LE SERIE TV DI LUGLIO E AGOSTO

Con un po' di ritardo rispetto alla tabella abituale e soprattutto cumulando ben due mensilità, arriva il postone riassuntivo di tutte le serie televisive che ho visto nel corso di Luglio e di Agosto. A questo giro ci troviamo davanti a delle serie molto diverse tra di loro che mi sono piaciute in modo altrettanto diverso.


Warrior Nun - Stagione 1

Episodi: 10
Creatore: Simon Barry
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Netflix
Cast: Alba Baptista, Toya Turner, Tristán Ulloa, Thekla Reuten, Kristina Tonteri-Young, Lorena Andrea
Genere: Azione, Fantastico


Ava ha 19 anni, è paralizzata da tempo ed è appena morta. Si risveglia però in un obitorio rendendosi subito conto di aver recuperato le sue facoltà motorie e con un manufatto soprannaturale incastonato nella schiena. Presto l'oggetto mostrerà su di lei una particolare influenza, conducendola in un antico ordine ecclesiastico che da secoli ha il compito di combattere i demoni e scacciarli dalla Terra.
É ormai da tempo che Netflix, per quanto riguarda la produzione originale, ha dichiarato il suo target medio, quello adolescenziale. Non che la cosa sia del tutto negativa, anzi, ma poche sono le volte in cui esce qualcosa di un po' più elaborato rispetto al solito. É proprio a questo target che appartiene la prima stagione di "Warrior Nun", che alla visione del trailer si presentava di una tamarraggine smisurata, mentre nel corso delle prime puntate, escluso qualche interessante rimando alla mitologia cristiana, si rivela essere l'ennesima serie TV uomini contro demoni. Dopo una partenza abbastanza in sordina, con anche qualche sbadiglio di troppo, nella seconda parte gli episodi vanno migliorando, il ritmo narrativo diventa più coinvolgente e si inizia a guardare con un po' più di interesse la vicenda narrata. Da tenere d'occhio, anche se molto probabilmente non diventerà mai una grande attrice, la giovane Alba Baptista, assoluta protagonista in grado di prendersi la scena ogni volta che è sullo schermo.


Ju-on: Origins - Stagione 1

Episodi: 6
Creatore: Hiroshi Takahashi, Takashige Ichise
Regia: Sho Miyake
Rete Giapponese: NBCUniversal Entertainment Japan, Netflix
Rete Italiana: Netflix
Cast: Yoshiyoshi Arakawa, Yuina Kuroshima, Ririka, Koki Osamura, Seiko Iwaido, Kai Inowaki, Ryushin Tei, Yuya Matsuura, Kaho Tsuchimura, Tokio Emoto, Nobuko Sendo, Kana Kurashina
Genere: Horror


Non molto tempo fa terminava, proprio su questi schermi, lo speciale dedicato alla saga giapponese di "Ju-on", portato negli Stati Uniti con il titolo di "The Grudge". Dal Giappone però, disponibile direttamente su Netflix, arriva una serie tratta proprio dai film di Takashi Shimizu. Nel corso dei sei episodi che compongono questa prima stagione seguiamo, proprio come nello stile delle varie pellicole del fortunato franchise, diverse vicende che si svolgono tra il 1988 e il 1997. In esse sono coinvolti svariati personaggi e le loro storie vengono narrate in ordine sparso, sta poi allo spettatore, durante la visione, mettere assieme i pezzi.
É indubbio come una serie televisiva tratta da uno dei film horror che mi evoca i ricordi più paurosi legati al cinema - rimasi abbastanza scosso dalla visione di "Ju-on: Rancore" quando avevo quindici anni - mi susciti un certo fascino. Purtroppo però i non lunghissimi sei episodi che compongono la prima stagione della serie non sono stati semplici da seguire: superare lo scoglio della visione obbligata in lingua giapponese - con sottotitoli, ovviamente - è il meno, mentre passare sopra a quello dell'eccessiva presenza di jump-scare risulta decisamente più complesso. Non sarebbe stato complicato andare sul sicuro e tentare un'operazione simile a quella del primissimo film della saga, solo che le varie storie che vengono narrate non si incastrano sempre bene, il che rende ancora più difficoltosa la visione di una serie in cui l'ordine temporale degli eventi viene volutamente non rispettato.
Nonostante la delusione procuratami da questa prima stagione di "Ju-on: Origins", penso che potrei comunque dare l'opportunità ad un eventuale secondo ciclo di episodi, più che altro per una questione di affetto verso la saga, piuttosto che per vero e proprio interesse.


