CINEMA IN PILLOLE #17 - Cube - Il cubo di Vincenzo Natali (1997), Il cubo 2 - Hypercube Andrzej Sekuła (2002), Cube Zero di Ernie Barbarash (2004)
Torna, ormai in maniera totalmente saltuaria, la rubrica dedicata alle brevi recensioni di quei film per cui non sarei in grado di scrivere una recensione completa ed esaustiva. Questa volta tocca ad una trilogia canadese uscita nei cinema tra il 1997 e il 2004 e che, soprattutto nei primi due capitoli, ha ottenuto un buon successo di pubblico e critica.
Cube - Il cubo
Canada 1997
Titolo Originale: Cube
Regia: Vincenzo Natali
Sceneggiatura: Vincenzo Natali, André Bijelic, Graeme Manson
Cast: Nicole de Boer, Nicky Guadagni, David Hewlett, Andrew Miller, Julian Richings, Wayne Robson, Maurice Dean Wint
Durata: 85 minuti
Genere: Thriller
E' stato su consiglio di un paio di colleghi che ho deciso di guardarmi "Cube - il cubo", film che in fin dei conti mi è piaciuto parecchio, non fosse per il titolo italiano a prova di idioti che non sanno che "cube" vuol dire "cubo". Un thriller vecchio stampo e pregno di tensione che pone i protagonisti al centro di un esperimento di cui lo spettatore non è a conoscenza e non ne verrà mai, se non, parzialmente, nei capitoli successivi della trilogia. La pellicola, che si districa sapientemente tra enigmi matematici e trappole ad altissima tensione, ha anche il merito di saper rinchiudere, all'interno di uno spazio decisamente ristretto, sei personaggi i cui caratteri e capacità, decisamente diversi tra di loro, si incastrano molto bene, rappresentando, nel loro piccolo, uno spaccato interessante dell'umanità.
Voto: 7,5
Il cubo 2 - Hypercube
Canada 2002
Titolo Originale: Cube 2: Hypercube
Regia: Andrzej Sekuła
Sceneggiatura: Sean Hood
Cast: Kari Matchett, Geraint Wyn Davies, Grace Lynn Kung, Matthew Ferguson, Neil Crone, Barbara Gordon, Lindsey Connell, Greer Kent, Bruce Gray, Philip Akin, Paul Robbins, Andrew Scorer
Durata: 95 minuti
Genere: Thriller, Fantascienza
Così come accennato nella saga di "Scream" i sequel seguono degli schemi ben precisi, che portano quasi sempre ad un'amplificazione di ciò che era accaduto nel primo film. Qui abbiamo una storia diversa, con personaggi differenti, ma più o meno con lo stesso canovaccio presente nella pellicola precedente. La differenza sostanziale, ovviamente, sta nel fatto che i personaggi che conosciamo nel corso del film sono intrappolati in un ipercubo, o un tesseratto - il tesseratto non è un toporagno ma è un cubo in quattro dimensioni, non ho detto parolacce... -, che oltre a muoversi nello spazio, è in grado di spostarsi nel tempo. Ogni stanza infatti segue delle regole temporali ben precise che non sono quelle che conosciamo in questo Universo. "Il cubo 2 - Hypercube" forse non avrà l'originalità che caratterizzava il suo predecessore, ma guadagna sicuramente in fascino grazie proprio ai paradossi temporali che si vengono a creare al suo interno: pazzesca secondo me in tal senso è la scena in cui una delle protagoniste uscendo da una stanza dell'ipercubo si ritrova nella stessa stanza, solo da un'altra parte, e interessante è in tal senso anche l'inquadratura che viene usata dal regista per spiegarci il paradosso.
Voto: 7+
Cube Zero
Titolo Originale: Cube Zero
Regia: Ernie Barbarash
Sceneggiatura: Ernie Barbarash
Cast: Zachary Bennett, Stephanie Moore, Michael Riley, Martin Roach, David Huband, Mike Nahrgang, Richard McMillan, Terri Hawkes, Tony Munch, Jasmin Geljo, Diego Klattenhoff, Alexia Filippeos, Fernando Cursione, Araxi Arslanian, Joshua Peace, Sandy Ross, Dino Bellisario, Ashley James
Durata: 97 minuti
Genere: Thriller, Fantascienza
Dopo aver assistito a due film che ci portavano in delle realtà tanto affascinanti quanto ben delineate, senza però dare allo spettatore una spiegazione del perchè i personaggi che si avvicendano nel cubo e nell'ipercubo si trovino all'interno di questa specie di esperimento scientifico, ecco che arriva il terzo film della trilogia, che costituisce un prequel e che, in teoria, avrebbe dovuto spiegare gli avvenimenti dei due capitoli che lo avevano preceduto. Ed ecco che, riproponendo in qualche modo le situazioni dei film precedenti, il film tenta di darci una spiegazione proponendo anche delle scene all'esterno, con degli osservatori che fanno anche loro parte dell'esperimento. E, magicamente, grazie a queste spiegazioni - anche un po' assurde ovviamente - tutto perde di fascino, quel fascino che ai due film precedenti era conferito proprio dal non sapere nulla e dal farsi delle idee personali sulla situazione.
Voto: 5-
Concordo con tutti e tre i voti... anzi, con il primo forse sarei stato anche più generoso. Dal secondo mi aspettavo una schifezza, rimasi sorpreso. Sorpresa che purtroppo con lo zero non si è ripetuta
RispondiEliminaIl secondo ha sorpreso moltissimo anche me, è un'idea parecchio interessante e sviluppata in maniera coerente senza sparare troppo in alto. Il primo sì, molto molto bello ma on me la sentivo di dare di più. Il terzo invece abbastanza una schifezza...
EliminaCuriosità: sai che "Cube" ha ispirato un gioco da tavolo chiamato "Room 25". I personaggi sono chiusi dentro "Il Cubo" e devono fuggire prima di attivare tutte le trappole. E' davvero molto carino :)
RispondiEliminaMi sa che lo cercherò, sembra un gioco parecchio interessante!
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