LE SERIE TV DI SETTEMBRE, OTTOBRE E NOVEMBRE

Dopo una latitanza di quasi tre mesi torna la rubrica sulle serie televisive, in cui riassumo un po' quella che è la mia opinione su alcune delle produzioni seriali più in voga del momento oppure di qualche mese o qualche anno fa. Siccome però manco all'appuntamento da molto tempo, le serie TV di cui vorrei parlarvi sono quelle che ho visto tra Settembre, Ottobre e Novembre, che, ammetto, sono state piuttosto poche rispetto ai miei standard.

La regina degli scacchi

Episodi: 7
Creatore: Scott Frank, Allan Scott
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Netflix
Cast: Anya Taylor-Joy, Bill Camp, Marielle Heller, Harry Melling, Thomas Brodie-Sangster
Genere: Drammatico

Elizabeth Harmon, rimasta orfana in giovanissima età, viene portata a vivere in un orfanotrofio, dove subito fa amicizia con Jolene. Dentro la struttura, dove vivrà fino all'adolescenza, grazie agli insegnamenti del custode Shaibel comincerà a dimostrare una certa maestria nel gioco degli scacchi, di cui nel corso della sua vita diventerà una grandissima campionessa, in grado di combattere alla pari con i migliori della disciplina.
Accolta praticamente all'unanimità come una delle migliori serie viste quest'anno, "La regina degli scacchi" è uno di quei prodotti a cui è difficilissimo rimanere indifferenti. Da una parte presenta una narrazione dal ritmo costante ed estremamente coinvolgente, mentre dall'altra ha una sceneggiatura che ha avuto pochi eguali nel corso di questa annata. Tratta dall'omonimo romanzo di Walter Trevis, scritto nel 1983, la serie presenta allo spettatore dei personaggi cui è molto difficile non affezionarsi, portando sullo schermo una certa varietà di tematiche: i sacrifici fatti dalla protagonista per primeggiare nella sua disciplina, il rapporto con la madre adottiva affetta da depressione, il consumo di tranquillanti e l'alcolismo. Il tutto inserito nello sfondo della guerra fredda in cui anche una partita a scacchi contro i migliori del mondo, i russi, può rappresentare una situazione di rivalità tra le due nazioni.
Si è inoltre fatto un gran parlare a proposito di questa serie per la presenza di Anya Taylor-Joy, con la quale probabilmente l'attrice ha ottenuto la sua definitiva consacrazione. Il personaggio di Elizabeth Harmon è pazzesco e lei probabilmente la più adatta per interpretarlo, il suo sguardo riesce a mostrare sia la freddezza con cui straccia i suoi avversari a scacchi, sia tutta la gamma di emozioni che turbano il suo animo. Sarebbe però sbagliato pensare solo alla sua presenza come motivo del successo di questa miniserie: Marielle Heller nei panni della madre adottiva dà vita ad uno dei rapporti madre-figlia più interessanti che si siano visti sullo schermo ultimamente; Harry Melling nei panni di Harry Beltik è un personaggio molto simbolico, primo scalpo di lusso conquistato da Elizabeth negli scacchi, ma anche suo maestro nella rincorsa verso il match con Borgov; Thomas Brodie-Sangster nei panni di Benny Watts, dà vita assieme alla protagonista ad una bella storia di rivalità e di affetto.
Inutile dunque dire che non c'è bisogno di essere appassionati di scacchi - e lo dice uno che praticamente sa solamente le regole per muovere le pedine - per apprezzare questa miniserie, che, probabilmente a ragione, è stata osannata e apprezzata in lungo e in largo tra il pubblico e la critica.


Cobra Kai - Stagioni 1 e 2

Episodi: 10 a stagione
Creatore: Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg, Josh Heald
Rete Americana: Youtube Premium
Rete Italiana: Youtube Premium, Netflix
Cast: William Zabka, Ralph Macchio, Xolo Maridueña, Mary Mouser, Tanner Buchanan, Martin Kove, Jacob Bertrand, Courtney Henggeler, Nichole Brown, Gianni Decenzo, Peyton List, Pat Morita
Genere: Commedia, Azione

Da appassionato della saga di "Karate Kid" - di cui stranamente non ho ancora mai parlato qui sul blog - non mi sarei mai potuto fare sfuggire la visione di "Cobra Kai", distribuito prima da Youtube Premium e poi arrivato in Italia nei mesi estivi grazie a Netflix. Nel giro di pochi giorni ho letteralmente mangiato i venti episodi che compongono le due stagioni finora disponibili - c'è da dire che durano tutti intorno alla mezz'ora - e devo dire di esserne rimasto particolarmente soddisfatto. Il protagonista della vicenda è Johnny Lawrence, colui che venne sconfitto nel finale del primo film da Daniel LaRusso, che tenta di riaprire il Cobra Kai, storico dojo di karate, per educare i suoi ragazzi a diventare duri e tosti. La prima stagione in questo senso è pazzesca, molto fa sicuramente l'effetto nostalgia, con alcuni spezzoni e alcuni flashback tratti proprio dal primissimo film, ma è molto interessante il modo in cui ci venga presentato Johnny Lawrence come un antieroe che cerca, attraverso gli insegnamenti dei suoi allievi, di cambiare e migliorare il suo modo di vivere, talvolta anche sbagliando nei suoi metodi educativi. Sono molto belle le scene di combattimento e anche il fatto che Daniel ci venga presentato un po' come un antagonista buono in questa vicenda, una persona che dalla vita ha avuto tutto ciò che desiderava e che comunque mantiene i valori positivi che incarnava da ragazzino. Nella seconda stagione, con il ritorno di John Kreese, il sensei di Johnny Lawrence le cose cambiano un po': ci si concentra maggiormente sugli allievi - cosa non del tutto negativa -, il karate viene messo un po' troppo in secondo piano e la serie perde un po' di quel fascino retrò che aveva avuto nel primo ciclo di episodi. Pur continuando a funzionare a livello di coinvolgimento emotivo, le storie dei personaggi si fanno meno interessanti e non basta lo spettacolare combattimento finale tra gli allievi del Cobra Kai e del rinato Miyagi-do per poter dire che la seconda stagione funzioni completamente.


