ROAD TO THE OSCARS: La La Land di Damien Chazelle (2016)
USA 2016
Titolo Originale: La La Land
Regia: Damien Chazelle
Sceneggiatura: Damien Chazelle
Cast: Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, J. K. Simmons, Rosemarie DeWitt, Finn Wittrock, Sonoya Mizuno, Jessica Rothe, Callie Hernandez, Tom Everett Scott, Damon Gupton, Josh Pence, Jason Fuchs, Miles Anderson
Durata: 128 minuti
Genere: Commedia, Musical
Nelle ultime settimane - e per chi è stato particolarmente fortunato da essere presente all'ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia anche negli ultimi mesi - si è fatto un gran parlare di questo "La La Land", piaciuto praticamente alla quasi totalità del pubblico e anche alla quasi totalità della critica ed arrivato nei nostri cinema solo un paio di settimane fa. Un film sul quale le discussioni si sono ulteriormente amplificate dopo le sette vittorie su sette nomination agli ultimi Golden Globe e ancora di più dopo aver ricevuto ben quattordici nomination - di cui due nella categoria Miglior canzone - per gli Academy Awards che si terranno nella notte tra il 26 e il 27 Febbraio. Conseguenza immediata di così tanto discutere e di così tanto consenso da parte di praticamente quasi tutta la popolazione mondiale è l'andare al cinema con delle aspettative altissime, un rischio per qualsiasi film, ancora di più se questo è il secondo film di un regista, Damien Chazelle, che mi aveva sorpreso in maniera estremamente positiva con il suo film d'esordio "Whiplash".
Il risultato, almeno per quel che riguarda ciò che io ho provato durante la visione, è stato la meraviglia. La vera e propria meraviglia, come probabilmente non ne provavo da tantissimo tempo a questa parte. "La La Land" sarà pure una classica storia d'amore come molti hanno obiettato, avrà pure una sceneggiatura non particolarmente originale nè tanto meno nuova nel panorama cinematografico attuale, ma Dio solo sa quanto questi difetti mi siano risultati totalmente indifferenti davanti a così tanta meraviglia. Una meraviglia che si nota a partire da un piano sequenza iniziale - finto piano sequenza, dato che è composto da tre riprese - che per farlo bisogna essere dei registi da paura e avere due palle sotto davvero gigantesche. Piano sequenza che tra l'altro, mette subito in chiaro agli spettatori davanti a cosa ci troviamo: stiamo guardando un musical e dobbiamo subito esserne consapevoli, non c'è bisogno di introduzioni verbose. Un musical con uno stile che sprizza anni '70 e '80 da ogni poro, ma che è ambientato ai giorni nostri e ci parla della storia d'amore tra Mia, aspirante attrice interpretata da una devastante Emma Stone, e Sebastian, musicista jazz con il sogno di aprire un locale in cui chiunque possa suonare la sua musica interpretato da un Ryan Gosling particolarmente in parte.
Tra una canzone più bella dell'altra, c'è spazio anche per parlare di amore: amore per la propria musica, il jazz, amore per la recitazione che non sempre viene ricambiato e che non sempre basta per poter diventare attori di successo, amore da parte di un regista pressochè esordiente in grado di girare un film visivamente stupendo, pieno sia di tecnicismi dall'indubbio fascino, ma anche di immagini altamente evocative, in grado di raccontare da sole una storia che senza un comprovato amore per la musica da parte dello stesso regista non si sarebbe potuta mai realizzare. E signori, tra la scena iniziale e la scena finale del film c'è davvero da leccarsi i baffi in quanto a capacità evocativa.
Mi capita rarissimamente di riuscire a dire poco o nulla su un film che mi è piaciuto così tanto, ma talvolta la bellezza è così tanta che ti fa innanzitutto canticchiare nella testa le canzoncine del film da tre giorni a questa parte e, in secondo luogo, ti lascia anche senza parole!
Voto: 10
Candidato a: Miglior film, Miglior regista a Damien Chazelle, Miglior attore protagonista a Ryan Gosling, Miglior attrice protagonista a Emma Stone, Migliore sceneggiatura originale a Damien Chazelle, Miglior fotografia a Linus Sandgren, Miglior scenografia a David Wasco, Miglior montaggio a Tom Cross, Miglior sonoro a Ai-Ling Lee e Mildred Iatrou Morgan, Miglior montaggio sonoro a Andy Nelson, Ai-Ling Lee e Steve A. Morrow, Migliori costumi a Mary Zophers, Migliore canzone originale a "Audition", Migliore canzone originale a "City Of Stars", Migliore colonna sonora a Justin Hurwitz
Meraviglioso.
RispondiEliminaMi ero trattenuto nel voto, ma potrei tornare sui miei passi... :)
L'importante alla fine è come si esce dalla sala... se si esce con questo senso di meraviglia c'è qualcosa di davvero fatto bene!
RispondiEliminaIo non ho avuto questa sensazione, per quanto anche io lo abbia trovato bellissimo, credo mancasse quel qualcosa in più per farmi immaginare, perché le premesse le aveva tutte.
RispondiEliminaNonostante tutto credo sia uno die prodotti migliori degli ultimi anni, e non ho patito nemmeno molto il fatto che fosse un musical, ci sono film della Disney, ad esempio, che lo sembrano molto più di questo pur non essendolo, mentre La La Land mi è sembrato più musicale che musical nell'essenza del genere.
Come già potrai immaginare, non posso che essere d'accordo in pieno.
RispondiEliminaUn film enorme.
L'unica nota negativa di questa splendida sinfonia è che temo che, prima di vedere qualcos'altro allo stesso livello, potrebbe passare parecchio tempo.
Non gli darei dieci, ma è un film che mi è piaciuto tantissimo anche nelle sue imperfezioni :)
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