La grande scommessa (2015)

USA 2015
Titolo Originale: The Big Short
Regia: Adam McKay
Sceneggiatura: Adam McKay, Charles Randolph
Cast: Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling, Brad Pitt, Melissa Leo, Finn Wittrock, Hamish Linklater, John Magaro, Rafe Spall, Jeremy Strong, Marisa Tomei, Stanley Wong, Byron Mann, Tracy Letts, Karen Gillan, Selena Gomez, Margot Robbie, Adepero Oduye, Rudy Eisenzopf, Rajeey Jacob, Anthony Bourdain, Richard Thaler, Tony Bentley
Durata: 130 minuti
Genere: Commedia

Prima delle premiazioni dei Golden Globe, "La grande scommessa" era dato come uno dei più grandi favoriti a fare incetta di premi alle imminenti premiazioni degli Oscar. Purtroppo però, il mezzo flop ai Golden Globe in cui sulle quattro nomination ricevute non ha preso nessun premio, ha un po' ridimensionato il valore del film, quanto meno per quel che riguarda l'accoglienza da parte dei critici ufficiali. Flop ai Golden Globe che molto probabilmente si protrarrà anche agli Oscar, dove attualmente, anche dopo la visione, non lo vedo favorito per nessuna delle cinque nomination ricevute. I realtà è un po' il destino di questi film, che arrivano al pubblico italiano con grandissime aspettative e accompagnati da grandi proclami ma poi, dopo aver floppato a livello di premi, vengono ridimensionati anche dal pubblico ed è un po' la stessa cosa successa a "Carol" dato per mega favorito alla vigilia e che non si è preso nemmeno la nomination come miglior film.

La trama de "La grande scommessa" nasce con l'intento di portarci indietro di una decina di anni, nel momento in cui tre economisti visionari, grazie alla loro conoscenza del sistema della borsa americana e del mercato immobiliare ad essa collegato, sono riusciti a prevedere il crollo dell'economia del 2008, rischiando ingenti somme di denaro e riuscendo a guadagnare somme stratosferiche a fronte di una crisi mondiale di cui sentiamo gli effetti ancora oggi, anche se a quanto dicono "quelli che ne sanno", sembra che ne stiamo uscendo. Sarà poi vero? Le tre storie che ci vengono narrate in questo film sono divise tra loro e completamente indipendenti - cosa che normalmente non amo quando vedo una pellicola - ma sono appunto accomunate dal paradosso per cui i loro protagonisti, sfruttando la crisi, sono riusciti a guadagnare l'enorme somma di denaro. E se un film del genere, in cui l'economia viene sviscerata e spiegata al pubblico potrebbe scoraggiare - soprattutto quelli che ne sanno di meno come me - ecco che vengono in soccorso i numerossisimi personaggi coinvolti nei cameo a spiegare la situazione economica come se la stessero spiegando a un babbuino o, addirittura, a loro stessi. Dai, volete farmi credere che Selena Gomez abbia capito di cosa stava parlando nel corso della sua comparsa?

A parte i cameo ben noti della pellicola, la capacità del regista Adam McKay - per lo più finora autore di commedie leggerissime - di spiegare la crisi economica al grande pubblico passa anche dal cast da lui scelto, composto da volti notissimi e soprattutto parecchio apprezzati. Abbiamo un Christian Bale che si occupa prevalentemente del mercato immobiliare; abbiamo Ryan Gosling e Steve Carell ad occuparsi di quel che riguarda gli investimenti; abbiamo infine Brad Pitt, Finn Wittrock e John Magaro alle prese con la stessa operazione proposta da Vennet, il personaggio interpretato da Ryan Gosling. Poi, ovviamente, abbiamo Margot Robbie che appare in un cameo nuda nella vasca da bagno... e niente, mi sembrava giusto ricordarla lei, che è sempre di una bellezza quasi divina.

"La grande scommessa" è una pellicola che a qualcuno potrebbe anche risultare fredda - ed in effetti un po' lo è -, ma che grazie alla freddezza dei suoi protagonisti sa coinvolgere il pubblico mettendolo davanti anche a questioni di carattere morale piuttosto interessanti e riuscendo, con un senso dello humour molto particolare, anche a divertirlo. Sempre dal punto di vista registico il lavoro fatto da McKay per quel che riguarda il ritmo della narrazione è lodevole: siamo, per quanto questo sia veloce, dalle parti di "The Wolf of Wall Street" con la sola differenza che Adam McKay non è Martin Scorsese e non è mica una differenza da poco.

Voto: 8-

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