7 minuti dopo la mezzanotte di Juan Antonio Bayona (2016)

USA, Spagna 2016
Titolo Originale: A Monster Calls
Regia: Juan Antonio Bayona
Sceneggiatura: Patrick Ness
Cast: Lewis MacDougall, Max Golds, Sigourney Weaver, Liam Neeson, Felicity Jones, Toby Kebbell, James Melville, Geraldine Chaplin
Durata: 114 minuti
Genere: Fantastico, Drammatico


Cosa succede se il regista spagnolo Juan Antonio Bayona, già regista dell'ottimo horror "The Orphanage" e del deludente drammone catastrofico "The Impossible", decide per il suo terzo lavoro dietro la macchina da presa di girare un film fantastico con risvolti drammatici e con protagonista un bambino? Succede che gli incassi non è che siano poi tanto alti, ma succede anche che quei pochi che decidono di guardarlo rischino di innamorarsene. Non che "7 minuti dopo la mezzanotte" sia un film particolarmente felice e leggero, ma a me, sin dalle prime battute, è parso ci fosse il rischio di trovarsi davanti ad un filmone, uno di quei film in grado di farti riflettere e di commuoverti, se non addirittura di metterti addosso una tristezza infinita, pur non risultando mai una visione pesante nè tanto meno difficoltosa.
Il film racconta la storia di Conor, ragazzo la cui madre è malata terminale di cancro e che spesso viene bullizzato dai suoi compagni di scuola. Una notte, un enorme mostro con le sembianze di un albero, si reca nella sua stanza a fargli visita, promettendogli di raccontargli tre storie, in cambio della storia di Conor, che deve contenere la verità che non osa dire a nessuno. In questo film il buon Juan Antonio Bayona dirige un cast composto da attori splendidi, che collaborano in maniera clamorosa all'ottima riuscita del film: in primis abbiamo il personaggio di Conor, interpretato da un bravissimo Lewis MacDougall, altamente credibile nel suo ruolo, ma soprattutto in grado di immedesimarcisi alla perfezione; poi abbiamo Felicity Jones nei panni della madre di Conor che risulta tenerissima ed infine ottima la prova di Sigourney Weaver nei panni della nonna di Conor, con cui il ragazzo ha un rapporto particolarmente complicato.
Con "7 minuti dopo la mezzanotte" però Juan Antonio Bayona riesce a confermarsi un regista di altissimo livello in grado di portare sullo schermo una storia dolorosa che però non risulta praticamente mai nè pesante nè melensa e le sue quasi due ore di durata scivolano via abbastanza lisce e senza particolari intoppi. Oltre ad un'ottima costruzione delle scene è necessario soffermarsi sulla storia che viene raccontata, in un film particolare diretto in maniera per nulla convenzionale. E' interessante vedere come un film del genere possa prestarsi a diverse chiavi di lettura, nonostante sia ben presto chiara quella che è la direzione che vuol prendere la storia. Spesso e volentieri quando guardo un film mi faccio prendere più che altro dall'emozione piuttosto che dall'obiettività. Ecco, questo è un film con cui, probabilmente, farò molta fatica ad essere obiettivo per anni a venire!

Voto: 8+

Commenti

  1. Ho pianto come un vitello, onestamente - e avevo letto il romanzo (splendido) anni fa, quindi ero preparato.

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  2. Ne state tutti parlando troppo bene.
    Le aspettative sono ormai così alte che sarà difficile non restarne deluso, comunque vedremo...

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