Dallas Buyers Club (2013)
USA 2013
Titolo Originale: Dallas Buyers Club
Regia: Jean-Marc Vallée
Sceneggiatura: Craig Borten, Melisa Wallack
Cast: Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Jared Leto, Steve Zahn, Dallas Roberts, Michael O'Neill, Denis O'Hare, Griffin Dunne
Durata: 117 minuti
Genere: Drammatico
La trama in breve: Il texano Ron Woodroof conduce una vita sregolata a base di sesso e alcool. A causa di questo suo stile di vita gli viene diagnosticato il virus dell'HIV con una speranza di vita di massimo 30 giorni. Presa coscienza della cosa Ron inizia a informarsi sulla malattia e, una volta in ospedale, viene preso in cura dalla dottoressa Eve Saks, che sta lavorando alla sperimentazione di un nuovo farmaco, l'AZT.
Prosegue il percorso che mi porterà in tempo per la notte degli Oscar al recupero di almeno tutti i film candidati al titolo di miglior film e uno dei film più attesi della lista era sicuramente questo, visto che se ne parlava un gran bene sia dello sviluppo della storia sia delle interpretazioni e di Matthew McConaughey come protagonista (vincitore del Golden Globe come miglior attore protagonista in un film drammatico) e di Jared Leto (anch'egli vincitore del Golden Globe come miglior attore non protagonista in un film drammatico).
Diciamo che tutte le promesse che questo film metteva davanti sono atate assolutamente mantenute. Da una parte la storia mi è piaciuta moltissimo, mentre dall'altra ho apprezzato sia la performance recitativa di McConaughey sia quella di Jared Leto (che diciamocelo, se mollasse i 30 Seconds to Mars e si desse alla carriera da attore forse mi farebbe un favore non indifferente). D'altra parte però la regia si mantiene su schemi classici, anche perchè è un film che non ha bisogno di inquadrature mirabolanti e ricercate, ma si fonda principalmente sull'emozione e sulle interpretazioni dei protagonisti.
Parlando della storia, il film riesce molto bene a far comprendere gli spettatori quelle che sono state le infinite lotte condotte da Woodroof inizialmente per la sua sopravvivenza e successivamente anche per quella di altri pazienti. I trenta giorni di vita iniziali, grazie alle sue lotte prima per procurarsi il nuovo medicinale, l'AZT, poi per curarsi in un modo un po' meno convenzionale (tramite medicinali legali, ma non approvati dall'industria farmaceutica, comprati direttamente dal Messico). Il problema fondamentalmente è il confronto che viene fatto tra i due modi di cura di cui il primo sponsorizzato dall'industria farmaceutica e ben visto da chiunque, mentre il secondo per nulla divulgato, ma ben più efficace. Col primo metodo i trenta giorni di Woodroof stavano per diventare venti. Con il secondo i trenta giorni iniziano a diventare trentuno, poi sessanta, poi 365, fino ad addirittura sette anni! Un periodo in cui il protagonista cambia anche il suo modo di vedere le persone, partendo da un'omofobia nemmeno troppo nascosta fino ad accogliere quasi come migliore amico Rayon, un transessuale malato di AIDS conosciuto in ospedale. Il film è un'esaltazione della vita e del cambiamento delle persone. Non è una cosa buonista a tutti i costi, ma è una cosa che obiettivamente non si può non apprezzare.
L'altra componente fondamentale del film sono le interpretazioni dei protagonisti. Matthew McConaughey è ufficialmente diventato uno degli attori di punta e più apprezzati sia dalla critica sia dal sottoscritto per la sua, oserei dire acquisita, bravura nell'interpretare ruoli diversi con la stessa naturalezza. Il personaggio di Ron Woodroof gli sta addosso praticamente alla perfezione, ponendolo nella posizione di favorito assoluto per la vittoria dell'Oscar come miglior attore protagonista (anche se su questa cosa non sono d'accordo, ma tanto mi rassegno, Leonardo DiCaprio non lo vincerà mai). Jared Leto invece è il favorito assoluto per il premio di miglior attore non protagonista e qui, tra i candidati che ho visto, non posso che essere d'accordo. La sua performance è magstrale, è assolutamente credibile come transessuale, senza mai cadere nella caricatura. E' uno dei migliori personaggi visti di recente al cinema, senza ombra di dubbio.
Voto: 7/8
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