Enola Holmes di Harry Bradbeer (2020)

Regno Unito 2020
Titolo Originale: Enola Holmes
Sceneggiatura: Jack Thorne
Durata: 123 minuti
Genere: Avventura, Thriller



É nel contesto dela pandemia globale che ha messo in crisi le sale cinematografiche di tutto il mondo che è uscito "Enola Holmes", lungometraggio di Harry Bradbeer disponibile su Netflix da fine Settembre e tratto dalla serie di romanzi "The Enola Holmes Mysteries" scritti da Nancy Springer tra il 2006 e il 2010. Nelle vesti di produttrice del progetto abbiamo però Millie Bobby Brown, ragazzina in prepotente ascesa nel mondo dello spettacolo, conosciuta principalmente per il ruolo di Eleven in "Stranger Things", che oltre ai soldi decide di metterci anche la faccia, interpretando la protagonista Enola Holmes circondandosi di altri attori di assoluto livello: Henry Cavill interpreta Sherlock Holmes, Sam Claflyn è Mycroft mentre Helena Bonham Carter veste i panni di Eudoria Holmes.
Enola, la più piccola dei fratelli Holmes, è stata educata sin dalla giovane età dalla madre Eudoria. Grazie ai suoi insegnamenti, una volta cresciuta, la ragazza diventa sempre più intelligente ed autonoma, sfidando in qualche modo le norme sociali dell'epoca. Il giorno del suo sedicesimo compleanno, Enola si accorge che la madre è scomparsa lasciandole solamente alcuni regali, mentre i due fratelli Mycroft e Sherlock stanno tornando a casa per prendersi cura di lei. Leggendo degli indizi lasciati dalla madre, Enola deciderà di fuggire - stanca anche delle eccessive cure di Mycroft - e nel suo viaggio in treno incontrerà il visconte Tewkesbury, che verrà aggredito da un uomo che tenterà in tutti i modi di ucciderlo.
Non si può parlare di "Enola Holmes" senza premettere di trovarsi davanti ad un film non proprio riuscitissimo, in cui diverse cose non funzionano come dovrebbero, ma che, per il suo target di riferimento prevalentemente giovanile, può comunque risultare soddisfacente. Chi scrive su queste pagine ha da poco compiuto trent'anni e i film per ragazzi, a volte, ancora li guarda e ci si diverte, soprattutto se ben fatti e ben gestiti a livello di ritmo narrativo. Diversi però sono i problemi che porta con sè la visione di questo lungometraggio: innanzitutto la durata, aspetto di solito trascurato, ma quando una narrazione abbastanza scarna viene diluita in quasi due ore può diventare un problema; in secondo luogo i personaggi non sono tutti ben sviluppati ed interessanti, con forse la sola Enola a mostrare agli spettatori più caratteristiche, ma senza portare avanti una vera e propria evoluzione nel corso della pellicola; infine, il ritmo narrativo, decisamente troppo discontinuo.
É proprio Enola l'unico personaggio che viene presentato al pubblico con più cura, mentre tutti gli altri sono mostrati in maniera abbastanza superficiale, a volte addirittura piatta. Con la volontà di portare sullo schermo una ragazza - di cui non conosco la controparte letteraria - totalmente differente dai canoni della società dell'epoca in cui è ambientata la vicenda, il regista si pone l'obiettivo di instillare nel pubblico più giovane concetti cari alla società di oggi, che però vengono solamente accennati. Nemmeno nel mistero da risolvere risiedono i problemi veri e propri del film: per quanto non sia particolarmente articolato ed accattivante, per il pubblico a cui il lavoro è indirizzato la cosa può anche andare bene. 
Ci troviamo però davanti ad una pellicola in cui la narrazione è più volte spezzettata da uno sfondamento della quarta parete da parte della protagonista, che, pensato come trovata simpatica per avvicinare maggiormente il personaggio allo spettatore, viene usato in maniera eccessiva, a volte anche in momenti non funzionali, rendendo la narrazione della vicenda abbastanza pesante da seguire.
Molto probabilmente non ci troviamo davanti ad un film da buttare in toto: la vicenda, nella sua semplicità non è male, ma purtroppo la visione risulta appesantita da tutta una serie di cose che probabilmente avrebbero reso meglio se appartenessi ancora al target a cui la pellicola è rivolta.

Commenti

  1. Ho messo il film nella mia lista di Netflix da tempo ma alla fine mi manca sempre la voglia... da come ne parli sembra carino ma non entusiasmante, quindi non mi sento molto invogliata se non per il cast.

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  2. Divertente, certamente per ragazzi..diciamo che i film sul fratello Sherlock sono un'altra cosa :D

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  3. A me è piaciuto un sacco proprio per gli ammiccamenti.

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