Knock Knock di Eli Roth (2015)

USA, Cile 2015
Titolo Originale: Knock Knock
Regia: Eli Roth
Sceneggiatura: Eli Roth, Nicolás López, Guillermo Amoedo
Cast: Keanu Reeves, Lorenza Izzo, Ana de Armas, Ignacia Allamand, Aaron Burns, Colleen Camp
Durata: 99 minuti
Genere: Thriller, Horror

Tra gli incubi più grandi degli uomini - eh sì, ormai noi ragazzi del '90 siamo uomini, non lo sapevate? No, quasi nemmeno io - della mia generazione c'è il fatto di finire in manette per averci provato, il più delle volte inconsapevolmente, con delle minorenni. Perchè io capisco quei casi in cui la ragazza in questione sia evidentemente più piccola e uno se ne accorge e si tiene bene alla larga, ma vi assicuro che ci sono delle situazioni in cui è molto difficile stabilire l'età di una ragazza senza prima guardarne la carta d'identità. Solo fino a due o tre anni fa non mi ero mai ritrovato a pensare che una ragazza di dieci anni più piccola di me fosse bella in quel modo lì, ma negli ultimi mesi mi ci sono ritrovato, inconsapevolmente, più e più volte: sarà che buona parte delle ragazze di adesso crescono più velocemente? Questo non lo so e non sta a me dirlo, fatto sta che l'incubo delle manette rimane ben vivido nella mia mente e per questo motivo sto bene attento prima di fare qualche pensiero su ragazze incontrate per strada o in qualche locale.

Tutto questo pippone mentale per introdurre una pellicola che parla, in qualche modo, di questa situazione. Il film, un thrillerino/horrorino innocuo diretto da Eli Roth, regista di "The Green Inferno" e ormai ricchissimo produttore di horror recenti, parla del weekend da incubo vissuto da Evan Webber, interpretato da Keanu Reeves, padre di famiglia che, trovatosi solo per il weekend, decide di aprire le porte di casa sua a due ragazze sorprese da un acquazzone. Le due ragazze altro non sono che Genesis; interpretata da Lorenza Izzo, la cilena mogliettina di Eli Roth - chiamatelo scemo! -, e Bel, interpretata da Ana de Armas, le quali, una volta riuscite a convincere Evan a farle entrare in casa, lo subissano di avance alle quali anche l'uomo più fedele del mondo o più eunuco del mondo avrebbe ceduto. Salvo poi scoprire il giorno dopo che le due ragazzette, oltre che due pazze criminali di livelli biblici, sono pure minorenni e sono pronte a ricattarlo. E qui si arriva alla mia introduzione: LORENZA IZZO MINORENNE??? E QUELL'ALTRA PURE? Beh, considerando determinate ragazze post 1997 che vedo in giro la cosa è perfettamente credibile ed è proprio qui che l'incubo di cui ci vuole parlare il film si materializza.

Che poi diciamo, delle minorenni normali avrebbero potuto anche solo ricattarlo, chiedere al buon Keanu Reeves una marea di soldi e fare la bella vita su un uomo così tanto sbadato da non chiedere alle due di mostrargli la carta d'identità prima di portarsele a letto, ma le due normali non sono e decidono di torturarlo e di devastargli la casa. E nient'altro diciamo. In quanto horrorino che lascia il tempo che trova e senza particolari pretese di essere un capolavoro il buon Eli Roth, dopo il discusso "The Green Inferno", fa uscire un altro film che mantiene dei buoni livelli di tensione, che non si farà certo ricordare nel corso degli anni, ma che si lascia guardare con piacere, senza mai elevarsi sopra la media. Merito forse di due protagoniste in grado di catalizzare l'attenzione. O forse, addirittura, di un Keanu Reeves particolarmente in parte dopo alcune interpretazioni parecchio discutibili nelle sue ultime uscite cinematografiche.

Voto: 6-

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