Scusa, mi piace tuo padre (2011)
Titolo Originale: The Oranges
Regia: Julian Farino
Sceneggiatura: Ian Helfer, Jay Reiss
Cast: Hugh Laurie, Leighton Meester, Catherine Keener, Adam Brody, Alia Shawkat, Oliver Platt, Allison Janney, Sam Rosen, Aya Cash
Durata: 90 minuti
Genere: Commedia
La trama in breve: Nel sobborgo di Orange Drive, periferia di New York, due famiglie, gli Ostroff e i Willing, vivono una di fronte all'altra. Quando Nina Ostroff, alla fine di una relazione amorosa torna a casa, intraprende una relazione con il capofamiglia dei Willing, gettando scompiglio nelle due famiglie e nel rapporto di amicizia che le lega.
Circa due anni e mezzo fa aprivo questo blog. Pochi mesi dopo avevo deciso di iniziare a scrivere un articolo settimanale sulle uscite al cinema del weekend, parlando di interessi, aspettative riguardo ai film in uscita e svelando se avrei visto o meno un film. La rubrica l'ho poi abbandonata perchè non mi soddisfaceva pienamente, ma ricordo di aver avuto una buona impressione a priori riguardo la pellicola che sto per recensire. In realtà poi, per un motivo o per l'altro, non sono comunque riuscito a vederlo, ritrovandomi in questo periodo di ponti a vedermelo in televisione.
Invece che partire dalla storia e dalla sua narrazione stavolta voglio partire dai protagonisti: dal punto di vista maschile ci sono ben due attori che sono entrati nell'immaginario collettivo grazie a due personaggi di serie televisive e che secondo me difficilmente riusciranno a scollarsi di dosso quel personaggio. Il primo è Hugh Laurie, il famosissimo Dottor House, che qui interpreta il FILF (Father I'd Like to Fuck... non io, sia chiaro) della situazione; il secondo è Adam Brody, il Seth Coen della serie "The O.C." che non è mai riuscito a far decollare la sua carriera. I loro due personaggi sono anche padre e figlio. Dal punto di vista femminile abbiamo invece una bellina Leighton Meester che è stata vista da chi guardava Gossip Girl (anche in questo caso non io) e Alia Shawkat, fino ad allora non molto famosa e con pochi ruoli all'attivo.
A dirla tutta questo film ha un sacco di problemi, ma su tutti mi piace evidenziarne in maniera particolare due: in primo luogo si tratta di una commedia che non ti strappa il sorriso manco per sbaglio, in secondo luogo è un'americanata buonista all'ennesima potenza. Troppo buonista! A rendere questi difetti fastidiosi sono proprio loro, Adam Brody e Hugh Laurie. Troppo abituati a vederli il primo in un ruolo in cui spiccava la sua ironia e comicità spontanea, mentre il secondo nel ruolo del burbero, misogino e giusto un filo stronzo. Stona moltssimo in questa commedia vederli tanto buoni e carini carucci. Risulta quasi fastidioso.
Abbiamo dunque una pellicola che si avvale di un buon cast televisivo, che di solito è un buon modo per avere successo, visto che molti telespettatori si affezionano anche agli attori protagonisti delle serie tv preferite, che però non sfrutta a dovere il loro potenziale. Si avvale tra l'altro di una sceneggiatura e di una regia piuttosto discutibili in cui, la cosa che mi dà più fastidio, alla fine tutti chiedono perdono e tutti si vogliono più bene di prima. Il che non è per nulla logico: perchè il mio migliore amico si è portato a letto mia figlia con chissà quanti anni di differenza, mio marito mi tradisce con una poco più che ventenne, mio padre si innamora della donna che amo! NON E' POSSIBILE PRATICARE IL VOLEMOSE BBENE DOPO TUTTO QUESTO! NON E' POSSIBILE!!!
Voto: 4
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