Liberaci dal male (2014)
Titolo Originale: Deliver Us From Evil
Regia: Scott Derrickson
Sceneggiatura: Paul Harris Boardman, Scott Derrickson
Cast: Eric Bana, Édgar Ramírez, Olivia Munn, Joel McHale, Sean Harris, Chris Coy, Dorian Missick
Durata: 110 minuti
Genere: Thriller, Horror
La trama in breve: Ralph Sarchie, poliziotto della NYPD, viene chiamato ad investigare su una serie di omicidi o tentati omicidi tutti collegati da una matrice religiosa.Collaborando con un prete apostata inizierà a pensare che dietro questi omicidi ci sia appunto la presenza del Diavolo, credendo che il serial killer sia posseduto.
Negli ultimi anni la cinematografia horror ci offre titoli sempre molto diversi: "Le origini del male", "La stirpe del male", "Il male è MALE" o cose del genere. A parte la nota e arcinota fantasia dei titolisti italiani, per buona parte questi film si sono rivelati delle assurde boiate, mentre i trailer promettevano cose come "il film che ha terrorizzato l'America" o "tratto da una storia vera" (che poi sono le due frasi tipiche che ti fanno capire che il film farà cagare a spruzzo). "Liberaci dal male" di Scott Derrickson lasciava però aperta qualche speranza: innanzitutto il regista è lo stesso di "Sinister", horror che un paio di anni fa avevo decisamente apprezzato, in secondo luogo qualche recensione positiva mi aveva fatto ben sperare.
Purtroppo però la delusione è sempre dietro l'angolo e questo film lo è stato in maniera piuttosto decisa: non che la pellicola sia brutta in assoluto, ma decisamente mi sarei aspettato qualcosa di più. Innanzitutto non sono uno di quelli che vuole per forza l'horror duro e puro e la paura a tutti i costi. D'altronde "Liberaci dal male" ha più l'impostazione del thriller paranormale più che dell'horror vero e proprio. Ci sono delle indagini, ci sono degli eventi soprannaturali, c'è un po' di tensione, ma mai qualcosa di veramente palpabile o che ti faccia tremare. Semplicemente perchè lo sviluppo della trama è piuttosto lenticcio, ma anche per il fatto che per un'oretta buona non succeda nulla di veramente rilevante.
Nella seconda parte la pellicola migliora: innazitutto inizia ad accadere qualcosa di veramente rilevante, in secondo luogo le sensazioni dello spettatore vengono decisamente amplificate rispetto alla prima parte. Alla parziale noia iniziale si sostituisce però qualcosa che non saprei come definire. Un misto tra coinvolgimento (non troppo convinto però) e scarsa tensione. Non un granchè per un film che avrebbe l'intento di farti tremare dalla paura. Non mi è piaciuto nemmeno Eric Bana nei panni del protagonista Ralph Sarchie, l'investigatore della NYPD che inizierà a trovare collegamenti demoniaci negli omicidi per i quali va ad investigare.
Il film si salva giusto per la regia, che comunque l'ho trovata abbastanza buona, soprattutto nella scena finale: un esorcismo girato in maniera pazzesca, forse uno di quelli più belli mai realizzati negli ultimi anni. Solo negli ultimi dieci minuti la tensione e l'orrore riescono a fare per davvero il loro corso, grazie appunto al modo in cui è stata girata quest'ultima scena in cui si alternano sapientemente (ed anche velocemente) momenti di luce e di buio, urla e silenzi.
Voto: 5+
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