CINEMA IN PILLOLE #6 - Gli uccelli, Si può fare

Sesto appuntamento con le minirecensioni di Non c'è Paragone, la rubrica in cui parlerò di quei film per cui non ho troppe parole da spendere, ma che comunque meritano un post s questo blog, visto che praticamente tutti i film che ho visto da quando l'ho aperto hanno avuto un loro posticino nel blog! Oggi è il turno di un capolavoro di Hitchcock che è molto bello ma che non ho amato particolarmente, "Gli uccelli", e a una commedia italiana che ho visto tantissime volte passata in televisione e che apprezzo particolarmente, "Si può fare".


Gli uccelli

USA 1963
Titolo originale: The Birds
Regia: Alfred Hitchcock
Sceneggiatura: Evan Hunter
Cast: Tippi Hedren, Rod Taylor, Jessica Tandy, Suzanne Pleshette, Veronica Cartwright, Ethel Griffies, Charles McGraw, Ruth McDevitt, Lonny Chapman, Darlene Conley, Joe Mantell, Doodles Weaver, John McGovern
Durata: 120 minuti
Genere: Thriller, Horror

La trama come la scriverei su Twitter: Gli uccelli si incazzano misteriosamente e attaccano gli abitanti di un paesino.

Non ho mai nascosto una delle mie più grandi fobie. E' una fobia un po' strana, ma a quanto leggo in giro informandomi pare essere anche abbastanza diffusa in giro l'ornitofobia. Io ne soffro abbastanza, tanto che cerco sempre di stare il più alla larga possibile da Piazza Duomo a Milano o da Venezia in generale. Motivo per cui mi sono sempre rifiutato di vedere questo film fino alla scorsa estate, in una sera in cui non stavo particolarmente bene e l'ho guardato per mancanza di alternative in televisione. Come già ho anticipato, ne riconosco la grandezza e la genialità, le inquadrature ricercate e perfezioniste, ho apprezzato la mancanza totale di colonna sonora in favore del solo verso degli uccelli, ma non l'ho amato come questo film meriterebbe. Alla fine pensavo avrei avuto molta più paura, ma in fondo si trattava solo di tensione, per un film che apprezzo profondamente dal punto di vista tecnico, ma non sono riuscito ad amare come film portatore di emozioni.

Voto: 8-


Si può fare

Italia 2008
Titolo Originale: Si può fare
Regia: Giulio Manfredonia
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Giulio Manfredonia
Cast: Claudio Bisio, Anita Caprioli, Andrea Bosca, Giovanni Calcagno, Michele De Virgilio, Carlo Giuseppe Gabardini, Andrea Gattinoni, Natascia Macchniz, Rosa Pianeta, Daniela Piperno, Franco Pistoni, Pietro Ragusa, Franco Ravera, Maria Rosaria Russo, Bebo Storti, Ariella Reggio, Giulia Steigerwalt, Tony D'Agostino, Giuseppe Battiston, Giorgio Colangeli
Durata: 111 minuti
Genere: Commedia, Drammatico

La trama come la scriverei con due post su Twitter: Nello viene trasferito nella cooperativa 180, sorta per dare un aiuto a coloro che vivevano nei manicomi prima della loro chiusura. Questo particolare gruppo di lavoro presto fonderà una società di posatori di parquet professionisti.

Ho visto questa pellicola un bel po' di volte e, sinceramente, ogni volta che la passano su Mediaset Premium, non mi stanco mai di rivederla. Non so bene il motivo, visto che la pellicola italiana tratta il tema della malattia mentale con un piglio insolito, assolutamente atipico per noi italiani, ovvero cercare di creare una specie di storia che porti una speranza. Il protagonista Nello, nel suo piccolo, senza mai aver avuto esperienza con persone con problemi mentali, riuscirà a trovare una via semplice e prima poco battuta per reinserire loro nella società. Non mancano momenti di assoluto buonismo, così come non mancano momenti più leggeri e spensierati, con un Claudio Bisio che, in un ruolo fondamentalmente drammatico, riesce ad offrire una buona interpretazione (lo stesso Claudio Bisio che avevo criticato per la sua interpretazione drammatica in "La gente che sta bene").

Voto: 7,5

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