MOVIES FOR HALLOWEEN 2016 - Rosemary's Baby di Roman Polanski (1968)
USA 1968
Titolo Originale: Rosemary's Baby
Regia: Roman Polanski
Sceneggiatura: Roman Polanski
Cast: Mia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon, Sidney Blackmer, Maurice Evans, Ralph Bellamy, Angela Dorian, Patsy Kelly, Elisha Cook Jr., Emmaline Henry, Charles Grodin, Hanna Landy, Phil Leeds, D'Urville Martin, Hope Summers, Marianne Gordon, Wende Wagner, Walter Baldwin, Patricia O'Neal, Charlotte Boerner, Gail Bonney,
Carol Brewster, Jean Inness, Lynn Brinker, Sebastian Brook, Gordon Connell, Patricia Ann Conway, Tony Curtis, Almira Sessions, Michael Shillo, Clay Tanner, Viki Vigen, Frank White
Durata: 136 minuti
Genere: Horror, Drammatico
Per terminare questa breve rassegna dedicata ai film horror per la notte di Halloween - quella festa che i cattonazisti odiano perchè dedita ai sabba e all'adorazione del demonio -, dopo avervi proposto un horror orientale come "Scomparse", un horror fantascientifico come "Punto di non ritorno" e un horror drammatico come "Goodnight Mommy" - finora l'unico a guadagnarsi i miei consensi dei tre di cui ho parlato -, vi avevo promesso che la recensione di oggi sarebbe stata dedicata ad un capolavoro senza tempo, un grandissimo classico del cinema horror che viene spesso e volentieri citato dagli appassionati del genere e di cui ancora non vi avevo parlato su questo blog. Oggi è dunque il turno di quello che da molti è considerato il miglior film diretto dal regista Roman Polanski, da sempre garanzia di grandissima qualità e che arriva nella carriera del regista dopo un altro horror - dai toni sicuramente più leggeri - sicuramente anch'esso interessante quale è stato "Per favore non mordermi sul collo", film che vidi alle scuole medie nel periodo in cui stavamo proprio preparando uno spettacolino teatrale a tema vampiresco.
La trama di "Rosemary's Baby" penso sia nota più o meno a tutti, ma non fa mai male ripeterla: Guy e Rosemary Woodhouse, rispettivamente interpretati da John Cassavetes e Mia Farrow, si sono appena trasferiti a New York, in cerca di casa. Lui aspira a una carriera di attore florida e soddisfacente, mentre lei è appena uscita dal college. I due decidono dunque di trasferirsi in un appartamento che si trova in un palazzo abitato prevalentemente da anziani, tra i quali ci sono i coniugi Roman e Minnie Castevet, con i quali i due protagonisti iniziano a coltivare un rapporto di grande complicità, partecipando a cene ed con la coppia di coniugi che, una volta ottenuta la loro fiducia, regala a Rosemary un amuleto contenente una radice di Tammis. Mentre la carriera di Guy ha una svolta molto positiva, Rosemary rimane incinta a seguito di un rapporto avuto con il marito in una data ben precisa da lui scelta.
Difficile come sempre parlare di un grande classico della cinematografia, considerato da tutti un capolavoro, senza dire banalità o cose già dette, eppure i motivi per cui la pellicola è rimasta un grande classico della storia della cinematografia horror dovrebbero essere sugli occhi di tutti. Innanzitutto la scelta del regista è stata quella di narrare una vicenda con risvolti drammatici, basata però su alcuni eventi soprannaturali, una scelta che poi, in qualche modo, è stata ripresa da tutta una serie di film futuri tra cui spicca con tutte le sue analogie "L'avvocato del Diavolo", soprattutto per quel che riguarda la rivelazione finale su ciò che ha portato tanto successo a Guy e sulla situazione in cui si trova a vivere Rosemary, vista un po' come una donna con alcune paranoie dovute alle difficoltà di adattarsi ad una vita totalmente nuova con persone ambigue che le stanno attorno.
"Rosemary's Baby", nonostante sia considerato un grande classico della cinematografia horror, paradossalmente, non contiene tutti quegli elementi che fanno parte di questo tipo di cinematografia. Innanzitutto la scelta del regista è quella di creare un film che abbia sì degli elementi soprannaturali piuttosto evidenti, ma che si concentri maggiormente su quelli che sono gli aspetti umani della vicenda: la difficoltà di Rosemary di portare avanti una gravidanza che non parte sotto i migliori auspici sin dal giorno del concepimento, il fatto di essere circondata da persone ambigue, pronte a tenerla su un palmo di mano, ma risultando sempre parecchio inquietanti nei modi e nelle azioni che compiono. In secondo luogo si può dire senza mezzi termini che "Rosemary's Baby" non abbia per nulla contribuito alla creazione dei clichè del cinema horror che spesso e volentieri vengono abusati al di là di ogni logica: il film è un horror parecchio atipico, in grado di inquietare lo spettatore, senza mai però farlo spaventare in maniera eccessiva, ma rimanendo comunque una buona fonte di riflessione quando la visione è terminata e si ripensa a ciò che si è appena visto.
Voto: 10
Gran classico, un film che sa ancora inquietare (insieme agli orrendi beveroni che doveva bere Rosemary) dopo 40 anni!
RispondiEliminaDavvero un grandissimo classico, tanto che quasi tutti i film che trattano lo stesso argomento si ispirano proprio da questo, perché è davvero un film straordinario e spaventoso ;)
RispondiEliminaUn ottimo film, però mi ha entusiamato meno rispetto a te...
RispondiEliminaSicuramente un cult, ma non un mio cult personale.