Philomena (2013)
Regno Unito, Francia, USA 2013
Titolo Originale: Philomena
Regia: Stephen Frears
Sceneggiatura: Steve Coogan, Jeff Pope
Cast: Judi Dench, Steve Coogan, Anna Maxwell Martin, Mare Winningham, Michelle Fairley, Ruth McCabe, Barbara Jefford, Peter Hermann, Simone Lahbib, Sophie Kennedy Clark, Amy McAllister, Cathy Belton, Sean Mahon
Durata: 94 minuti
Genere: Drammatico
La trama in breve: Il giornalista Martin Sixsmith ha appena perso il suo lavoro e vorrebbe scrivere un libro sulla storia della Russia. Viene però a conoscenza della storia di Philomena Lee, che 50 anni prima aveva partorito un bambino in un convento nel quale era stata data in affidamento, bambino di cui fu subito privata perchè dato in adozione ad una famiglia americana.
La visione di questa pellicola, candidata all'Oscar come miglior film, mi ha lasciato con l'amaro in bocca per tutta una serie di motivi. In primis per la storia che racconta, in quanto da credente faccio fatica ad accettare tutto il marcio che c'è nelle persone che la fede la dovrebbero divulgare, in secundis per il film in sè, che è un buon film, o meglio una storia che andrebbe giustamente raccontata, ma che comunque si tratta di un film di comodo, di quei film che se ben costruiti la candidatura all'Oscar la ottengono quasi di sicuro.
Dal punto di vista registico ed interpretativo il film è certamente di prim'ordine. Sia Judi Dench sia Steve Coogan riescono a dare ottime interpretazioni dei loro due personaggi, mentre regia e sceneggiatura costruiscono un film che, pur con la sua pesantezza a livello di drammaticità della storia, non risulta mai nè pesante nè eccessivamente buonista, riuscendo sia a muovere gli animi sia a creare qualche siparietto divertente per alleggerire la tensione. Momenti che nel film ci stanno tutti vista la sostanziale differenza e sociale e di esperienze di vita tra i due protagonisti.
In questo film si contrappongono da una parte la fede incondizionata e dall'altra l'agnosticismo (perchè sono fermamente convinto che l'ateismo puro non esista), condito da un bel po' di rabbia verso la Chiesa e verso la religione. Lo spettatore non può che trovarsi nel mezzo e io personalmente mi trovo nel mezzo. Credo in Dio, ma nel vedere una storia del genere non posso provare schifo e sdegno verso delle persone che strumentalizzano palesemente il messaggio della Chiesa, facendo passare ad esempio la penitenza come momento di sofferenza fisica e morale. Persone che fanno parte della Chiesa e che per finanziare il proprio convento vendono bambini a famiglie abbienti, strappandole alle madri come punizione per averli concepiti nel peccato. E di marcio ce ne sarebbe così tanto che si potrebbe stare a scriverne per giorni e giorni e per pagine e pagine, tanto che ne uscirebbe un libro più lungo di tutti i libri mai editi nella storia della letteratura messi insieme. Poi però dall'altra parte ci sono le persone che credono e che perdonano per il male ricevuto, come la protagonista Philomena, tra le altre cose recentemente incontrata da Papa Francesco. Per l'essere umano medio, ma per qualsiasi essere umano, l'atteggiamento di Philomena è qualcosa di incomprensibile. Una volta in una predica di un vescovo sentii dire una cosa che mai aveva sentito dire da un prete, ovvero che il perdono non è umano, il perdono è qualcosa di divino. Ecco, la concezione della vita di Philomena è qualcosa di inconcepibile agli umani, me compreso, perchè sì, l'atteggiamento umano afferma incondizionatamente che persone che si rendono complici di atti del genere debbano bruciare all'inferno.
Smetto di dilungarmi su temi religiosi perchè su questi temi ho più domande che risposte e opinioni non ancora ben formate che potrebbero lasciar passare un messaggio sbagliato. Il film è qualcosa giusto. Non un film brutto, ma anzi, un film che mi è particolarmente piaciuto. Ma non è un film da Oscar, è uno di quei film che la candidatura l'avrebbe ottenuta comunque, perchè è un film che all'Academy fa comodo. Ci sta, certe candidature ci son sempre state, tanto i pronostici per la sua vittoria sono praticamente inesistenti.
Voto: 7
boh, a me non ha detto niente.
RispondiEliminal'ho trovato il solito filmetto strappalacrime ruffianotto...
nomination agli oscar davvero inspiegabile.
Bellissimo, uno dei film migliori del 2013; una storia tutta cuore gestita con delicatezza e aplomb splendidamente british.Sceneggiatura di ferro e interpreti bravissimi. Da credente ho sentito anch'io il peso dei temi trattati, anche se questa è una storia di affetti non tanto un affresco di denuncia: per quello consiglio Magdalene di Peter Mullan, da far venire i brividi.
RispondiEliminaMagdalene mi ha distrutto, è un film che mi disgusta (non nel senso che mi faccia schifo) nel profondo
Eliminahai detto bene Antonio, mette davvero alla prova ogni possibile fede che uno possa avere ( oltre ovviamente a far nascere un odio PERPETUO per tutte le suore del mondo)
EliminaAlfonso!! Antonio è mio nonno! (Anche Alfonso è mio nonno... XD) :D:D:D:D:D
Eliminaoh Sorry! Non so da dove mi sia uscito! XD
Eliminaho capito l'arcano! Sono amica su facebook di un ANTONIO Maiorino e il mio subconscio ha fatto 2+2 :D
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