L'Era Glaciale: In rotta di collisione di Mike Thurmeier, Galen T. Chu (2016)

USA 2016
Titolo Originale: Ice Age: Collision Course
Regia: Mike Thurmeier, Galen T. Chu
Sceneggiatura: Michael Berg
Personaggi: Manny, Sid, Diego, Scrat, Ellie, Pesca, Crash, Eddie, Shira, Buck, Shangri Llama, Julian, Gavin, Roger, Gertie, Francine, Remy, Teddy, Brooke, Nonnina, Neil deBuck Weasel
Durata: 94 minuti
Genere: Animazione

La saga de "L'Era Glaciale" è ormai giunta alla sua naturale conclusione. O almeno così credevo quando, al termine del terzo capitolo, ancora parecchio divertente, ero rimasto soddisfatto ma con la sensazione che le idee e soprattutto la verve del primo e del secondo film stesse per terminare. Se però da una parte i grandi autori - soprattutto per quel che riguarda le serie TV - riescono a capire quale sia il momento giusto per fermarsi e chiudere qualcosa di comunque "seriale" come una saga di film, quando si tratta di pecunia le major americane le parole "stop, basta, nisba, caput, AVETEROTTOICOGLIONI" non sanno proprio cosa significhino. Ecco che dunque nasce "L'Era Glaciale 4 - Continenti alla deriva" - film glaciale in tutti i sensi dato che non faceva nemmeno ridere - e, come se non bastasse, questo ultimo ma sicuramente non ultimo lavoro "L'Era Glaciale: In rotta di collisione".

Facile subito capire quale sia il tema di questo nuovo film della saga e facile anche capire quale sia la causa scatenante del problema di cui si parla in questo film: Scrat, lo scoiattolino preistorico cagacazzo che sono decenni che tenta di mettere al sicuro una ghianda, finisce nello spazio a bordo di un UFO - sì avete capito bene, A BORDO DI UN UFO! - provocando la collisione tra due pianeti che formano un gigantesco meteorite che si dirige verso la Terra. Nel frattempo Manny cerca di accettare Julian, il nuovo fidanzato della figlia Pesca per i quali è imminente il matrimonio. Come se non bastasse lo scoiattolo rompi coglioni ci si mettono anche i problemi familiari a minare la sicurezza di un branco già di per sè eterogeneo - e qui di altamente instabile - e formato dalla più grossa combriccola di idioti che la storia del mondo abbia mai visto: se l'intelligenza media delle specie preistoriche fosse stata davvero quella vista nella saga de "L'Era Glaciale", non mi stupisco che si siano tutti estinti o morti male!

In un film che procede in maniera stanca grazie a gag trite e ritrite, ma che soprattutto sono diventate sempre più infantili a causa di un Syd che è sempre più imbecille - e fastidioso -, l'unica nota positiva, ma che dimostra ancora una volta quanto questa saga sia praticamente defunta, è il ritorno di Buck, personaggio cult del terzo film e che, in barba al fatto che in quel periodo "Armageddon" ancora non fosse stato girato, si trasforma nel Bruce Willis della situazione e sa già quale sia la soluzione possibile al problema di cui sono vittime i nostri protagonisti. Non riesce però a risolvere i problemi di un film diventato ormai patetico e quasi fastidioso, così come non riesce nemmeno a creare, nel nulla generale che gli ruota attorno, delle gag davvero interessanti.

Voto: 4

Commenti

  1. Ormai credo che il brand abbia perso di originalità... Nemmeno questo capitolo mi è piaicuto

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