La famiglia Fang di Jason Bateman (2015)

USA 2015
Titolo Originale: The Family Fang
Regia: Jason Bateman
Sceneggiatura: David Lindsay-Abaire
Cast: Nicole Kidman, Jason Bateman, Christopher Walken, Maryann Plunkett, Frank Harts, Josh Pais, Grainger Hines, Robbie Tann, Michael Chernus, Gabriel Ebert, Eddie Mitchell, Patrick Mitchell, Linda Emond, Scott Shepherd, Taylor Rose, Mackenzie Smith, Jason Butler Harner, Kathryn Hahn
Durata: 105 minuti
Genere: Drammatico

Spesso e volentieri non è la trama di un film a creare interesse verso esso, quanto più che altro il bombardamento mediatico che mettono in atto televisioni e cinema durante i trailer prima della proiezione di un qualsiasi film - che per me sono importantissimi, fanno quasi parte della proiezione stessa -. Capita per questo motivo che delle volte una trama particolarmente strana venga a conoscenza del pubblico grazie a moltissimi trailer che vengono mandati in onda in televisione e talvolta un trailer viene fatto vedere talmente tante volte che tu spettatore ti convinci che debba esserci un motivo per insistere così tanto nel mandare la gente al cinema a vedere il film che la televisione sta sponsorizzando. Tralasciando quelle pellicole che sono state molto sponsorizzate perchè in grado comunque di accalappiare il pubblico come "Suicide Squad", o comunque film con un bacino d'utenza già ampio di per sè, uno di quei film su cui è stata fatta una sponsorizzazione selvaggia da parte delle televisioni è stato, nel corso del mese di Agosto, "La famiglia Fang". Convintomi della possibile bontà di questa pellicola, sono andato al cinema a vederla e ora sono qui a parlarvi di quanto questa, effettivamente, non sia poi risultata essere quel capolavoro che giustificasse una pubblicizzazione così selvaggia.

"La famiglia Fang" ci racconta la storia di due fratelli, Annie e Baxter interpretati rispettivamente da Nicole Kidman e da Jason Bateman nel doppio ruolo di attore-regista, che sin da bambini sono stati coinvolti dai loro genitori nel mondo della performance-art. Il padre Caleb, interpretato da Christopher Walken, è il principale artefice del loro coinvolgimento, mettendo spesso i figli al centro delle sue performance che consistono principalmente nell'organizzazione di scherzi rivolti ad un pubblico casuale, che vengono impressi su pellicola più che altro per catturare le reazioni spontanee dei passanti. Quando però i due genitori improvvisamente scompaiono, i due fratelli si riuniscono: Baxter pensa che la morte dei genitori sia una possibilità più che realistica, mentre Annie è assolutamente convinta del fatto che questa scomparsa sia parte di una nuova eclatante performance.

Delusione. Fondamentalmente le sensazioni che ho avuto alla fine della visione del film si possono riassumere con la delusione. Non che ritenga il film brutto e mal fatto a livello assoluto, quanto più che altro una pellicola non particolarmente utile. Mentre ci sono film che sin dall'inizio si sa che non faranno scaturire riflessioni perchè nascono con l'intento di sfondare e di intrattenere spegnendo i terminali del cervello, ce ne sono altri su cui magari si potrebbe anche fare un lavoro di analisi, se ne potrebbe parlare nei cineforum o comunque ci si potrebbe scrivere sopra una recensione che non si limiti a parlare del film, ma che rifletta anche sui temi che esso tratta, lasciando a chi scrive la possibilità di esprimere la propria opinione in modo che non sia relegata al solo valore del film. Purtroppo "La famiglia Fang", per quanto non-brutto, mi è sembrato un film vuoto, non in grado di far scattare nello spettatore la minima emozione nè tanto meno una riflessione successiva.

Ed ecco dunque che si è qui a parlare del film e solo del film: la storia è interessante, ma cos'altro si potrebbe dire a riguardo? Magari si può dire che, per quanto interessante, non è che sia stata sviluppata troppo bene e le scene nel presente alternate con i flashback che ci fanno vedere come la famiglia organizzasse le proprie performance non è che si leghino benissimo tra loro. Per dire, nella serie TV "Lost" i flashback erano funzionali alla storia nel presente, servivano per giustificare le azioni presenti di un determinato personaggio. Qui i flashback sono degli accessori narrativi di cui sembra quasi che potremmo farne a meno per quanto non si leghino effettivamente con il presente. La pellicola è stata ben accolta dalla critica ed effettivamente è una cosa che potrebbe essere comprensibile, dato che i temi vengono trattati in maniera delicata e che una delle poche cose positive è proprio vedere il rapporto che si è instaurato tra i due fratelli in seguito alla loro ricongiunzione, però purtroppo questo aspetto non basta per risollevare un film che ha poco poco da dire, se non quasi nulla.

Voto: 5

Commenti

  1. Temeno un film del genere, mi hai confermato i dubbi che avevo su questa pellicola. Cheers

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  2. Sarò l'unico a pensarla così e sarà che le mie aspettative non erano molto alte, considerando che Jason Bateman non mi convince come attore, figuriamoci come regista...
    E invece non l'ho trovato malaccio. Niente di esaltante, però la storiella è carina e i due genitori nella loro follia sono degli idoli. :)

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  3. Non mi ispira per niente, attendo invece l'ultimo film di Tim Burton!

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