Ave, Cesare di Joel Coen, Ethan Coen (2016)

USA 2016
Titolo Originale: Hail, Caesar!
Regia: Joel Coen, Ethan Coen
Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen
Cast: Josh Brolin, George Clooney, Alden Ehrenreich, Ralph Fiennes, Jonah Hill, Scarlett Johansson, Frances McDormand, Tilda Swinton, Channing Tatum, Alison Pill, Heather Goldenhersh, Max Baker, Ian Blackman, Geoffrey Cantor, Veronica Osorio, Emily Beecham, Christopher Lambert, Fred Melamed, Patrick Fischler, David Krumholtz, Fisher Stevens, Alex Karpovsky, Robert Picardo, Natasha Bassett, John Bluthal, Dolph Lundgren
Durata: 106 minuti
Genere: Commedia

Nonostante non sia ancora riuscito a vedere tutti i loro film - soprattutto quelli un po' più datati - ho un rapporto privilegiato con i fratelli Coen e con i loro film un po' enigmatici e che molti identificano come incomprensibili ed inconcludenti, ma che io ho sempre pensato rappresentassero la realtà così com'è, niente di più e niente di meno, aggiungendo quel pizzico di humour nero e di situazioni grottesche che in qualche modo fanno parte della vita di tutti i noi. Uno dei loro film che preferisco - e anche uno dei più complicati ad ammetterlo - è proprio "A Serious Man", ma anche il recupero recente di "Fratello dove sei?" mi ha particolarmente impressionato, così come è impossibile non annoverare tra i propri preferiti capolavori. Il loro ultimo film, "A proposito di Davis", è sicuramente quello che meno rappresenta lo stile dei due fratelli registi, così come anche quello che, in generale, mi è piaciuto di meno, pur riconoscendolo come un buon film.

Con "Ave, Cesare" Joel e Ethan Coen tornano a collaborare con George Clooney e con un cast composto prevalentemente da nomi altisonanti quali Josh Brolin, Ralph Fiennes e Scarlett Johansson, parlando in maniera diretta del loro mondo, quello del cinema. Il film è infatti ambientato a Los Angeles nel 1951, anno in cui la Capitol Pictures, cui è a capo Eddie Mannix, interpretato da Josh Brolin, durante la produzione di un grande numero di film, tra cui quel "Ave, Cesare" che dà il titolo alla pellicola, lavorando anche come fixer, ovvero colui che si occupa di gestire le situazioni di crisi, ingaggiando nuovi attori in extremis per sostituire improvvise defezioni o entrando in quelle che sono le questioni riguardanti la produzione dei film.

In quello che a molti è sembrato un racconto piuttosto confusionario e a tratti anche sconclusionato da parte dei fratelli registi, personalmente ho trovato una visione piuttosto piacevole, che rispecchia per buona parte quello che è lo stile dei fratelli Coen,, molto di più rispetto a un film piuttosto classico come "A proposito di Davis, ma sicuramente in tono parecchio minore rispetto alle loro produzioni di maggior successo. Il risultato che si è ottenuto con "Ave, Cesare" è quello di un film piuttosto ambizioso, che si configura come un omaggio a quella che è la storia del cinema, ironizzando anche su quelli che sono stati i suoi momenti bui, vedi ad esempio il periodo del maccartismo già raccontato quest'anno con "L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo", ovviamente raccontandolo in una maniera parecchio creativa e divertente.

Il risultato, grazie anche a delle performance validissime da parte dei protagonisti, è stato quello di un film abbastanza piacevole che, con la consapevolezza del fatto che non può raggiungere i lavori che più amo dei due registi, assume un buon livello di intrattenimento in cui i due registi giocano con quello che è il loro mondo, citandolo e anche canzonandolo. Rimane, come al solito alla fine delle visioni dei loro film, quella sensazione di disordine dovuta al rifiuto da parte dei fratelli Coen di dotare i loro film di una trama lineare, disordine a cui i fan sono sicuramente abituati, ma che qui, probabilmente, risulta essere addirittura eccessivo.

Voto: 7-

Commenti

  1. Pur riconoscendo la loro innegabile bravura a ve i Coen non sempre riescono a colpire. Anche se pure io riconosco che "A serious man" è un vero e proprio capolavoro.
    Questo non sarà mai ricordato come il loro miglior film e il senso di confusione a tratti si fa eccessivo, ma mi ha divertito come non succedeva da tempo.

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    1. Infatti è divertentissimo quanto confusionario. Però io, pur non avendo ancora visto tutti i loro film - soprattutto i primi come Arizona Junior - li adoro proprio e questo è sicuramente un loro lavoro minore.

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  2. Si può definire un piccolo film, quasi un divertissement nella filmografia dei Coen, ma l'ho trovato un giocattolino quasi perfetto, molto divertente :)

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  3. per me un difetto è che dura troppo poco, cmq i Coen sono sottili è vero, non sempre hanno voglia di arrivare a tutti ma il loro cinema è sempre riconoscibile ed interessante

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    1. Il loro cinema è caratteristico e pochi lo fanno come loro. Il fatto che non arrivino a tutti pure - anche se come ho detto, secondo me loro non fanno nulla di strano nei loro film, se non narrare storie di vita o situazioni che potrebbero normalmente presentarsi, solo lo fanno con un tono divertente -.

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  4. Sai, lo considero un film molto alla Coen... nonostante abbia dei temi diversi dal solito.
    Mi è piaciuto davvero tanto. In una top5 del 2016 "Ave Cesesare" si trova al secondo posto.

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    1. Per me si trova un po' più in basso, direi che nella top 5 non ci entrerebbe nemmeno. Sgomiterà per entrare nella top 20 a fine anno secondo me. Però carinissimo!

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  5. Ancora mi manca purtroppo, ma ho sentito pareri in disaccordo e questo mi incuriosisce ancora di più.

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    1. Sì non è piaciuto a tutti e come al solito con i Coen il mondo è in disaccordo. Per questo i loro film vanno visti!

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