Orphan Black - Stagione 4
(serie TV, stagione 4)
Episodi: 10
Creatore: Graeme Manson, John Fawcett
Rete Americana: BBC America
Rete Italiana: Netflix dal 5 Luglio
Cast: Tatiana Maslany, Jordan Gavaris, Kevin Hanchard, Maria Doyle Kennedy, Evelyne Brochu, Ari Millen, Kristian Bruun, Michiel Huisman, Zoé De Grand Maison
Genere: Fantascienza, Thriller
Ogni anno, direttamente dal Canada e da BBC America, arriva un bastimento carico carico di... Tatiana Maslany! Sì, forse con questa frase on è che mi stia spiegando troppo bene, anche se di "Orphan Black" si fa un gran parlare da almeno quattro anni e se non ne avete mai sentito parlare vivete proprio in un mondo parallelo popolato da unicorni che vomitano arcobaleni. Dunque ogni anno, intorno alla fine di Aprile, più o meno nello stesso periodo di "Game of Thrones" - che è arrivata alla conclusione della sua sesta stagione proprio lo stesso giorno della quarta di "Orphan Black" - arriva l'attesa stagione di "Orphan Black", serie TV che con la sua prima e la sua seconda stagione mi era piaciuta parecchio, mentre la terza, in fondo, a parte un buon finale, non è che mi avesse proprio entusiasmato, motivo per cui questa quarta stagione veniva da me accolta con un certo scetticismo, perchè pensavo che ormai avesse detto tutto o quasi.
Invece questa volta la mia sfiducia è stata abbastanza sbugiardata, in maniera anche piuttosto clamorosa, grazie ad una quarta stagione che ha saputo nei suoi dieci episodi riportare la serie alle atmosfere originali, tese, con un ritmo sempre molto serrato e con dei momenti più leggeri a stemperare un po' la tensione: insomma, un po' quelle cose che nella terza stagione erano mancate o comunque si erano viste in tono minore, con troppi momenti in cui tutto veniva preso troppo sul serio e si perdeva clamorosamente quella giusta dose di ironia che ha dato alla serie il suo successo. In questa quarta stagione però, tutto ciò che si era perso, è stato recuperato, grazie ad una storia interessante e che ci porta verso una dimensione degli eventi che diventa sempre più accattivante e che con la prossima stagione, che sarà anche l'ultima - chiudere quando è ora, lo hanno fatto in pochi e solo le grandi serie decidono di farlo al momento giusto - vedremo quale sarà la resa dei conti.
Si era introdotta questa recensione parlando del bastimento carico carico di Tatiana Maslany: inutile dire, lo si è forse già detto tante, troppe volte, che le sue molteplici interpretazioni sono tutte di altissimo livello. E' impressionante la sua capacità di dare ai suoi moltissimi cloni una personalità diversa, passando da un carattere all'altro con una naturalezza incredibile, così come è incredibile quanto venga snobbata agli Emmy, dato che non si è mai vista un'attrice che interpreta così tanti ruoli nella stessa serie e con la sua naturalezza. Con l'introduzione quest'anno del personaggio di Krystal si è aggiunto un altro tassello alla varietà di interpretazioni che l'attrice è in grado di dare e sicuramente continuerà ad essere snobbata impunemente. Ci saranno sì dei buchi di sceneggiatura o di situazioni che non sono state spiegate in maniera coerente, ma il tutto ha comunque funzionato abbastanza bene, soprattutto grazie al ritorno alle origini, alla volontà di non creare solamente tensione fine a se stessa, ma di essere in grado, anche, di abbassarla con situazioni più divertenti.
Voto: 7,5
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