L'uccello dalle piume di cristallo (1970)

Italia, Germania Ovest 1970
Titolo Originale: L'uccello dalle piume di cristallo
Regia: Dario Argento
Sceneggiatura: Dario Argento
Cast: Tony Musante, Suzy Kendall, Enrico Maria Salerno, Eva Renzi, Umberto Raho, Renato Romano, Giuseppe Castellano, Mario Adorf, Pino Patti, Gildo Di Marco, Fulvio Mingozzi, Omar Bonaro, Bruno Erba, Annamaria Spogli, Rosita Torosh, Karen Valenti, Werner Peters, Reggie Nalder, Maria Tedeschi, Carla Mancini, Giovanni Di Benedetto
Durata: 93 minuti
Genere: Thriller

La trama in breve: Sam Dalmas, naturalista, assiste mentre torna a casa ad un tentativo di omicidio in una galleria d'arte. Vede una donna cadere a terra, ferita, e avverte la polizia. Si scoprirà in seguito che la donna è Monica Ranieri, moglie del direttore della galleria Alberto.

Con l'intento di recuperare tutti i film che non ho visto diretti da uno dei miei registi del passato preferiti, Dario Argento, e di scriverne su questo blog una specie di monografia, ho recuperato il suo primo lavoro, uno dei pochi che mancava alla mia lista e che in un modo o nell'altro prima o poi avrei dovuto vedere. Infatti quelli che ho guardato del regista li ho guardati in disordine, quasi in maniera occasionale, senza andarne a ricercare una coesione stilistica o un'evoluzione nel modo di dirigere le diverse pellicole. Dunque, anche se vedere i film di un regista in ordine di uscita è il modo più corretto per farsi un'idea sul suo stile, è una cosa che raramente faccio perchè preferisco andare a sentimento, mentre andare in ordine mi sa di freddo. Ovviamente le recensioni su questo blog saranno in ordine di uscita, saltando quelle che ho già pubblicato in passato.

Interessantissimo è vedere come in questo film Dario Argento spezzi totalmente i canoni del giallo: mentre gli spettatori come termine di paragone per il giallo hanno i romanzi di Agatha Christie o quelli di Arthur Conan Doyle dedicati alla figura di Sherlock Holmes, gialli classici e con uno schema di risoluzione del caso ben definito, Argento cambia totalmente lo schema con questo suo primo film, intrappolando lo spettatore in maniera quasi totale. Mentre infatti il giallo classico vede il solito schema omicidio -> indagini -> risoluzione del caso e nello spazio contrassegnato dalle frecce ci inserisce degli indizi che ti possano far arrivare all'identità del vero colpevole, "L'uccello dalle piume di cristallo" punta al farti capire poco o nulla e poi ad arrivare ad una spiegazione finale che è assolutamente sorprendente per lo spettatore.

Mentre qualcuno considera questo modo di impostare le cose di Argento un grosso difetto, io l'ho sempre toravto uno dei suoi più grandi punti di fascino: sei talmente preso dalle immagini, da come sono costruite, dalla loro sequenzialità l'una con l'altra, che di ciò che effettivamente succede e della sua logica non te ne importa più di tanto. Voi pensate a questa caratteristica e mettetela, all'ennesima potenza, in "Profondo Rosso", che è l'emblema della maniera argentiana di costruire il giallo. E "Profondo Rosso" è considerato il caposaldo della cinematografia di Dario Argento (lui per il thriller e "Suspiria" per l'horror). Qui vediamo una costruzione ancora abbastanza acerba, ma comunque di una validità impressionante.

E nel suo modo di mettere ciò che vede il protagonista, interpretato da Tony Musante, qui con un interpretazione discreta ma nulla più, in primo piano che il film ha quasi tutto il suo fascino. La scena iniziale, in cui lui vede un delitto mentre viene commesso, è l'emblema del film. E' più importante ciò che egli è riuscito a vedere, o ciò che egli ha dedotto tramite il suo ragionamento. Il suo ragionamento corrisponde esattamente alla realtà dei fatti, o ne è stata una naturale interpretazione?

Voto: 8

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