ZeroZeroZero - Stagione 1

Ideata da Stefano Sollima e tratta dall'omonimo romanzo di Roberto Saviano, "ZeroZeroZero" racconta, attraverso tre diversi scenari, il traffico mondiale di cocaina: la famiglia di Don Minu, anziano boss della 'ndrangheta, che aspetta un grosso carico per ristabilire la sua egemonia sulle famiglie calabresi; Chris e Emma Lynwood, figli di un grosso imprenditore americano che ripongono nella consegna del carico di cocaina grandi speranze per i loro affari; Manuel Contreras, poliziotto corrotto messicano, che ha un ruolo fondamentale nelle parti iniziali della spedizione del carico.
I produttori italiani, negli ultimi anni, devono in qualche modo aver capito che lo schema di "Game of Thrones" ha funzionato e, nelle serie più sponsorizzate, stanno cercando di portarlo avanti. "Gomorra" ha preso questa piega da un paio di stagioni, "ZeroZeroZero" comincia subito con l'intento - anche se in piccolo - di raccontarci storie territorialmente separate e culturalmente separate, che si intrecciano nel momento in cui vi sono interessi comuni. Il rischio di serie di questo tipo è quello per cui lo spettatore finisce ad affezionarsi o ad apprezzare maggiormente un particolare filone narrativo rispetto ad un altro ed è proprio ciò che è successo a me guardando "ZeroZeroZero": ho apprezzato abbastanza e mi sono sentito coinvolto dagli intrighi della 'ndrangheta calabrese e dalla faida familiare tra Don Minu e il nipote Stefano, così come interessante ho trovato la parte dedicata ai due fratelli Chris e Emma, intenti a portare avanti l'eredità criminale del padre, mentre non ho proprio trovato nulla di interessante nella parte ambientata in Sud America.
A livello tecnico la serie mostra grandi qualità e grande ambizione, forse risultando addirittura un po' pretenziosa e finendo anche, talvolta, ad annoiare un po'. Le premesse per una buona seconda stagione, però, ci sono tutte.


La casa di carta - Parte 4

Dopo aver visto la quarta parte de "La casa di carta", sfido chiunque ad affermare di guardarla perchè è una bella serie. A livello tecnico e di sceneggiatura è una delle cose più assurde che abbia mai visto nella mia vita e questo quarto ciclo di episodi tocca forse il livello più basso che si sarebbe potuto raggiungere. C'è però da dire che nonostante tutto questa serie qualche merito ce l'ha: crea interesse anche nel pubblico che trova che sia brutta. Io, ad esempio, al suo interno cerco sempre degli spunti per ridere delle nuove assurdità che gli sceneggiatori si sono inventati e qui ad esempio abbiamo un Gandia che sarebbe tranquillamente potuto essere l'addestratore capo di John Rambo, dei poliziotti sempre più stupidi e dei collegamenti tra presente e flashback che sono forzati all'inverosimile, vedi ad esempio quello del matrimonio di Berlino in cui i protagonisti cantano "Ti amo", con Umberto Tozzi tra i frati. Manca solo la quinta parte, poi "La casa di carta" vedrà definitivamente la sua fine. Speriamo solo che gli sceneggiatori abbiano nuove idee per farci ridere!


Hoops - Stagione 1

Episodi: 10
Creatore: Ben Hoffman
Rete Americana: Netflix
Rete Italiana: Netflix
Personaggi: Coach Ben Hopkins, Ron, Opal Lowry, Shannon, Matty Atkins, Barry Hopkins
Genere: Animazione

Uscita su Netflix negli ultimi giorni di Agosto, "Hoops" ha subito attirato la mia attenzione per due motivi: il fatto che parlasse di pallacanestro e la presenza di Jake Johnson - Nick Miller in "New Girl" - tra i doppiatori. Ammetto che i primi due episodi siano stati per me abbastanza folgoranti e apprezzati: volgarità gratuite, scene molto divertenti e il personaggio del coach Ben Hopkins che proprio non riuscivo a farmelo stare antipatico. Con il passare delle puntate però l'interesse è scemato: la ricerca della volgarità e della parolaccia a tutti i costi comincia a stufare e la trama fatica incredibilmente ad andare avanti. Di contro, anche le scene comiche sono sempre più centellinate e si ride decisamente di meno. Ultimo e forse anche meno importante: il basket viene visto abbastanza di striscio. Non nego che la prima stagione di questa serie possa piacere - anche se gli indici di gradimento sui siti specializzati sono ai minimi termini - ma, come direbbero gli inglesi: "Not my cup of tea".

Commenti

  1. Non vedo l'ora di vedere la terza stagione di "Cobra Kai", per il resto mi manza ZeroZeroZero, di SOllima tendo a fidarmi come dei tuoi giudizi ;-) Cheers

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  2. Mi mancano un pò tutte, ora siamo presi da The Crown ma dopo passeremo (forse) finalmente alla Regina degli scacchi!

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  3. ZeroZeroZero bene ma non benissimo, e Cobra Kai in attesa di vedere la terza, sperando continui con la discreta strada intrapresa dall'inizio ;)

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