LIBRI METROPOLITANI #16 - Il vangelo di Nosferatu di James Becker
Si ritorna al lavoro e si ricomincia, durante i viaggi in metropolitana che mi portano verso la sede di BPM, a leggere per evitare di dovermi incazzare con le persone che popolano la metropolitana, soprattutto quelli che usano appoggiarsi con tutta la schiena contro i pali su cui le persone che stanno in piedi dovrebbero tenersi aggrappate CON UNA MANO o comunque CON LE MANI per non cadere. Oggi però si parla di un romanzo che ho finito di leggere poco prima di andare in ferie, che però ricordo ancora abbastanza.
Recensione
Nel corso della mia vita ho avuto modo di sviluppare una marea di interessi, di qualsiasi tipo. Tra questi, uno di quelli che mi porto dietro da più tempo è quello riguardante i vampiri, creature che oggi sappiamo bene essere di fantasia, ma che in passato si credeva fossero degli esseri veri e propri. Creature che dunque non nascono da una mente perversa - o forse geniale? -, ma da una e propria situazione in cui alcune persone, colpite da una particolare malattia, si credevano essere dei vampiri e venivano sepolte con un mattone in bocca, per evitare che potessero succhiare il sangue anche dopo morte. "Il vangelo di Nosferatu" è un romanzo ambientato nella Venezia dei giorni nostri, in cui due turisti, il detective Chris Bronson e la moglie Angela Lewis, storica, si ritrovano ad indagare quasi per caso sulla profanazione di una tomba e sul fatto di aver trovato, all'interno di essa, un diario che molto probabilmente conteneva informazioni utili sui riti da compiere per poter diventare un vero vampiro.
Destreggiandosi attraverso questa mitologia e verso teorie del complotto particolarmente fantasiose, va dato atto al romanzo di essere in grado di mantenere ben saldo l'interesse del lettore, senza mai calare dal punto di vista della creazione della tensione e riuscendo, soprattutto grazie a capitoli corti e ben mirati, a procedere in maniera spedita verso il finale. Finale che non riserva però grandissimi colpi di scena, con la storia che alla fin fine si rivela per quella che è e che si pensa sin dall'inizio, senza fronzoli di sorta. Consiglio per chi venisse in contatto con questo romanzo, di non fermarsi alla fine della storia narrata, ma di leggere anche le interessanti postille dell'autore nella parte finale, che ci regalano cenni sui personaggi storici che vengono citati nel corso del romanzo e sopratutto qualche interessantissima informazione sulla mitologia legata ai vampiri.
Voto: 6,5
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