L'uomo perfetto di Luca Lucini (2005)

Italia, Regno Unito 2005
Titolo Originale: L'uomo perfetto
Regia: Luca Lucini
Sceneggiatura: Lucia Moisio, Marco Ponti
Durata: 95 minuti
Genere: Commedia


Chi mi conosce sa che non sono solito guardare film come quello di cui parlerò in questo post. Spesso e volentieri le commedie romantiche accentuano in maniera marcata il mio cinismo e mi viene abbastanza difficile apprezzarle per quello che sono. Ci sono però dei casi in cui, sotto suggerimento di una pellicola carina e leggera da guardare senza doversi impegnare troppo, dò un'opportunità un po' a tutto, nella speranza che il mio pregiudizio possa essere smentito. É andata più o meno così con "L'uomo perfetto", lungometraggio del 2005 di Luca Lucini - lo stesso di "Tre metri sopra il cielo" e di "Amore, bugie e calcetto", due storie esattamente agli antipodi per quanto riguarda i miei gusti - con un Riccardo Scamarcio ancora agli esordi e una Francesca Inaudi al suo secondo film. Nel cast sono presenti anche Giampaolo Morelli, attore mediamente apprezzato su questo blog, Gabriella Pession e l'intelligentissimo Giuseppe Battiston - oh, perdonatemi, io sta citazione da "Chiedimi se sono felice" la devo fare per forza - in un ruolo abbastanza marginale.
Lucia è una giovane pubblicitaria, innamorata da tempo di Paolo e forse anche ricambiata. Paolo però sta per sposarsi con Maria, la migliore amica di Lucia, che decide così di assoldare Antonio, attore disoccupato, con l'intento di educarlo per farlo diventare l'uomo perfetto per fare innamorare Maria e allontanarla così dal suo amato Paolo.
Per quest'anno direi di aver esaurito la dose di commedie romantiche che posso reggere senza intristirmi e senza diventare estremamente cinico e spiacevole. Non mi sarei aspettato però, guardando "L'uomo perfetto", di trovarmi davanti ad un film carino e senza pretese, in grado di strapparmi più di un sorriso e, in qualche modo, di migliorare il mio umore per la serata. Non trovo che su questa pellicola ci sia molto da dire a livello tecnico, ci troviamo davanti ad un lavoro in cui la parola chiave è "leggerezza": non richiede grande impegno per passare l'ora e mezza della sua durata, ne richiede ancora meno per capire la trama e le dinamiche dei vari personaggi. I due protagonisti sono Lucia e Paolo che, conoscendosi da una vita, sono convinti di amarsi, mentre Maria, messa davanti ad un uomo che l'asseconda in tutto, inizia a vacillare nelle sue convinzioni. Mentre Lucia è quella un po' più elaborata a livello psicologico, essendo anche protagonista di un'importante evoluzione nel corso della vicenda, gli altri sono costruiti nella maniera più semplice possibile e il loro background non viene particolarmente evidenziato.
Nonostante la trama parta da un presupposto non molto plausibile, a dare il maggior realismo possibile alla vicenda ci pensano i quattro protagonisti e soprattutto la recitazione da parte dei loro interpreti. É fuori da ogni dubbio che non ci troviamo davanti a Marlon Brando ne "Il padrino" e che non si stia parlando di interpretazioni da Oscar, c'è però da dire che nessuno dà l'impressione di spingere o enfatizzare troppo e sembrano essere tutti piuttosto naturali a livello recitativo. In maniera particolare lo è Francesca Inaudi, che con la sua parlata velocissima che non lascia respiro risulta davvero irresistibile.
In un film in cui tutto va come previsto e in cui non ci sono guizzi tecnici da segnalare, ma solamente buoni personaggi e uno svolgimento abbastanza avvincente, c'è solo da sperare che la narrazione coinvolga e scorra in maniera liscia e coinvolgente. Con la visione de "L'uomo perfetto" tutto ciò avviene in modo tale da rendere la pellicola davvero carina e in grado di migliorare - o almeno per me è stato così - l'umore di chi la guarda.

Commenti

  1. Questo noi lo vedemmo al cinema, perché all'epoca ogni tanto organizzavano proiezioni gratuite per promuovere i film. Ricordo che restammo particolarmente sorpresi: è un film divertente e frizzante e gli attori poi sono bravi

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  2. Film carino, ogni tanto fa "strano" leggere sul tuo blog questo tipo di recensioni (ne vogliamo una supercinica tipo per "After due" ahahah) Ma... Solo io non sopporto la Inaudi?

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  3. Questa commedia è piaciuta anche a me, l'ho trovata un po' diversa dalle solite dinamiche del genere, non tanto per la situazione, che come hai detto tu, è piuttosto assurda, ma piuttosto per il finale che è bene lontano dall'essere moralistico ad ogni costo. La buona recitazione è sicuramente l'aspetto positivo più rilevante del film.

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