Unbelievable

Episodi: 8
Creatore: Susannah Grant, Ayelet Waldman, Michael Chabon
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Netflix
Cast: Toni Collette, Merritt Wever, Kaitlyn Dever, Danielle Macdonald
Genere: Drammatico


Ispirata a fatti realmente accaduti e ad una importante inchiesta giornalistica, "Unbelievable" racconta la storia di Marie Adler, adolescente accusata dalla polizia di aver mentito sullo stupro subito da uno sconosciuto introdottosi nel suo appartamento. La ragazza viene così convinta a ritirare la denuncia, andando incontro a un procedimento penale per la sua falsa testimonianza. Nel frattempo due donne, entrambe detective in diversi distretti di polizia, si trovano ad indagare su due casi di stupro che presentano molte analogie con i fatti denunciati da Marie.
É sempre bene porre la giusta attenzione quando il cinema e la televisione trattano temi importanti, come quello sviscerato nel corso della serie. Utilizzando un approccio incentrato sulle indagini, più che sul dramma, "Unbelievable" fa emergere, grazie alle sue protagoniste e alle vittime che loro si avvicendano, quanto il tema della violenza sulle donne rimanga sempre caldissimo. Narrando i fatti emersi dall'inchiesta svoltasi tra il 2008 e il 2011 - molto probabilmente romanzandoli anche un po' - la serie riesce a dare un ritratto preciso sia delle tre protagoniste, sia delle due vittime che si avvicendano con la polizia nelle indagini per trovare il colpevole.
Il personaggio di Marie, interpretato da Kaitlyn Dever, mostra allo spettatore tutta la sua fragilità, peggiorata dal fatto di essere stata lasciata completamente sola in seguito alla sua denuncia. A funzionare molto bene è anche la complicità e la contrapposizione caratteriale tra le due poliziotte Karen e Grace, rispettivamente interpretate da Merrit Wever e Toni Collette, la prima pacata e comprensiva, la seconda invece particolarmente dura.
Con "Unbelievable" ci si trova dunque davanti ad una miniserie che nel corso dei suoi otto episodi mette subito lo spettatore nelle condizioni di inquadrare la vicenda, sviscerando poi in maniera soddisfacente tutti i temi che gli sceneggiatori si erano proposti di trattare.

Commenti

  1. Mea culpa devo ancora cominciare "Unbelievable", eppure mi attirava parecchio mannaggia a me! Cheers

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  2. Ho appena iniziato a vedere "Unbelievabile" e mi sta prendendo molto, poi c'è Toni Colette che adoro... Però nel prossimo post dedicato alle serie TV voglio leggere anche il titolo di "Boris"! 😂

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  3. Unbelievable l'ho vista tutta d'un fiato e l'ho amata, per quanto si possa amare un racconto del genere. Ho trovato gli interpreti fantastici e la narrazione davvero coinvolgente. Ne ho parlato anche sul blog perchè mi aveva davvero colpita!

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  4. Mancherebbero i voti, comunque sconosciute le prime due, ma tutte, anche solo per alcuni particolari, interessanti e da vedersi ;)

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  5. Ciao, sono una nuova iscritta! Warrior Nun mi piacerebbe vederla, ma ancora non sono riuscita! :)

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    1. Ciao Sara! Grazie mille del commento. Prova a dare un'opportunità a Warrior Nun, alla fine sotto sotto si lascia guardare.

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