Halt and Catch Fire - Stagione 3
(serie TV, stagione 3)
Episodi: 10
Creatore: Christopher Cantwell, Christopher C. Rogers
Rete Americana: AMC
Rete Italiana: Inedita
Cast: Lee Pace, Scoot McNairy, Mackenzie Davis, Kerry Bishé, Toby Huss, Annabeth Gish, Manish Dayal, Matthew Lillard
Genere: Drammatico
Dopo due stagioni di altissimo livello, torna l'appuntamento estivo da me più atteso, almeno televisivamente parlando, con "Halt and Catch Fire", che parla del mondo di cui faccio parte in una maniera più che innovativa soprattutto creando delle storie interessanti e delle interazioni tra i diversi personaggi di altissimo livello. Dopo aver recuperato la prima stagione nel corso dell'annata passata ed essermi goduto la seconda stagione durante la messa in onda, ecco che con questa terza si finisce per avere tutte le conferme necessarie per poter affermare che gli autori di questa serie sanno davvero quello che vogliono fare e quello che stanno facendo nel corso di queste annate. Se la seconda stagione, andata in onda lo scorso anno, si era guadagnata il secondo poto nella mia personalissima classifica delle serie TV dell'anno, è stata un quasi capolavoro assoluto della serialità contemporanea, con questa terza i nostri programmatori e commerciali preferiti avranno confermato le buone cose fatte o avranno subito un calo?
Il termiJoe MacMillan, personaggio interpretato magistralmente da Lee Pace che avevamo imparato ad adorare e ad odiare allo stesso tempo, perchè capace di alternare le sue doti visionarie riguardo a ciò che accade nel mondo dell'informatica, ma è anche perfettamente in grado di manipolare chi gli sta intorno mantenendo comunque la sua componente umana molto interessante per il pubblico, che ne rimaneva affascinato e ovviamente anche manipolato. Buona parte della vicenda di questa stagione si concentra su Mutiny, l'azienda fondata da Cameron, sempre interpretata dalla splendida Mackenzie Davis, e da Donna - Kerry Bishè - e la cui sopravvivenza viene messa a dura prova dagli scontri a livello gestionale che avvengono tra le due, entrambe donne forti desiderose di gestire la propria creatura ognuna a proprio modo.
Il risultato finale di questa terza stagione è che, fondamentalmente, era impensabile mantenersi sugli stessi livelli raggiunti dalla seconda stagione: se il precedente ciclo di episodi si era rivelato un vero e proprio capolavoro, in questo ci si limita a creare una bella storia, anzi, forse bellissima, ma la cui evoluzione non è altrettanto interessante. Insomma, abbiamo la definitiva dimostrazione che gli sceneggiatori di "Halt and Catch Fire" siano umani, ma comunque degli umani molto molto bravi: invece che un capolavoro della serialità, hanno creato una stagione bella, ma in modo più normale. Insomma, una specie di stagione di transizione, in cui la cosa che fa storcere maggiormente il naso è proprio la distanza di Joe MacMillan da quelle che sono le vicende principali di questa stagione, anche se a dirla tutta pure la sua storia "da solista" è particolarmente interessante.
Le prospettive per una quarta stagione di alto livello però ci sono tutte: nella bellissima normalità di questa terza stagione, gli sceneggiatori hanno avuto la coraggiosissima idea di far chiudere il cerchio non con il season finale, ma con l'ottavo episodio, dedicando gli ultimi due ad un flash forward della bellezza di quattro anni in cui vengono ricapitolate brevemente le vicende e le evoluzioni di tutti i personaggi principali che, finalmente, si riuniscono. Il vero colpo di genio in questa terza stagione è stato dunque il doppio season finale, che in realtà sarebbe potuto tranquillamente essere la doppia premiere della prossima stagione: un finale devastante a livello emotivo ed in grado di fare una sintesi perfetta di tutto ciò che non abbiamo visto nel corso dei quattro anni che non ci vengono narrati. Insomma, gli ultimi due episodi sono stati una vera e propria chicca, forse i singoli episodi di una serie migliori mai visti in questa annata televisiva.
Voto: 8-
Terza stagione partita un po' troppo in sordina, però nella seconda metà è cresciuta clamorosamente, fino a ritoccare o quasi i vertici della seconda.
RispondiEliminaE come dici il finale è stato grande!