Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda (2017)

Italia 2017
Titolo Originale: Omicidio all'italiana
Regia: Maccio Capatonda
Sceneggiatura: Maccio Capatonda, Gianluca Ansanelli, Herbert Ballerina, Daniele Grigolo, Danilo Carlani, Sergio Spaccavento
Cast: Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, Sabrina Ferilli, Roberta Mattei, Gigio Morra, Ivo Avido, Fabrizio Biggio, Lorenza Guerrieri, Antonia Truppo, Nino Frassica, Ninni Bruschetta, Rupert Sciamenna, Pippo Lorusso, Christian Iansante
Durata: 99 minuti
Genere: Commedia


Non ho mai nascosto di essere un grande fan di Maccio Capatonda e della sua cricca di comici, tra cui spiccano la genuina demenza di Herbert Ballerina e dei suoi personaggi e la ripetitività - tanto che lo ritengo uno dei punti deboli del suo gruppetto - di Ivo Avido che spesso e volentieri è relegato a ruoli in cui fa la sua battuta e scompare. Una stima, quella per il lavoro di Marcello Macchia, nata fin dai finti trailer mandati in ond durante i programmi della Gialappa's Band, accresciutasi con i personaggi di Mariottide e di Padre Maronno e sfociata nella definitiva consacrazione con la serie "Mario", che un giorno spero prosegua con una quarta stagione. Il coronamento della carriera arriva con la realizzazione di "Italiano medio", nato da uno dei suoi finti trailer che ha fatto un po' storcere il naso a qualcuno, ma che a me aveva fatto divertire davvero parecchio, grazie ad una serie di citazioni intelligentissime e ad un uso della fotografia all'interno del film che comunque dimostrava come Maccio Capatonda dietro la macchina da presa sapesse il fatto suo.
"Omicidio all'italiana" è ambientato nel paese immaginario di Acitrullo, dove il sindaco Piero Peluria assieme al fratello vice sindaco Marino - entrambi i personaggi li avevamo conosciuti nella serie "Mario" - cercano di portare ad una comunità composta da circa quindici abitanti le più grandi novità tecnologiche dell'anno in cui viviamo, quali la connessione internet a 56K o i ripetitori per i cellulari che sistematicamente non prendono. Testimoni di una fuga di abitanti sempre crescente e rimasti letteralmente in quattro gatti all'interno del paese, decidono di sfruttare la morte accidentale della contessa Ugalda Martirio in Cazzati per inscenare un omicidio e far sì che i media si interessano alle vicende del piccolo paesino. Ed è così che piano piano, grazie all'intervento di Donatella Spruzzone, interpretata da una Sabrina Ferilli bravissima nel fare la Barbara D'Urso della situazione, e della troupe del suo programma "Chi L'Acciso" il paese acquista la notorietà tanto desiderata, con una crescita esponenziale da parte di turisti visitatori accorsi per visitare il luogo del delitto.
Come al solito quando si parla di lavori di Maccio Capatonda si ha a che fare con una forte critica sociale che viene mascherata molto bene da una comicità che è, di per sè, molto demenziale. Non è infatti raro che dei completi ignoranti si ritrovino a ridere dei lavori di Maccio, che però sono ancora più godibili quando si capisce di cosa si sta parlando. Se da una parte la verve della cricca del buon Maccio non si perde, dall'altra non so perchè, ma mi sarei aspettato qualcosa di più. Per quanto la critica rivolta verso la spettacolarizzazione della tragedia arrivi ben chiara agli occhi degli spettatori - dubito sia arrivata anche agli spettatori di Barbara D'Urso e compagnia briscola - mi sarei aspettato di ridere molto di più, cosa che invece non è accaduta.
E' chiaro che la comicità del regista viva di momenti altamente geniali alternati ad altri un po' più di pancia, ma che fanno ridere comunque, ma in questo film mi pare sia proprio mancato il colpo di genio. Così come, mentre in "Italiano medio" Maccio Capatonda aveva fatto vedere di saperci stare benissimo dietro la macchina da presa, qui il contributo registico non si vede moltissimo, anzi siamo di fronte ad un film normalmente diretto ben lontano dai giusti stratagemmi fotografici che avevano contraddistinto "Italiano medio", pur rifacendosi a quelli di "Limitless". Insomma, con "Omicidio all'italiana" ci troviamo di fronte ad un film divertente in maniera giusta, ma sicuramente non eccezionale, tant'è che mi sarei aspettato un po' di più, compresa una maggiore maturità da parte del regista.

Voto: 6+

Commenti

  1. Televisivamente, su tempi brevi, la comicità di Maccio è folgorante. Quando si allunga patisce un po' la stanchezza... non ho ancora visto questo film, ho letto che ne parlano molto meglio che del precedente, proverò a dargli una chance!

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  2. Maccio Capatonda non rientra nelle mie simpatie televisive... anzi non lo reggo proprio.
    il film è rimasto al cinema poco poco, e non mi è passato nemmeno per l'anticamera del cervello di andarlo a vedere...

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  3. Personalmente l'ho apprezzato più del precedente film, che ho adorato. Spero che Maccio cresca sempre più artisticamente.

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  4. Sono un fan di Maccio, ma i suoi film mi mancano :/

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