Misery non deve morire (1990)
Titolo Originale: Misery
Regia: Rob Reiner
Sceneggiatura: William Goldman
Cast: James Caan, Kathy Bates, Richard Farnsworth, Frances Sternhagen, Lauren Bacall, Graham Jarvis, Jerry Potter
Durata: 107 minuti
Genere: Thriller
La trama in breve: Paul Sheldon è uno scrittore di successo, grazie alla sua serie di libri con protagonista Misery. Decide però di chiudere la sua serie con la morte della protagonista e di iniziare un nuovo romanzo. Per farlo segue il solito rito scaramantico, ritirandosi in un hotel sperduto in Colorado. Tornando a casa viene colto da una tormenta di neve e, a seguito di un incidente stradale, viene salvato da una donna, Annie Wilkes, che presto si rivelerà essere una sua grandissima fan.
Ci sono molti cult che nella mia vita non ho visto e la mia home page dell'applicazione "Muze" (che consiglio a tutti gli androidiani di scaricare) lo testimonia. Ma parlo soprattutto di film che hanno visto tutti, ma che a me mancano. Diciamo che nell'ultimo periodo sto tentando anche di rimediare un po', ma non ce la farò mai a rimediare del tutto e di questo mi sono anche abbastanza rassegnato. Ho visto questo film su consiglio sia di "Muze" sia di un mio amico che lo adora e sapeva mi sarebbe piaciuto.
Io parto da una premessa. Stephen King non mi piace, ho provato a leggere un paio dei suoi libri e non ce l'ho mai fatta a finirli. E' riuscito a non farmi piacere nemmeno il libro di "Shining", la cui trasposizione cinematografica è senza ombra di dubbio il mio film preferito. Non mi piace perchè è prolisso, si perde troppo nelle descrizioni e io con le eccessive descrizioni mi perdo la trama. Eppure moltissimi dei suoi libri sono adattissimi per trasposizioni cinematografiche. Non a caso tutti i film che ho visto tratti dai suoi romanzi mi sono piaciuti praticamente senza riserve.
Il film in questione non è secondo me un vero e proprio capolavoro, ma comunque un ottimo thriller in cui la tensione cresce progressivamente con il passare dei minuti (e trovarne di thriller così nel 2014) intrappolandoti in una storia claustrofobica in cui i due personaggi protagonisti la fanno da padrone con le loro contrapposizioni. Da una parte abbiamo lo scrittore Paul Sheldon, tranquillo e pacatissimo scrittore di romanzi, dall'altra abbiamo Annie Wilkes, fan della prima ora dello scrittore, che si ritrova a doverlo curare a seguito di un incidente d'auto.
Pian piano verrà fuori la pazzia della donna, che è interpretata magistralmente da Kathy Bates, interpretazione che le è valsa da una parte l'Oscar come miglior attrice protagonista nel 1991 mentre dall'altra il diciassettesimo posto nella classifica dei migliori cattivi del cinema di tutti i tempi. E sopprattutto grazie alla sua magistrale interpretazione, insieme a quella buona di James Caan, il film rende magnificamente posto su schermo, mentre non so se riuscirei ad immaginare quanto il brodo sia allungato nella storia su libro (sì, Stephen King non mi piace proprio!).
Voto: 8+
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