi abbandonato. I primi episodi di "CSI: Treno" - non me ne voglia Cassidy de "La bara volante" per la citazione - mi avevano presto annoiato, convincendomi ad abbandonare la visione. Ho ripreso dall'inizio, ho superato quei primi episodi un po' noiosi e mi sono trovato davanti ad una serie televisiva che sa assolutamente il fatto suo, con le ultime puntate - principalmente quelle che vanno dalla settima alla decima - che si rivelano davvero spettacolari. Jennifer Connelly è sempre uno spettacolo, sia dal punto di vista visivo sia da quello della recitazione e il suo personaggio, quello di Melanie è interessantissimo a livello psicologico. Un po' meno riuscito per i miei gusti quello di Layton, che paga il fatto di essere un semplice detective un po' rivoluzionario, senza troppo da offrire a livello psicologico se non l'amore per due donne, una che vive con lui nel fondo e un'altra che invece ha trovato lavoro più avanti nel treno. I meccanismi sono riconosciuti, anche grazie al film di Bong Joon-ho, anche se la serie si concentra maggiormente sullo spiegare una rivoluzione e una società consolidata piuttosto che criticare la divisione in classi come faceva egregiamente il film, ambientato anni dopo gli eventi della serie.

Snowpiercer - Stagione 2

Episodi: 10
Creatore: Graeme Manson
Rete Americana: TNT
Rete Italiana: Netflix
Cast: Jennifer Connelly, Daveed Diggs, Katie McGuinness, Mickey Sumner, Alison Wright, Rowan Blanchard, Sean Bean, Sasha Frolova
Genere: Drammatico

Con l'entrata in scena di Wilford, dato per morto e scomparso durante tutta la prima stagione, la serie prende una piega diversa, quella della lotta tra due fazioni: quella che ormai da tempo segue Layton, nello Snowpiercer, e quella fedele a Wilford, nel treno chiamato "Big Alice" che al termine della stagione precedente aggancia in coda il suo fratello maggiore. Una seconda stagione che rappresenta, secondo la mia opinione, un passo indietro rispetto alla prima dal punto di vista del coinvolgimento, ma che ci presenta un Wilford spietato e vero antagonista della vicenda, proprio come ci era stato presentato dalle parole di Melanie. Risultano però decisamente meno interessanti rispetto alla prima stagione le dinamiche che si vengono a creare all'interno del treno, con l'unico momento davvero memorabile che avviene negli ultimi episodi, con la società governata democraticamente da Layton che riconosce il fallimento della democrazia in favore del controllo imposto da Wilford, che diventerà presto comandante - e unico governante - della società che vedremo nel film, ma anche nelle prossime stagioni.

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